[Forumlucca] Econews - 18 ottobre 2004

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Aihe: [Forumlucca] Econews - 18 ottobre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Forum sociale. Bonelli: istituire tribunale per il debito ecologico
- Ogm. Pecoraro: moratoria flessibile non sia cavallo di Troia
- Delega ambientale. Turroni: Matteoli tenta di minimizzare, ma la norma è
devastante
- Riforme. Pecoraro: sfregio alla Costituzione, una pagina nera per la
Repubblica
- Riforme. Boato: referendum contro lo stravolgimento
- Giustizia. Cento: priorità non e' riforma ma carceri
- Giustizia. Pecoraro: opposizione blocchi il Parlamento
- Legge elettorale. Cento: da Berlusconi nuovo blitz antidemocratico
- Gad. Pecoraro: bene Prodi, ma ambiente al primo posto
- Iraq. Cento: ora mozione unitaria per il ritiro
- Buttiglione. Pecoraro: commissario screditato
- Legge mancia. Zanella denuncia: Cdl ci riprova
- Finanziaria. Pecoraro Scanio: punta a massacrare il Sud
- Andreotti. Cento: restano responsabilità politiche
- Alenia. Pecoraro: gravi dichiarazioni di Fini
- Nato. Interrogazione di Zanella su assemblea parlamentari a Venezia
- Forum sociale europeo. Verdi: rilasciare i fermati
- Lombardia. Verdi: governo minaccia anche i parchi della provincia di Milano
- OGM. Greenpeace: subito il decreto
- Delega ambientale. Wwf: e' questo il vero 'mostro' da sconfiggere
Econews dalle agenzie estere:
- UN Health Body Warns Against 'Kitchen Killer'
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27709/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27709/story.htm
- 'Frankenfish' Caught in Great Lakes
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27711/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27711/story.htm


Forum sociale. Bonelli: istituire tribunale per il debito ecologico

Istituire un tribunale per il debito ecologico che i paesi industrializzati
hanno nei confronti di quelli in via di sviluppo. E' questa la proposta che
i Verdi italiani presenteranno al prossimo Forum sociale mondiale di Porto
Alegre e che hanno anticipato al Forum sociale europeo svoltosi a Londra.
"Il tribunale internazionale per il debito ecologico parte dal presupposto
- ha spiegato il coordinatore nazionale Angelo Bonelli, ricordando fra
l'altro le 2.000 tonnellate di uranio impoverito scaricate sull'Iraq a
partire dalla prima guerra del golfo - che non solo deve essere annullato
il debito dei paesi in via di sviluppo, ma vi è un credito che questi paesi
hanno nei confronti dei paesi industrializzati, primo per il saccheggio
delle risorse naturali ed ambientali che è stato fatto, secondo per i danni
ambientali e sociali portati dalle guerre" altro argomento affrontato dai
Verdi al forum di Londra è quello degli ogm: "Abbiamo lanciato una
petizione per la difesa del patrimonio genetico per tutelare la salute
umana ed il benessere economico degli agricoltori, che di fatto, ha
spiegato Bonelli, diventano schiavi delle multinazionali che brevettano
determinate colture, brevettando di fatto il controllo della catena
alimentare del pianeta". (Ansa)

Ogm. Pecoraro: moratoria flessibile non sia cavallo di Troia

“Le norme a tutela degli agricoltori e dei consumatori siano chiare ed
efficaci. Bisogna evitare un compromesso al ribasso che si traduca in una
diffusione degli ogm a danno delle produzioni tipiche e biologiche”. Lo ha
dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “La moratoria
flessibile - continua Pecoraro Scanio - non deve essere il cavallo di troia
con cui smontare il principio di precauzione al quale tutti dicono di
richiamarsi”. “Il ministro Alemanno conclude il leader del sole che ride-
mantenga gli impegni presi con gli agricoltori ed i produttori a difesa
dell’ambiente e della salute dei cittadini”.

