[NuovoLaboratorio] G8: Avvocati Mobili

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Avvocati mobili

Sono quell idei poliziotti che prima alludono a manipolazioni dei tabulati
telefonici (raccolti dalla squadra mobile di Genova) poi si simettono e
infine tornanao in aula. E il processo va avanti


Un'intera udienza del processo Diaz se n'è andata per un'obiezione di
alcuni difensori dei ventotto poliziotti indagati. Tre avvocati hanno
contestato ai magistrati inquirenti Enrico Zucca e Francio Cardona Albini
di avere utilizzato come fonti di prova testi di intercettazioni
telefoniche informato non originale. I due pm, in udienza, hanno spiegato
di avere chiesto i tabulari alle compagnie telefoniche tramite la squadra
mobile di Genova, com'è normale che sia, visto che la polizia giudiziaria è
al servizio della magistratura. Le compagnie hanno inviato i tabulati in
questura via fax e in questo formato sono stati utilizzati dai pm e poi
allegati agli atti dei processo. I difensori per ore hanno contestato la
mancanza degli originali, il rischio di manipolazione, l'impossibilita' di
procedere con le udienze e sono arrivati a chiedere l'annullamento
dell'intera udienza preliminare [cominciata il 26 giugno e destinata a
prolungarsi almeno fino a novembre inoltrato.
Di fronte ai ripetuti no del gipDaniels Faraggi due avvocati hanno
platealmente sbattuto la porta, annunciando che lasciano il loro incarico
per l'impossibilità di esercitare il diritto alla difesa. Salvo rientrare
in aula all'udienza successiva. Non paghi, ed evidentemente decisi a non
lasciare nulla di intentato, hanno presentata un esposto ai capo della
procura genovese,Francesco Lalla, e al procuratore generale, Domenico
Porcelli, invocando un intervento che ripristinasse la legalità e
consentisse i il pieno esercizio del diritto di difesa.
È stata una discussione paradossale perché nessuno dei legali ha osato
sostenetere che vi fosse discordanza fra I tabulati originali e il fax
inviato alla squadra mobile. Se si fosse sostenuto questo, tutti avrebbero
immediatamente concordato con la richiesta delle difese, dalle partì civili
ai pm, fino al giudice dell'udienza preliminare. Ma non vi sono state
allusioni in tal senso. Si è solo parlatoli possibili manipolazioni,
omissioni, Incertezze, sollevando quindi dei dubbi - più o meno
consapevolmente - sui comportamento della squadra mobile genovese. Pareva
che i difensori dei funzionari imputati non si fidassero del lavoro della
polizia giudiziaria...
Si è trattato, piè probabilmente, di un tentativo di bloccare il corso
delle udienze con l'obiettivo di tornare al punto di partenza, per
guadagnare altro tempo [siamo già a tre anni e tre mesi di distanza dai
fatti Il tentatlvo è fallito e alla fine il procuratore Lalla, per chetare
la polemica, ha chiesto l'acquisizione degli originali, ora tutti potranno
confrontarli coi fax e scoprire se per caso qualcuno, alla squadra mobile
di Genova, ha truccato le carte per inguaiare ancor di più i colleghi già
in difficoltà.
Il diritto alta difesa dei ventotto imputati sembra dunque in salvo, ma è
stata comunque opportuna la precisazione di un gruppo di avvocati impegnati
nella sigla delle parti civili.I diciassette legali [Bigliazzi,
Ganestrini,Crisci, D'Àtidabbo, Guiglia, Meiosi,Mazzali,Menalone
Miraglia,Nesta, Pagani, Passeggi, Robotti, Rossi, Taddei, Tambuscio,
Tartarini] hanno ricordato come il diritto alla difesa, nell'arco della
vicenda Diaz, sia stato leso e molto gravemente più di una volta, e nel
silenzio generale. Leviolazioni cominciarono la notte stessa del blitz,
quando ai 93 malcapitati fu impedito di essere a assistiti da avvocati o da
persone di loro fiducia durante la perquisizione proseguirono µdopo il loro
arresto., perché i contatti con gli avvocati furono impediti .fino allo
svolgimento delle udienze di convalida. I diciassette ricordano anche le
espulsioni sbrigativamente inflitte dopo la scarcerazione agli stranieri
coinvolti nel blitz. Quasi tutti î provvedimenti furono poi dichiarati
illegittimi e nulli, ma "l'espulsione rese per mesi estremamente
difficoitoso l'esercizio dei diritto di difesa delle odierne parti offese.
Ristabilita la verità storica, l'iter giudiziario ha ripreso il suo corso.
L'avvocato Alfredo Galasso, ultimo dei legali di parte civile a intervenire
in udienza, ha detto che potremmo riassumere t vari capi d'accusa
contestati ai ventotto imputati-falso, calunnia, lesioni, violenza privata,
abuso d'ufficio, perquisizione arbitraria - in un unico concetto:
Devastazione dei diritti fondamentali sanciti dalla costituzione. SI
riparte da qui con le arringhe della difesa.

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"Eppure il vento soffia ancora...."

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antonio bruno FORUM AMBIENTALISTA MOVIMENTO ROSSO VERDE 339 3442011
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visitate il sito del Comitato Verita' e Giustizia per Genova
www.veritagiustizia.it su cui c'e' una rassegna stampa sull'argomento
Il Comitato Verità e Giustizia per Genova raccolgie fondi per la difesa
dichi e' rimasto vittima della violenza delle forze dell'ordine a Genova
nel luglio 2001.
ccp 34566992 ABI 07061 CAB 01400 intestato Comitato Verità e Giustizia per
Genova
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