Legambiente Liguria esprime la sua più netta opposizione alle decisioni che si stanno per prendere sullo smaltimento finale dei rifiuti a Genova
La discussione a cui stiamo assistendo nell'assemblea dell'Ambito Territoriale Ottimale (ATO) sui rifiuti è impostata in maniera sbagliata e fuorviante.
Infatti per portare avanti una corretta politica dei rifiuti occorre in primo luogo gettare le basi senza le quali nessuna forma di smaltimento finale delle quote residuali di rifiuto è possibile e credibile: e cioè come ridurre alla fonte e fare nella maniera più estesa la raccolta differenziata ed il riciclaggio di ciò che così viene raccolto.
Tutto il contrario di quello che sta avvenendo in provincia di Genova, dove la percentuale di raccolta differenziata è bassissima, attorno al 15% e quindi ben lontana dall'obiettivo del decreto Ronchi, che prescrive il 35%, e ancora più lontana dalle indicazioni dello stesso piano provinciale che prevede di portarla oltre il 40%.
In secondo luogo costruire un inceneritore in questa situazione, come sembra sia l'orientamento dell'ATO, significa decretare la morte prematura delle raccolte differenziate, su cui nessun comune investirà più. Infatti progressive selezioni di rifiuti renderebbero il tal quale sempre più incompatibile con le caratteristiche tecniche dell'impianto. Nel quale si sprecherebbe energia per evaporare l'acqua delle frazioni umide e per scaldare le frazioni non combustibili come metalli, vetri e pietre. Nel quale non sarebbe garantita una combustione completa e omogenea, con ovvie conseguenze sulle emissioni.
Ci rifiutiamo di pensare che tutte le pubbliche amministrazioni che compongono l'Ato siano politicamente tanto miopi da sacrificare la salute e l'ambiente alla semplificazione gestionale del tipo realizzare un impianto nel quale ci brucio tutto, venendo meno all'impegno di un'estesa raccolta differenziata che sicuramente rappresenta una sfida in termini di risorse umane ed economiche, ma che è possibile vincere, visti i risultati ottimi conseguiti da centinaia di comuni del nostro paese, a partire dai comuni ricicloni premiati dalla nostra associazione.
Facciamo per questo appello alla prossima assemblea dell'ATO affinchè non si proceda su questa strada sbagliata, ribadendo sin d'ora la nostra posizione di forte critica, denuncia e opposizione che, come costume della nostra associazione, faremo argomentando le ns. posizioni e indicando percorsi e possibilità alternative.
Legambiente Liguria
339 40 29 397
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