[movimenti.bicocca] Bozza di documento dei ricercatori preca…

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Autor: Tommaso Vitale
Data:  
Asunto: [movimenti.bicocca] Bozza di documento dei ricercatori precari non strutturati Bicocca
Convocazione dell?assemblea dei ricercatori precari non strutturati
(assegnisti, collaboratori e dottorandi) dell?Università statale di
Milano - Bicocca.

Lunedì 25 ottobre 2004, dalle ore 13.00 alle ore 14.30 è convocata
un?assemblea di tutti i dottorandi, assegnisti e collaboratori
dell?Ateneo di Milano - Bicocca per discutere ed emendare il documento
qui riprodotto in versione preliminare.

Nel corso dell?assemblea verranno anche discusse e decise eventuali
forme di protesta contro il ddl Moratti da realizzare dentro e fuori
l?Ateneo, con le altre componenti del mondo universitario (studenti,
ricercatori, personale amministrativo e professori) e con le forze
sociali della città (parti sociali, istituzioni, organizzazioni sociali
e politiche).

L?assemblea è convocata a partire da una prima riunione effettuata
lunedì 11 ottobre 2004 con assegnisti e dottorandi di matematica,
psicologia, scienze dell?educazione, scienze ambientali e sociologia.
Nel corso di quella riunione si è deciso di convocare l?assemblea del
25, con l?obiettivo di coinvolgere il maggior numero di persone, di
tutte le facoltà dell?Ateneo.

La bozza del documento è stata preparata sulla falsa riga del documento
dei ricercatori precari dell'Università degli Studi di Milano, pur con
alcune piccole differenze.

Bozza di documento dei ricercatori precari non strutturati (assegnisti,
borsisti, collaboratori, dottorandi) dell?Università degli Studi di
Milano - Bicocca sul disegno di legge disegno di legge n. 4735 ed
abbinate - Delega al Governo per il riordino dello stato giuridico dei
professori universitari.


Il 16 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di
legge delega (ddl) presentato dal ministro Letizia Moratti che vuole
riformare radicalmente il reclutamento e l'assetto delle carriere
universitarie. Il ddl è stato successivamente discusso nella
Commissione Cultura della Camera (VII Commissione) ed emendato il 6
agosto 2004.
Il testo emendato http://cnu.cineca.it/notizie04/testo-emendato.pdf è
già programmato per la discussione alla Camera dei Deputati nel
dicembre 2004.

In moltissimi Atenei italiani dottorandi e assegnisti, insieme a
ricercatori, studenti e professori, con forme e modalità differenti, si
sono mobilitati per chiedere il ritiro del ddl 4735. La protesta è
diffusa e capillare, e coinvolge giorno dopo giorno sempre nuovi
soggetti. Noi ci uniamo a queste proteste in quanto il ddl Moratti:

?    prospetta l'ennesima riforma a costo zero dell?università, basata sul 
puro risparmio e non sull?investimento nella qualità della ricerca in 
ogni campo delle scienze;
?    peggiora la situazione attuale dell?università, in cui già si assiste 
ad un ricorso abnorme alle forme di docenza a contratto, nonché della 
didattica assegnata a dottorandi e assegnisti. Il ricorso sistematico a 
figure precarie mina alla base la qualità e la continuità nella 
didattica e nella ricerca;
?    pone i giovani intenzionati ad intraprendere la carriera accademica 
in competizione diretta con gli attuali ricercatori, ovverosia in una 
situazione strutturalmente dispari ed iniqua;
?    nega ai giovani ricercatori precari e non strutturati adeguati 
diritti sociali, garanzie economiche, forme di tutela e previdenza 
sociale, nonché autonomia e programmazione nella ricerca e nella 
didattica.



In altre parole il ddl Moratti rende poco ragionevole per un giovane
intraprendere la carriera scientifica. Già oggi l?accesso
all?università passa per anni di precariato, di incertezze, di mancanza
d?autonomia nella ricerca. Il panorama dipinto dal ddl Moratti
cronicizza questa situazione, introducendo contratti di 4 anni,
rinnovabili una sola volta. 8 anni, quindi, ma comprensivi anche del
periodo dedicato al dottorato di ricerca.

