[Forumlucca] Econews - 8 ottobre 2004

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Szerző: Federazione dei Verdi di Lucca
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] Econews - 8 ottobre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Superbollo. Lion: bene, ma occorrono più incentivi per trasporto pubblico
- Caccia. Pecoraro Scanio a Casini: grave attacco ad ambiente e fauna selvatica
- Ogm. Pecoraro Scanio: coesistenza inquinerebbe prodotti bio e tipici
- Finanziaria. Verdi: proposta di AN deprecabile
- Finanziaria. Pecoraro Scanio: è contro ambiente e consumatori
- Procreazione. Verdi su proposta Amato: tanto rumore per nulla
- Petrolio. Pecoraro Scanio: nostalgia nucleare blocca innovazione
- Coppie di fatto. Zanella: destra teme successo Pacs
- Capo Teulada. Bulgarelli: massimo sostegno ai pescatori
- Animali. Zanella: su canguro morto Sirchia indaghi
- Università. Bulgarelli: sì a protesta ricercatori
- Unione Europea. I Verdi favorevoli all'apertura di trattative per
l'ingresso della Turchia
- Emilia-Romagna. Verdi: ogni anno 500 donne straniere allontanate dalla strada
- Rifiuti. Corte UE condanna Italia per definizione pericolosi
- Superbollo. Wwf: è un piccolo segnale, non resti isolato
- Ponte Messina. Italia Nostra: ma Sicilia incentiva traffico sul mare
Econews dalle agenzie estere:
- More protection urged for rare toothfish at CITES (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27582/story.htm
- Myanmar leader says more than half of country is forested (ENN)
http://www.enn.com/ch_forest.html?id=10


Superbollo. Lion: bene, ma occorrono più incentivi per trasporto pubblico

“Il superbollo va bene ma non basta: occorrono incentivi per il trasporto
pubblico, proprio quelli che il governo ha saccheggiato”. Marco Lion,
deputato verde della Commissione ambiente interviene in merito al piano di
una tassazione differenziata in funzione delle emissioni annunciato dal
sottosegretario Roberto Tortoli, e sottolinea che "il governo non ha
precisato quando e con quale provvedimento indente applicare la tassazione.
Del resto, i nostri sospetti - dice Lion - sono fondati: non solo non
abbiamo più sentito parlare di carbon tax, un mezzo fondamentale per
combattere l'inquinamento, ma ricordo che i superinquinanti gipponi si sono
moltiplicati nelle strade delle nostre città grazie al creativo Tremonti
che li ha detassati”.

Caccia. Pecoraro Scanio a Casini: grave attacco ad ambiente e fauna selvatica

“Caro presidente, le scrivo per manifestarle la mia più viva preoccupazione
e quella del partito che rappresento in merito alle ultime vicende della
cosiddetta riforma della legge n. 157/92 sulla conservazione della fauna
selvatica e sulla regolamentazione dell’attività venatoria”. Inizia così la
lettera che il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio ha inviato al
presidente della Camera Pierferdinando Casini per segnalare la grave
situazione determinata dallo stravolgimento della normativa sulla fauna e
sulla caccia voluta da una parte della maggioranza, con la chiusura in
comitato ristretto del testo del relatore Onnis (An), molto contestato
dalle opposizioni. “Con profonda amarezza ed indignazione ­ scrive Pecoraro
Scanio al presidente della Camera - i Verdi, il mondo ambientalista, i
cittadini, gran parte dello stesso mondo venatorio vedono proseguire con
accanimento i tentativi di alcuni parlamentari di finalizzare il loro
delicato compito di legislatori allo stravolgimento delle regole che il
nostro paese si è dato nel 1991 alla ricerca di un equilibrio tra la
conservazione della fauna e l’esercizio della caccia. Ma lo stravolgimento
delle regole non riguarda solo l’Italia perché costituisce un attacco anche
alla normativa europea, soprattutto alla direttiva uccelli (79/409 cee). Il
Governo italiano sta nuovamente esercitando in sede di Unione Europea forti
pressioni per tentare di scardinare i tempi prescritti dall’unione per
l’esercizio venatorio prolungandoli sino al mese di febbraio, vale a dire
nella fase più delicata per i cicli biologici delle popolazioni naturali,
quella della riproduzione. Un analogo tentativo è già stato respinto
dall’Europa due anni fa. Altre pressioni si stanno indirizzando nei
confronti dell’Istituto nazionale della fauna selvatica, unico organismo
scientifico riconosciuto dalla legge nazionale n. 157/92 che sinora ha
svolto un ruolo egregio sotto il profilo scientifico anche in Europa”. “E’
importante ­ ha spiegato il leader del sole che ride - che Casini
intervenga presso il Parlamento dove si sta consumando un grave attacco
contro la fauna selvatica, contro l’ambiente, ma anche contro la scienza e
le normative europee ed italiane sulla biodiversità. La verità è che si
spara sui selvatici, ma anche sul diritto internazionale, cercando di
smantellare regole che la parte più responsabile del mondo venatorio
difende con determinazione. Se si realizzerà la controriforma degli
estremisti delle doppiette, l’unica risposta sarà il referendum”.