Delega ambientale. Turroni: Matteoli tenta di minimizzare, ma la norma è
devastante

"Il ministro dell'Ambiente ha evidentemente visto un altro film, non quello
andato in onda, purtroppo, nell'Aula di Palazzo Madama". Commenta così il
senatore dei Verdi Sauro Turroni, vicepresidente della commissione
Ambiente, le dichiarazioni rilasciate dal ministro Matteoli sulla delega
ambientale. "Il ministro Matteoli parla di 'una mini, mini-sanatoria',
tentando di minimizzare - afferma Turroni - la norma devastante che è stata
introdotta nella delega per risolvere i problemi di Berlusconi. Ma l'unico
scopo delle sue dichiarazioni è quello di non perdere la faccia rispetto a
quanto detto quando, in commissione ambiente del Senato, eravamo riusciti a
far cancellare il famigerato comma 32 che riproponeva la depenalizzazione
dei reati compiuti sui beni paesaggistici, norma sostanzialmente identica a
quella votata ieri". "E' vero che la disposizione, che prevede la
depenalizzazione dei reati contro il paesaggio, venne introdotta alla
Camera - sottolinea l'esponente dei Verdi - in prima lettura, ma è anche
vero che fu proprio Matteoli ad esprimere un parere favorevole al suo
accoglimento e alla sua approvazione. Così come è vero che lo stesso
ministro non aprì bocca quando i suoi uffici predisposero il
maxi-emendamento per la prima fiducia posta al Senato, il 13 maggio del
2003". "La commissione Ambiente del Senato, anche grazie alle prese di
posizione dei due ministri Urbani e Matteoli - ricorda Turroni - cancellò
nel febbraio 2004 la norma devastante. Ora il governo di cui fanno parte,
ha deciso di riproporla e Matteoli (ed Urbani) hanno fatto 'buon viso a
cattivo gioco' ed hanno accettato quanto ha imposto loro e al parlamento il
presidente del Consiglio, tramite i suoi avvocati". "E' falso quanto ha
detto il ministro Matteoli: il comma 37 consente l'estinzione dei reati per
tutte le opere abusive compiute sui beni paesaggistici senza che vi sia -
conclude Turroni - alcuna limitazione volumetrica o di altra natura,
prevedendo la norma solo una risibile compatibilità paesaggistica che si
configura come atto esclusivamente formale e del tutto discrezionale". (Ansa)

Riforme. Pecoraro: sfregio alla Costituzione, una pagina nera per la Repubblica

“Questa riforma che sfregia la Costituzione italiana è l’antitesi di ogni
spirito costituente. E’ una mortificazione del Parlamento l’ostinazione con
cui hanno voluto tradurre in riforma costituzionale un inciucio che
accontenta il secessionismo leghista, il centralismo di AN e i deliri di
onnipotenza del premier. Ora serve subito il referendum”. Lo ha dichiarato
il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Blindando - continua
Pecoraro Scanio - oltre ogni limite la riforma, hanno negato in modo
indecente lo spirito costituente. Non c’è stata alcuna volontà di
discutere, rendendo inutile il rituale del dibattito parlamentare. Nessun
confronto reale è stato reso possibile ed è gravissimo, considerando
l’importanza e la delicatezza della materia”. “Ne è venuto fuori conclude
il leader del sole che ride - un mostro giuridico, disomogeneo, che
paralizzerà la vita democratica del paese. Ora è necessario istituire
immediatamente i comitati per il referendum, affinché i cittadini possano
bocciare una riforma che spacca l’Italia e dileggia la nostra storia”.

Riforme. Boato: referendum contro lo stravolgimento

"Il popolo sovrano saprà mettere la parola fine a questo inaccettabile
stravolgimento della Costituzione repubblicana". Marco Boato annuncia il no
dei verdi (e di tutto il centrosinistra) alla riforma costituzionale del
centrodestra e ribadisce la scelta di andare al referendum. "Il
centrosinistra - sottolinea nella sua dichiarazione di voto - ha sempre
condiviso la necessità delle riforme: è il centrodestra che ha seguito un
metodo unilaterale al limite dell'incredibile, culminato nelle riunioni
estive in baita. In Parlamento, il centrodestra ha fatto muro, ha impedito
il dialogo, ha votato esclusivamente i propri emendamenti. Solo nell'ultimo
mese si è aperto un minimo di dialogo che ha portato ad alcune correzioni.
Ma il testo delle riforme resta non condivisibile". Il giudizio negativo
riguarda tutto l'impianto delle riforme: "Si è introdotto un premierato
assoluto che non ha precedenti nelle altre costituzioni europee, la forma
di stato ha prodotto un sistema schizofrenico, si arrivati
all'espropriazione sistematica del Parlamento". "Insomma - conclude - se
l'iter di queste riforme arriverà alla conclusione, noi preannunciamo che,
come abbiamo fatto per la nostra riforma del 2001, ci rivolgeremo al popolo
sovrano".

