Scatenato a Riva del Garda
Grillo striglia tutti
«L´inceneritore? È una truffa»
RIVA DEL GARDA - Era uno «show» privato, ad uso e consumo dei
convegnisti di «Gold Age», il raduno nazionale della Fenacom. Ma come si
fa a resistere a un monologo di Beppe Grillo? Specialmente quando
traccia con spietata analisi i mali della società italica, passando dal
«caso Parmalat» ai «bond», e spiegandoci quali saranno i «casi» di
domani. E così il palacongressi, ieri mattina, era pieno, strapieno. E
non solo di convegnisti.
Grillo parte in quarta, da subito. «In tv ci vado poco. Cosa volete,
sono permalosi» dice all´inizio. E spiega: «Non so nemmeno dove mi
colloco. Ma io vorrei fare il comico, far divertire la gente... e
invece, dopo il caso Parmalat, mi ritrovo a essere il più grande esperto
mondiale di economia».
La gente ride, ma lui incalza: «E´ vero. Sono venuti persino quelli
della CNN a intervistarmi. Mi hanno chiesto: ma lei, come faceva a
sapere tutto due anni prima? Proprio quello che mi hanno chiesto due
generali della Finanza quando sono venuti a prelevarmi come "testimone a
conoscenza dei fatti". Gli ho detto: ecco qua, HYPERLINK
"
http://www.bankitalia.it"
www.bankitalia.it, c´è l´elenco delle 30
società italiane più indebitate».
Ci ride su, Beppe Grillo, ma poi affonda i denti: «Quando una società ha
un fatturato di 39 miliardi e un debito di 39 miliardi, sta in piedi una
settimana. In Italia, invece...».
Nel suo lungo show ne ha per tutti: cita la Telecom, la Fiat, Fininvest,
l´Enel. Tira fuori nomi e cognomi, raccontando di Tronchetti Provera,
dei Benetton, e poi i politici. A cominciare da Berlusconi, che nomina
una sola volta per nome, e poi chiama solo «il liftato».
«Un po´ mi manca Tremonti - attacca Grillo - che quando andava
all´Unione Europea diceva che è ora di frenare i paradisi fiscali. E´
come sentire Maria Goretti che dice "avrei un po´ voglia di scopare"». E
poi via con la Moratti: «Con la riforma della scuola, ha abolito i
cicli... tanto, da quando non li ha più lei...»
Alla radice, oltre alle battute comiche, c´è un filo sottile che lega
indignazione a speranza per il futuro. «Io non ce la faccio proprio -
dice il comico genovese - a trasformarmi in Schifani e non dire niente.
E´ che in Italia, quando andiamo a votare, siamo costretti a scegliere
fra il peggio ed il "leggermente meno peggio". E sopportiamo tutto.
Siamo una leggenda mondiale! Pensate agli spagnoli con Aznar: racconta
balle, e lo mandano a casa in 48 ore! Da noi invece il liftato si è
tolto di mezzo. Non si fa più vedere. Ha cambiato strategia, ha detto:
mandiamo avanti i Fassino e i D´Alema che si eliminano da soli».
Mentre la sala di Riva del Garda trema dagli applausi, lui va subito al
sodo: «Quando siete davanti alla tv, è la paralisi del cervello. Io sono
convinto invece che sarà la rete la speranza. Signori - dice,
rivolgendosi agli anziani commercianti - mettetevi internet in casa. Lo
so che è difficile, è difficile anche per me. Ma cinque anni fa
sembravano difficili anche i telefonini, e oggi ce l´avete tutti!»
Un suo cavallo di battaglia, però, è il tema dell´energia. Con l´Enel ha
una battaglia aperta da tempo, lui che si è messo i pannelli solari in
casa e la corrente non la paga, ma la vende all´Enel. «State attenti -
dice al pubblico - attenti alle parole. Quando vi dicono "ci sono da
comperare dei bond", se dicessero le cose col loro nome, "ci sarebbero
da comprare delle cambiali", voi gli direste: ma vaff....»
E così con l´energia: «L´inceneritore è un´altra truffa. Lo chiamano
termovalorizzatore; così la spazzatura si chiama "materia prima".
Attenti, è importante - ammonisce Grillo - perché invece di dire
"bruciamo i rifiuti nel forno" vi dicono "la materia prima produce
energia nel termovalorizzatore". Ma non vi dicono che se bruci un chilo
di rifiuti, ne vanno via tre di gas, e si producono tre etti di cenere
concentrata e tossica che nessuno la vuole».
Per Grillo, che ha poi incontrato i giornalisti, «La scelta degli
inceneritori è così: una volta realizzati, hanno bisogno di sempre più
rifiuti per funzionare. Invece di incentivare il riutilizzo dei rifiuti,
e poi la raccolta differenziata, con l´inceneritore si arriva
all´assurdo di dover importare rifiuti per renderlo economicamente. In
Germania - spiega il comico - fanno arrivare i treni di rifiuti di
Napoli. Ma vi pare una cosa seria?»
Gigi Zoppello
l'Adige, 09 ottobre 2004
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