Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- Governo. Pecoraro Scanio: ritirino Finanziaria e aprano crisi
- Finanziaria. Ripamonti: chiarire in Parlamento reale stato conti pubblici
- Finanziaria. Zanella: legge mancia e' solo carita pelosa
- Iraq. Cento: a Falluja crimini contro lumanità, governo italiano si dissoci
- Gad. Pecoraro: serve programma, meno discussioni e piu' scelte
- Dorigo. Zanella: sta morendo, ma magistrato dice no a scarcerazione
- Rai. Pecoraro Scanio: subito in onda Radio a colori
- Caccia. Deputate scrivono a Elisabetta Gardini: aiutaci a fermare la 
controriforma
- Commissari UE. I Verdi/Ale favorevoli alla sostituzione di Kovács con 
Piebalgs
- Milano. Verdi: Formigoni regala Fondazione Policlinico ai privati
- Biodiversità. Le richieste di Lipu-Birdlife Italia al congresso Iucn
- Greenpeace: Bayer abbandona gli ogm in India
- Roma. Lav: ora i circhi saranno costretti a rispettare parametri 
stabiliti dal ministero dellambiente
- Rifiuti. Corte UE boccia Italia, Wwf:ora Parlamento abroghi legge
Econews dalle agenzie estere:
- Oil Company on trial in Madagascar over pollution (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/28173/story.htm
- Nature conservation body to launch international talks in Thailand (ENN)
http://www.enn.com/today.html?id=388
Governo. Pecoraro Scanio: ritirino Finanziaria e aprano crisi
Ritirino questa Finanziaria bocciata da tutti e aprano la crisi di 
governo. Ha ragione Montezemolo: governo e maggioranza stanno offrendo uno 
spettacolo umiliante. Lo ha detto il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro 
Scanio secondo il quale il governo è nel marasma più totale. Sono 
riusciti a presentare una Finanziaria  aggiunge il leader dei Verdi - che 
scontenta tutti, dagli studenti agli insegnati, dai lavoratori agli 
industriali fino a esponenti della stessa maggioranza. Abbiano il coraggio 
di gettare la spugna e di aprire la crisi.
Finanziaria. Ripamonti: chiarire in Parlamento reale stato conti pubblici
"Dopo le paradossali notizie apparse ieri sulla stampa occorrono immediati 
chiarimenti sulla Finanziaria. Noi Verdi chiediamo che venga immediatamente 
presentato lo stato reale dei conti pubblici in Parlamento, attraverso 
un'apposita sessione". E' questa la richiesta del senatore Natale 
Ripamonti, capogruppo dei Verdi in Commissione bilancio, dopo aver appreso 
la notizia riportata ieri dal Corriere della Sera secondo cui Berlusconi 
avrebbe espresso tutta la sua diffidenza nei confronti dei calcoli e delle 
coperture finanziarie messe nero su bianco dal ministero dell'economia. 
"Siamo al paradosso, dal momento che Berlusconi teme che le cifre che gli 
sono state sottoposte abbiano qualcosa di poco chiaro. Per questo motivo - 
continua Ripamonti - ho presentato un'interpellanza urgente al presidente 
del consiglio, affinché sia fatta luce sui reali motivi per cui il 
Berlusconi riterrebbe che i calcoli e le coperture finanziarie, predisposte 
dal ministero dell'economia, possano essere considerati "poco chiari". 
Nell'interpellanza, inoltre, chiedo chi siano questi tecnici di fiducia che 
sarebbero stati incaricati ufficialmente dal presidente del consiglio per 
avere una lettura indipendente delle cifre, e soprattutto, - conclude 
Ripamonti - a quanto ammonterebbe l'onere relativo all'incarico di questi 
"specialisti esterni" e su quale capitolo di bilancio sarebbe stata trovata 
la copertura finanziaria".
