RASSEGNA STAMPA RdB-CUB 8 Novembre 2004
8 novembre 2004 - Comunicato CUB
6 NOVEMBRE: DECINE DI MIGLIAIA DI PRECARI E LAVORATORI
IMPONGONO LA DISCUSSIONE SUL DIRITTO AL REDDITO
Oltre 50mila tra disoccupati, precari, lavoratori, giovani hanno invaso sabato 6 novembre le strade di Roma per chiedere listituzione di un reddito sociale garantito, per fermare la finanziaria tagliatutto, per rivendicare il diritto di tutti i lavoratori, italiani e migranti, ad una vita dignitosa.
Un enorme corteo ha gridato al Governo, ma anche alle forze politiche di tutti gli schieramenti, la propria condizione di vita chiedendo che nellagenda politica entri la questione del diritto al reddito, al lavoro, a salari dignitosi.
Una risposta forte a quanti hanno ritenuto possibile operare una pesante modificazione del mondo del lavoro, attraverso il pacchetto Treu e la legge 30, immaginando che fosse possibile far digerire senza scossoni, a milioni di nuovi poveri, condizioni di vita e di lavoro sempre più precarie.
COME GIA ACCADUTO IL 1° MAGGIO NEL MAYDAY DI MILANO A ROMA E SCESO IN PIAZZA UN NUOVO SOGGETTO CHE RIVENDICA DIRITTI SALARIO REDDITO DIGNITA E CHE SI DICHIARA ESPLICITAMENTE INCOMPATIBILE CON LE POLITICHE LIBERISTE.
Era fin troppo facile prevedere che la stampa e le televisioni si sarebbero aggrappate ad episodi collaterali alla manifestazione per oscurare il fatto nuovo che proprio la manifestazione rappresentava.
PER NOI IL CENTRO DELLA QUESTIONE RIMANE QUELLO PORTATO IN PIAZZA DALLE DECINE DI MIGLIAIA DI UOMINI E DONNE CHE HANNO DECISO DI NON SUBIRE PIU LA PRECARIETA, DI ORGANIZZARSI, DI CHIEDERE AL GOVERNO E ALLE FORZE POLITICHE UNA FORTE INVERSIONE DI TENDENZA, A PARTIRE DALLA FINANZIARIA 2005.
· Istituire anche in Italia, come nel resto dEuropa, il Reddito sociale garantito operando tagli di risorse alle spese militari per destinarle al reddito
· Introdurre in Finanziaria provvedimenti di stabilizzazione definitiva di LSU e precari
· Prevedere stanziamenti congrui per i contratti del pubblico impiego e degli autoferrotranviari
· Rilanciare sanità, previdenza e scuola pubblica attraverso consistenti investimenti e bloccando le privatizzazioni
· Garantire ai migranti gli stessi diritti dei lavoratori italiani
· Istituire un meccanismo di adeguamento automatico dei salari allinflazione
· Ripristinare il diritto ad una pensione pubblica e dignitosa per tutti
· Lasciare il TFR nella piena disponibilità dei lavoratori
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8 novembre 2004 Ansa
REGIONE: DOMANI SIT-IN LAVORATORI MULTISERVIZI
PALERMO - Domani, dalle 9 alle 14, i lavoratori della societa' a partecipazione regionale ''Multiservizi SpA'', che conta 950 dipendenti, terranno un sit-in di protesta davanti Palazzo d' Orleans. La manifestazione, indetta da Cobas-Codir, Cgil, Cisl, Uil ed RdB, e' stata organizzata per chiedere la modifica della convenzione tra societa' Multiservizi e Regione Siciliana. ''Un impegno gia' assunto a marzo 2004 dal governo regionale - dice il segretario regionale di settore Cobas-Codir, Michele D'Amico - e che non ha avuto alcun riscontro. A Cianciolo chiediamo di attivare tutte le procedure finalizzate al mantenimento degli impegni presi da parte del governo regionale''. ''Solo cosi' - conclude - sara' possibile rilanciare la politica industriale della Multiservizi: valorizzando le alte professionalita' presenti in azienda come richiesto dal mercato del lavoro''.