Ogm. Pecoraro Scanio: coesistenza inquinerebbe prodotti bio e tipici

“Occorre una normativa che tuteli l’agricoltura italiana dalla
contaminazione da ogm. Aprire alla coesistenza sarebbe un errore, per noi
prioritario è garantire la libertà di agricoltura contro chi vuole
distruggere le produzioni biologiche e tipiche”. Lo ha detto il presidente
dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio in merito al decreto sugli ogm che verrà
presentato oggi in consiglio dei ministri. “Il principio di responsabilità
per chi inquina i campi con ogm è un primo passo verso ciò che verdi,
agricoltori, ambientalisti e consumatori chiedono da anni. Il decreto legge
- aggiunge il leader del sole che ride - deve garantire però effettivi
controlli e rigore, anche perché, al di là delle buone intenzioni
manifestate, rischia di essere accolto dalle multinazionali del biotech
come un via libera alla contaminazione ogm che distruggerebbe l’agricoltura
biologica, tipica e di qualità”.

Finanziaria. Verdi: proposta di AN deprecabile

“La proposta di AN sui casinò è deprecabile”. Mauro Bulgarelli, deputato
verde e animatore di comitati anti-casinò della riviera romagnola, non ha
dubbi: “le cosiddette case da gioco sono un bacino fertile per malaffare e
patologie. In Italia ci sono già molte vittime per la dipendenza da
videogiochi, non è davvero il caso di creare i presupposti per aumentare le
statistiche, visto che il gioco d'azzardo, cioè quello praticato nei
casinò, è una patologia di tipo compulsivo. Per questo, l’idea di farne uno
in ogni regione è rischiosissima da un punto di vista sociale e sul piano
del malaffare. Inoltre, un casinò non può essere autorizzato da una legge:
occorre un atto di democrazia diretta, cioè il consenso delle popolazioni
che dovrebbero accogliere queste strutture che modificherebbero in modo
sostanziale il territorio”.

Finanziaria. Pecoraro Scanio: è contro ambiente e consumatori

“Sono sempre più le mani nelle tasche degli italiani. I tagli agli
investimenti ambientali sono evidenti, mentre tasse e balzelli si
moltiplicano in modo spudorato”. Lo ha detto il presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio parlando di una Finanziaria “che vampirizza
cittadini ed enti locali e che si tradurrà in un aumento delle tasse in
sede locale e in tagli ai servizi sociali e all’ambiente”. “Sono arrivati a
introdurre persino i bolli sui giudici di pace ­ aggiunge il leader dei
Verdi ­ con questa Finanziaria il governo prospetta al paese un tunnel che
inciderà molto pesantemente sugli stili di vita di milioni di cittadini.
Siamo di fronte a un governo che non è in condizione di mantenere neppure
mezza delle promesse fatte al paese”.

Procreazione. Verdi su proposta Amato: tanto rumore per nulla

“Una volta tanto noi Verdi siamo d’accordo con il ministro Sirchia: la
possibilità di modificare la legge sulla procreazione con questo Parlamento
è solo una chiacchiera: si fa tanto rumore per nulla ­ ha dichiarato Luana
Zanella, coordinatrice deputati verdi. Tutto l’ambaradan che si è sollevato
dopo la raccolta delle firme per il referendum allo scopo di evitare il
pronunciamento democratico sui quesiti non porterà proprio a un bel niente.
E’ quanto mai improbabile infatti che quella parte del Parlamento che ha
difeso con determinazione la legge sulla fecondazione, rifiutando in modo
categorico ogni proposta emendativa, torni ora sui propri passi rimettendo
in discussione il testo della normativa che ha difeso con tanta ostinazione”.

