[Forumlucca] Econews - 17 novembre 2004

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著者: Federazione dei Verdi di Lucca
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題目: [Forumlucca] Econews - 17 novembre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Governo. Pecoraro Scanio: ritirino Finanziaria e aprano crisi
- Finanziaria. Ripamonti: chiarire in Parlamento reale stato conti pubblici
- Finanziaria. Zanella: legge mancia e' solo carita’ pelosa
- Iraq. Cento: a Falluja crimini contro l’umanità, governo italiano si dissoci
- Gad. Pecoraro: serve programma, meno discussioni e piu' scelte
- Dorigo. Zanella: sta morendo, ma magistrato dice no a scarcerazione
- Rai. Pecoraro Scanio: subito in onda Radio a colori
- Caccia. Deputate scrivono a Elisabetta Gardini: aiutaci a fermare la
controriforma
- Commissari UE. I Verdi/Ale favorevoli alla sostituzione di Kovács con
Piebalgs
- Milano. Verdi: Formigoni regala Fondazione Policlinico ai privati
- Biodiversità. Le richieste di Lipu-Birdlife Italia al congresso Iucn
- Greenpeace: Bayer abbandona gli ogm in India
- Roma. Lav: ora i circhi saranno costretti a rispettare parametri
stabiliti dal ministero dell’ambiente
- Rifiuti. Corte UE boccia Italia, Wwf:ora Parlamento abroghi legge
Econews dalle agenzie estere:
- Oil Company on trial in Madagascar over pollution (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28173/story.htm
- Nature conservation body to launch international talks in Thailand (ENN)
http://www.enn.com/today.html?id=388


Governo. Pecoraro Scanio: ritirino Finanziaria e aprano crisi

“Ritirino questa Finanziaria bocciata da tutti e aprano la crisi di
governo. Ha ragione Montezemolo: governo e maggioranza stanno offrendo uno
spettacolo umiliante”. Lo ha detto il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio secondo il quale “il governo è nel marasma più totale”. “Sono
riusciti a presentare una Finanziaria ­ aggiunge il leader dei Verdi - che
scontenta tutti, dagli studenti agli insegnati, dai lavoratori agli
industriali fino a esponenti della stessa maggioranza. Abbiano il coraggio
di gettare la spugna e di aprire la crisi”.

Finanziaria. Ripamonti: chiarire in Parlamento reale stato conti pubblici

"Dopo le paradossali notizie apparse ieri sulla stampa occorrono immediati
chiarimenti sulla Finanziaria. Noi Verdi chiediamo che venga immediatamente
presentato lo stato reale dei conti pubblici in Parlamento, attraverso
un'apposita sessione". E' questa la richiesta del senatore Natale
Ripamonti, capogruppo dei Verdi in Commissione bilancio, dopo aver appreso
la notizia riportata ieri dal Corriere della Sera secondo cui Berlusconi
avrebbe espresso tutta la sua diffidenza nei confronti dei calcoli e delle
coperture finanziarie messe nero su bianco dal ministero dell'economia.
"Siamo al paradosso, dal momento che Berlusconi teme che le cifre che gli
sono state sottoposte abbiano qualcosa di poco chiaro. Per questo motivo -
continua Ripamonti - ho presentato un'interpellanza urgente al presidente
del consiglio, affinché sia fatta luce sui reali motivi per cui il
Berlusconi riterrebbe che i calcoli e le coperture finanziarie, predisposte
dal ministero dell'economia, possano essere considerati "poco chiari".
Nell'interpellanza, inoltre, chiedo chi siano questi tecnici di fiducia che
sarebbero stati incaricati ufficialmente dal presidente del consiglio per
avere una lettura indipendente delle cifre, e soprattutto, - conclude
Ripamonti - a quanto ammonterebbe l'onere relativo all'incarico di questi
"specialisti esterni" e su quale capitolo di bilancio sarebbe stata trovata
la copertura finanziaria".

