Autor: leonid ilijc brezhnev Data: Temat: [Cerchio] Fwd: Internazionale: le notizie (565)
>Internazionale
>Numero 565, venerdì 12 novembre 2004
>
>Questo è il testo della rubrica La settimana che sarà pubblicata su
>Internazionale numero 565 in edicola venerdì 12 novembre 2004. Tra
>parentesi quadre è indicato il giorno al quale si riferisce la notizia.
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>IL SOMMARIO di Internazionale
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>* In copertina: Amira Hass, dopo Arafat. Qualcuno lo venera, altri lo
>accusano di ogni fallimento. La verità sul leader palestinese
>* Stati Uniti: perché ha vinto Bush
>* Società: trovare amici nel web
>* Sierra Leone: dalle armi all'hip-hop
>* Italieni: quando Trieste era nostra
>* Paesi Bassi: fine di un sogno
>* Iran: il risveglio dei curdi
>* Viaggi: il paradiso è a São Tomé
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>IN EDICOLA con Internazionale:
>
>- "Il triangolo di ferro", il libro sulla Carlyle di Dan Briody
>- "Il mondo secondo Bush", il film-inchiesta di William Karel in dvd
>- 10 anni di Internazionale in 2 cd rom: i numeri dal 1993 al 2003 in pdf
>
>Oppure online: www.internazionale.it/shop >
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>AGENDA
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>* New York, 20 novembre. Riapertura del Museum of Modern Art (Moma) a
>Manhattan.
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>ALLE URNE
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>* Namibia, 15 novembre. Elezioni legislative e amministrative.
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>IN PRIMO PIANO: Paesi Bassi, violenze dopo l'omicidio di Theo van Gogh
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>Il 10 novembre tre agenti di polizia sono stati feriti durante un'operazione
>antiterrorismo all'Aja, nei Paesi Bassi. Un gruppo di persone, asserragliate
>in uno degli appartamenti che la polizia voleva perquisire, ha attaccato gli
>agenti a colpi di granata. L'episodio segue di una settimana l'omicidio del
>regista olandese Theo van Gogh, ucciso ad Amsterdam da un uomo di origine
>marocchina che ha dichiarato di agire nel nome del jihad. Van Gogh aveva
>appena diretto un film sulla condizione delle donne nell'islam. Dopo
>l'assassinio una scuola islamica è stata incendiata a Uden, nel sudest del
>paese.
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>Messico
>Un Wal-Mart vicino alle rovine
>Il 5 novembre circa duecento messicani hanno atteso per ore l'apertura di un
>nuovo supermercato della catena Wal-Mart costruito a meno di ottocento metri
>dalle rovine della piramide azteca del Sol, a Teotihuacan. Mentre i clienti
>prendevano d'assalto il negozio, un gruppo di ambientalisti ha manifestato
>contro la presenza di un supermercato così vicino a una zona archeologica
>con costruzioni che risalgono a duemila anni fa. Il sito di Teotihuacan è
>stato dichiarato patrimonio dell'umanità. Nei mesi scorsi, alcuni
>intellettuali e scrittori messicani avevano inviato una lettera aperta al
>presidente Vicente Fox per bloccare lo scempio.
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>
>GERUSALEMME: una settimana in Medio Oriente
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>Anp
>La lunga agonia di Yasser Arafat
>Il 9 novembre Christian Estripeau, medico dell'ospedale di Percy dove è
>ricoverato il presidente palestinese Yasser Arafat, ha dichiarato che "lo
>stato di salute del leader dell'Autorità Nazionale Palestinese si è
>aggravato e il suo coma è diventato più profondo". È l'ennesimo bollettino
>medico di una serie cominciata il 29 ottobre, quando Arafat ha lasciato
>Ramallah per raggiungere l'ospedale alla periferia di Parigi. Da allora le
>notizie sullo stato di salute del presidente si susseguono contraddittorie.
