[Cerchio] "A proposito della Bomba a neutroni esplosa nell'a…

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Autor: leonid ilijc brezhnev
Data:  
Assunto: [Cerchio] "A proposito della Bomba a neutroni esplosa nell'areoporto di Baghdad..."
Un lettore ci scrive: "A proposito della Bomba a neutroni esplosa
nell'areoporto di Baghdad..."            
di  Raffaele Grieco
15 Nov 2004    
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Gentile redazione,
vi scrivo per discutere in merito all'ipotesi presentata sul vostro sito a 
proposito dell'utilizzo di un ordigno atomico durante l'assedio di Baghdad. 
Ne ho parlato molto con amici e appartenti alla mia community l'asphalto e 
livejournal tra i quali ci sono due ricercatori del CERN e diversi 
ingegneri. Sono partito da alcune ipotesi: a) ho dato per vero tutto quello 
che avete riportato (il blackout, lampi verdi e azzurri, malati strani e 
morti misteriose dopo l'assedio, l'intercettazione del diplomatico russo), 
anche se le fonti non sono ufficiali...


b) ho dato come certa la volontà sia da parte irachena che americana di
preservare per quanto possibile le infrastrutture dell'aeroporto; da parte
americana questo sarebbe stato posto poichè le linee di rifornimento
(lunghe e tartassate dall'artiglieria irachena) avrebbero potuto usufruirne
per accorciare le linee stesse, e in tempo di pace sarebbe diventato lo
scalo principale di uomini e mezzi per la ricostruzione del paese.

c) dalle mie conoscenze so che è inspiegato ed inspiegabile il crollo
improvviso della Guardia Repubblicana a difesa di Baghdad, almeno 20.000
uomini (due divisioni, confermate) attorno al solo aeroporto con alle
spalle le loro case, comandate dai "tenenti di Bassora", fedeli (se ce ne
sono mai stati) fino alla morte al regime (durante la prima guerra del
golfo furono tagliati fuori in Kuwait perchè erano la punta di lancia
dell'invasione).

Soldati ottimi che avevano accesso a rifornimenti e approviginamenti
praticamente all'istante, e che in luoghi come l'aeroporto di Baghdad
sopravvanzavo in numero gli americani.

d) ho dato anche per vera la volontà di spezzare "a qualsiasi costo" la
linea difensiva per entrare a Baghdad, perchè al contrario di quello che si
pensa l'esercito USA non è nè onnipotente nè onnipossente, anzi ha compiti
strategici ben più stringenti di quello iracheno che deve semplicemente
sopravvivere e non ha date di scadenza nè budget da rispettare, nè
un'economia da preservare e neppure una reputazione internazionale da
salvaguardare.

e) ma cosa molto importante, al di là della descrizione dello scenario di
guerra, sono partito da una base scettica per la quale il possibile non
diventa automaticamente probabile nè tantomeno il probabile diventa certo.

Detto questo, cerchiamo di analizzare l'affermazione fatta. E' stato fatto
esplodere un ordigno nucleare a neutroni per "disintegrare" la resistenza
di 20.000 soldati asserragliati attorno all'aeroporto internazionale di
Baghdad.

Un ordigno nucleare, di qualunque natura, è un oggetto abbastanza semplice.
Necessita di almeno due blocchi di 16 kg complessivi di uranio o plutonio
(una pallina di 12 cm di diametro nel caso dell' U235) per poter provocare
la reazione, e di un qualche tipo sostanza che separi i due blocchi fino al
momento desiderato dell'esplosione, e che funga quindi da innesco.

Quindi, a seconda del tipo di reazione desiderata, ci saranno parti
dedicate a massimizzare il più in fretta possibile la reazione di fissione
(bomba H) o piuttosto a disperedere e a riflettere i neutroni (bomba N).

Facendo una rapida ricerca su internet, vediamo le caratteristiche delle
bombe N e il lor impiego tattico:
(da qui: http://www.fact-index.com/d/da/davy_crockett__nuclear_device_.html)
"A neutron bomb is a type of nuclear weapon specifically designed not to
produce a massive explosion and significant infrastructure damage, but
rather to completely irradiate an area with neutron radiation, killing all
living things while leaving the infrastructure relatively intact".

"Though a neutron bomb does cause infrastructure damage and some long term
radiation (it is still a nuclear weapon after all), they are specifically
designed so that ~48 hours after the device is detonated, friendly troops
can move into an area and utilize the infrastructure without fear of
radiation."

Ci vogliono almeno 48 ore di tempo affinche i neutroni decadano
definitivamente e l'area possa dirsi salva. "Ne problem with using
radiation as a tactical anti-personnel weapon is that to bring about rapid
incapacitation of the target, a radiation dose that is many times the
lethal level must be administered. A radiation dose of 600 rads is normally
considered lethal (it will kill at least half of those who are exposed to
it), but no effect is noticeable for several hours".

"Neutron bombs were intended to deliver a dose of 8000 rads to produce
immediate and permanent incapacitation. A 1 kt ER warhead can do this to a
T-72 tank crew at a range of 690 m, [...]. For a "mere" 600 rad dose the
distances are 1100 m [...], and for unprotected soldiers 600 rad exposures
occur at 1350 m [...]."

Per uccidere qualcuno in termini di "diverse ore" (7-48), cioè per la dose
minima efficace di radiazione (600 rad) ci sono dei raggi minimi.
Supponiamo che sia il caso migliore, quello delle truppe non protette, e
possiamo dire che basta centrare un punto desertico distante 1,5 km
dall'aeroporto per salvaguardare le infrastrutture, ma eliminare i soldati,
perchè in ogni caso la minima testata necessaria per provocare la reazione
produce un cratere di notevoli proporzioni e distrugge con il solo
spostamento d'aria le abitazioni civili.