Finanziaria. Zanella: legge mancia e' solo carita pelosa
Lemendamento sulla cosidetta 'legge mancia' e' solo carità pelosa ai 
comuni amici. Luana Zanella, coordinatrice dei deputati verde, è 
intervenuta a Montecitorio per ribadire la netta contrarietà dei Verdi ad 
un provvedimento indifendibile, nonostante i tentativi del sottosegretario 
Vegas di farlo passare come una 'mano santa' per migliorare infrastrutture 
e vivibilita' nei comuni dove mancano strade e collegamenti. Resta il fatto 
che non è dato sapere in che modo verranno ripartiti quei soldi mentre, al 
contrario, dovrebbero essere garantite in modo trasparente agli enti locali 
le risorse necessarie per far fronte ai bisogni del loro territorio.
Iraq. Cento: a Falluja crimini contro lumanità, governo italiano si dissoci
Il governo italiano si dissoci dallorrore che si sta compiendo in Iraq. 
Paolo Cento, coordinatore dei Verdi, interviene dopo le raccapriccianti 
immagini televisive che arrivano da Falluja le quali confermano - dice 
Cento - che le forze militari statunitensi sono responsabili di crimini 
contro lumanità: i massacri di civili disarmati gettando unaltra vergogna 
sulla occupazione militare dellIraq e il silenzio del governo italiano non 
è più accettabile. Per questo chiediamo che il presidente del consiglio 
assuma una iniziativa politica e diplomatica per dissociarsi da questo 
orrore. Dopo Falluja è sempre più evidente la necessità di una commissione 
internaqzionale dinchiesta che indaghi sugli abusi commessi ed individui i 
responsabili.
Gad. Pecoraro: serve programma, meno discussioni e piu' scelte
"Ci vorrebbero meno discussioni e più scelte". Così il presidente dei 
Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, risponde ai giornalisti a proposito del 
confronto nella Gad su primarie e regionali. Due le priorità fondamentali 
espresse da Pecoraro: il programma e le regole. "Si era detto che si doveva 
partire dal programma - osserva Pecoraro - e allora si parta seriamente 
avviando quella discussione sul progetto del centrosinistra. Fondamentali 
sono anche le regole. Quelle che servono oggi, ad ad esempio, sono quelle 
per avviare rapidamente le alleanze in tutte le regioni". "Si devono 
scegliere i candidati migliori e vincenti sulla base di consultazioni 
popolari e dei sondaggi di opinione e non sulla base della vecchia 
spartizione Margherita-Ds che portò già nel 2000 a una serie di fallimenti. 
Non possiamo accettare - sottolinea l'esponente del sole che ride - il 
candidato più debole solo perché ha l'etichetta Ds o Dl. Non è questo il 
metodo". Quanto alle critiche di DAlema, Pecoraro risponde: "la vera 
carenza - conclude - è che Ds e Margherita litigano troppo spesso e poi 
cercano di spartirsi gli incarichi principali: questo non è accettabile". 
(Ansa)
Dorigo. Zanella: sta morendo, ma magistrato dice no a scarcerazione
Il magistrato di sorveglianza di Spoleto ha rigettato ieri l'istanza di 
scarcerazione provvisoria avanzata da Paolo Dorigo il 26 ottobre scorso. Lo 
rende noto la deputata verde Luana Zanella la quale, congiuntamente 
allavvocato di Dorigo, Vittorio Trupiano, denuncia la gravità di una 
decisione incomprensibile sul piano umano e giuridico: la dottoressa Grazia 
Manganaro dellufficio di sorveglianza di Spoleto sostiene che lo stato di 
debilitazione fisica di Paolo Dorigo è stato volontariamente indotto 
attraverso gesti autolesionistici, come l'astensione dal cibo, e quindi che 
ciò giustifica la scelta di farlo restare in carcere. Ricordo a tal 
proposito che Paolo Dorigo, ormai gravemente malato dopo oltre cinquanta 
giorni di sciopero della fame, è detenuto dallottobre 1993 e deciso a 
protrarre ad oltranza la sua protesta. Il processo che lo ha ingiustamente 
condannato è diventato un caso giuridico internazionale visto che la Corte 
europea per la salvaguardia dei diritti delluomo e delle libertà ha già 
stabilito che egli non ha ricevuto un giusto processo, mentre il presidente 
del consiglio dei ministri della UE, Jan Petersen, ha confermato 
recentemente la violazione e linadempienza dellItalia, nonostante inviti 
espliciti dalle autorità europee, sulla riapertura dei procedimenti 
nazionali impugnati dalla Corte di Strasburgo. Inoltre, insieme a numerosi 
deputati (tra cui Beppe Giulietti, Giovanni Russo Spena, Michele Vianello) 
stiamo portando avanti uno sciopero della fame a staffetta contro questa 
assurda detenzione che ha reso quello di Dorigo un caso politico e umano di 
insopportabile ingiustizia.
