Da "Le confessioni di un precario"
capitolo II - L?apparizione del Santo.
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Era buio, mi rigirai nelle coperte madido di sudore.
L?ansia non se ne andava e le preoccupazioni mi agitavano sempre di più.
L?affitto, il lavoro e la banca che non ne voleva sapere:
_ mi dispiace lei è in rosso_ diceva la voce stridula al di là del vetro.
Non sembrava neanche la voce dell?impiegato ma suonava come la cantilena
della segreteria telefonica di questa cazzo di città che di me non sa
che cosa farne.
Ebbene sì, sono sempre in ritardo : la mattina sul lavoro, alla fine del
mese con l?affitto e le bollette, con le rate del pc che si è impallato
e che non so riavviare; e allora?
Nessuno però si preoccupa del fatto che io sono in ritardo con la mia
vita di cui altri dispongono a piacimento e che dimenticano sempre di
rendere quando non gli serve più.
Finalmente dopo questa attacco d?ira sentii il sonno impossessarsi delle
mie membra e proprio quando il tepore arrivava e la mia mente si
nascondeva nel silenzio del mio pensiero cominciai ad avere delle
visioni stranamente nitide.
Lo giuro, come in un film psichedelico, di quelli che davano tanto tempo
fa; come dal niente sorgevano immagini coloratissime, oceani pacifici di
precari e precarie come me e nello stesso tempo ognuno diverso dall?altro.
Insieme attraversavano la città su carri colorati, circondati da suoni
gaudenti e da un unico grido _MAYDAY_ che non trasmetteva disperazione
ma rabbia e determinazione.
A questo punto mi apparvero altre cose indescrivibili: processioni,
leoni d?oro alla carriera dei precari; decine, anzi centinaia di persone
riunite a discutere...quante parole e quante lingue!
Parlavano di una Europa agitata da noi precari, solidale coi migranti,
discutevano di cooperazione nelle metropoli e oltre le metropoli,
inneggiavano alla flexsecurity al reddito per tutti/e al di là del
lavoro e di tante altre cose che io per la prima volta sentivo ma che
comprendevo fino in fondo senza averle mai discusse e d?un tratto mi
ritrovai fra di loro tra miei fratelli e le mie sorelle, gridando
anch?io le mie idee.
Poi finì tutto, e nel buio rimase una figura che forse era nella mia
testa o forse ne era fuori: San Precario.
Mi guardava e all?improvviso disse
_ hai capito ?_
Io risposi:
_ Si ho capito, devo avere fede in te_
ma lui implacabile, scuotendo la testa:
_ ecco vedi non hai capito un cazzo!_
il mio sguardo era già una domanda il suo invece il principio della risposta
_ Tutto sta in te, non sei solo e questo ti è chiaro, non sei indifeso e
questo lo hai visto. Io sono la tua rabbia che si è fatta santa affinché
tu non possa ridurti a martire; quando domani uscirai riprenditi il
tempo che ti appartiene e la strada su cui cammini, non cercarmi! Mi
ritroverai nello sguardo dei precari e delle precarie che ti circondano.
Loro sono i tuoi fratelli e le tue sorelle.
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La precarizzazione invade la nostra vita e i territori in cui viviamo.
Le multinazionali e le catene commerciali, le grandi brand della nostra
epoca sono coloro sui cui cade gran parte delle responsabilità di tutto ciò.
Alla pusillanimità dei governi e dei sindacati concertativi il resto del
disastro. Ai media l?oscuramento.
Si sta sempre peggio e poco importa che questo non venga fatto vedere in
televisione: di fronte la precarietà volenti o nolenti le persone non
sono più spettatori ma diventano i veri protagonisti.
E già che siamo protagonisti abbiamo intenzione di rimanerlo.
Nei giorni 30 e 31 ottobre precari e precarie di tutta Italya daranno
vita alla rete dei Punti San Precario. Saranno luoghi di
socializzazione, sportelli biosindacali, spazi di autoformazione e
d?erogazione di servizi ma soprattutto saranno luoghi in cui il
conflitto e le sue rivendicazioni potranno darsi forma e sostanza.
A Milano come a Roma, Bologna, Monza, Trento, Venezia, Padova, Bari
azioni congiunte chiederanno continuità di reddito, casa , accesso ai
servizi, ai saperi e ai trasporti ma soprattutto contrapporranno alle
cattedrali della precarizzazione il potere temporale di un precariato
sociale che non accetta più mediazioni e ammortizzatori ma vuole
determinare se stesso convinto com'è che solo così potrà liberare
il tempo della propria vita.
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Il 30 ottobre a Milano i/le precari/e e precognitari/e, l@s migrantes, i
Chainworkers, il FOA Boccaccio, Reload, e altre realtà metropolitane vi
invitano a:
- ore 14 meeting point allo Spazio Cospirattivo Punto San
Precario@PergolaMove, via della Pergola 5
- ore 22 inaugurazione Punto San Precario di Monza e Brianza alla foa
Boccaccio.
Trash and Revival night con dj set Bravi Ragazzi & Special Guest , via
Boccaccio 6
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Flyer:
http://www.chainworkers.org/sanprecario/ts_flyer_web.jpg
Chainworkers Crew
www.chainworkers.org
Soon available:
www.sanprecario.info
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foa_Boccaccio003
via Boccaccio
Monza