Per cui se diamo per buona questo tipo di teoria, possiamo spiegare la
scomparsa di 20.000 soldati della guardia repubblicana, e il tracollo
verticale della fino ad allora efficentissima macchina difensiva irachena.

Ci sono però diverse conseguenze di una esplosione nucleare, per quanto
contenuta possa essere (stiamo sempre considerando la più piccola
esplosione possibile):

a) l'onda EMP, ElectroMagnetic Pulse, che distrugge e rende inservibili le
apparecchiature elettroniche e le comunicazioni per un raggio davvero molto
grande, nel nostro caso senz'altro l'area di Baghdad. Se questo può
spiegare il blackout (ma non è stato a causa dell'elettrificazione dei 100
soldati americani nell'aeroporto?), come spiega che le comunicazioni dei
giornalisti che stavano a Baghdad non sono state impedite?

E visto che volevano mantenere per quanto possibile le strutture
dell'aeroporto salve, farle saltare con un'onda elettromagnetica non è un
po' come darsi una martellata sui piedi da soli?

b) le macromanifestazioni nucleari, ovvero il fungo e il lampo, che non
possono essere nascosti in nessun modo. Il vostro testimone parla di "lampi
verdi" e di sonorissime esplosioni che probabilmente sono più forti di
qualsiasi altra esplosione abbia sentito fino ad allora, ma non parla del
lampo accecante proprio di una detonazione nucleare nè tantomeno del fungo
atomico, che non sarebeb stato mascherabile in nessun modo.

c) le manifestazioni a livello di particella, ovvero l'emissione di
specifici raggi gamma, e in generale quello che viene definito fallout. Ci
sono dei satelliti militari che hanno lo scopo speficico di monitorare la
presenza di emissioni gamma per vedere se ci sono state o meno esplosioni
nucleari.

Ma è anche vero che ci sono osservatori scientifici, come il nostro del
Gran Sasso ma altri in giro per il mondo, che hanno la stessa capacità di
registrare improvvise quantità di particelle "strane" libere
nell'atmosfera. Gli effetti del fallout, inoltre, non sono celabili, perchè
influiscono anche sui fenomeni atmosferici:
http://en.wikipedia.org/wiki/Neutron_bomb .

Se prendiamo come esempio la più piccola testata a fissione in uso
all'sercito degli Stati Uniti, il B-61 (il proiettile nucleare tattico,
quello che il Presidente Bush voleva usare per perforare i bunker dei
talebani in Afghanistan) scopriamo che (da qui:
http://www.clw.org/control/nukebbusters.html ) "There is no such thing as a
"clean" nuclear weapon. According to Princeton University physicist Rob
Nelson, even a very small nuclear bunker-buster with a yield of about 0.1
kiloton (1/200 the energy of the atomic bomb dropped on Hiroshima), must
penetrate approximately 230 feet underground for the explosion to be fully
contained. Currently, the Pentagon's only nuclear earth penetrator, the
B61-11, can achieve a depth of only 20 feet in dry earth".

"At this depth, a 0.1-kiloton nuclear weapon would blow out a huge crater
and eject a massive cloud of radioactive dust and debris into the
atmosphere. Larger nuclear yields necessary to destroy targets buried deep
underground would create considerably more fallout. Even at depths at which
a nuclear explosion would theoretically be "contained," some of the
resulting radioactivity would be forced back up the "chimney" created by
the penetration device. The appropriate question is therefore not whether
nuclear earth penetrators will contaminate the atmosphere with
radioactivity, but rather how much radioactivity will be produced."

(Addirittura la prima versione della bomba produceva un fallout che si
spargeva per centianai di km: si diceva cheun suo eventuale uso in Corea
del Nord avrebbe investito sicuramente anche il Giappone) Ovvero,
l'emissione di una esplosione di 0,1 kilotoni bene al di sotto del livello
del suolo è in ogni caso facilmente percepibile da ovunque sulla terra.

Figuriamoci un'esplosione sulla superfice (ma il vostro corrispondente
parla di esplosioni al di sopra degli obiettivi, per cui neanche al livello
del suolo, e neanche di una ma di diverse esplosioni) che ha come scopo il
distribuire la maggior quantità di neutroni radioattivi in campo aperto.

Visto che non c'è stato il fungo, il lampo e la registrazione del fallout
da parte di nessun organismo scientifico di nessuno Stato della terra
(compresa Francia o Germania o Siria, per dire), si può penso affermare che
è impossibile che si sia verificata una esplosione nucleare durante
l'assedio di Baghdad, e che l'incredibile dissoluzione dei 20.000 soldati
della guardia repubblicana sono stati eliminati in qualche altro modo che
non conosciamo.

Ci sono anche forti dubbi sulla descrizione dell'elettrificazione dei 100
soldati USA, ma non ne sono sicuro: se avete piacere di passare per i due
link che vi ho segnalati all'inizio potrete capirne di più anche voi.

Se mi posso permettere, in coda, un consiglio: state parlando di
possibilità, neanche di probabilità, perchè chi vi ha mandato l'articolo
non ha la certezza che sia accaduto quello che dice, ma si limita ad
assemblare informazioni di altri: siate meno tassativi nel dare le
informazioni: "Esplode una bomba nell'aeroporto di baghdad" non modo per
informare correttamente la gente.

Il possibile non deve diventare automaticamente probabile nè tantomeno il
probabile diventare certo.

Distinti saluti,