Rai. Pecoraro Scanio: subito in onda Radio a colori
La trasmissione di Oliviero Beha Radio a colori deve essere 
immediatamente ripristinata. A chiederlo questa volta è la commissione di 
vigilanza allunanimità. Il direttore generale e il cda diano seguito senza 
tentennamenti a questa decisione. Lo ha detto il presidente dei Verdi 
Alfonso Pecoraro Scanio, sottolineando limportanza di una decisione 
assunta allunanimità dalla commissione di vigilanza. E importante  ha 
spiegato il leader dei Verdi - che un giornalista indipendente e talora 
persino scomodo possa riprendere una trasmissione di servizio e di denuncia 
a contatto diretto con i cittadini. Ci attendiamo che l'azienda prenda atto 
di quanto richiede la vigilanza.
Caccia. Deputate scrivono a Elisabetta Gardini: aiutaci a fermare la 
controriforma
Questa è una battaglia comune delle donne: aiutaci a bloccare la 
controriforma sulla caccia. Tre deputate, la verde Luana Zanella, e le 
diessine Fulvia Bandoli e Chiara Acciarini, hanno scritto una lettera alla 
portavoce di Forza Italia, Elisabetta Gardini, per invocare un fronte 
comune contro quello che si annuncia come un ulteriore passo verso la 
devastazione degli habitat. In Parlamento un folto gruppo di deputati del 
centro destra  spiegano  vuole cancellare lattuale legislazione (Legge 
157/92) e consentire una caccia senza limiti e senza regole. Questa 
controriforma deve essere fermata; essa infatti rappresenta uno 
stravolgimento di quelle norme che dodici anni fa rappresentarono un punto 
di equilibrio faticosamente conquistato tra agricoltori, ambientalisti, 
cacciatori tuttoggi ancora valido. Il testo unificato, voluto da una parte 
della maggioranza, è allesame della Commissione agricoltura della Camera e 
presenta elementi gravissimi di violazione delle normative europee, della 
Costituzione e di tutte le elementari regole di gestione programmata delle 
specie animali. Ti chiediamo di prendere posizione su questa emergenza 
ambientale che si profila come una delle più gravi che abbia mai vissuto la 
fauna del nostro paese. Fermate questa legge  concludono le tre deputate - 
fermate la condanna annunciata per gli animali selvatici, patrimonio 
dItalia e dEuropa, patrimonio del pianeta.
Commissari UE. I Verdi/Ale favorevoli alla sostituzione di Kovács con Piebalgs
I Verdi/Ale al Parlamento europeo hanno approvato ieri la sostituzione del 
commissario designato ungherese László Kovács con il lettone Andris 
Piebalgs al portafoglio dell'energia e considerano questa nomina un 
successo sia per il loro gruppo sia per l'intero Parlamento. Commentando 
l'audizione di ieri di Piebalgs, Monica Frassoni, presidente dei Verdi/Ale 
e membro sostituto della Commissione itre (industria, ricerca e energia) ha 
dichiarato: "la sostituzione di Kovács con Piebalgs come commissario 
designato responsabile dell'energia è un grande successo per il Parlamento 
e in particolare per il nostro gruppo. Adesso almeno abbiamo a che fare con 
un candidato che sa quali sono le priorità per quanto riguarda l'energia. 
