alle compagne e ai compagni che manifestano a Roma
contro la precarietà
Care compagne e cari compagni,
la precarietà oggi non è la condizione di questo o quel gruppo di lavoratori, ma
lo stato che si vuole imporre a tutto il mondo del lavoro. Si può distinguere
tra vari gradi di precarietà, ma nessuno, purtroppo, è escluso dalla sua
aggressione. Così pure si precarizza la condizione sociale della vita, dalla
scuola, ai diritti sociali, allabitazione. Se è vero che tutto il mondo del
lavoro è a vario grado precarizzato, è però altrettanto vero che tutte e tutti
coloro che subiscono i colpi più duri del mercato della globalizzazione sono
soggetti indispensabili per costruire una risposta. Bisogna costruire una vasta
alleanza nella quale si incontrino i soggetti più antichi e i soggetti più nuovi
del mondo del lavoro, nel comune intento di rovesciare la tendenza alla
precarizzazione. Per queste ragioni, sono pienamente solidale e sostengo la
manifestazione del 6, nonché tutte le iniziative volte a costruire un vasto
movimento di lotta contro la precarizzazione.
Segretario nazionale Fiom-Cgil
Giorgio Cremaschi
Roma, 5 novembre 2004
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