Finanziaria. Zanella: legge mancia e' solo carita’ pelosa

“L’emendamento sulla cosidetta 'legge mancia' e' solo carità pelosa ai
comuni amici”. Luana Zanella, coordinatrice dei deputati verde, è
intervenuta a Montecitorio per ribadire la netta contrarietà dei Verdi “ad
un provvedimento indifendibile, nonostante i tentativi del sottosegretario
Vegas di farlo passare come una 'mano santa' per migliorare infrastrutture
e vivibilita' nei comuni dove mancano strade e collegamenti. Resta il fatto
che non è dato sapere in che modo verranno ripartiti quei soldi mentre, al
contrario, dovrebbero essere garantite in modo trasparente agli enti locali
le risorse necessarie per far fronte ai bisogni del loro territorio”.

Iraq. Cento: a Falluja crimini contro l’umanità, governo italiano si dissoci

“Il governo italiano si dissoci dall’orrore che si sta compiendo in Iraq”.
Paolo Cento, coordinatore dei Verdi, interviene dopo le raccapriccianti
immagini televisive che arrivano da Falluja le quali confermano - dice
Cento - che le forze militari statunitensi sono responsabili di crimini
contro l’umanità: i massacri di civili disarmati gettando un’altra vergogna
sulla occupazione militare dell’Iraq e il silenzio del governo italiano non
è più accettabile. Per questo chiediamo che il presidente del consiglio
assuma una iniziativa politica e diplomatica per dissociarsi da questo
orrore. Dopo Falluja è sempre più evidente la necessità di una commissione
internaqzionale d’inchiesta che indaghi sugli abusi commessi ed individui i
responsabili”.

Gad. Pecoraro: serve programma, meno discussioni e piu' scelte

"Ci vorrebbero meno discussioni e più scelte". Così il presidente dei
Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, risponde ai giornalisti a proposito del
confronto nella Gad su primarie e regionali. Due le priorità fondamentali
espresse da Pecoraro: il programma e le regole. "Si era detto che si doveva
partire dal programma - osserva Pecoraro - e allora si parta seriamente
avviando quella discussione sul progetto del centrosinistra. Fondamentali
sono anche le regole. Quelle che servono oggi, ad ad esempio, sono quelle
per avviare rapidamente le alleanze in tutte le regioni". "Si devono
scegliere i candidati migliori e vincenti sulla base di consultazioni
popolari e dei sondaggi di opinione e non sulla base della vecchia
spartizione Margherita-Ds che portò già nel 2000 a una serie di fallimenti.
Non possiamo accettare - sottolinea l'esponente del sole che ride - il
candidato più debole solo perché ha l'etichetta Ds o Dl. Non è questo il
metodo". Quanto alle critiche di D’Alema, Pecoraro risponde: "la vera
carenza - conclude - è che Ds e Margherita litigano troppo spesso e poi
cercano di spartirsi gli incarichi principali: questo non è accettabile".
(Ansa)

Dorigo. Zanella: sta morendo, ma magistrato dice no a scarcerazione

Il magistrato di sorveglianza di Spoleto ha rigettato ieri l'istanza di
scarcerazione provvisoria avanzata da Paolo Dorigo il 26 ottobre scorso. Lo
rende noto la deputata verde Luana Zanella la quale, congiuntamente
all’avvocato di Dorigo, Vittorio Trupiano, denuncia la “gravità di una
decisione incomprensibile sul piano umano e giuridico: la dottoressa Grazia
Manganaro dell’ufficio di sorveglianza di Spoleto sostiene che lo stato di
debilitazione fisica di Paolo Dorigo è stato volontariamente indotto
attraverso gesti autolesionistici, come l'astensione dal cibo, e quindi che
ciò giustifica la scelta di farlo restare in carcere. Ricordo a tal
proposito che Paolo Dorigo, ormai gravemente malato dopo oltre cinquanta
giorni di sciopero della fame, è detenuto dall’ottobre 1993 e deciso a
protrarre ad oltranza la sua protesta. Il processo che lo ha ingiustamente
condannato è diventato un caso giuridico internazionale visto che la Corte
europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà ha già
stabilito che egli non ha ricevuto un giusto processo, mentre il presidente
del consiglio dei ministri della UE, Jan Petersen, ha confermato
recentemente la violazione e l’inadempienza dell’Italia, nonostante inviti
espliciti dalle autorità europee, sulla riapertura dei procedimenti
nazionali impugnati dalla Corte di Strasburgo. Inoltre, insieme a numerosi
deputati (tra cui Beppe Giulietti, Giovanni Russo Spena, Michele Vianello)
stiamo portando avanti uno sciopero della fame a staffetta contro questa
assurda detenzione che ha reso quello di Dorigo un caso politico e umano di
insopportabile ingiustizia”.