Giustizia. Cento: priorità non e' riforma ma carceri

"Se si vuole intervenire sulla giustizia la priorità non è la riforma
autoritaria dell' ordinamento giudiziario proposta dal ministro Castelli ma
invece l'emergenza carceri e con questo il sistema sanzionatorio penale".
Il verde Paolo Cento, vicepresidente della Commissione giustizia della
Camera. "Non è un caso - prosegue Cento - che proprio domani riprenderanno
le proteste pacifiche nelle carceri di tutta Italia lanciate dalle proposte
dei detenuti di Regina Coeli e dell'associazione papillon di Rebibbia". "Da
questa estate ad oggi - insiste l'esponente dei Verdi - la situazione nelle
carceri è rimasta inalterata ossia drammatica, mentre la legge finanziaria
taglia i fondi per l'assistenza sanitaria e le misure alternative al
carcere rimangono inapplicate. Se si vuole affrontare la riforma della
giustizia in Parlamento si parta allora dal carcere e dalla capacità di
dare una risposta positiva alle richieste di riforma che vengono dai
detenuti - conclude cento - ma che sono condivise anche da tutti gli
operatori penitenziari". (Ansa)

Giustizia. Pecoraro: opposizione blocchi il Parlamento

L'opposizione dovrebbe "bloccare il Parlamento" per impedire l'approvazione
della riforma dell'ordinamento giudiziario. Lo ha dichiarato il leader dei
Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio. "Il Parlamento - ha detto Pecoraro Scanio -
non può essere ridotto ad un notaio degli inciuci nel centro destra ed ora
ad una clava contro l'indipendenza della magistratura. Dopo lo sfregio alla
Costituzione con la cosiddetta riforma costituzionale, la Cdl vuole
aggredire l'indipendenza della magistratura con una proposta assolutamente
incostituzionale". "Come opposizione - ha aggiunto il leader dei Verdi -
dobbiamo essere disponibili a bloccare il Parlamento che non può essere
utilizzato come una clava contro la magistratura. E' ora di dire basta - ha
concluso - a una vera e propria dittatura di una maggioranza
anticostituzionale". (Ansa)

Legge elettorale. Cento: da Berlusconi nuovo blitz antidemocratico

“Berlusconi, dopo il colpo di mano sulle riforme, sta preparando un nuovo
blitz sulla legge elettorale, per salvaguardare i propri interessi e la
propria permanenza al potere”. Lo ha dichiarato il coordinatore della
segreteria di presidenza dei Verdi, Paolo Cento. “La legge elettorale -
afferma il deputato verde - può essere modificata solo con ampio consenso e
non certo nella parte finale di una legislatura e a seconda dei sondaggi.
Siamo di fronte ad una vera emergenza democratica”. “E’ evidente - conclude
Cento - che Berlusconi e i suoi del centrodestra non intendono mollare il
potere”.

Gad. Pecoraro: bene Prodi, ma ambiente al primo posto

"Grazie alle parole di Prodi finalmente si rilancia la centralità del
programma: apprezzabili sono in particolare i riferimenti ai temi
dell'ambiente e dell'innovazione tecnologica". Lo afferma il presidente dei
Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, secondo il quale però "deve essere ancora
più chiaro che la politica ambientale e una nuova legislazione sul tema
sono una vera priorità, specie dopo questo nuovo scandaloso condono".
"Serve subito - ha osservato Pecoraro - una nuova legge urbanistica
nazionale". "All'interno del centrosinistra - ha aggiunto - si deve partire
con il percorso programmatico. La vera unità sarà raggiungibile sulla base
di un programma condiviso e su regole comuni, in modo da garantire
collegialità e impedire il riproporsi di dannose litigiosità personali". (Ansa)

