Autore: Gaetano Bucci Data: Oggetto: [Lecce-sf] Re: Cpt e Regina Pacis
Caro Michele,
apprezzo il lavoro tuo e degli altri compagni, ma non liquiderei come
intellettualistiche le discussioni centrate sui chiarimenti di linea
politica e di prospettiva. Qui il problema non è quello della solidarietà
con chi è più debole ma quello della lotta di classe in questo territorio ed
in questa città imbesuita.Personalmente non ho mai perso il contatto con gli
amici magrebini, loro frequentano spesso la mia casa e sanno di poter
contare su di me , francesca , teresa,luca, ecc..Ripeto il nodo non è quello
della mera solidarietà, nè tantomeno quello della , pur necessaria, attività
di controinformazione e di maturazione della coscienza critica .Anzi, da
questo punto di vista, vorrei sottolineare che , come "Comitato per la
difesa ed il rilancio della Costituzione" e come "Collettivo I.Masiq",
abbiamo promosso seminari interessanti e qualificati sui temi
dell'immigrazione, invitando studiosi-compagni ed aprendo la discussione ed
il dibattito pubblico (occasioni preziose anche per parlare del caso regina
pacis) ma ci siamo ritrovati in pochissimi. Eppure quegli studiosi che sono
intervenuti nei nostri seminari avrebbero meritato di essere intervistati,
sul vostro giornale, quantomeno alla pari con Don Cesare ed Ugo Lisi .Non ho
compreso bene a quale "percorso istituzionale" ti riferisci per perseguire
il fine di ottenere la conversione del permesso di soggiorno in una formula
più stabile di quella del permesso per motivi di giustizia. L'iniziativa è ,
in sè, apprezzabile ma l'uso della locuzione "percorso istituzionale"
richiama,in generale, il vero nodo della questione che ci dilania da anni ,
ossia quello dell'autonomia sociale del movimento dai traditori dell'ulivo e
dal sindacato neocorporativo e questo non per il gusto astratto della
purezza ideologica , ma perchè questa città e questo territorio hanno
bisogno del "conflitto sociale"( e non della pratica fra vertici politici)
come premessa di una democrazia che non è mai esistita.Bisogna capire che la
lotta per i diritti degli immigrati non può essere una lotta "radical"
all'americana per i diritti di una minoranza .L'attacco agli immigrati è una
delle questioni centrali della democrazia nel nostro paese. Gli immigrati
sono le cavie di un processo di sperimentazione dell'arretramento della
democrazia sociale che riguarda tutti il lavoratori. La precarizzazione e
l'inferiorizzazione della loro condizione socio-economica è l'espressione di
un processo che riguarda tutti. Essi costituiscono il moderno esercito
industriale di riserva adeguato alla fase di mondializazione dell' economia.
Combattere con loro e per loro vuol dire combattere contro il progetto
capitalista e neoliberista di cui sono espressione , con lievi varianti , il
"centrodestra " e il "centrosinistra" (turco-napolitano-bossi-fini;
maggioritario;privatizzazioni ; berlinguer-moratti; riforma titolo 5 Cost.-
devolution ; guerre jugoslavia -afghanistan- iraq; ecc. , ecc.). A Lecce, i
seguaci della setta satanico -massonica di rose -marie baby , vogliono,
unitamente, la Movida, difendono Don Cesare ( pellegrino è andato in
Moldavia ad inaugurare il nuovo centro di "accoglienza") , fanno gli "stati
generali" (forma organizzativa tipica dello stato assoluto e
rappresentativa dei ceti aristocratici...ci volle la rivoluzione francese
per radicare l'idea dei i parlamenti rappresentativi del popolo sovrano )
per varare la Società dello Spettacolo e la prostituzione e la
mercificazione totale del territorio.No caro Michele, una lotta che non
faccia chiarezza su questi nodi, che porti acqua aed "aj malorj" ed ai suoi
bovains dell Cjl (che copre il lavoro nero delle industrie del territorio)
veramente non ci interessa. Marx ha affermato che "il lavoro in pelle bianca
non potrà emanciparsi in quei paesi dove è marchiato a fuoco il lavoro in
pelle nera".Insomma , chiariamoci a fondo lotta di classe o menzogna di
classe?:Dopo ognuno potrà scegliere se percorrere la stessa strada o
imboccarne una autonoma. Però , per favore smettiamola con lo sprezzo
reazionario per gli "intellettualismi", senza teoria rivoluzionaria ed
autonomia culturale vi è solo subalternità politica e prassi cieca . Saluti
borghesi (le forme non guastano mai !) e pratica comunista!.ninì.
> ricevo dalla redazione di P.A.Z. e inoltro
> rossa
>
> ciao Rossana,
> raccogliamo con estrema felicità la tua proposta di presentare il libro sui cpt: > questo tipo di iniziativa dovrebbe svolgersi sia a Lecce che a Casarano, così da > coinvolgere l'intero o quasi territorio salentino.
> Noi, per parte nostra, stiamo continuando un'opera di controinformazione sulle > vicende del Regina Pacis: oggi siamo a Trepuzzi, per una conferenza-dibattto sui > temi della guerra e dell'immigrazione; sabato, 20 novembre saremo a Melpignano e > li, presenteremo, per la prima volta, "SGUARDI CLANDESTINI", un video-intervista > realizzato ad Hanis e Mohammed in occasione della carovana "DA SUD A SUD"
> svoltasi in Calabria.
> Da una piccola riunione svolta tra gl attivisti di PAZ abbiamo determinato di > continuare a portare in giro queste iniziative di controinformazione, ma abbiamo > pure determinato circa la necessità di percorrere nuove strade politiche... per > cercare di far avere ai ragazzi maghrebini un permesso di soggiorno definitivo.. > Siamo consapevoli che il processo non determinerà un cambiamento dello status di > clandestini per i ragazzi: da qui, l'idea di percorrere un'altra strada,
> coinvolgendo enti pubblici a vari livelli. Pensiamo di convocare al più presto > una riunione con tutte le soggettività che hanno lavorato a questa vicenda e > proporre questa nostra idea sulla quale creare un percorso di iniziative tese a >
> far avere ai ragazzi un permesso di soggiorno che non sia per motivi di giustizia.. > Se esiste o meno il Social Forum, a noi non importa: sono discussioni sterili > che non cambiano il destino dei nostri amici migranti;noi pensiamo a loro e a > loro che dovrebbe rivolgersi esclusivamente l'azione politica da parte di tutti: > altri scazzi o distinzioni o prediche intellettualistiche non ci interessano e > non servono alla causa dei migranti.
> Mentre si scioglie il Social Forum e qualcuno ancora si affanna in discussioni e > chiacchere autoreferenziali, i migranti aspettano ore e ore davanti all'Uffico > strranieri per il rinnov del permesso, ricevendo rinvii e trattamenti per
> niente rispettosi della dignita di un essere umano; è l'opera di tanti singoli > che va avanti, il resto solo tante parole e tanti sterili slogan..
> A queste persone, a questi singoli noi ci rivolgiamo: serve ancora la vostra > attività, serve la vostra presenza e la vostra sensibilità: serve a noi, serve a > questa maledetta città, serve ad Hanis, Mohammed, BALIGH, e a gli altri
> ragazzi: ve li ricordate, no????!!!!!!
> Con estremo rispetto dI ognuno di voi,
> saluti interculturali...
> Michele
> PAZ
>
>
>
>