Autor: xawcos@tin.it Data: Assumpte: [Consumo critico - Milano Social Forum] Appello a favore degli OGM
Giusto per saperlo! quello di seguito è l'appello che sta circolando in
questi giorni a favore degli OGM. Le loro parole d'ordine sono liberismo
ed economia. Credo che sia importante restare all'erta.
Abbracci, Stefano
Lettera aperta al Presidente Berlusconi
Il bando degli ogm è illiberale
In collaborazione con l'Osservatorio sulla Bioetica -- Fondazione L. Einaudi
Lettera aperta al Signor Presidente del Consiglio
On. Silvio Berlusconi
In tema di biotecnologie agro-alimentari
Il ministro per le Politiche agricole e forestali, On. Gianni Alemanno,
ha assunto la guida di un movimento d'opinione ostile all'introduzione sul
territorio italiano degli organismi geneticamente modificati (OGM). Questa
campagna è culminata nella proposta di un decreto legge che vorrebbe impedire
la semina di OGM e che consentirebbe solo alcune attività di ricerca, peraltro
destinate alla sola tracciabilità e valutazione e non allo sviluppo di nuovi
OGM di interesse anche nazionale.
Noi sottoscrittori di questo appello ci rivolgiamo al Presidente del Consiglio,
On. Silvio Berlusconi, affinché si opponga - come ha già fatto in passato
- a questo provvedimento. Riteniamo, infatti, che si tratti di una proposta
antiscientifica, illiberale e nociva per l'economia italiana.
L'avversione nei riguardi degli OGM non ha base scientifica: non v'è prova
alcuna che i prodotti finora commercializzati in molte parti del mondo e
da molti anni anche in Italia (si pensi, ad esempio, alla soia o al mais)
siano pericolosi per la salute umana o per l'ambiente. La stessa Chiesa
Cattolica ha riconosciuto, con un documento della Pontificia Accademia delle
Scienze, le opportunità offerte dagli OGM in termini di miglioramento della
condizione umana, nel mondo occidentale e ancor più nei Paesi in via di
sviluppo.
Il bando degli OGM è illiberale, sia verso i produttori che verso i consumatori,
che verrebbero privati della possibilità di scelta messa a disposizione
dal progresso tecnologico. Gli agricoltori che volessero investire nel biotech
per aumentare la propria competitività sui mercati globali, con il decreto
Alemanno si vedrebbero condannati a restare ben lontani dai sistemi agricoli
più avanzati che da anni si avvalgono delle conquiste dell'ingegneria genetica.
Riteniamo, infine, che separare, come fa il ministro Alemanno, le attività
di ricerca e sperimentazione da quelle di semina e commercializzazione sia
un grave errore. La ricerca scientifica ha un valore in sé e contemporaneamente
aiuta l'uomo a vivere meglio. Avrebbe poco senso affrontare l'impresa scientifica
relativa agli OGM se poi non venisse concessa la possibilità di applicarne
i risultati.
Per tutte queste ragioni noi, scienziati, intellettuali, accademici, giornalisti
e cittadini di questo Paese esprimiamo l'auspicio che l'iniziativa dell'On.
Alemanno venga arginata e che anche in Italia la libertà d'iniziativa e
la libera ricerca scientifica siano rispettate e tutelate.