Iraq. Cento: ora mozione unitaria per il ritiro

Dopo la decisione della conferenza dei capigruppo, "dobbiamo lavorare per
dare coerenza parlamentare alle conclusioni del vertice tra Prodi e i
segretari del centro sinistra”. Lo afferma il verde Paolo Cento, che
giudica "molto positiva la calendarizzazione della discussione della
mozione presentata dal forum dei deputati pacifisti che chiede il ritiro
dei soldati italiani e la realizzazione della conferenza internazionale di
pace per l’Iraq. Mercoledì prossimo il forum dei deputati pacifisti
incontrerà, anche in vista della manifestazione nazionale contro del 30
ottobre, il movimento e le associazioni pacifiste: è necessario fissare
successivamente anche un incontro tra i vertici del listone per definire il
testo della mozione unitaria che dovrà comunque contenere chiaramente la
richiesta del ritiro del contingente italiano dall’Iraq”.

Buttiglione. Pecoraro: commissario screditato

"Esternazioni estremiste, incompatibili con il ruolo di commissario
europeo". Così il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio commenta le
ultime dichiarazioni di Rocco Buttiglione sulle madri single. Secondo il
leader del sole che ride, "dopo le irresponsabili affermazioni sui diritti
civili, sull'aborto e sulle coppie di fatto, e dopo quest'ultimo attacco
alle madri single poi malamente rettificato, il filosofo Buttiglione è
ormai precipitato in una deriva fondamentalista assolutamente incompatibile
con il ruolo che ricopre e con quel mandato di ampia rappresentanza che gli
deriva dalla nomina a commissario europeo. E', al contrario, un commissario
screditato e dimezzato, che sta dimostrando di essere totalmente inadatto
al compito. Sarebbe un bene - conclude Pecoraro Scanio - che Buttiglione
rinunci spontaneamente alla nomina per risparmiare all'Italia e all'UE una
ulteriore sequela di imbarazzanti figuracce". (Ansa)

Legge mancia. Zanella denuncia: Cdl ci riprova

“Il lupo perde il pelo ma non vizio”. Luana Zanella, coordinatrice dei
deputati verdi, denuncia il blitz tentato dalla Cdl con un emendamento al
decreto legge in materia di personale del centro nazionale per
l’informatica della P.A. ­ firmato dai deputati Peretti, Giorgetti A.,
Alfano, Rossi - che reintroduceva la famigerata Legge mancia. “L’assalto
della destra non è tuttavia riuscito - spiega Zanella - perché
l'emendamento è stato dichiarato inammissibile: non ci aspettiamo,
purtroppo, che la vicenda sia finita qui. Aspettiamo di vedere cosa
riusciranno ad inventarsi i soliti ignoti della Cdl in sede di legge
finanziaria”.

Finanziaria. Pecoraro Scanio: punta a massacrare il Sud

Per il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio "la Finanziaria punta
a massacrare il Mezzogiorno". "Si tratta - ha aggiunto il leader dei Verdi
parlando ad una manifestazione elettorale a sostegno di Sergio D'Antoni -
di un provvedimento indecente, bocciato in modo plateale dalla Corte dei
Conti e dal governatore della Banca d'Italia". "E' una Finanziaria che
punta a taglieggiare gli enti locali, con delle normative che contengono
una mega stangata. In realtà, gli interventi che fanno sono l' aumento
delle spese militari, per la missione italiana in Iraq", ha concluso
Pecoraro Scanio. (Ansa)

Andreotti. Cento: restano responsabilità politiche

L’assoluzione definitiva del senatore Giulio Andreotti "rende merito alla
sua battaglia giudiziaria che ha evidenziato tutti i limiti di un sistema
processuale troppo lento”. Lo dice il deputato verde Paolo Cento,
vicepresidente della Commissione giustizia di Montecitorio, secondo il
quale “la vicenda evidenzia ancora una volta che la giustizia italiana
necessità di riforme vere e non strumentali, come quelle avanzate dal
centro destra. Una parte rilevante del mondo politico italiano ha commesso
l’errore di voler processare la storia nei tribunali: sarebbe tuttavia un
errore altrettanto grande quello di confondere una assoluzione con il
giudizio storico e politico sulla vita democratica e istituzionale del
nostro paese”.

