[Consumo critico - Milano Social Forum] verso la manifestazi…

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Autor: andrea_cip@libero.it
Data:  
Asunto: [Consumo critico - Milano Social Forum] verso la manifestazione contro la guerra del 30 ottobre - treni e iniziativa di fermiamo la guerra di milano
Cara elena condivido quello che dici ma mi pongo un problema di realismo
politico ...

Come ciclisti abbiamo sempre sottolineato l'importanza simbolica dello
spostamento in bici per raggiungere i grandi eventi, a partire da Genova
2001 fino al G8 di Evian, passando dal Forum Sociale Europeo di Firenze
(bologna firenze in bici, il resto in treno+bc) o alla CM della COP9 a
Milano (vagoni di bici da roma).

Alcun* temerar* hanno anche affrontato la grande Massa Critica nazionale a
Roma, partendo da milano ma anche da napoli, ci sono voluti ben 6 giorni
per raggiungere la capitale e chi l'ha fatto ha preso le ferie, oltre ad
avere un fisico in buone condizioni (un ragazzo e' ritornato a milano in
treno perche' prima dell'attraversamento dell'appennino si e' infiammato
alle articolazioni).

La tua riflessione ricorda molto un vecchio slogan ambientalista "pensare
globamente e agire localmente", ma il contesto in cui si vuole collocare
questo appuntamento penso sia un'altro, quello della visibilità del
movimento pacifista a livello nazionale.

Tante piccole manifestazioni locali, direi lillipuziane, sono si' molto
importanti per la partecipazione e il coinvolgimento della gente ma anche
poco visibili dal circo mediatico (di cui noi in effetti non ci curiamo molto).

Proprio sabato scorso c'e' stata una manifestazione in bicicletta contro la
costruzione di una nuova autostrada alle porte di milano, per permettere a
tutti di partecipare sono stati organizzati dei camion per il trasporto
bici con una evidente contraddizione, ma che veniva incontro alle esigenze
delle persone più anziane o poco allenate a spostarsi da melegnano a
cassano d'adda con le proprie gambe.

Non c'e' quindi un'unica soluzione, la cosa migliore' e' sicuramente
l'intermodalità treno + bici, che abbiamo largamente praticato ma che sui
grandi numeri va programmata per tempo (abbiamo chiesto varie volte in
occasione di grandi eventi alle FS di preparare vagoni speciali, non e' mai
stato fatto, e' invece risaputo che per trasportare carri armati e armi non
ci sono problemi)

Per cui la tua riflessione si inserisce senz'altro in un dibattito già in
corso, spero non in una nicchia interna al movimento, ma che ora non trova
una risposta immediata.

Gli eventi nazionali ed internazionali vengono proposti dalle forze sociali
e politiche proprio per misurarsi su scale di grandezza globale, si puo'
essere o non essere d'accordo ma questa e' una scelta di pensiero e di
strategia su cui ci si deve misurare, molto probabilmente nel 2006 avremo
raggiunto il picco di produzione di petrolio mondiale, per cui non sara'
piu' possibile organizzare grandi eventi con grandi spostamenti di masse,
se non con carri a cavallo, barche a vela o appunto biciclette ...

Buone pedalate!

Ciao!

Elena Camesasca elecame a libero.it
Lun 25 Ott 2004 11:01:47 CEST

>Premesso che ovviamente condivido totalmente il senso e il valore del

manifestare contro la guerra e con tutte le parole d'ordine qui >sopra
scritte, vorrei molto sinteticamente comunicare a tutti un pensiero che mi
tormenta da molto tempo rispetto a quello che mi >sembra un paradosso delle
manifestazioni NAZIONALI. Se non l'unico sappiamo bene che il petrolio è
uno dei veri motivi della >guerra in atto e di tanta altra devastazione che
c'è al mondo oggi. Non basta purtroppo la sola riduzione del consumo da
parte >nostra per risolvere questa situazione, ma è comunque
importantissima, fosse anche solo per una questione di coerenza.
>Lo spostamento di un grandissimo numero di persone che devono convergere

da tutto il paese a Roma è inevitabilmente origine di >uin consumo di
benzina vertiginoso - non tanto alleviato dalle soluzioni comuni dei treni
e ancor meno dei pullmann - che si >potrebbe evitare manifestando
localmente. Punto: è tutto qui, molto semplice, ma molto assurdo! Péenso
che l'impatto simbolico di >iniziative in tutte le città - anche quelle più
piccole! - sarebbe uguale, e oltre tutto molta più gente verrebbe
coinvolta... non >dimentichiamo l'aspetto economico e di impegno temporale,
che non è per tutti così trascurabile!

>Credo che questa cosa sia stata pensata certamente già da molti altri, ma

mi pare fondamentale trasformare davvero i pensieri in >pratiche vive: così
come molti di noi si rovinano i polmoni usando la bici, senza mai cedere,
anche la decisione consapevole di >scegliere la forma dell'iniziativa
locale per evitare uno spreco mi sembra una questione per nulla irrilevante!
<ciao
>Elena