Rai. Pecoraro Scanio: subito in onda Radio a colori

“La trasmissione di Oliviero Beha ‘Radio a colori’ deve essere
immediatamente ripristinata. A chiederlo questa volta è la commissione di
vigilanza all’unanimità. Il direttore generale e il cda diano seguito senza
tentennamenti a questa decisione”. Lo ha detto il presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio, sottolineando l’importanza di una decisione
assunta all’unanimità dalla commissione di vigilanza. “E’ importante ­ ha
spiegato il leader dei Verdi - che un giornalista indipendente e talora
persino scomodo possa riprendere una trasmissione di servizio e di denuncia
a contatto diretto con i cittadini. Ci attendiamo che l'azienda prenda atto
di quanto richiede la vigilanza”.

Caccia. Deputate scrivono a Elisabetta Gardini: aiutaci a fermare la
controriforma

“Questa è una battaglia comune delle donne: aiutaci a bloccare la
controriforma sulla caccia”. Tre deputate, la verde Luana Zanella, e le
diessine Fulvia Bandoli e Chiara Acciarini, hanno scritto una lettera alla
portavoce di Forza Italia, Elisabetta Gardini, per invocare un fronte
comune contro quello che si annuncia come un ulteriore passo verso la
devastazione degli habitat. “In Parlamento un folto gruppo di deputati del
centro destra ­ spiegano ­ vuole cancellare l’attuale legislazione (Legge
157/92) e consentire una caccia senza limiti e senza regole. Questa
“controriforma” deve essere fermata; essa infatti rappresenta uno
stravolgimento di quelle norme che dodici anni fa rappresentarono un punto
di equilibrio faticosamente conquistato tra agricoltori, ambientalisti,
cacciatori tutt’oggi ancora valido. Il testo unificato, voluto da una parte
della maggioranza, è all’esame della Commissione agricoltura della Camera e
presenta elementi gravissimi di violazione delle normative europee, della
Costituzione e di tutte le elementari regole di gestione programmata delle
specie animali. Ti chiediamo di prendere posizione su questa emergenza
ambientale che si profila come una delle più gravi che abbia mai vissuto la
fauna del nostro paese. Fermate questa legge ­ concludono le tre deputate -
fermate la condanna annunciata per gli animali selvatici, patrimonio
d’Italia e d’Europa, patrimonio del pianeta”.

Commissari UE. I Verdi/Ale favorevoli alla sostituzione di Kovács con Piebalgs

I Verdi/Ale al Parlamento europeo hanno approvato ieri la sostituzione del
commissario designato ungherese László Kovács con il lettone Andris
Piebalgs al portafoglio dell'energia e considerano questa nomina un
successo sia per il loro gruppo sia per l'intero Parlamento. Commentando
l'audizione di ieri di Piebalgs, Monica Frassoni, presidente dei Verdi/Ale
e membro sostituto della Commissione itre (industria, ricerca e energia) ha
dichiarato: "la sostituzione di Kovács con Piebalgs come commissario
designato responsabile dell'energia è un grande successo per il Parlamento
e in particolare per il nostro gruppo. Adesso almeno abbiamo a che fare con
un candidato che sa quali sono le priorità per quanto riguarda l'energia.
Piebalgs ha giustamente sottolineato che bisogna fare grandi sforzi in tema
di economie dell'energia, di energie rinnovabili e del buon funzionamento
del mercato interno dell'energia. Questi sono gli elementi fondamentali per
la protezione dell'ambiente, la creazione di posti di lavoro e la
promozione delle innovazioni tecnologiche europee." "Se questa "seconda
commissione Barroso" sarà confermata col voto di giovedì, Piebalgs dovrà
comunque dimostrare di non diventare una marionetta al servizio delle lobby
del carbone e del nucleare. Verificheremo attentamente il suo operato." "In
linea generale, accogliamo favorevolmente la volontà di Piebalgs di
condurre una vera politica di sviluppo sostenibile nell'Unione, ma le sue
parole dovranno essere seguite dai fatti."

