Autore: Roberto Sensi Data: Oggetto: [Forumlucca] Da parte di Mario Ciacarella - Questione esposto alla
Porocura
Vi chiederei di rilanciare l'informazione a quanti vorranno ancora firmare
o a quelli che hanno gia' firmato che il deposito materiale dell'esposto
subira' un ritardo per le seguenti richieste:
Il sindacato e le associazioni sono state convocate dal Prefetto e dal
Questore
per Venerdi' prossimo 29/10 e dunque prima di firmare in proprio i
rappresentanti
di queste realta' associative vorrebbero valutare l'esito di quell'incontro.
Il legale di Salah e' un po' preoccupato ed in ansia perche' sembra che
la Questura abbia sottolineato il disagio di un "fuoco di sbarramento" di
interventi i piu' vari. Ci chiede di aspettare anche lui una settimana per
verificare se il Tribunale per i minorenni decida qualche autonomo
intervento
e suggerisce di chiedere a che punto sia la valutazione da parte della
Procura
del mio precedente esposto (che non so da quanti sia conosciuto).
Sembra inoltre che la responsabile dell'Uffoicio Immigrazione abbia reso
noto di un intervento diretto del Ministero degli Interni con richieste
al Questore di documentare la vicenda Salah. Il legale teme che,
inasprendosi
lo scontro a causa delle nostre azioni, essi possano procedere allo
smembramento
della famiglia e, dopo aver rilasciato il provvisorio permesso di soggiorno
alla moglie ed alla figliola minorenne, possano procedere all'espatrio
coatto
degli altri due membri della famiglia. L'avvocato segnala inoltre che nel
ricorso, formalizzato dalla Questura tramite la Avvocatura diStato davanti
alla Corte d'Appello per i Minori, non e' stata richiesta sospensiva della
sentenza impugnata, che pertanto rimane assolutamente e pienamente valida
(e a suo giudizio potrebbe determinare il rilascio dei permessi). Io temo
invece che, avendo rilasciato i permessi alla madre ed ai figli minorenni,
essi ritengano solo di confermare che, a loro giudizio, la sentenza non
abbia influenza sulla condizione di Salah e della figliola Ymane e pertanto
non sia neppure necessario chiedere la sospensiva.
Io capisco queste esigenze di "moderazione" e ritengo che una settimana
non comporti grosse variazioni, anche se non concordo affatto sulle
modalita'
di arretramento proprio ora che le azioni sistematiche di risposta ai loro
autonomi e continuati attacchi ai diritti delle persone stanno dando qualche
frutto.
Mi sembra che non siamo abituati a ragionare in una logica "militare e
diplomatica"
e che rischiamo di vanificare ogni piccola vittoria e vantaggio acquisiti.
Infatti temo che, vistosi comunque perso, il Questore possa senz'altro
procedere
alla deportazione coatta di Salah (d'altra parte lo ha gia' fatto con una
coppia di romeni nella identica posizione di Salah, cioe' con una ordinanza
del Tribunale dei Minorenni), e la nostra battaglia - gia' ridotta se
ristretta
al caso di Salah (e' sempre necessario personalizzare una vicenda per un
esposto; ma l'atto deve assumere un respiro ed una dimensione molto piu'
grande) e chiusa su di esso - potrebbe essere troppo tardiva e finalizzata
solo al nostro narcisistico piacere di "fare battaglie democratiche" si'
ma sulle tombe dei morti.
Quindi, per quanto mi riguarda, il tempo limite e' Sabato mattina 30/10
p.v.. A quel momento, se non sara' intervenuto il riconoscimento del Diritto
delle Persone a vedere eseguita una qualsiasi sentenza loro favorevole
(quindi
non solo una "soluzione per la vicenda Salah") Mario Ciancarella depositera'
il suo esposto con le correlate firme di quanti avranno firmato e confermato
telefonicamente la loro adesione.
