Per i semafori, perchè invece non partire prima delle auto in sosta,
approfittando di quel momento di vuoto tra la fine del verde dell'altra
corsia e l'inizio del verde nella nostra? Partendo abbastanza velocemente,
si dovebbe riuscire a passare l'incrocio prima che le altre macchine siano
partite!
Quello che rimane (almeno per me) un problema grossissimo è quando giriamo
intorno ad una piazza con strade laterali che siamo costretti ad
attraversare, con le altre auto che girano a destra per immettersi in esse.
Esempio, per chi la conosce, il giro attrono a piazza S. Maria Maggiore
venendo da via Merulana e volendo andare in via Torino. Qui, non so mai cosa
fare, a parte passare sul marciapiede ed attraversare a piedi.
Voi come fate?
Aldo
----- Original Message -----
From: <cicloveeg@???>
To: <cm-roma@???>
Sent: Monday, October 25, 2004 11:24 PM
Subject: [Cm-roma] SICUREZZA IN BICI
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> Aggiornamento del sito: http://users.libero.it/grassanoguidomaria/
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> SICUREZZA IN BICI
>
> Aggiornamenti:
>
> Anno 2004: La testimonianza sopraccitata e' stata scritta nell'anno 1999,
a distanza di 5 anni la ritengo ancora valida nelle sue linee generali,
quello che va aggiornato nella relazione e' il problema della sicurezza del
ciclista. In questi ultimi anni le modalità di guida, sempre piu'
irresponsabili di molti automobilisti, non mi fanno piu' sentire tanto
sicuro in bicicletta come qualche anno fa.
> Nonostante il casco, lo specchietto, i catarifrangenti, le luci,
percepisco aumentato il rischio di essere travolto.Questo perche' e'
cresciuta la volontà dell'automobilista e del camionista di passare a tutti
i costi, anche a pochi centimetri dal ciclista. Inoltre, l'uso massivo di
telefonini, audio e magari video e computer durante la guida rendono
l'automobilista soggetto a distrazioni che inevitabilmente si ripercuotono
sul ciclista. Da ultimo ci si mettono anche i SUV, mi riferisco a quei
bestioni a 4 ruote che stanno diffondendosi rapidamente anche in Italia e
che rappresentano per il ciclista l'ennesima fonte di pericolo.
> Che fare, allora? il ciclista stante le succitate considerazioni e' piu'
che leggitimato a difendere la sua incolumità in tutti i modi quindi ben
vengano i marciapiedi e le piste ciclabili quando ci sono e sono sicure,
perche' il problema che ho descritto nella nota del 1999 e' ancora li:
spesso si rischia la vita anche sulle piste ciclabili.
> In questo breve aggiornamento vorrei illustrare alcuni piccoli
suggerimenti di guida ciclistica che ho tralasciato nel 1999 ma che ora,
alla luce delle preoccupazioni che ho espresso, potrebbero avere qualche
interesse.
> Ecco i suggerimenti scaturiti da situazioni e rischi vissuti
concretamente:
> AL SEMAFORO: quando siamo fermi al semaforo e scatta il verde l'auto o
camion che ci sta alla sinistra potrebbe voler girare a destra e tagliarci
la strada. Dato che la freccia non la mette più nessuno occorre che lasciamo
prima partire l'auto che ci sta di fianco e vedere se intende girare o meno,
quando vediamo la direzione che prende il veicolo ci muoviamo anche noi.Mai
partire in contemporanea al mezzo che ci sta di fianco al semaforo.
> SVOLTA A SINISTRA: quando ci si porta al centro della strada per svoltare
a sinistra si deve avere la consapevolezza che trattasi di una manovra
abbastanza rischiosa, se dietro di noi ci sono parecchie auto o la
situazione non appare chiara e meglio rinunciare e accostarsi a destra e
fare l'attraversamento a 90 gradi quando non transitano auto nei due sensi.
> SUPERAMENTO DI CODE DI AUTO FERME O QUASI FERME: se si passa nel modo
classico tra le auto e il marciapiede bisogna andare piano perche' qualche
soggetto potrebbe aprire una porta e farci cadere.
> E' possibile superare code di auto, con maggiore velocità e sicurezza,
superandole da sinistra come fanno le moto.In questo caso, pero', esiste la
possibilità che qualche automobilista esasperato dalla fila, esca
improvvisamente per fare una retromarcia e tornare indietro o tentare
un'impresa disperata di superamento della fila. In questa evenienza se il
ciclista transita a filo delle auto puo' essere fatto cadere dal suddetto
automobilista che improvvisamente esce dalla fila.. Per prevenire cio', in
tutte le situazioni in cui non sopraggiungono auto dal senso opposto, e'
meglio marciare in mezzo della strada con la nostra bicicletta e comunque il
più distante possibile dalle auto in coda. Quando arriva un'auto dal senso
opposto ci si accosta alle auto ferme o quasi ferme per il tempo
strettamente necessario a farla passare, poi si ritorna a pedalare al centro
della strada e si va avanti. In questo modo, in apparenza rischioso, si
domina tutta la situazione e si puo' reagire con pron
> tezza a qualsaisi manovra imprevista di un automobilista in coda.
> Questo sistema l'ho adoperato per anni nella strada provinciale che da
Cologno Milanese si immette a Milano zona cascina gobba.L'ultimo tratto di
questa strada alle 8 del mattino e' costituito da una lunga fila di auto
marcianti a passo d'uomo mentre dal senso opposto sopraggiunge un'auto ogni
minuto circa. Un giorno un'auto esce improvvisamente dalla fila e urta il
motocilista che mi precede di pochi metri e che le transita di fianco
facendolo cadere.Da allora, quando e' possibile, ho adottato l'accorgimento
che ho descritto e devo dire che funziona.
> AD UN INCROCIO DOVE ABBIAMO LA PRECENDENZA: se c'e un'auto ferma e
sopratutto un camion che ci fa pensare che vuole farci passare ma l'autista
guarda non verso di noi ma nel senso opposto dobbiamo essere certi che ci ha
visto, quindi, scampanellare o fare un fischio in modo da fargli girare la
testa e guardarci, solo cosi possiamo passargli davanti in sicurezza.
> INFINE UN TRUCCO:
> le auto e sopratutto i camion quando sorpassano troppo da vicino un
ciclista sono un pericolo, ecco un modo per costringere i mezzi a 4 ruote a
superarci mantenendo una maggiore distanza.
> Il 'trucco' funziona principalmente nelle strade extraurbane e con
traffico non eccessivo.
> Appena si vede nello specchietto della bici che sta per sopravvenire un
camion o una macchina che stimiamo pericolosi per dimensione o velocità, ad
opportuna distanza di sicurezza, facciamo due leggere sbandate; constateremo
che l'auto o il camion ci sorpasserà ad una distanza mediamente superiore
rispetto a quello che sarebbe avvenuto se avessimo marciato con una
traiettoria lineare.E' ovvio perche' cio' avviene: l'automobilista o il
camionista stima che il ciclista che lo precede sia incerto o ubriaco e
pertanto lo vuole superare mantenendo una maggiore distanza.
> E' un suggerimento che puo' far sorridere ma funziona.
> Ecco, questo e' quello che mi sentivo di aggiungere alla relazione base
per mantenerla ancora viva.
> Buone pedalate a tutti!!
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> cicloveeg
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