>Il 4 novembre i medici di Percy hanno annunciato la morte cerebrale di
>Arafat, subito smentita dai rappresentanti dell'Olp e dalla moglie del
>leader, Suha, l'unica autorizzata a stargli accanto. Tra Suha e i dirigenti
>palestinesi è nata una polemica: la donna li ha accusati di voler
>"seppellire vivo" Arafat per avviare la lotta alla successione, che si
>preannuncia devastante. La sera del 9 novembre quattro dirigenti dell'Anp
>Mahmoud Abbas, Ahmad Qorei, Nabil Shaath e Rawhi Fattuh hanno potuto
>visitare Arafat. Intanto, dopo una lunga trattativa, palestinesi e governo
>israeliano hanno raggiunto un accordo per seppellire Arafat a Ramallah, nel
>suo quartier generale, dove la tomba è già in costruzione. I funerali invece
>si svolgeranno al Cairo, in Egitto. Fino all'ultimo Israele si è opposta
>alla sepoltura del leader palestinese nella moschea di al Aqsa, a
>Gerusalemme.
>
>Cronaca
>Raid a Gaza
>Un elicottero israeliano ha colpito a Gaza un'auto su cui viaggiavano due
>attivisti della Jihad islamica. Secondo Israele, i due palestinesi
>trasportavano esplosivo necessario a nuovi attentati contro la colonia
>ebraica di Gush Katif [10]. Centinaia di palestinesi si sono riuniti davanti
>alla Muqataa, il quartier generale di Yasser Arafat, per avere notizie del
>loro leader. La folla ha scandito slogan inneggianti ad Abu Ammar, nome di
>battaglia di Arafat, ma anche ostili a Mahmud Dahlan, ex responsabile della
>sicurezza a Gaza, indicato come uno dei possibili successori al presidente
>palestinese [9].
>
>Successione
>Presidente ad interim
>Il presidente del parlamento palestinese Rawhi Fattuh, 55 anni, guiderà
>l'Autorità Nazionale Palestinese nei 60 giorni successivi alla morte di
>Yasser Arafat. Lo ha annunciato il segretario alla presidenza palestinese
>Tayeb Abdelrahim al termine di una riunione tra il comitato centrale di al
>Fatah, il comitato esecutivo dell'Olp e il comitato di sicurezza nazionale
>palestinese. Da giorni tutti i movimenti palestinesi, a eccezione di quelli
>radicali, discutono a Ramallah della successione ad Arafat e della sua
>sepoltura. Due mesi dopo l'annuncio della morte di Arafat si terranno
>elezioni per scegliere il presidente dell'Anp [10].
>
>Suha
>Contro la moglie di Arafat
>Yasser Abed Rabbo, membro del comitato esecutivo dell'Olp, ha accusato la
>moglie di Arafat, Suha, di voler trarre vantaggi personali dalla gestione
>delle condizioni di salute del leader palestinese e di essere fuggita dai
>Territori dopo l'inizio dell'intifada. La stampa israeliana ha rilanciato il
>tema del tesoro di Arafat, una fortuna valutata in un miliardo di dollari,
>di cui Suha vorrebbe entrare in possesso. Secondo Ha'aretz, il denaro viene
>da fondi sottratti all'Anp tra il 1995 e il 2000 [8].
>
>Israele
>Netanyahu ci ripensa
>Il ministro israeliano delle finanze Benjamin Netanyahu ha abbandonato
>l'idea di dimettersi dal suo incarico per protesta contro il piano di ritiro
>da Gaza varato dal premier Ariel Sharon. Netanyahu aveva minacciato di
>lasciare il governo se Sharon non avesse sottoposto a referendum il suo
>progetto. Il 10 novembre, in un'intervista alla radio israeliana, il
>ministro è tornato sulle sue posizioni, convinto che la morte di Arafat
>possa aprire nuovi scenari nella politica della regione. Intanto il Partito
>nazionale religioso (Pnr), membro della coalizione al potere, è uscito dal
>governo abbassando a 55 i voti su cui Sharon può contare nel parlamento
>israeliano. Il Pnr è contrario al ritiro dai 21 insediamenti di Gaza e alla
>conseguente evacuazione di ottomila coloni ebrei che oggi vivono nella
>regione insieme a 1,3 milioni di palestinesi [10].