Naturalemente sara' possibile avere in questa settimana altri incontri e
colloqui sia con Salah, sia con i legali ed i rappresentanti delle
Associazioni,
perche' non bisogna aggredire la sensibilita' di nessuno e bisogna
rispettare
soprattutto i timori delle vittime. Ricordo tuttavia che questa e' una
battaglia
per tutti noi, una battaglia di democrazia e sopravvivenza d civilta', e
ricordo che i nazisti ottennero con infinite minacce la passiva acquiscenza
dei Presidenti dei Comitati Ebraici con la progressiva deportazione di
tuttii
loro correligionari.
QUALSIASI COSA DI MALE SUCCEDA A SALAH ED AI SUOI FAMILIARI NON POTRA' IN
ALCUN MODO ESSERE SENTITA COME NOSTRA RESPONSABILITA', ANCHE PERCHE' SAREBBE
IGNOBILE ARGOMENTARE CHE SI SIANO COLPITI DEGLI INNOCENTI PER PUNIRE LE
NOSTRE AZIONI POLITICHE ANTAGONISTE. COSI' RAGIONANO SOLO GLI STATI DI
POLIZIA.
Fin d'ora dico che domani mattina, per quanto mi rigurda questa sara' la
posizione che portero' in conferenza stampa: "ALCUNI CITTADINI, A LIVELLO
PERSONALE, HANNO GIA' PREDISPOSTO UNA AZIONE LEGALE PRESSO LA PROCURA (ED
ABBIAMO NOVANTA GIORNI A PARTIRE DAL 4 DI OTTOBRE PER CONCRETIZZARLA) PER
SAPERE SE SIA LECITO A QUALSIASI FUNZIONARIO NON ESEGUIRE SENTENZE DELLA
MAGISTRATURA. E TALI CITTADINI FORMALIZZERANNO TALI PREOCCUPAZIONI CON IL
DEPOSITO PRESSO LA PROCURA ENTRO SABATO PROSSIMO 30/10 OVE NON VI SIANO
STATI PRECISI ATTI DI CONFERMA DI UN RIENTRO DELLE AMMINISTRAZIONI ESECUTIVE
NELLA DOCILITA' COSTITUZIONALMENTE DOVUTA AD ORGANI PREORDINATI E
PREVALENTI.
QUESTO E' INDIPENDENTE DALLA VICENDA SALAH O DALLA SUA SOLUZIONE (NON STIAMO
CERCANDO CIOE' SOLUZIONI ACCOMODANTI O PATTEGGIAMENTI SOTTOBANCO PER I SOLI
"NOSTRI PROTETTI") MA DEVE ESSERE UN ATTO FORMALE ED ESPLICITO DI
SOTTOMISSIONE
DEGLI ORGANISMI ESECUTIVI AD ORGANISMI COSTITUZIONALI DI GARANZIA PER TUTTI
I CITTADINI.
QUINDI L'UNICA DICHIARAZIONE COMPATIBILE CON LA SOSPENSIONE DEL DEPOSITO
DELL'ESPOSTO NON E' "ABBIAMO TROVATO UNA SOLUZIONE PER SALAH CHE METTA FINE
ALLO SCONTRO CON LE PARTI SOCIALI", MA "RICONOSCIAMO CHE LE SENTENZE DEL
TRIBUNALE PER I MINORENNI SONO EFFICACI COME OGNI ALTRA SENTENZA E DEVONO
ESSERE ESEGUITE CON TEMPESTIVITA', E PERTANTO ABBIAMO RILASCIATO I PERMESSI
DI SOGGIORNO COME STABILITO DALLA SENTENZA."
Dovremmo anche saper pretendere, a mio parere, che una simile conclusione
comporti l'automatica estensione anche al romeno espulso e deportato del
diritto al rientro in Italia e della concessione del permesso di soggiorno
come stabilito dal Tribunale dei Minorenni.