Petrolio. Pecoraro Scanio: nostalgia nucleare blocca innovazione

“E’ desolante questa litania dei nostalgici del nucleare che blocca una
vera svolta energetica verso le fonti rinnovabili, l’innovazione, il
risparmio e l’efficienza”. Lo ha detto il presidente dei Verdi Alfonso
Pecoraro Scanio giudicando “pericolose e vecchie di cinquant’anni” le
aperture del vice ministro delle attività produttive Adolfo Urso al
nucleare. “L’aumento del petrolio era prevedibile ed inevitabile ­ ha
aggiunto il leader del sole che ride - perché è una fonte in esaurimento e
peraltro altamente inquinante. Tuttavia deve essere letta come una grande
opportunità per investire sulla ricerca energetica, sul solare e sulle
altre fonti rinnovabili che oggi diventano convenienti non solo sotto il
profilo ambientale, ma anche dal punto di vista economico. In questo
contesto l’intervento di Urso rappresenta la resa del Governo verso
l’innovazione e la ricerca. Il nucleare è pericoloso e antieconomico e dopo
decenni di sperimentazioni ed applicazioni non ha ancora risolto i problemi
della sicurezza e dello smaltimento. E’ quanto mai curiosa questa
riscoperta del vecchio nucleare da parte di un Governo senza idee che lo
promuove proprio mentre molti paesi lo stanno abbandonando o bloccando. Il
vero handicap per un vero piano energetico nazionale sta proprio in questa
nostalgia nucleare che blocca ogni seria innovazione”.

Coppie di fatto. Zanella: destra teme successo Pacs

''I Pacs sono una proposta molto civile, gli attacchi della destra sono del
tutto fuori luogo”. Luana Zanella, deputata verde, sostiene che “il patto
civile di solidarietà è una realtà che si sta diffondendo in sintonia con i
costumi e gli stili di vita delle persone. La destra teme il successo della
proposta del centro sinistra perché è consapevole che trova il suo
radicamento proprio nella società”.

Capo Teulada. Bulgarelli: massimo sostegno ai pescatori

"Occorre dare il massimo sostegno ai coraggiosi pescatori di Capo Teulada
che, nonostante le intimidazioni e i colpi sparati vicino alle loro barche,
da anni combattono per la sopravvivenza". Lo afferma il deputato dei Verdi
Mauro Bulgarelli. Da giorni- prosegue Bulgarelli- i pescatori di Teulada
continuano la protesta di fronte al poligono militare, impedendo le
esercitazioni militari. La Sardegna paga un prezzo altissimo in termini di
territori militarizzati, ospitando i maggiori poligoni di tiro d'Europa; in
Sardegna lo Stato italiano ha finto ci fosse il deserto, impiantando
poligoni che minacciano seriamente la salute della popolazione e, come nel
caso di Teulada, distruggono l'economia locale tradizionalmente legata alla
pesca". "Evidentemente- conclude Bulgarelli- l'attuale ministro della
difesa si disinteressa completamente della sorte di questi cittadini sardi,
poiche' l'intensita' e la frequenza delle esercitazioni non e' mai stato
tanto alta come in questo periodo; e' forse per questo che non ha risposto
a nessuna delle interrogazioni che gli ho presentato sull'inaccettabile
situazione di Teulada". (Dire)

Animali. Zanella: su canguro morto Sirchia indaghi

La deputata verde Luana Zanella ha inviato una interrogazione al ministro
della salute Sirchia dove chiede di aprire un’indagine per fare luce sulla
assurda e tragica vicenda pubblicata sul quotidiano Corriere della sera di
ieri di un canguro morto, sembra per lo stress, durante la produzione di
uno spot pubblicitario per l’azienda di articoli sportivi Invicta
commissionata alla Sipra; lo spot sarebbe stato trasmesso sulle reti Rai.
Zanella, nell’interrogazione, chiede come mai non sia stata chiesta la
doverosa autorizzazione per il trasporto dell’animale che, in quanto
annoverato tra le specie pericolose, dovrebbe essere trasportato in
apposite gabbie e a bordo di mezzi coibentati ed omologati; e se siano
stati commessi reati di maltrattamento fisico e psicologico nei confronti
dell’animale tali da provocarne la morte. Sembrerebbe che ci siano state
numerose irregolarità a partire dalla mancata autorizzazione per il
trasporto dell’animale,per il quale è necessaria un’autorizzazione della
Asl e del prefetto competenti. L’animale, secondo quanto riferito dagli
operatori della telepromozione, in attesa di girare la scena, era tenuto in
un recinto, sotto il sole, con una temperatura di 38 gradi e di notte era
“ospitato” in una cantina buia; non c’era alcun veterinario presente sul
set e, nel momento in cui si è sentito male, non c’era nessuno che potesse
prestargli soccorso. “Si tratta ­ ha dichiarato la deputata verde ­ di una
vicenda grave, ancor più inquietante in quanto risale all’estate scorsa ed
è stata denunciata solo ora dallo staff che girava la telepromozione”.

