[NuovoLaboratorio] Beppe Grillo: L'inceneritore è una truffa

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Autore: Andrea Agostini
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Oggetto: [NuovoLaboratorio] Beppe Grillo: L'inceneritore è una truffa
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Scatenato a Riva del Garda

Grillo striglia tutti

«L´inceneritore? È una truffa»

RIVA DEL GARDA - Era uno «show» privato, ad uso e consumo dei convegnisti di «Gold Age», il raduno nazionale della Fenacom. Ma come si fa a resistere a un monologo di Beppe Grillo? Specialmente quando traccia con spietata analisi i mali della società italica, passando dal «caso Parmalat» ai «bond», e spiegandoci quali saranno i «casi» di domani. E così il palacongressi, ieri mattina, era pieno, strapieno. E non solo di convegnisti.
Grillo parte in quarta, da subito. «In tv ci vado poco. Cosa volete, sono permalosi» dice all´inizio. E spiega: «Non so nemmeno dove mi colloco. Ma io vorrei fare il comico, far divertire la gente... e invece, dopo il caso Parmalat, mi ritrovo a essere il più grande esperto mondiale di economia».
La gente ride, ma lui incalza: «E´ vero. Sono venuti persino quelli della CNN a intervistarmi. Mi hanno chiesto: ma lei, come faceva a sapere tutto due anni prima? Proprio quello che mi hanno chiesto due generali della Finanza quando sono venuti a prelevarmi come "testimone a conoscenza dei fatti". Gli ho detto: ecco qua, www.bankitalia.it, c´è l´elenco delle 30 società italiane più indebitate».
Ci ride su, Beppe Grillo, ma poi affonda i denti: «Quando una società ha un fatturato di 39 miliardi e un debito di 39 miliardi, sta in piedi una settimana. In Italia, invece...».
Nel suo lungo show ne ha per tutti: cita la Telecom, la Fiat, Fininvest, l´Enel. Tira fuori nomi e cognomi, raccontando di Tronchetti Provera, dei Benetton, e poi i politici. A cominciare da Berlusconi, che nomina una sola volta per nome, e poi chiama solo «il liftato».
«Un po´ mi manca Tremonti - attacca Grillo - che quando andava all´Unione Europea diceva che è ora di frenare i paradisi fiscali. E´ come sentire Maria Goretti che dice "avrei un po´ voglia di scopare"». E poi via con la Moratti: «Con la riforma della scuola, ha abolito i cicli... tanto, da quando non li ha più lei...»
Alla radice, oltre alle battute comiche, c´è un filo sottile che lega indignazione a speranza per il futuro. «Io non ce la faccio proprio - dice il comico genovese - a trasformarmi in Schifani e non dire niente. E´ che in Italia, quando andiamo a votare, siamo costretti a scegliere fra il peggio ed il "leggermente meno peggio". E sopportiamo tutto. Siamo una leggenda mondiale! Pensate agli spagnoli con Aznar: racconta balle, e lo mandano a casa in 48 ore! Da noi invece il liftato si è tolto di mezzo. Non si fa più vedere. Ha cambiato strategia, ha detto: mandiamo avanti i Fassino e i D´Alema che si eliminano da soli».
Mentre la sala di Riva del Garda trema dagli applausi, lui va subito al sodo: «Quando siete davanti alla tv, è la paralisi del cervello. Io sono convinto invece che sarà la rete la speranza. Signori - dice, rivolgendosi agli anziani commercianti - mettetevi internet in casa. Lo so che è difficile, è difficile anche per me. Ma cinque anni fa sembravano difficili anche i telefonini, e oggi ce l´avete tutti!»
Un suo cavallo di battaglia, però, è il tema dell´energia. Con l´Enel ha una battaglia aperta da tempo, lui che si è messo i pannelli solari in casa e la corrente non la paga, ma la vende all´Enel. «State attenti - dice al pubblico - attenti alle parole. Quando vi dicono "ci sono da comperare dei bond", se dicessero le cose col loro nome, "ci sarebbero da comprare delle cambiali", voi gli direste: ma vaff....»
E così con l´energia: «L´inceneritore è un´altra truffa. Lo chiamano termovalorizzatore; così la spazzatura si chiama "materia prima". Attenti, è importante - ammonisce Grillo - perché invece di dire "bruciamo i rifiuti nel forno" vi dicono "la materia prima produce energia nel termovalorizzatore". Ma non vi dicono che se bruci un chilo di rifiuti, ne vanno via tre di gas, e si producono tre etti di cenere concentrata e tossica che nessuno la vuole».
Per Grillo, che ha poi incontrato i giornalisti, «La scelta degli inceneritori è così: una volta realizzati, hanno bisogno di sempre più rifiuti per funzionare. Invece di incentivare il riutilizzo dei rifiuti, e poi la raccolta differenziata, con l´inceneritore si arriva all´assurdo di dover importare rifiuti per renderlo economicamente. In Germania - spiega il comico - fanno arrivare i treni di rifiuti di Napoli. Ma vi pare una cosa seria?»

Gigi Zoppello

l'Adige, 09 ottobre 2004



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