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AGNOLETTO: IL PARLAMENTO EUROPEO SI IMPEGNI PER LA RIAPERTURA DI INDYMEDIA
E PER GARANTIRE UNA LIBERTA FONDAMENTALE, QUELLA DI INFORMAZIONE
Bruxelles, 13 ottobre 2004 - Vittorio Agnoletto è intervenuto oggi
pomeriggio nel question time della sessione plenaria di Bruxelles chiedendo
un impegno formale del Parlamento Europeo per la riapertura di Indymedia e
per la garanzia della piena libertà di informazione ed espressione. Di
seguito il testo del suo intervento:
Giovedi' 7 ottobre 2004, l'FBI, su ordine federale, ha richiesto a
Rackspace (un provider statunitense) di consegnare loro l'hardware dei due
server che ospitano Indymedia, decine di altri nodi del network, tra cui
quello italiano, e molti progetti no-profit internazionali.
Rackspace li ha consegnati immediatamente senza prima avvisare gli
amministratori delle macchine e senza rendere note le basi legali di questa
consegna in territorio britannico.
Indymedia, che tutti ricordiamo per il grande lavoro di informazione e
contro-informazione svolto durante le tragiche giornate del G8 di Genova,
non conosce ancora oggi i motivi della sottrazione dei propri dati e questo
non e' un caso, visto che non e' necessaria alcuna giustificazione pubblica
per negare la liberta' di informazione e di espressione.
Rackspace si è limiatata a notificare che la richiesta era basata
sull'applicazione del MLAT (Mutual Legal Assistment Treaty), un accordo
internazionale che stabilisce delle procedure di collaborazione tra i vari
Paesi in caso di reati relativi al terrorismo, rapimenti e riciclaggio di
danaro.
A chiusura del suo breve intervento di un minuto Agnoletto ha ricordato
come limpegno del Parlamento Europeo in difesa del diritto
allinformazione così volgarmente calpestato dovrebbe essere qualcosa di
trasversale ai diversi gruppi politici che compongono laula: Ciò che è in
discussione è uno spazio di libertà imprescindibile per la nostra società.