Alle 15:48, lunedì 18 ottobre 2004, Nunzio ha scritto:
> Semplicemente dovremo ricominciare ad essere consapevoli di quanta fatica
> costa ogni boccone di pane che mastichiamo, consumare quel che ci è
> permesso dal pianeta senza diventarne una specie parassita, il resto me sa
> che è tutto da inventare, e non me sembra che ci sia da averne paura!
Detto così sembra una cosa relativamente tranquilla, io non sono così
ottimista. Prima dell'agricoltura meccanizzata il pianeta non era in grado di
sostentare sei miliardi di persone, adesso sì, ma domani? Se una popolazione
così numerosa non sarà più sostentabile, chi deciderà chi deve mangiare e chi
no? Prima si diffonderà la fame, quindi verranno le epidemie, poi i
saccheggi. Una via di mezzo tra "Mad Max" e "Ken il Guerriero".
C'è poco da stare allegri.
Ciao
P.s.: Una bicicletta serve a poco se non hai la gomma per fare le ruote,
converrà riconvertirsi al cavallo.
--
Marco Pierfranceschi
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"Il (nostro) scopo è reinventare la vita
in un'era che ce ne sta privando in forme mai viste."
(Luigi Pintor)