>
>
>LA GUERRA IN IRAQ: Baghdad, blackout fino al 2009
>
>
>Società
>Gli abitanti di Baghdad dovranno convivere con le interruzioni quotidiane
>della corrente elettrica almeno fino al 2009. Lo ha dichiarato recentemente
>il viceministro iracheno dell'energia Barga Juburie, sottolineando che il 90
>per cento della rete elettrica dell'Iraq è stato danneggiato o distrutto
>durante la prima guerra del Golfo. Negli anni dell'embargo internazionale,
>le riparazioni sono state poche e provvisorie. Le linee elettriche e le
>altre infrastrutture sono state nuovamente danneggiate durante la guerra
>ancora in corso. Per questo motivo, l'erogazione di energia è stata
>razionata in tutto il paese. L'Iraq ha una capacità di produzione di
>cinquemila megawatt al giorno ma, attualmente, gli impianti del paese
>riescono a erogare poco più della metà di questo potenziale. La maggior
>parte della corrente viene dirottata su Baghdad, dove comunque le ore di
>erogazione sono alterne come nel resto del paese. Molti commercianti, ma
>anche famiglie, hanno generatori privati.
>
>Media
>Il ritorno degli embedded
>Secondo i funzionari del Pentagono, con l'inizio della battaglia di Falluja
>giornali e televisioni hanno ricominciato a chiedere accrediti all'esercito
>per i loro cronisti che coprono la guerra al seguito delle truppe, i
>cosiddetti embedded. Solo un mese fa la First marine expeditionary force,
>che ora si trova a Falluja, aveva ricevuto 15 richieste di accrediti per
>altrettanti reporter al seguito. Il 7 novembre, alla vigilia dell'attacco
>contro la città sunnita, le richieste sono salite a 70, il totale dei posti
>disponibili al seguito di questa unità. All'inizio della guerra in Iraq, a
>marzo del 2003, i giornalisti embedded erano più di 800.
>
>Ong
>Msf si ritira dall'Iraq
>Il 1 novembre l'organizzazione umanitaria Medici senza frontiere (Msf) ha
>annunciato il suo ritiro dall'Iraq a causa delle precarie condizioni di
>sicurezza per i suoi operatori nel paese. Msf era presente in Iraq dal
>dicembre del 2002. Durante i primi bombardamenti su Baghdad, un gruppo di
>operatori internazionali era rimasto in città per lavorare nell'ospedale di
>Al Kindi. Poco dopo, Msf aveva allestito tre cliniche nel quartiere sciita
>di Sadr City, a Baghdad. Da gennaio 2004 il gruppo ha effettuato più di
>centomila visite mediche.
>
>Emergenza
>I punti della legge marziale
>Il 7 novembre il governo provvisorio iracheno ha dichiarato lo stato di
>emergenza, che prevede anche il ricorso alla legge marziale. Il
>provvedimento, applicato in tutto il paese con l'esclusione del Kurdistan, è
>contemplato nella legge per la sicurezza nazionale approvata dopo il
>passaggio di poteri dalla coalizione americana, lo scorso giugno. La legge
>marziale attribuisce al primo ministro il potere di limitare la libertà di
>movimento, le riunioni e l'uso delle armi. Lo autorizza a
>imporre il coprifuoco in aree in cui il pericolo di esplosioni, disordini e
>attacchi su larga scala è particolarmente alto, e a isolare e attaccare aree
>in cui gli abitanti sono sospettati di possedere armi pesanti ed esplosivi o
>di ospitare fuorilegge. Allawi può ora congelare i beni di chi è accusato di
>complotto contro il governo. Può intercettare, controllare e sequestrare la
>posta e ascoltare comunicazioni telefoniche e via radio per impedire
>crimini, può limitare i trasporti in aree specifiche, può limitare o
>sospendere le attività di associazioni, sindacati o organizzazioni
>sospettati di crimini.