Alenia. Pecoraro: gravi dichiarazioni di Fini

"Gianfranco Fini conferma ciò che finora era solo un sospetto: il governo è
intervenuto per aumentare la disoccupazione in Campania e per soffiare sul
fuoco delle tensioni sociali di questa regione, solo perché è amministrata
dal centro sinistra". Lo sostiene il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio che replica alle dichiarazioni del leader di Alleanza Nazionale. "Le
affermazioni di Fini - ha aggiunto l'esponente dei Verdi - sono scandalose
e gravissime, perché dimostrano che il Governo ha avuto un ruolo importante
nel dirottare questa commessa in un'altra regione. Penoso anche il
tentativo di scaricare sul centro sinistra le responsabilità di una vera e
propria aggressione che il governo ha compiuto contro la Campania e i suoi
lavoratori". Pecoraro Scanio ha invitato a Fini "a venire in Parlamento a
spiegare le interferenze del Governo nella vicenda Alenia e la loro totale
assenza, invece, in una vicenda dove avrebbero dovuto intervenire con forza
per difendere gli standard occupazionali: mi riferisco allo stabilimento
Peroni".(Ansa)

Nato. Interrogazione di Zanella su assemblea parlamentari a Venezia

La deputata verde Luana Zanella ha inviato una interrogazione al ministro
dell’interno a proposito dell’assemblea dei parlamentari Nato che si
dovrebbe tenere a Venezia il prossimo novembre. Nell’interrogazione Zanella
chiede al ministro Pisanu se corrisponde al vero la notizia secondo cui c’è
stato un parere tecnico negativo sotto il profilo della sicurezza da parte
o del questore di Venezia o del comandante dei carabinieri, in relazione
allo svolgimento dell’ assemblea dei parlamentari Nato, che si dovrebbe
tenere a Venezia tra il 12 e il 16 novembre nelle sedi congressuali del
lido di Venezia. “Se è vero che il ministero dell’interno ha ricevuto il
parere tecnico negativo riguardante la sicurezza, gli chiediamo ­ conclude
Zanella ­ di riconsiderare la scelta veneziana come sede per lo svolgimento
dell’assemblea dei parlamentari. Stando così le cose, sarebbe del tutto
irresponsabile voler mantenere l’evento nella città lagunare”.

Forum sociale europeo. Verdi: rilasciare i fermati

"Chiediamo che i tre arrestati siano immediatamente rilasciati e
condanniamo l'atteggiamento tenuto dalla polizia e dagli organizzatori del
forum. Ci attiveremo in tutte le sedi opportune per denunciare l'accaduto".
Lo scrive la Federazione dei Verdi di Bologna in una nota sulla vicenda
degli attivisti fermati a Londra a margine della manifestazione del Social
forum europeo. La nota porta la firma, oltre a quella dei gruppi del
comune, della provincia di Bologna e della regione Emilia-Romagna,
dell'onorevole Paolo Cento. "Apprendiamo dai militanti verdi presenti alla
manifestazione che due attivisti del movimento, Vittorio Sergi e Andrea
Olivieri, sono stati arrestati dalla polizia inglese". Insieme ai due
italiani, si legge nel comunicato, "é stato arrestato anche un greco di
Salonicco, di cui non sappiamo nulla". "I tre erano intervenuti il giorno
prima al Social forum criticando i modi burocratici ed escludenti che gli
attuali Social forum internazionali stanno assumendo - spiega la nota -. Al
momento dell'arresto procedevano insieme ad altre persone, verso il corteo
ma fuori dalla metropolitana. Tutti sono stati bloccati dalla polizia senza
motivo apparente, messi in stato di fermo, e successivamente arrestati,
mentre tutti gli altri venivano rilasciati". "La cosa ci sembra molto grave
e ancor più grave è il fatto che alle persone che hanno tentato di
comunicare al corteo quanto stava accadendo è stato negato il microfono
dalla security del social forum - conclude - siamo letteralmente allibiti e
preoccupati per la sorte dei tre arrestati. Ci appare ormai lontanissimo lo
spirito aperto e partecipato che aveva animato il primo forum di Porto
Alegre". (Ansa)