Inoltre il ddl non prevede nessuna attenzione all?implementazione della
riforma stessa. Se la riforma dovesse essere applicata così come è
proposta oggi nel ddl 4735, gli attuali ricercatori precari e non
strutturati, alla fine dei loro 4 (o 5) anni di contratto
post-dottorato, dovrebbero concorrere per un posto da professore
associato, competendo però contro gli ex-ricercatori, i quali avranno
molti più anni di ricerca e di didattica alle spalle e quindi un
vantaggio competitivo indubbio e strutturale. L?applicazione drastica
del ddl 4735 senza alcuna gradualità nella sua implementazione, o senza
un doppio canale per i concorsi da associato (uno per gli
ex-ricercatori, ed uno per i giovani) sacrificherebbe automaticamente 3
coorti di giovani ricercatori non strutturati: outsider che saranno
costretti ad andare all?estero per perseguire la propria vocazione
professionale.

Una riforma che possa veramente migliorare l?università, garantendo
agli studenti una formazione di qualità e ai ricercatori la possibilità
di ottenere risultati di valore dovrebbe dire:

?    sì all?adozione di metodi di reclutamento del personale trasparenti, 
adeguatamente finanziati, dopo un periodo di formazione di durata 
ragionevole, in cui siano garantiti i fondamentali diritti sociali;
?    sì, dopo il reclutamento, al perseguimento di un sistema di 
valutazione periodico e trasparente (basato sui meriti scientifici e 
sulla didattica), atto ad incentivare il miglioramento del sistema 
della ricerca e didattica e ad abbattere logiche poco meritocratiche, 
oggi presenti in seno all'Università e non aggredite ma semmai 
incentivate dalla riforma;
?    sì a una chiara definizione dei titoli e dei canali necessari per 
l?accesso all?università, in modo da evitare scorciatoie per chi non 
sia in possesso di elevate qualificazioni scientifiche;
?    sì alla salvaguardia dell?autonomia di chi svolge la ricerca e la 
didattica;
?    sì ad un disegno di riforma consapevole della centralità dei processi 
di implementazione, capace di tenere conto delle nuove generazioni e 
non di sacrificarle in nome della presunta bontà di un modello 
astratto.


La nostra non è una protesta di tipo corporativo, né tanto meno una
rivendicazione legata alla nostra specifica condizione. Il ddl 4735 va
a regolare un ambito di massimo interesse generale, cruciale per lo
sviluppo del paese. Sacrificare le nuove generazioni di ricercatori in
ogni campo delle scienze è un costo che l?Italia non può permettersi di
pagare.

Come ricercatori precari dell?Università di Milano ? Bicocca ci
riconosciamo nelle iniziative di protesta promosse dalla Rete nazionale
dei ricercatori precari e aderiamo alle mobilitazioni finalizzate al
ritiro del ddl Moratti.

In conclusione noi firmatari chiediamo:

?    al governo nazionale, di investire in modo serio nella ricerca 
pubblica, di rinunciare all?uso dello strumento della legge delega e di 
aprire il confronto con tutte le componenti del mondo della ricerca 
scientifica (in tutti i campi disciplinari, data la loro diversità 
costitutiva);
?    al Rettore dell'Università degli Studi di Milano - Bicocca, ai 
Presidi di Facoltà, ai Direttori dei Dipartimenti, ai Direttori degli 
Istituti, a tutti i professori di I e II fascia e ai ricercatori, di 
iniziare con noi un confronto sulle condizioni di lavoro degli 
?outsider? (dottorandi, assegnisti, collaboratori);
?    al Rettore dell'Università degli Studi di Milano - Bicocca, ai 
Presidi di Facoltà, ai Direttori dei Dipartimenti, ai Direttori degli 
Istituti, a tutti i professori di I e II fascia e ai ricercatori di 
moltiplicare le occasioni di discussione sul ddl 4735 con gli studenti 
dell?ateneo;
?    a tutte le componenti universitarie, compresi i lavoratori 
amministrativi e gli studenti, di portare la discussione sul futuro 
dell?Università anche fuori dei confini stretti dell?accademia, 
costruendo occasioni pubbliche di discussione del futuro della ricerca 
scientifica e dell?alta formazione nella città, con le istituzioni, le 
parti sociali, le organizzazioni culturali, sociali e politiche.


Il presente documento è una bozza scritta per favorire la discussione
nel corso dell?assemblea dei ricercatori non strutturati di tutte le
facoltà dell?Università di Milano ? Bicocca, in data lunedì 25 ottobre
2004, ore 13.00, aula Pagani, III piano, edificio u7, dipartimento di
Sociologia e ricerca sociale.

Il documento definitivo elaborato nel corso dell?assemblea sarà
sottoscritto da firme individuali specificando: nome, cognome,
condizione all?interno dell?università (i.e. borsista, dottorando,
assegnista di ricerca, collaboratore, ecc.), Facoltà e Istituto o
Dipartimento. Si prega di far circolare il più possibile questo
documento fra gli assegnisti, i dottorandi ed i collaboratori
dell?Ateneo.

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