Hanno sottoscritto la lettera:
Dario Antiseri (Università LUISS, Roma); Franco Battaglia (Università di
Roma 3); Sergio Belardinelli (Università di Bologna); Edoardo Boncinelli
(Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati); Anna Bono (Università
di Torino); Luciano Caglioti (Università ?La Sapienza?, Roma); Rino Cammilleri
(giornalista, Il Giornale); Cinzia Caporale (Comitato Nazionale di Bioetica);
Alessandro Cecchi Paone (giornalista, Mediaset); Franco Chiarenza (vicepresidente,
Fondazione Luigi Einaudi); Enrico Colombatto (Università di Torino); Gilberto
Corbellini (Università ?La Sapienza?, Roma); Paolo Costantino (Università
"La Sapienza", Roma); Raimondo Cubeddu (Università di Pisa); Arturo Diaconale
(direttore, L'Opinione); Sergio Dompé (imprenditore); Renato Farina (Vicedirettore,
Libero); Rodolfo Federico (Università di Roma 3); Giuliano Ferrara (direttore,
Il Foglio); Roberto Festa (Università di Trieste); Giorgio Fidenato (Futuragra);
Angelo Fiori (vicepresidente, Comitato Nazionale di Bioetica); Gianni Fochi
(Scuola Normale Superiore, Pisa); Corrado Fogher (Università Cattolica,
Piacenza); Stefania Fuscagni (Università di Firenze): Cesare Galli (Università
di Parma); Antonio Gaspari (Pontificio Ateneo Regina Apostolorum); Oscar
Giannino (vicedirettore, Il Riformista); Giordano Bruno Guerri (direttore,
L?Indipendente); Roberto Habel (Società Italiana di Fisica e LNF dell'INFN);
Lorenzo Infantino (Università LUISS, Roma); Carlo Jean (presidente, Centro
Studi di Geopolitica Economica); Carlo Lottieri (Università di Siena); Armando
Massarenti (giornalista, Il Sole 24 Ore); Bruno Mezzetti (Politecnico delle
Marche); Alberto Mingardi (Istituto Bruno Leoni); Piero Morandini (Università
di Milano); Giovanni Orsina (direttore scientifico, Fondazione Luigi Einaudi);
Giovanni Vittorio Pallottino (Università "La Sapienza", Roma); Fabio Pammolli
(Fondazione CERM); Ernesto Pedrocchi (Politecnico di Milano); Carlo Pelanda
(University of Georgia); Angelo Maria Petroni (Università di Bologna); Mario
Pezzotti (Università di Verona); Alberto Piazza (Università di Torino, Comitato
Nazionale di Bioetica); Giorgio Poli (Università di Milano); Tullio Regge
(Politecnico di Torino); Renato Angelo Ricci (presidente onorario, Società
Italiana di Fisica e presidente, Galileo2001); Francesco Sala (Università
di Milano); Antonio Socci (giornalista, Rai); Angelo Spena (Università di
Verona); Carlo Stagnaro (Istituto Bruno Leoni); Roberta Tatafiore (giornalista);
Umberto Tirelli (Istituto Nazionale Tumori, Aviano); Giorgio Troi (Scuola
Superiore della Pubblica Amministrazione); Roberto Tuberosa (Università
di Bologna); Umberto Veronesi (direttore, Istituto Europeo di Oncologia);
Riccardo Viale (Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione); Paolo
Zanetto (Globalia Online).
Politici:
Renato Brunetta (europarlamentare, FI); Guglielmo Castagnetti (senatore,
responsabile del dipartimento ricerca scientifica, FI); Luigi Compagna (senatore,
UDC); Domenico Contestabile (senatore, FI); Franco Debenedetti (senatore,
DS); Antonio Del Pennino (senatore, PRI); Paolo Guzzanti (senatore, FI);
Lino Jannuzzi (senatore, FI); Enrico Morando (senatore, DS); Francesco Nucara
(sottosegretario, Ministero dell'Ambiente, e segretario nazionale, PRI);
Italico Santoro (vicesegretario nazionale, PRI); Paolo Scarpa Bonazza Buora
(sotosegretario, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali); Giorgio
Tonini (senatore, DS); Lanfranco Turci (senatore, DS).
Hanno sottoscritto la lettera:
Nello Bagni (Università di Bologna); Nicola Barbieri; Michele Bianchi (Università
"La Sapienza", Roma); Giuliano Bruni; Tiziano Buzzacchera (studente); Milvio
Capovani (Università di Pisa); Armando Dreon; Davide Ederle (Università
di Milano); Federico Ferragni; Maria Claudia Ferragni (Istituto Bruno Leoni);
Michele Fiorini (avvocato); Baldassarre Fronte (Università di Pisa); Alessandra
Gentile (Università di Catania); Andrea Gilli (studente); Lorenzo Imbasciati
(imprenditore); Roberto Krauter; Marco Massignan (Counter-Revolution.it);
Tommaso Morlando (Centro Studi Officina Volturno); Gian Paolo Murtas (Università
di Napoli Federico II e LNF dell'INFN); Giovanni Murtas (John Innes Centre);
Renato Nannini (studente); Emilio Palazzi (Ingegnere); Nicola Perilli (Università
di Pisa); Roberto Porcù (presidente, LIFE Veneto); Carlo Rosati (Enea);
Eleonora Sirsi (Università di Pisa); Alessandro Storti (amministratore immobiliare);
Massimo Svanera (studente); Maria Teresa Valente; Angelo Viotti (CNR); Giuseppe
Zocco (studente); Stefano Zorzi (impiegato); Paola Zucchi (Università di
Bologna).