[Cerchio] Lorenzo Morris

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Autore: leonid ilijc brezhnev
Data:  
Oggetto: [Cerchio] Lorenzo Morris
In memoria di Lorenzo Morris

di Bianca Cerri

04 Novembre 2004 -- Con milioni e milioni di persone che hanno vegliato nei
bar, nelle piazze, nelle case, nelle sedi dei partiti di quasi tutte le
città del mondo, si contano sulle dita di una mano quelle che hanno rivolto
un pensiero alla tragedia di Lorenzo Morris, ucciso ai Walls mentre i suoi
connazionali, per i quali aveva rischiato la vita in Vietnam, aspettavano i
risultati elettorali. Nel momento in cui gli è stato iniettato il veleno,
non ha detto neppure una parola.

Dopo anni passati a protestare la propria innocenza, aveva capito che le
parole di un condannato a morte non servono a nulla. Alla sua fine, hanno
assistito una figlia e due nipoti dell’uomo rimasto ucciso per cause
completamente estranee all’agire di Morris. Jesse Fields, infatti, era
morto 9 mesi dopo l’aggressione subita per una setticemia causata dalla
negligenza dei medici.

Il procuratore generale Guerinot lo aveva ammesso dopo la condanna: non
erano mai state vagliate le vere cause della morte di Fields. Un errore che
Morris ha pagato con la vita. Sul certificato di morte della vittima, i
medici scrissero che Fields era deceduto per le ferite subite durante
l’attacco mentre l’uomo sarebbe certamente sopravvissuto senza l’infezione
contratta in ospedale. Il dottor Alfred Lewis, che tentò di scagionare
Morris, non venne ascoltato.

Il procuratore Robert Morrow non ritenne valida la testimonianza di un
altro medico che inutilmente affermò in tribunale che l’imputato era
innocente. In un’America sull’orlo di una crisi di nervi, Lorenzo Morris è
andato a morire per il delitto di un altro.

Solo poche ore prima i funerali di Dominique Green, 30 anni, anche lui
giustiziato pur non essendo l'autore materiale di un delitto a scopo di
rapina avvenuto 12 anni prima.

Erano presenti anche alcuni romani,amici di Green. Entrambi gli uomini
giustiziati erano afro americani.