Milano. Verdi: Formigoni regala Fondazione Policlinico ai privati

“La Regione ha affossato la Fondazione Policlinico. Un'operazione
scientifica per regalare poi il gioiellino ai privati, i quali, come è
noto, non essendo dei mecenati, non avranno certo al primo posto la salute
dei cittadini ­ ha dichiarato Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi in
consiglio regionale. Un po' quello che è successo all'istituto dei tumori,
al Besta e al policlinico di Pavia. Tutti questi istituti in questi anni
hanno accumulato un debito pauroso, pari a circa 400 miliardi delle vecchie
lire. Formigoni invece di risanarli per offrire un degno servizio sanitario
ai lombardi (che lo pagano profumatamente), ha atteso che venissero
progressivamente sfiancati per poi regalarli ai privati. Da denunciare oggi
c'è anche la situazione dei poliambulatori, all'interno dei quali grazie
alla maggioranza di centrodestra, crescono le prestazioni fornite dai
privati e i loro profitti: in Lombardia al livello extraospedaliero, nel
'97 le prestazioni offerte dai privati ammontavano a 12 milioni. Ebbene
tale cifra nel 2003 è vertiginosamente cresciuta fino a raggiungere quota
27 milioni di prestazioni (in particolare nelle grandi città come Milano e
Brescia). Sempre nel 2003 invece le prestazioni offerte dal pubblico si
sono ridotte di un terzo attestandosi a 8 milioni. Qualcuno si frega sempre
di più le mani mentre i lombardi continuano a fare sacrifici per pagare la
sanità lombarda tre volte: con l'Irpef nazionale e regionale (ritoccata
all'insù da formigoni), e con i ticket introdotti dal centrodestra.”