Lombardia. Verdi: governo minaccia anche i parchi della provincia di Milano

La norma contenuta nel disegno di legge di delega per l’ambiente, sul quale
il governo ha posto la fiducia, che permette di sanare le costruzioni
abusive realizzate su beni paesaggistici fa scattare l’allarme alla
Provincia di Milano. “Siamo in presenza di un sostanziale condono afferma
Pietro Mezzi, assessore provinciale alla politica del territorio e parchi
perché, anche se subordinata a un non meglio precisato accertamento di
compatibilità paesaggistica, è possibile ottenere la sanatoria dietro
pagamento di una sanzione pecuniaria. La riproposizione di una logica
perversa che finirà per generare distorsioni devastanti all’interno delle
aree vincolate e dei parchi della provincia milanese. E il disegno di legge
prevede di sanare gli abusi compiuti entro il 30 settembre, cioè fino a
ieri. Il problema non è rappresentato solo dal danno concreto e immediato,
peraltro consistente, ma dal segnale che lancia ai trasgressori: ci sarà
sempre un’occasione per portare a casa il risultato, anche a fronte di
violazioni plateali dei vincoli paesaggistici. E la Regione Lombardia cosa
dice? Un ente serio dovrebbe opporsi a provvedimenti come questo conclude
l’assessore Mezzi ma la Regione preferisce spendere 210.000 euro per
finanziare un convegno di un giorno, come la conferenza sulle aree protette
tenuta a Soncino, mentre ogni anno diminuisce gli stanziamenti proprio per
i parchi.”

OGM. Greenpeace: subito il decreto

Greenpeace sottolinea ancora una volta l’urgenza dell’emanazione di un
decreto legge il più restrittivo possibile sulla coesistenza tra
agricoltura convenzionale, biologica ed ogm. “Non c’è più tempo da perdere,
basta con i continui rinvii e con la scarsa chiarezza. E’ insopportabile
l’agonia di un decreto che dovrebbe venire subito incontro alle richieste
di agricoltori, consumatori e produttori” afferma Federica Ferrario,
campagna ogm di Greenpeace. Bisogna interviene subito con regole chiare,
alle porte c’è anche il riso gm. Il prossimo anno, infatti la Cina rischia
di commercializzare il riso transgenico. “Il riso gm è una seria minaccia
alla sicurezza alimentare della nazione più popolata del mondo dove il
cereale costituisce l’alimento base della dieta. Oltre 100 milioni di
persone nel mondo dipendono da quest’alimento. Il 2004 è l’anno
internazionale del riso, ma con quello gm si gioca con la vita di milioni
di persone” ricorda Ferrario. Un nuovo rapporto di Greenpeace spiega come
la commercializzazione del riso gm in Cina minacci la biodiversità delle
varietà locali. La Cina presenta ben 75.000 varietà di riso, la maggiore
ricchezza a livello mondiale. Se il riso venisse coltivato in campo aperto
contaminerebbe le varietà locali come accaduto in Messico con il mais gm.
Ricerche condotte da scienziati cinesi hanno dimostrato che il polline del
riso ogm arriva anche a 110 metri di distanza, in presenza di venti forti.
Inoltre, se la Cina lo commercializzasse, altri paesi asiatici come
Tailandia ed India potrebbero seguirne l’esempio. In teoria potremmo anche
non venire a conoscenza della coltivazione del riso gm in Cina: il Governo
non è infatti tenuto ad informare il pubblico dell’approvazione di una
nuova varietà geneticamente manipolata. La richiesta dell’azienda arriva al
ministero dell’agricoltura che, solitamente, dopo 3 o 6 mesi, concede il
via libera.