>
>Agricoltura
>L'ordine 81 di Paul Bremer
>Prima del passaggio dei poteri tra coalizione provvisoria e governo
>transitorio iracheno, il 28 giugno 2004, l'allora amministratore americano
>dell'Iraq Paul Bremer ha ratificato cento provvedimenti che dovevano
>cambiare l'economia del paese. L'ordine 81 riguarda i brevetti e la
>proprietà intellettuale e ne rivoluziona la sostanza. In particolare, sotto
>l'ombrello dell'ordine 81, la coalizione provvisoria ha varato la Plant
>variety protection, un provvedimento che impedisce il riutilizzo delle
>sementi da parte degli agricoltori iracheni. Secondo i dati della Fao, nel
>2002 il 97 per cento degli agricoltori iracheni utilizzava semi del raccolto
>precedente o acquistati nei mercati locali. Il mercato ora passa di fatto
>alle grandi ditte sementifere, prevalentemente statunitensi, e cancella la
>peculiarità di prodotti sviluppati in Iraq come grano, datteri, orzo e
>legumi.
>
>Petrolio
>Risarcimenti al contrario
>Il 21 ottobre il governo iracheno ha pagato 200 milioni di dollari di
>risarcimenti di guerra ad alcune delle più ricche compagnie del mondo. La
>somma è parte dei 18,8 miliardi di dollari versati finora da Baghdad per
>ripagare i danni della prima guerra del Golfo. Una delle condizioni della
>tregua concordata con Saddam Hussein nel 1991 era infatti che il governo
>iracheno si accollasse il risarcimento dei danni provocati dall'invasione
>del Kuwait. Più di 50 paesi e decine di multinazionali si erano fatti avanti
>per ottenere il denaro. Di recuperare e distribuire le somme versate da
>Baghdad si è finora occupata la commissione risarcimenti delle Nazioni
>Unite, che ha sede a Ginevra. I pagamenti non sono stati interrotti neanche
>dopo la caduta del regime ad aprile: da allora l'Iraq ha pagato 37 milioni
>di dollari alla Gran Bretagna e 32,8 milioni di dollari agli Stati Uniti. Le
>maggiori compagnie che finora hanno ricevuto i risarcimenti iracheni sono:
>Halliburton, Bechtel, Mobil, Shell, Nestlé, Sheraton, American Express,
>Kentucky Friedchicken, Pepsi e Philip Morris.
>
>
>LE ALTRE NOTIZIE
>
>
>Afghanistan. Il gruppo fondamentalista Jaish-e-Muslimin ha fatto avere alle
>autorità di Kabul una lista di 26 nomi di prigionieri taliban. In cambio del
>loro rilascio, i ribelli promettono di liberare tre impiegati delle Nazioni
>Unite sequestrati in Afghanistan il 28 ottobre [9].
>
>Austria. Si è concluso a Vienna l'incontro tra Ue, Stati Uniti, Giappone,
>Russia, Corea del Sud e Cina, i sei partner del progetto Iter, il primo
>reattore a fusione nucleare che, come le stelle, dovrebbe produrre energia
>pulita senza rilasciare scorie. Anche se non si è raggiunto un accordo
>definitivo su dove costruire il reattore (due i posti in gara: Caradache in
>Francia e Rokkasho-mura in Giappone), molte difficoltà tra le parti sembrano
>superate. Il budget per la costruzione del reattore, che sarà realizzato in
>dieci anni, è di cinque miliardi di euro [9].
>
>Burundi. Il vicepresidente Alphonse-Marie Kadege, di etnia tutsi
>(minoritaria) è stato destituito dal presidente Domitien Ndayizeye, che lo
>accusa di voler sabotare il processo di pace in corso nel paese [10].
>
>Colombia. Le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) hanno
>liberato quattro ostaggi, sequestrati con altre undici persone nel luglio
>del 2001 durante un'incursione nella città di Neiva, nel sud del paese [3].
>
>Costa d'Avorio. Il 4 novembre l'aviazione governativa ha bombardato le
>postazioni della guerriglia delle Forze Nuove nel nord del paese. Due giorni
>dopo è stata colpita anche la base della missione di pace francese a Bouaké,
>nel centro della Costa d'Avorio: nell'attacco sono stati uccisi otto
>militari francesi. Le violenze hanno innescato l'immediata reazione di
>Parigi, che ha ordinato la distruzione delle forze aeree ivoriane. Dal
>giorno del raid a Bouaké i giovani patrioti, che sostengono il presidente
>Laurent Gbagbo, manifestano nelle strade di Abidjan contro la presenza dei
>militari francesi nel paese. Li accusano di appoggiare la guerriglia contro
>il governo di Gbagbo. Le violenze si moltiplicano e cresce l'insicurezza per
>i quasi quindicimila cittadini francesi che si trovano ad Abidjan [10].