Biodiversità. Le richieste di Lipu-Birdlife Italia al congresso Iucn

Salvaguardia del sistema montano dei paesi del Mediterraneo, difesa
dell’ambiente dall’invasione delle specie esotiche, tutela del Mar
Mediterraneo dai rischi di inquinamento derivanti dal traffico marittimo.
Sono le richieste che Lipu-Birdlife Italia presenterà al Congresso mondiale
della conservazione organizzato dall’Iucn, la maggiore autorità
riconosciuta per la conservazione della natura a livello mondiale, che si
terrà a Bangkok dal 17 al 25 novembre. Le richieste Lipu, condivise e
sottoscritte con altre autorevoli istituzioni e associazioni nazionali
internazionali (l’elenco di tutti i documenti presentati al congresso è
pubblicato all’indirizzo
www.iucn.org/congress/members/submitted_motions.htm), pongono con urgenza
il problema della salvaguardia della biodiversità, in particolare per la
regione biogeografica del Mediterraneo, ricca di specie vegetali e animali
ma minacciata da fattori quali la desertificazione e il cambiamento
climatico. Una delle minacce più serie all’integrità degli ecosistemi e
alla biodiversità viene dall’invasione delle specie esotiche, una
preoccupazione condivisa dalla Lipu-Birdlife Italia al congresso di Bangkok
insieme a enti quali Infs, Cnr, Università di Torino. <<Gli strumenti
legali a disposizione dei paesi per difendersi da questo problema sono
ancora insufficienti ­ spiega giuliano tallone, presidente lipu-birdlife
italia ­ chiediamo ai paesi europei di mettere a punto una strategia
nazionale e all’Unione europea di rafforzare la capacità dei propri membri
di far fronte a questo grave problema, aiutandoli nell’implementazione
della strategia europea contro l’invasione delle specie esotiche messa a
punto a strasburgo lo scorso dicembre. Serve infine una maggiore
cooperazione su questi temi tra le istituzioni che si occupano di ambiente
e di agricoltura, sia a livello nazionale che regionale>>. Richieste
pressanti della Lipu-Birdlife verranno presentate anche sul tema della
salvaguardia degli ecosistemi montani dei paesi che si affacciano sul
Mediterraneo: un’area che copre 1,7 milioni di chilometri quadrati, pari al
21% del totale, e dove abitano 66 milioni di persone, che costituiscono il
16% della popolazione di questi paesi. <<Il sistema montano della regione
del Mediterraneo ­ afferma Tallone ­ ospita specie di uccelli molto
importanti e svolge un ruolo cruciale per la stabilità dei cicli
idrogeologici e nella regolazione della quantità disponibile di acqua per
l’agricoltura e gli usi civili. Chiediamo alle istituzioni di valorizzare
questo bacino di diversità biologica, culturale e paesaggistica e la
convocazione di una grande convention dedicata alle montagne del
mediterraneo, da tenersi entro il 2005>>. Infine pieno sostegno della
Lipu-Birdlife Italia alla risoluzione che sarà sostenuta dal ministero
dell’ambiente italiano: la protezione del Mediterraneo dai gravi rischi di
inquinamento causati dal traffico marittimo. Il documento presentato a
Bangkok chiede <<un forte coinvolgimento degli esperti Iucn nell’offrire
assistenza ai paesi che fronteggiano questi gravi rischi, nel quadro di
azioni pilota e accordi internazionali, ma anche in sede di assemblea
generale delle Nazioni Unite, dove Iucn svolge il ruolo di osservatore>>.

Greenpeace: Bayer abbandona gli ogm in India

La Bayer ha annunciato che non produrrà più nuovi ogm in India. In una
lettera a Greenpeace, la multinazionale sostiene che la decisione “è dovuta
a cambiamenti nella nostra strategia globale di ricerca” e pertanto verrà
interrotto tutto il lavoro portato avanti su: cavolo, cavolfiore,
melanzana, pomodoro e semi di mostarda transgenici. L’azienda si
concentrera’ solo sulle piante convenzionali. Questa è la terza volta che
la Bayer fa marcia indietro sugli ogm quest’anno: a marzo aveva annunciato
che non avrebbe commercializzato il mais ogm in Gran Bretagna perché
“economicamente non vantaggioso”, mentre tre mesi dopo aveva rinunciato a
tutte le coltivazioni sperimentali di colza ogm in Australia. L’India ha
una popolazione di oltre un miliardo di persone e l’80% lavora
nell’agricoltura, quindi il mercato per le aziende sementiere e
dell’agrochimica è enorme. La marcia indietro della Bayer dalla ricerca
sugli ogm in questo paese è parte di un più massiccio ritiro dell’industria
del biotech a livello mondiale. All’inizio dell’anno, la Monsanto aveva
abbandonato la ricerca sul frumento ogm e, come la Bayer, sulla colza in
Australia. “Non siamo sorpresi di queste decisioni: i consumatori non
vogliono mangiare ogm e le multinazionali stanno iniziando ad accorgersi
che i loro prodotti non hanno mercato, ” afferma Federica Ferrario,
responsabile campagna ogm di Greenpeace.

Roma. Lav: ora i circhi saranno costretti a rispettare parametri stabiliti
dal ministero dell’ambiente