Piebalgs ha giustamente sottolineato che bisogna fare grandi sforzi in tema 
di economie dell'energia, di energie rinnovabili e del buon funzionamento 
del mercato interno dell'energia. Questi sono gli elementi fondamentali per 
la protezione dell'ambiente, la creazione di posti di lavoro e la 
promozione delle innovazioni tecnologiche europee." "Se questa "seconda 
commissione Barroso" sarà confermata col voto di giovedì, Piebalgs dovrà 
comunque dimostrare di non diventare una marionetta al servizio delle lobby 
del carbone e del nucleare. Verificheremo attentamente il suo operato." "In 
linea generale, accogliamo favorevolmente la volontà di Piebalgs di 
condurre una vera politica di sviluppo sostenibile nell'Unione, ma le sue 
parole dovranno essere seguite dai fatti."
Milano. Verdi: Formigoni regala Fondazione Policlinico ai privati
La Regione ha affossato la Fondazione Policlinico. Un'operazione 
scientifica per regalare poi il gioiellino ai privati, i quali, come è 
noto, non essendo dei mecenati, non avranno certo al primo posto la salute 
dei cittadini  ha dichiarato Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi in 
consiglio regionale. Un po' quello che è successo all'istituto dei tumori, 
al Besta e al policlinico di Pavia. Tutti questi istituti in questi anni 
hanno accumulato un debito pauroso, pari a circa 400 miliardi delle vecchie 
lire. Formigoni invece di risanarli per offrire un degno servizio sanitario 
ai lombardi (che lo pagano profumatamente), ha atteso che venissero 
progressivamente sfiancati per poi regalarli ai privati. Da denunciare oggi 
c'è anche la situazione dei poliambulatori, all'interno dei quali grazie 
alla maggioranza di centrodestra, crescono le prestazioni fornite dai 
privati e i loro profitti: in Lombardia al livello extraospedaliero, nel 
'97 le prestazioni offerte dai privati ammontavano a 12 milioni. Ebbene 
tale cifra nel 2003 è vertiginosamente cresciuta fino a raggiungere quota 
27 milioni di prestazioni (in particolare nelle grandi città come Milano e 
Brescia). Sempre nel 2003 invece le prestazioni offerte dal pubblico si 
sono ridotte di un terzo attestandosi a 8 milioni. Qualcuno si frega sempre 
di più le mani mentre i lombardi continuano a fare sacrifici per pagare la 
sanità lombarda tre volte: con l'Irpef nazionale e regionale (ritoccata 
all'insù da formigoni), e con i ticket introdotti dal centrodestra.
Biodiversità. Le richieste di Lipu-Birdlife Italia al congresso Iucn
Salvaguardia del sistema montano dei paesi del Mediterraneo, difesa 
dellambiente dallinvasione delle specie esotiche, tutela del Mar 
Mediterraneo dai rischi di inquinamento derivanti dal traffico marittimo. 
Sono le richieste che Lipu-Birdlife Italia presenterà al Congresso mondiale 
della conservazione organizzato dallIucn, la maggiore autorità 
riconosciuta per la conservazione della natura a livello mondiale, che si 
terrà a Bangkok dal 17 al 25 novembre. Le richieste Lipu, condivise e 
sottoscritte con altre autorevoli istituzioni e associazioni nazionali 
internazionali (lelenco di tutti i documenti presentati al congresso è 
pubblicato allindirizzo 
www.iucn.org/congress/members/submitted_motions.htm), pongono con urgenza 
il problema della salvaguardia della biodiversità, in particolare per la 
regione biogeografica del Mediterraneo, ricca di specie vegetali e animali 
ma minacciata da fattori quali la desertificazione e il cambiamento 
climatico. Una delle minacce più serie allintegrità degli ecosistemi e 
alla biodiversità viene dallinvasione delle specie esotiche, una 