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8 novembre 2004 - Corriere della Sera
TRASPORTO LOCALE
I conti in rosso delle aziende allungano i tempi del rinnovo
ROMA - Lultimo contratto dei 120 mila autoferrotranvieri, quello relativo al biennio 2002-2003, fu firmato poco prima dello scorso Natale, ma qualche settimana dopo, il 31 dicembre 2003 era già scaduto. Ciò fu dovuto alla lunghissima trattativa, che si concluse solo dopo una faticosa mediazione del governo. Anche per il contratto 2004-2005 rischia di andare così. Dallo scorso primo gennaio i sindacati rivendicano il nuovo contratto, che già è in ritardo di 11 mesi. Cgil, Cisl e Uil chiedono un aumento medio di 131 euro, i sindacatati di base, Rdb, circa il doppio, le aziende offrono 50 euro. Del resto la maggior parte sono in deficit cronico, visto che con le entrate dalla vendita dei biglietti coprono in media un terzo dei costi. Per ripianare il rosso devono dunque intervenire le Regioni e lo Stato. Non a caso lultima volta il costo del contratto è stato in parte coperto con l'aumento dell'accisa sulla benzina di 1,68 centesimi di euro per litro. Per riformare il settore il governo aveva promesso un tavolo con le parti, mai aperto. Intanto sono in arrivo gli scioperi. Il primo dicembre ci sarà il blocco di autobus, tram e metro organizzato dalle Rdb, che nel 2003 paralizzarono le grandi città con agitazioni selvagge.(Enr. Ma.)
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8 novembre 2004 Emilianet
Reggio. Scioperano l'Act e le aziende del consorzio Orfeo
La sospensione del lavoro - dichiarata a sostegno delle vertenze aziendali aperte da circa due anni - è prevista dalle ore 17:30 alle ore 21:30
REGGIO EMILIA - "Il ricorso allo sciopero si è reso inevitabile per le posizioni di chiusura espresse in sede di conciliazione prefettizia da parte delle Direzioni aziendali.
Le richieste avanzate dai sindacati alla Direzione aziendale dell'Autolinee dell'Emilia sono profondamente diverse da quelle dei Cub locali; le nostre richieste non forniscono alcun alibi e/o strumentalizzazioni di sorta e inchiodano la Direzione a dover dare delle risposte concrete al miglioramento delle condizioni di lavoro degli autisti attraverso la definizione di regole certe e condivise per la stesura annuale dei turni di lavoro. Viceversa le posizioni dei Cub continuano a confondere quelle che sono le nuove società con le partecipazioni societarie e pongono quale problema dirimente le molteplici cariche assunte dal Direttore di ACT. In tal modo consegnano alla Direzione di AE e al gruppo dirigente di ACT di parlare d'altro.
E' già avvenuto all'audizione della Commissione Comunale del 2 novembre scorso: infatti anzichè rispondere alle richieste concrete dei lavoratori, il Presidente di ACT ha avuto buon gioco per recitare per l'ennesima volta il copione della legittimità degli atti, che la riforma del trasporto pubblico locale e la conseguente decisione di eliminare il monopolio pubblico del TPL non nasce a Reggio Emilia ma a Roma dal potere legislativo; che il recupero del 35% del costo del servizio è in capo alle aziende e pertanto le scelte inerenti alla copertura di fette di mercato dei settori della Mobilità innovativa attraverso la nascita della TIL Srl più che scelta autonoma veniva a determinarsi come scelta obbligata per salvaguardare, anche per il futuro, i livelli occupazionali del gruppo; che la costituzione dell'azienda Autolinee dell'Emilia era un atto dovuto in ottemperanza alla legge sul TPL; che i subaffidamenti erano presenti e senza limiti ancor prima dell'accordo sul Protocollo d'Intesa del 28 maggio 2001 che fissò il limite al 26%, successivamente portati al 15% dalla nuova legge regionale sul TPL.
Altra profonda differenza che registriamo con i Cub locali è sulla vertenza del consorzio Orfeo. I Cub chiedono la scomparsa delle aziende private con lo scioglimento del consorzio Orfeo e l'assunzione di tutti i dipendenti in Autolinee dell'Emilia. Da parte nostra più concretamente, rivendichiamo il secondo livello contrattuale attraverso un accordo interaziendale allo scopo di poter eleggere le RSU e migliorare le condizioni normative e economiche dei dipendenti delle aziende facenti parte del consorzio Orfeo; da questo percorso deriva l'accordo da noi stipulato sulle Clausole Sociali con ACT e che prevede l'applicazione del CCNL Autoferrotranvieri a tutti i dipendenti delle aziende Orfeo. La non chiarezza degli obiettivi per cui si lotta non aiuta la conclusione delle vertenze e lascia ampio spazio per strumentalizzazioni dello scontro in atto e offre una via di fuga ai dirigenti rispetto alle loro precise responsabilità gestionali che hanno determinato l'attuale situazione di incomunicabilità con i lavoratori e le organizzazioni sindacali. Per questa ragione e nella consapevolezza che solo l'unità di tutti i lavoratori potrà sortire risultati positivi alle vertenze in corso, abbiamo avanzata la proposta di pervenire alla elezione delle RSU in tutte le aziende del gruppo ACT e nel consorzio Orfeo".
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