Auteur: Federazione Anarchica Torinese Date: Sujet: [Cerchio] Alessandria: coperte le vergogne del militarismo
Alessandria: coperte le vergogne del militarismo
Questa mattina la targa di piazza "Decorati al valor militare" è stata coperta con un telo bianco.
Sotto alla targa un manifesto titolato "Copriamo le vergogne del militarismo", di cui riproduciamo sotto il testo.
Nel pomeriggio gli anarchici del Perlanera hanno distribuito un volantino dal titolo "Facciamo la festa alle forze armate"
COPRIAMO LE VERGOGNE DEL MILITARISMO!
Le nostre città sono piene di monumenti, targhe, lapidi che ricordano assassini. Questi se le sono guadagnate per aver mandato a morte, ferito, mutilato, violentato centinaia, migliaia, milioni di persone (e più il numero aumenta, più pare che tali figuri debbano meritare omaggio.). Questi sono i vergognosi esempi che i nostri figli studiano a scuola, che incontrano in ogni piazza, in ogni strada: questo ed ogni altro genere di sopruso è ciò che il potere chiama "civiltà". Occorre che queste spaventose vergogne siano cancellate dalla nostra storia, dalla nostra memoria, dal nostro futuro. Vogliamo che nelle piazze siano raffigurati coloro che costruiscono, non i distruttori. Non vogliamo che i nostri figli vedano per le strade delle nostre città le effigi di chi si guadagna medaglie ed onori ammazzando altri bambini che hanno avuto la sfortuna di nascere dalla parte sbagliata del mondo, bambini nati con la guerra e morti di guerra. Per loro nessuno erige lapidi, né monumenti!
. Per
loro persino la pietà è morta, ed anche per gli adulti.
In questi anni, destra e "sinistra" (come cambiano di senso le parole!), governo ed "opposizione", hanno cercato di arruolarci, di unirci con la paura, di coprire le nostre vite con un sudario tricolore. Ma noi non ci siamo stati: abbiamo disertato le loro guerre, stracciato le loro bandiere, negata la loro retorica da caserma, disprezzato il pensiero unico.
Opporsi alla guerra, agli eserciti è anche scegliere di rifiutarne la disgustosa retorica, i simboli di odio e violenza, le immagini in cui lo sfoggio di forza diviene l'emblema della ragion di stato. La notizia dell'ennesima "strage umanitaria" perpetrata dalle truppe di "pace" in Iraq mostra ancora una volta il volto feroce di un'occupazione che riporta alla mente gli orrori del colonialismo nostrano, quello che oggi come ieri si trincera dietro il mito della missione "civilizzatrice". Incapaci di far da sé gli iracheni o chi per loro vanno "educati" alla democrazia, alla pace, alla convivenza. Anche a costo della vita - specie se è la loro.
Occorre fermare la mano di questi assassini, di chi in nome della ragion di stato si macchia dei più efferati delitti.
Fuori tutti gli eserciti dall'Iraq, dall'Italia, dal mondo, dalla storia!
Noi abbiamo scelto di essere uomini e donne di parte. La parte degli oppressi, degli sfruttati, dei senzapatria. La parte di chi crede che non c'è pace senza uguaglianza - la parte di chi crede che non possano esistere guerre giuste, né poteri buoni.
IV NOVEMBRE, NON FESTEGGIAMO LE GUERRE COPRIAMO LE VERGOGNE DEL MILITARISMO PROPONIAMO UNA PIAZZA AL DISERTORE!
ALCUNI ANARCHICI HANNO TRASFORMATO PIAZZA DECORATI AL VALOR MILITARE
Questo il testo del volantino distribuito nel pomeriggio del IV novembre ad Alessandria dagli anarchici del Perlanera
FACCIAMO LA FESTA ALLE FORZE ARMATE!!!
L'ITALIA È IN GUERRA ANCHE SE FINGE DI NON SAPERLO, così mentre i militari italiani continuano a belligerare in Iraq e Afganistan, "l'esercito dei vari gruppi integralisti" si sfoga sia contro chi, proveniente da tutto il mondo, è impegnato nel sociale, o si occupa dell'informazione (anche se dichiaratamente contrario all'invasione dell'Iraq), sia contro i nemici propriamente detti: mercenari e militari dell'esercito ufficiale, e questo scenario è purtroppo destinato ad ingigantirsi (vedi l'attentato alla stazione di Madrid).
TUTTO CIO' PER AVER SEGUITO UNA POLITICA BELLICISTA SENZA NESSUNA VIA D'
USCITA, INSCENANDO UNA GUERRA SANTA AD OPERA DI CRISTIANI ACCECATI DA UN' ORTODOSSIA DI SCONTRO FRA CIVILTA' CHE COMUNQUE NASCONDE, NEANCHE TROPPO VELATAMENTE, ENORMI INTERESSI DI SUPREMAZIA ED EGEMONIA MILITARE ED ECONOMICA.
La logica dell'invasione è divenuta concime d'odio per le istanze demenziali di un integralismo che comunque si giustifica essendo invaso e non invasore.
IN QUESTO CONTESTO SI CELEBRA LA FESTA DELLE FORZE ARMATE E LA VITTORIA DELLA GUERRA 1914-18. IN UNA GUERRA NON CI SONO VITTORIE, MAI!!!
Allora, solo in Italia, ci furono 600.000 morti e centinaia di migliaia di feriti gravi. Oggi la guerra permanente 2001-04 ha mietuto migliaia di vittime sotto le bombe, per fame e malattie fra i civili afgani e iracheni ad unico vantaggio dei potenti della terra. In Iraq, da marzo 2003 ad oggi, le vittime sono state fra 20 e 30.000, non si contano i feriti, i mutilati, gli avvelenati dall'uranio.
FUORI LA GUERRA DALLA STORIA FUORI GLI ESERCITI DALL'IRAQ, DALL'AFGANISTAN E DAL MONDO INTERO
VIVA I DISERTORI
IL DISERTORE (Boris Vian)
In piena facoltà
egregio presidente
le scrivo la presente
che spero leggerà.
La cartolina qui
mi dice terra terra
di andare a far la guerra
quest'altro lunedì
Ma io non sono qui
egregio presidente
per ammazzar la gente
più o meno come me
Io non ce l'ho con lei
sia detto per inciso
ma sento che ho deciso
e che diserterò.
Ho avuto solo guai
da quando sono nato
i figli che ho allevato
han pianto insieme a me.
Mia mamma e mio papà
ormai son sotto terra
e a loro della guerra
non gliene fregherà.
Quand'ero in prigionia
qualcuno mi ha rubato
mia moglie e il mio passato
la mia migliore età.
Domani mi alzerò
e chiuderò la porta
sulla stagione morta
e mi incamminerò.
Vivrò di carità
sulle strade di Spagna
di Francia e di Bretagna
e a tutti griderò.
Di non partire più
e di non obbedire
per andare a morire
per non importa chi.
Per cui se servirà
del sangue ad ogni costo
andate a dare il vostro
se vi divertirà.
E dica pure ai suoi
se vengono a cercarmi
che possono spararmi
io armi non ne ho.