COMUNICATO
L'attacco repressivo che sta colpendo chi agisce e denuncia pubblicamente l'imbarbarimento quotidiano delle condizioni di lavoro e di vita ci dà il senso di come il governo vuole affrontare e fermare le istanze sociali che in questo periodo stanno emergendo.
Dalle denunce e le multe distribuite agli autoferrotranvieri di Milano al clima di continua minaccia di sgombero delle case occupate fino alle pesanti azioni poliziesche e giudiziarie contro il crescente movimento di autorganizzazione dei precari e delle precarie.
L'iniziativa del 30/10, all'esselunga di Milano non è stata altro che un momento forte di iniziativa per far emergere le condizioni di sfruttamento e di precarietà dei lavoratori e delle lavoratrici della grande distribuzione, per rendere concreta la possibilità di ribellarsi ad esse.
Un'iniziativa "gioiosa e incisiva" che ha posto, in modo evidente, il problema dei diritti negati e del caro vita dentro uno dei luoghi in cui questi due aspetti si incontrano ogni giorno, spesso senza riconoscersi.
Noi siamo e saremo sempre al fianco di chi oggi si organizza per chiedere il diritto ad una vita dignitosa, ponendo, con allegria ma senza mediazioni, i crudi problemi del reddito e della vita quotidiana.
Confederazione Cobas di Milano
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