preoccupazione condivisa dalla Lipu-Birdlife Italia al congresso di Bangkok 
insieme a enti quali Infs, Cnr, Università di Torino. <<Gli strumenti 
legali a disposizione dei paesi per difendersi da questo problema sono 
ancora insufficienti  spiega giuliano tallone, presidente lipu-birdlife 
italia  chiediamo ai paesi europei di mettere a punto una strategia 
nazionale e allUnione europea di rafforzare la capacità dei propri membri 
di far fronte a questo grave problema, aiutandoli nellimplementazione 
della strategia europea contro linvasione delle specie esotiche messa a 
punto a strasburgo lo scorso dicembre. Serve infine una maggiore 
cooperazione su questi temi tra le istituzioni che si occupano di ambiente 
e di agricoltura, sia a livello nazionale che regionale>>. Richieste 
pressanti della Lipu-Birdlife verranno presentate anche sul tema della 
salvaguardia degli ecosistemi montani dei paesi che si affacciano sul 
Mediterraneo: unarea che copre 1,7 milioni di chilometri quadrati, pari al 
21% del totale, e dove abitano 66 milioni di persone, che costituiscono il 
16% della popolazione di questi paesi. <<Il sistema montano della regione 
del Mediterraneo  afferma Tallone  ospita specie di uccelli molto 
importanti e svolge un ruolo cruciale per la stabilità dei cicli 
idrogeologici e nella regolazione della quantità disponibile di acqua per 
lagricoltura e gli usi civili. Chiediamo alle istituzioni di valorizzare 
questo bacino di diversità biologica, culturale e paesaggistica e la 
convocazione di una grande convention dedicata alle montagne del 
mediterraneo, da tenersi entro il 2005>>. Infine pieno sostegno della 
Lipu-Birdlife Italia alla risoluzione che sarà sostenuta dal ministero 
dellambiente italiano: la protezione del Mediterraneo dai gravi rischi di 
inquinamento causati dal traffico marittimo. Il documento presentato a 
Bangkok chiede <<un forte coinvolgimento degli esperti Iucn nelloffrire 
assistenza ai paesi che fronteggiano questi gravi rischi, nel quadro di 
azioni pilota e accordi internazionali, ma anche in sede di assemblea 
generale delle Nazioni Unite, dove Iucn svolge il ruolo di osservatore>>.
Greenpeace: Bayer abbandona gli ogm in India
La Bayer ha annunciato che non produrrà più nuovi ogm in India. In una 
lettera a Greenpeace, la multinazionale sostiene che la decisione è dovuta 
a cambiamenti nella nostra strategia globale di ricerca e pertanto verrà 
interrotto tutto il lavoro portato avanti su: cavolo, cavolfiore, 
melanzana, pomodoro e semi di mostarda transgenici. Lazienda si 
concentrera solo sulle piante convenzionali. Questa è la terza volta che 
la Bayer fa marcia indietro sugli ogm questanno: a marzo aveva annunciato 
che non avrebbe commercializzato il mais ogm in Gran Bretagna perché 
economicamente non vantaggioso, mentre tre mesi dopo aveva rinunciato a 
tutte le coltivazioni sperimentali di colza ogm in Australia. LIndia ha 
una popolazione di oltre un miliardo di persone e l80% lavora 
nellagricoltura, quindi il mercato per le aziende sementiere e 
dellagrochimica è enorme. La marcia indietro della Bayer dalla ricerca 
sugli ogm in questo paese è parte di un più massiccio ritiro dellindustria 
del biotech a livello mondiale. Allinizio dellanno, la Monsanto aveva 
abbandonato la ricerca sul frumento ogm e, come la Bayer, sulla colza in 
Australia. Non siamo sorpresi di queste decisioni: i consumatori non 
vogliono mangiare ogm e le multinazionali stanno iniziando ad accorgersi 
che i loro prodotti non hanno mercato,  afferma Federica Ferrario, 
responsabile campagna ogm di Greenpeace.