La Lav plaude alla firma, apposta dal sindaco di Roma Walter Veltroni,
dell’ordinanza che impone ai circhi desiderosi di proporre i loro
spettacoli sul territorio comunale, il rispetto di precisi parametri
stabiliti (nel 2000) dall’autorità scientifica del ministero dell’ambiente,
così come previsto dalla legge 150/92 che disciplina in Italia i reati in
violazione delle norme della convenzione di Washington. “Sebbene non vieti
gli spettacoli dei circhi con animali, l’ordinanza stabilisce che i circhi
che vorranno fermarsi sul territorio comunale debbano garantire requisiti
minimi di benessere animale ­ ha commentato Giovanni Guadagna, responsabile
Lav settore circhi ­ come la presenza di ricoveri coperti, lettiera in
paglia secca, divieto d'uso di strumenti di coercizione, come le catene per
gli elefanti, disponibilità di acqua e spazi adeguati agli animali e
divieto di tenere gli stessi a temperature inferiori agli standard dei loro
luoghi d’origine”. “La mancata osservanza di questa norma da parte dei
circhi, in vigore da oltre 4 anni, ­ prosegue Guadagna ­ rappresenta una
delle più evidenti manifestazioni di come i serragli ambulanti non
rispettino neppure le minime regole di benessere degli animali. Esprimiamo
in tal senso il più sentito ringraziamento al sindaco di Roma Walter
Veltroni ed alla vice presidente del consiglio comunale Monica Cirinnà, che
con quest’ordinanza garantiranno agli animali schiavi nei circhi, un minimo
di rispetto”. I circhi, inoltre, dovranno dimostrare di avere un piano di
emergenza in caso di fuga di animali potenzialmente pericolosi per la
salute e l'incolumità pubblica, di disporre di un'adeguata assistenza
veterinaria e dare garanzia di rispetto delle distanze di sicurezza tra il
pubblico e gli animali. “Vale appena la pena sottolineare che se nel
dicembre 1998 non fosse stata modificata la legge 150/92 ­ conclude
Guadagna ­ la struttura di Moira Orfei (tra le pochissime strutture
privilegiate che hanno goduto della deroga al tassativo divieto di
detenzione) non sarebbe oggi in cima ad una lunga lista di circhi dove si
sono verificati incidenti, anche mortali, causati soprattutto da tigri ed
elefanti costretti nelle ridottissime gabbie, catene e recinti del circo e
continuamente soggetti a lunghi e stressanti viaggi”.

Rifiuti. Corte UE boccia Italia, Wwf: ora Parlamento abroghi legge

La Corte europea di giustizia smaschera lo scandalo italiano dei rifiuti
sottratti a gestione e controllo. Soddisfazione del Wwf a qualche giorno
dalla sentenza europea: per l'associazione "da oggi di nuovo regole e
controlli per tutti i rifiuti, anche quelli industriali avviati al
recupero". E' stato infatti accolto il ricorso del tribunale di Terni
contro l'articolo 14 della legge "interpretazione autentica della nozione
di rifiuto" perche' contraddice le norme internazionali. "tocca ora al
Parlamento italiano abrogarlo e ripristinare la legalita'", chiedono gli
ambientalisti. La bocciatura della Corte europea di giustizia riguarda la
legge italiana sulla "interpretazione autentica della nozione di rifiuto",
che in sostanza stabiliva che i rifiuti destinati ad essere riutilizzati
(come le sostanze di scarto dei processi industriali di produzione) non
sono tali, sottraendoli cosi' a controlli e verifiche: per i giudici
europei la norma italiana non e' coerente con quelle comunitarie, non puo'
essere applicata. In altre parole l'italia dovra' applicare il "normale"
concetto di rifiuto previsto dal decreto n. 22/97 e trattare quindi tutti i
rifiuti, anche quelli industriali, secondo le regole europee. Insomma, "una
sentenza esemplare sulla nozione di rifiuto che mette fine ad uno scandalo
tutto italiano", esulta Maurizio Santoloci, vicepresidente del Wwf e
magistrato del tribunale di Terni che ha presentato il ricorso chiedendo
una pronuncia di illegittimita' dell'art.14 della legge 178. "I rifiuti
sono rifiuti, e qualunque meccanismo nazionale che tenta di estrometterli
dal sistema di controllo e gestione e' destinato per fortuna a fallire in
sede europea. La posta in gioco e' alta, perche' la criminalita'
organizzata con queste norme a maglia larga contrabbanda smaltimenti
illegali di rifiuti pericolosi come recupero degli stessi, sfuggendo a
regole e controlli", conclude. (Dire)

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Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com