Delega ambientale. Wwf: e' questo il vero 'mostro' da sconfiggere

"E' davvero intollerabile il livello di confusione che c'e' sulla sanatoria
paesaggistica contenuta nella legge-delega". Lo dice Gaetano Benedetto,
segretario aggiunto del Wwf. "Questo dimostra da un lato quanto il testo
sia poco chiaro, e da un altro quanti rischi si correranno nella sua
applicazione. Meglio farebbe il Governo a fornire una interpretazione
autentica e restrittiva. Visto poi che le cose sanabili sono comunque
gravi, e' opportuno per tutti evitare di dire che si potra' sanare tutto e
ovunque. Va infine richiamata - aggiunge- l'attenzione di tutti
sull'insieme della legge-delega, visto che il dibattito sulla sanatoria
paesaggistica ha posto in secondo piano la gravita' dell'attacco alla
legislazione ambientale che la proposta governativa contiene". Nello
specifico il WWF ritiene che sia interesse di tutti dare una
interpretazione rigorosa e restrittiva del comma 37 della legge-delega che,
"come e' noto, contiene la possibilita' di sanare gli abusi paesaggistici
con la conseguente estinzione dei reati ad essi collegati". Secondo alcuni,
ricorda ancora l'associazione del panda, sarebbero in tal modo sanabili
anche quelle cubature abusive realizzate in aree vincolate. Un
interpretazione del testo dovrebbe far escludere tale possibilita',
"poiche' mai, in nessuna parte, viene citata la possibilita' di sanare
abusi urbanistici, cioe' opere realizzate in assenza di licenza edilizia o
di previsione urbanistica". Infatti l'art.37 "con chiarezza non solo parla
di mancanza o difformita' di autorizzazione paesaggistica, ma
esplicitamente estingue solo i reati paesaggistici contenuti nell'art.181
del recente codice per i beni culturali. Se si fossero potuti sanare anche
gli abusi urbanistici, si sarebbe dovuto prevedere una estinzione dei reati
previsti dalla legge 47/85, quando in realta' cosi' non e'". Dopo, spiega
ancora il WWF commentando la delega ambientale, la recente sentenza della
Corte costituzionale sul condono approvato dal governo Berlusconi lo scorso
anno, "se si trattasse di un condono, sarebbe necessario un coinvolgimento
delle regioni, che invece non e' previsto - sottolinea il magistrato e vice
presidente del Wwf, Maurizio Santoloci - questo sta a significare che la
norma si applica esclusivamente per gli abusi paesaggistici, cioe' quegli
abusi che riguardano immobili legittimi, cioe' costruiti con licenza
edilizia o condonati, ricadenti in aree con vincoli paesaggistici (che
costituiscono circa il 47% del territorio italiano)". Tali abusi devono
essere relativi "soltanto agli aspetti paesaggistici, non possono quindi
avere aumenti di volumetria, poiche' le volumetrie di riferimento sono
quelle indicate nelle licenze edificatorie degli immobili stessi". La
situazione e' "comunque grave: poiche' poi la legge parla genericamente di
'lavori', potranno essere sanate anche opere abusive quali piste forestali,
strade, realizzazione di pali, tralicci ed antenne, tagli di boschi. Si
sana tantissimo- aggiunge il WWF- anche all'interno delle aree protette,
purche' non si tratti di cubature ex-novo, si sanano anche aspetti che non
erano stati previsti nel recente condono". Per costruire in area vincolata
sono necessarie entrambe le autorizzazioni (paesaggistica,
urbanistica/edilizia): il provvedimento del Governo interviene solo su una
di queste. "sebbene non si tratti di un condono generalizzato, la
situazione e' estremamente grave lo stesso" sottolinea Benedetto. Sino ad
ieri infatti "la sanatoria (che e' cosa diversa dal condono) era possibile
solo nelle aree non vincolate. L'auspicio e' che la Camera dei Deputati
intervenga con la dovuta forza, cancellando questo aspetto del
provvedimento. Ed ancora speriamo che la legge-delega nel suo complesso non
passi, e che si sollevi la necessaria attenzione di quanto di altro e di
grave in questa e' contenuto". (Dire)

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Sito nazionale della Federazione dei Verdi: www.verdi.it