>
>Emirati Arabi Uniti. È morto lo sceicco Zayed bin Sultan al Nahyan, leader
>storico della federazione degli Emirati dal 1971. Aveva 90 anni [2]. Sheikha
>Lubna al Qassemi è stata nominata ministro dell'economia. È la prima donna a
>ottenere un incarico ministeriale dalla creazione della federazione [1].
>
>Filippine. È stato liberato dopo 24 ore Andrea Cianfaroni, 29 anni, agronomo
>dell'organizzazione non governativa (ong) Movimondo rapito nel villaggio di
>Delabayan, sull'isola di Mindanao. Dopo il rapimento Cianfaroni aveva
>personalmente contattato le autorità, annunciando che i suoi sequestratori
>chiedevano un riscatto di cinquemila dollari per liberarlo [10].
>
>Macedonia. Un referendum sulla decentralizzazione dei poteri del governo,
>convocato dai partiti d'opposizione, è fallito per il mancato raggiungimento
>del quorum. Solo il 27 per cento degli aventi diritto ha votato sulla legge,
>considerata un punto chiave degli accordi di Ocrida firmati nel 2001 per
>mettere fine agli scontri tra macedoni e albanesi. Secondo i partiti
>macedoni di opposizione, la legge favorisce la minoranza albanese del paese.
>Il governo di Skopje, così come i rappresentanti dei partiti albanesi e
>l'Unione europea, aveva invitato i cittadini a boicottare la consultazione
>[7]. Gli Stati Uniti, su richiesta di Skopje, hanno riconosciuto il nome
>ufficiale di Repubblica di Macedonia al posto del precedente Ex repubblica
>jugoslava di Macedonia (Fyrom). Sul nome ufficiale del paese dal 1995 sono
>in corso negoziati tra Skopje e il governo greco, che considera la
>denominazione geografica di Macedonia suo patrimonio culturale. L'intervento
>di Washington non ha tenuto conto delle trattative tra i due paesi [4].
>
>Nepal. Una bomba è esplosa nel centro di Kathmandu, causando 38 feriti.
>L'attentato non è stato rivendicato, ma la polizia sospetta i ribelli
>maoisti che dal 1996 conducono un'insurrezione armata nel paese himalayano:
>negli scontri con le forze governative sono morte finora diecimila persone.
>L'episodio avviene mentre nella capitale sono in corso colloqui tra nepalesi
>e indiani per l'aggiornamento del trattato sull'estradizione in vigore tra i
>due paesi. Kathmandu propone di riformare l'accordo per favorire una più
>facile e veloce estradizione dei ribelli nepalesi catturati dalla polizia
>indiana nel suo territorio [9].
>
>Nicaragua. Il Fronte sandinista di liberazione nazionale (Fsln, sinistra) ha
>vinto le elezioni amministrative del 7 novembre con il 44,7 per cento dei
>voti. L'Fsln ha conquistato 90 comuni su 152, tra cui la capitale Managua.
>Il Partito liberale costituzionalista (Plc, destra) ha ottenuto il 35,4 per
>cento dei voti. L'Alleanza per la repubblica, formata dall'attuale
>presidente Enrique Bolaños, ottiene solo l'11 per cento dei voti.
>Attualmente Bolaños è sotto inchiesta per finanziamento illecito della sua
>campagna elettorale. Il tasso di astensione ha superato il 60 per cento [8].
>
>Nigeria. Una corte d'appello islamica dello stato di Baushi, nel nord del
>paese, ha assolto dall'accusa di adulterio Hajara Ibrahim, 18 anni. La
>ragazza, incinta, era stata condannata in primo grado alla lapidazione. Il
>Baushi è uno degli undici stati nigeriani che hanno reintrodotto la legge
>coranica nel 1999 [10].