Roma. Lav: ora i circhi saranno costretti a rispettare parametri stabiliti 
dal ministero dellambiente
La Lav plaude alla firma, apposta dal sindaco di Roma Walter Veltroni, 
dellordinanza che impone ai circhi desiderosi di proporre i loro 
spettacoli sul territorio comunale, il rispetto di precisi parametri 
stabiliti (nel 2000) dallautorità scientifica del ministero dellambiente, 
così come previsto dalla legge 150/92 che disciplina in Italia i reati in 
violazione delle norme della convenzione di Washington. Sebbene non vieti 
gli spettacoli dei circhi con animali, lordinanza stabilisce che i circhi 
che vorranno fermarsi sul territorio comunale debbano garantire requisiti 
minimi di benessere animale  ha commentato Giovanni Guadagna, responsabile 
Lav settore circhi  come la presenza di ricoveri coperti, lettiera in 
paglia secca, divieto d'uso di strumenti di coercizione, come le catene per 
gli elefanti, disponibilità di acqua e spazi adeguati agli animali e 
divieto di tenere gli stessi a temperature inferiori agli standard dei loro 
luoghi dorigine. La mancata osservanza di questa norma da parte dei 
circhi, in vigore da oltre 4 anni,  prosegue Guadagna  rappresenta una 
delle più evidenti manifestazioni di come i serragli ambulanti non 
rispettino neppure le minime regole di benessere degli animali. Esprimiamo 
in tal senso il più sentito ringraziamento al sindaco di Roma Walter 
Veltroni ed alla vice presidente del consiglio comunale Monica Cirinnà, che 
con questordinanza garantiranno agli animali schiavi nei circhi, un minimo 
di rispetto. I circhi, inoltre, dovranno dimostrare di avere un piano di 
emergenza in caso di fuga di animali potenzialmente pericolosi per la 
salute e l'incolumità pubblica, di disporre di un'adeguata assistenza 
veterinaria e dare garanzia di rispetto delle distanze di sicurezza tra il 
pubblico e gli animali. Vale appena la pena sottolineare che se nel 
dicembre 1998 non fosse stata modificata la legge 150/92  conclude 
Guadagna  la struttura di Moira Orfei (tra le pochissime strutture 
privilegiate che hanno goduto della deroga al tassativo divieto di 
detenzione) non sarebbe oggi in cima ad una lunga lista di circhi dove si 
sono verificati incidenti, anche mortali, causati soprattutto da tigri ed 
elefanti costretti nelle ridottissime gabbie, catene e recinti del circo e 
continuamente soggetti a lunghi e stressanti viaggi.
Rifiuti. Corte UE boccia Italia, Wwf: ora Parlamento abroghi legge
La Corte europea di giustizia smaschera lo scandalo italiano dei rifiuti 
sottratti a gestione e controllo. Soddisfazione del Wwf a qualche giorno 
dalla sentenza europea: per l'associazione "da oggi di nuovo regole e 
controlli per tutti i rifiuti, anche quelli industriali avviati al 
recupero". E' stato infatti accolto il ricorso del tribunale di Terni 
contro l'articolo 14 della legge "interpretazione autentica della nozione 
di rifiuto" perche' contraddice le norme internazionali. "tocca ora al 
Parlamento italiano abrogarlo e ripristinare la legalita'", chiedono gli 
ambientalisti. La bocciatura della Corte europea di giustizia riguarda la 
legge italiana sulla "interpretazione autentica della nozione di rifiuto", 
che in sostanza stabiliva che i rifiuti destinati ad essere riutilizzati 
(come le sostanze di scarto dei processi industriali di produzione) non 
sono tali, sottraendoli cosi' a controlli e verifiche: per i giudici 
europei la norma italiana non e' coerente con quelle comunitarie, non puo' 
essere applicata. In altre parole l'italia dovra' applicare il "normale" 
concetto di rifiuto previsto dal decreto n. 22/97 e trattare quindi tutti i 
rifiuti, anche quelli industriali, secondo le regole europee. Insomma, "una 
sentenza esemplare sulla nozione di rifiuto che mette fine ad uno scandalo 
tutto italiano", esulta Maurizio Santoloci, vicepresidente del Wwf e 
magistrato del tribunale di Terni che ha presentato il ricorso chiedendo 
una pronuncia di illegittimita' dell'art.14 della legge 178. "I rifiuti 
sono rifiuti, e qualunque meccanismo nazionale che tenta di estrometterli 
dal sistema di controllo e gestione e' destinato per fortuna a fallire in 
sede europea. La posta in gioco e' alta, perche' la criminalita' 
organizzata con queste norme a maglia larga contrabbanda smaltimenti 
illegali di rifiuti pericolosi come recupero degli stessi, sfuggendo a 
regole e controlli", conclude. (Dire)
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Federazione dei Verdi di Lucca -> 
www.verdi.luccanet.com