[NuovoLaboratorio] espropri ecc

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Autor: navone.riccardo@fastwebnet.it
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Assumptes nous: [NuovoLaboratorio] "Esproprio proletario"
Assumpte: [NuovoLaboratorio] espropri ecc


É nato un nuovo soggetto politico

il ?VICE-PROLETARIATO? !

Si tratta di un ibrido, costruito in un laboratorio del Nord-Est, che porta
sulla testa un tubo catodico con all?interno il vuoto pneumatico.
Questo nuovo soggetto è stato elaborato con complicatissimi calcoli ed infiniti
esperimenti durati anni ed anni in oscuri e polverosi laboratori.

Una lunga storia - fatta di alti e bassi - che pochi conoscono a fondo.

Ripercorrerne le tappe fondamentali risulterebbe un esercizio saccente e
noioso.

Basterà ricordare che il 10 settembre 1994 - alla manifestazione nazionale
dei centri sociali a difesa delle occupazioni - il servizio d?ordine del
Leoncavallo si presenterà con delle curiose tute bianche.
Quel giorno si verificheranno scontri con la polizia che avranno la forza
di dare vigore e visibilità al cosiddetto ?movimento?.
Quelle tute bianche si trasformeranno nel tempo - a Genova per il G8 del
2001 - per amalgamarsi provvisoriamente sotto il Logo ?Movimento dei/delle
Disobbedienti?.
Questo movimento si ritrasformerà ulteriormente e giungerà molto rapidamente
all?attuale Ibrido che porta ancora il vecchio nome ma non le caratteristiche
fondatrici.

Questo ?ibrido? ha tutte le caratteristiche del marziano che viene paracadutato
in un talk-show o in una sit-com (é di moda anche Reality-show).

Ricapitoliamo un po?.

Il ?movimento? - che non esiste - decide di svegliarsi una mattina e di
dare l?assalto ad un centro commerciale, dove le merci luccicanti sono ben
esposte per l?invidia dei poveri che non possono permettersele.

Lo scopo è quello di dare l?esempio da sottoporre al giudizio delle masse
di proletari inermi - che non hanno coscienza di sè e non hanno idee creative
- affinché si sveglino dal torpore cui sono assoggettate e si mobilitino
per effetto del principio di emulazione.
Naturalmente queste merci esposte sono un legittimo desiderio per tutti.

Non sono solo merci ma reali bisogni degli esclusi.
Tutti hanno bisogno di mangiare un po? di prosciutto crudo di Parma o di
usare un computer, di non spendere tutta la pensione per pagare l?affitto
o di vergognarsi delle scarpe sfondate.

La società civile si trova spiazzata di fronte a questo repentino sbarco
di alieni.

Vengono dal nulla - o da una storia oscura - hanno scarso credito - se non
a livello di poche enclave minoritarie ed emarginate.

Questi alieni non dicono delle cose sbagliate, né si comportano in modo
poco urbano, non si abbandonano ad atti vandalici esecrabili.

Si limitano a prendere e a distribuire quello di cui hanno bisogno per vivere
dignitosamente, senza commettere reati di particolare gravità, senza nascondersi.

Fanno la loro spesa alla luce del sole, sotto il fuoco delle telecamere
dei media e del regime.

C?é qualche cosa di sbagliato in tutto ciò?

SI !

C?é qualche cosa di anomalo in questa prassi politica?

SI !

C?é qualche cosa da condannare nel desiderio di avere non solo pane ma anche
le rose? - Prosciutto e libri.

NO!

Allora cosa risulta anomalo in tutto ciò, sbagliato e poco lungimirante?
La risposta è molto semplice.

Questo ?movimento? non fa politica ma solo spettacolo.
Questo ?movimento? non ha radici perché è un marziano.
Questo ?movimento? non si rivolge a nessuno se non a se stesso.

Le buone intenzioni non hanno per forza il bene come risultato finale.

Il problema non è quello di sfondare una porta o violare una legge.
Il problema non è quello di violare una multinazionale per avere uno sconto
o per non pagare un prezzo imposto da un mercato drogato.
Il problema non è quello di dare l?esempio e innestare un processo dall?esterno.

Il problema vero è quello di fare politica.

Il problema è quello di fare politica insieme alla gente - essere radicati
- avere un ruolo di stimolo stando dentro e insieme ai problemi reali delle
persone.

Non bastano dieci cittadini contenti perché si portano a casa un fax o un
prosciutto o un vestito.

Non ci si deve sostituire a nessuno per dare esempio o indicazioni a nessuno.

Bisogna radicarsi nei quartieri e nella cultura di massa col lavoro quotidiano
e dare possibilità di organizzazione a tutti per essere protagonisti.
Non è produttivo fare i vice-proletari che agiscono in nome di chi si vuole
convincere, organizzare, raggiungere con il proprio messaggio.

- Basta con i marziani.
- Basta con i vice-proletari.
- Basta col mitizzare strade già percorse e rivelatesi minoritarie e perdenti.
- Basta col fare i Robin Hood una-tantum.

Bisogna fare politica - seriamente - ovunque e sempre.
Anche quando questo processo comporta una rivoluzione che riguarda sostanzialmente
noi, come possibili attori dei percorsi politici che ci attendono.


ciao a tutti
Riccardo Navone