>
>Pakistan. Il parlamento ha adottato un progetto di legge che autorizza il
>presidente Pervez Musharraf a restare comandante di stato maggiore
>nonostante, meno di un anno fa, il capo di stato si fosse impegnato a
>rinunciare al doppio incarico [1].
>
>Russia. La duma (camera bassa) ha approvato a larga maggioranza il primo
>pacchetto di riforme proposto dal presidente Vladimir Putin dopo l'assedio
>di Beslan, a settembre. Le nuove leggi attribuiscono al presidente il potere
>di designare direttamente i governatori regionali, una disposizione
>giudicata antidemocratica da liberali e comunisti, all'opposizione [29].
>
>Spagna. Sei militanti storici dell'Eta, in carcere da mesi, hanno pubblicato
>sul quotidiano Diario de Noticias una lettera aperta ai separatisti baschi,
>invitandoli ad abbandonare la lotta armata e dichiarando fallimentare la
>strategia politico-militare del gruppo. La lettera sarebbe stata scritta ad
>agosto, prima dell'operazione storica del 3 ottobre con cui la polizia di
>Madrid ha arrestato nel sudovest della Francia Mikel Albizu Iriarte alias
>Antza, numero uno dell'ala politica dell'Eta e la sua compagna Soledad
>Iparragirre Genetxea, detta Anboto [2].
>
>Stati Uniti. Il segretario alla giustizia John Ashcroft e quello del
>commercio Don Evans si sono dimessi. Dopo la rielezione di George W. Bush è
>previsto un ampio rimpasto nell'amministrazione, che potrebbe coinvolgere
>anche il segretario di stato Colin Powell e quello alla difesa Donald
>Rumsfeld [10]. Un prigioniero del campo militare di Guantanamo, lo yemenita
>Salim Ahmed Hamdan, ha ottenuto da un giudice civile americano la
>sospensione del suo processo, celebrato davanti a una commissione militare
>speciale. Le commissioni sono state create ad hoc per processare i
>prigionieri non americani accusati di terrorismo, formalmente indicati come
>combattenti nemici, a cui Washington non riconosce i diritti garantiti dalle
>Convenzioni di Ginevra. Ma il giudice federale James Robertson ritiene che
>Hamdan, ex autista di Osama bin Laden, debba essere trattato come un
>prigioniero di guerra, mettendo in dubbio così la legalità delle
>commissioni. Il dipartimento di giustizia ha annunciato che farà appello
>contro il giudice. Il processo di Hamdan doveva cominciare il 7 dicembre
>[8]. La California dice sì alle cellule staminali. Il referendum sulla
>Proposition 71 California stem sell research and cures initiative che
>proponeva tre miliardi di dollari di finanziamenti annuali in dieci anni per
>la ricerca sulle cellule staminali embrionali, ha raccolto quasi il 60 per
>cento di consensi [3].
>
>Sudan. Il governo e i ribelli del Darfur hanno firmato ad Abuja, in Nigeria,
>due protocolli, uno di sicurezza e l'altro umanitario, che potrebbero
>favorire la fine del conflitto
>nella regione occidentale del Sudan. Il protocollo di sicurezza obbliga le
>due parti a mettere fine alle azioni ostili. Almeno 70mila persone sono
>morte dall'inizio della guerra nella regione sudanese, scoppiata nel
>febbraio del 2003 [9].
>
>Uganda. I ribelli dell'Esercito di resistenza del Signore sarebbero disposti
>a intavolare negoziati di pace con il governo del presidente Yoweri
>Museveni. Kampala non ha ancora rilasciato dichiarazioni su questa possibile
>trattativa. In 18 anni di guerra civile, centomila persone sono rimaste
>uccise negli scontri tra le forze governative e i guerriglieri; ventimila
>bambini sono stati rapiti e obbligati a combattere; 1,6 milioni di persone
>hanno dovuto abbandonare le loro case; circa 40mila persone sono costrette
>ogni notte ad abbandonare i loro villaggi per evitare i raid dei ribelli
>[3].
>
>
>DIARIO DEL PIANETA
>
>
>Elefanti. Gli abitanti di alcuni villaggi del Bangladesh, al confine con
>l'India, hanno costruito delle reti elettrificate intorno ai loro campi
>coltivati per proteggerli dalle continue invasioni di un branco di elefanti.
>I pachidermi hanno attraversato il confine indiano due anni fa ma le
>autorità del paese non li hanno ancora rimpatriati, permettendo di fatto che
>devastassero alcune piantagioni del Bangladesh. Stanchi di vedere distrutti
>i loro raccolti, i contadini hanno circondato i campi con reti ad alta
>tensione. La scorsa settimana un elefante è rimasto fulminato; un secondo
>animale, arrivato il giorno dopo con il resto del branco per recuperare il
>corpo del compagno ucciso, è rimasto a sua volta fulminato.
>
>Terremoti. Nuove scosse di terremoto hanno colpito l'ovest del Giappone
>senza causare gravi danni. Due settimane fa, 39 persone avevano perso la
>vita nel sisma che ha colpito la regione di Niigata. Altre scosse sono state
>registrate al largo di Vancouver, in Grecia, Pakistan, Russia e sull'isola
>di Sulawesi.
>
>Temperature. Secondo un rapporto pubblicato dalla rivista scientifica
>Nature, il riscaldamento globale ha causato lo scioglimento di parte dei
>ghiacci dell'Antartide e minaccia balene, foche e pinguini che vivono nella
>regione. L'innalzamento delle temperature uccide il krill, la concentrazione
>di piccolissimi crostacei planctonici che costituisce l'alimento principale
>delle balene. Il krill, infatti, si nutre a sua volta delle alghe che
>crescono sotto il ghiaccio della banchisa polare.
>
>
>SCIENZA E MEDICINA: la sindrome del Golfo
>
>
>Salute. Per la prima volta un rapporto del dipartimento Usa per i veterani,
>anticipa New Scientist, ammette l'esistenza della sindrome del Golfo, che
>causa sintomi come perdita di memoria, affaticamento, emicrania, artrite,
>ansia e diarrea cronica nei reduci della prima guerra del Golfo esposti ad
>agenti neurotossici. Il 30 per cento dei veterani ne soffre, e nel loro
>sangue sono state trovate tracce di paraossonasi, un enzima che degrada il
>gas sarin. L'esposizione continua a bassi livelli del gas sarebbe la causa
>della sindrome [3].
>
>Neuroscienze. I musicisti cinesi hanno più facilità dei colleghi anglofoni a
>riconoscere note isolate, senza avere altre note di riferimento: hanno più
>spesso il cosiddetto orecchio assoluto. Lo suggerisce uno studio
>statunitense, durato cinque anni, che ha misurato l'abilità dei cinesi che
>parlano mandarino e dei vietnamiti a distinguere nelle parole suoni che
>differiscono solo del 6 per cento nella frequenza [9].
>
>Epidemie. In Angola la malaria è la prima causa di morte, uccide 20mila
>persone all'anno e più della metà delle vittime sono donne incinte e bambini
>sotto i cinque anni: sono le cifre diffuse da Filomeno Fortes, responsabile
>del programma per la lotta alla malattia del ministero della sanità di
>Luanda. Nel paese africano più di due milioni di persone all'anno, su una
>popolazione di 13 milioni, contraggono la febbre malarica [9].
>
>
>CULTURA E SPETTACOLI: Golden globe: no a Moore
>
>
>Cinema. Passion di Mel Gibson sarà preso in considerazione dalla giuria dei
>Golden globe come film straniero (perché è recitato in aramaico) ma,
>trattandosi di una produzione statunitense, potrà partecipare nelle
>categorie di regia e sceneggiatura. Nessuna speranza invece per Fahrenheit
>9/11 di Michael Moore, visto che non esiste una categoria per i documentari
>[8]. Howard Keel, nome d'arte di Harold Clifford Leek, è morto a Palm
>Desert, in California. Baritono e attore, raggiunse la celebrità in una
>serie di musical della Mgm, tra cui Show boat e Sette spose per sette
>fratelli. Aveva 85 anni [7].
>
>Musica. Tesco, la più grande catena di supermercati britannica, lancerà sul
>suo sito un servizio di download di musica a pagamento. Il servizio userà
>come standard Windows media player e ogni brano costerà poco meno di 1,15
>euro [8].
>
>Televisione. La quinta stagione della serie televisiva prodotta dalla Hbo,
>Six feet under, sarà anche l'ultima [9]. La statunitense Federal
>communications commission ha deciso di chiedere un'indennità al network Cbs
>per "l'incidente" occorso a Janet Jackson durante la messa in onda
>dell'ultimo Superbowl, lo scorso febbraio. La commissione ha punito il
>network con il massimo della multa per casi di questo genere, che ammonta a
>27.500 dollari. Ma la cifra va moltiplicata per le venti stazioni che fanno
>parte del network [8].
>
>
>STORIE VERE
>
>
>Iluminismo. Polemiche a Livermore, California, quando qualcuno si è accorto
>che nel grande affresco realizzato dall'artista Maria Aquilar per la nuova
>biblioteca cittadina ci sono undici scritte sbagliate. L'artista, che vive
>in Florida, le chiama "distrazioni": il grande murale ritrae alcuni geni del
>passato, ma tra i loro nomi compaiono "Eistein", "Shakespere", "Van Gough" e
>"Michaelangelo". La Aquilar, che aveva ricevuto un compenso di 40mila
>dollari per la sua "celebrazione dell¹illuminismo", ha definito le polemiche
>"idiozie" ma ha accettato di correggere le scritte in cambio di altri
>seimila dollari.
>
>Matrimoni. Negli Emirati Arabi Uniti una donna ha ottenuto l'annullamento
>del matrimonio dopo appena un giorno perché ha scoperto che il marito è
>sordomuto. Prima delle nozze si erano incontrati solo una volta e in
>presenza dei genitori di lui, che giustificavano il silenzio dell'uomo con
>il fatto che era "timido". Un professore dell'università del Cairo, invece,
>ha ottenuto il divorzio dopo aver scoperto durante la prima notte di nozze
>che sua moglie è completamente calva. L'accademico, 40 anni, sostiene che la
>moglie, 34 anni, è riuscita a ingannarlo durante i sette mesi di
>fidanzamento con una parrucca dalle "chiome fluenti e voluminose".
>
>
>MASS MEDIA: Israele riforma la legge sulla stampa
>
>
>Libertà di stampa. Il parlamento israeliano sta discutendo la riforma della
>legge sulla stampa, presentata dal ministro dell'interno Avraham Poraz, che
>dovrebbe eliminare alcuni controlli giudiziari e amministrativi sulle
>testate. Secondo il testo che aggiorna quello adottato nel 1933 per
>stampare un giornale non sarà più necessaria una licenza e il ministero
>dell'interno non avrà il potere di chiudere una testata. I giornali dovranno
>avere un garante dei lettori, e nella gerenza oltre all'editore e ai suoi
>azionisti dovranno essere indicati sia il nome del direttore sia il numero
>della sua carta d'identità [8].
>
>Giornali. La Federazione dei giornalisti europei (Ejf) ha chiesto al gruppo
>svizzero Ringier di non chiudere Magyar Hírlap, uno dei più noti quotidiani
>ungheresi, e di salvare 80 posti di lavoro. In Ungheria il gruppo Ringier
>possiede anche il quotidiano di centrosinistra Nepszabadsag, il tabloid
>Blikk, il quotidiano sportivo Nemzeti Sport e molte riviste. Ringier ha
>detto che Magyar Hírlap è in perdita quindi va chiuso. L'Ejf ha criticato la
>decisione, denunciando i pericoli delle concentrazioni editoriali [4].
>
>
>LE FONTI
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>Le notizie sono aggiornate alle 19 di mercoledì 10 novembre 2004. Tra
>parentesi quadre è indicato il giorno al quale si riferisce la notizia.
>Fonti. Afp, Al Jazeera, Ap, Bbc, B92, Cnn, Financial Times, Foreign Report,
>Le Monde, Libération, Lusa, El País, Misna, Pana, Pulsar, Reuters, SonicNet,
>Stratfor, The New York Times, This is True, The Washington Post.
>
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