Università. Bulgarelli: sì a protesta ricercatori

"E' giusto sostenere i ricercatori nella loro battaglia contro una politica
come quella della Moratti che rischia di avere in futuro ripercussioni
gravissime per tutto il paese". Lo ha dichiarato in una nota il deputato
dei Verdi, Mauro Bulgarelli, intervenendo in merito alla mobilitazione in
corso negli atenei italiani contro il disegno di legge di riforma
dell'università. "La frustrazione dei ricercatori è ormai esplosa -
aggiunge Bulgarelli - moltissimi sono i corsi che rischiano di non partire
quest'anno con danni per il sistema paese incalcolabili". Una situazione
che secondo il parlamentare dei Verdi "é il risultato di una direzione
delle università italiane che non ha saputo o forse non ha voluto cogliere
le diverse istanze e i bisogni degli atenei italiani, ma che ha creduto
invece di poter trasformare in modo autoritario".(Ansa).

Unione Europea. I Verdi favorevoli all'apertura di trattative per
l'ingresso della Turchia

"Siamo favorevoli all'apertura di trattative per l'ingresso della Turchia
nell'Unione europea e in particolare condividiamo tre delle raccomandazioni
contenute nel rapporto della Commissione: la necessità di monitorare
costantemente il rispetto dei criteri di Copenaghen da parte della Turchia,
il carattere aperto dei negoziati stessi, ossia il fatto che l'esito del
processo non sia scontato, e la possibilità di sospendere i negoziati
qualora si verificassero gravi e persistenti violazioni dei principi di
libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani e stato di diritto, i
cardini stessi su cui si fonda l'Unione" ­ ha affermato Monica Frassoni,
co-presidente del gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo commentando la
presentazione delle raccomandazioni sulla Turchia da parte della
Commissione europea. "Esprimiamo invece il più netto disaccordo rispetto
all'ipotesi ventilata di possibili limitazioni alla libertà di movimento
dei lavoratori turchi una volta che la Turchia entri nell'Unione e dopo un
eventuale periodo di transizione. Tale ipotesi non solo non risponde
affatto ai criteri di Copenaghen, ma rinvia a una visione di un'Unione
composta da cittadini di serie A e cittadini di serie B. Non e' questa
l'Europa in cui crediamo." "Non possiamo però nasconderci che i negoziati
saranno lunghi e difficili, soprattutto perché l'eventuale ingresso della
Turchia porrebbe problemi enormi di natura strutturale per l'Unione così
come si presenta oggi; i negoziati con la Turchia devono essere quindi
colti come l'opportunità per rilanciare il processo di riforma e
democratizzazione delle istituzioni europee che non può certo dirsi
concluso con l'adozione del Trattato costituzionale che sarà firmato a Roma
il 29 ottobre prossimo." "Speriamo davvero di poter assistere al miracolo
di una riconciliazione tra le due rive del Bosforo, così come abbiamo avuto
la fortuna di vedere quella tra le due sponde del Reno dopo la Seconda
Guerra Mondiale e a quella tra le due rive dell'Oder dopo la Guerra
Fredda"­ ha commentato sullo stesso argomento Daniel Cohn-Bendit,
co-presidente del gruppo Verdi/ALE.

Emilia-Romagna. Verdi: ogni anno 500 donne straniere allontanate dalla strada

Circa cinquecento donne straniere allontanate ogni anno dalla strada, e
accompagnate nel difficile cammino verso la conquista di una vita normale,
dignitosa. E’ il bilancio del progetto regionale “Oltre la strada”, che per
il 2004-2005 ha ottenuto un finanziamento di 423.500 euro dal dipartimento
per le pari opportunità, attraverso i fondi stanziati per i programmi di
protezione sociale. Il progetto, impegnato nel contrasto allo sfruttamento
a fini sessuali delle donne e minori straniere, si avvale delle possibilità
garantite dall’articolo 18 del testo unico sull’immigrazione, che prevede
l’attivazione di percorsi di protezione e integrazione sociale per chi
decide di uscire da situazioni di violenza e costrizione da parte di
organizzazioni criminali. “Oltre la strada” si fonda su una vera e propria
rete regionale, al cui interno dieci enti - tra comuni, aziende usl e
consorzi socio-sanitari dell’Emilia-Romagna - gestiscono progetti
territoriali con il sostegno di organizzazioni del terzo settore. I
percorsi di protezione e integrazione sociale rivolti alle donne che
lasciano la strada consistono in attività di accoglienza, alfabetizzazione,
formazione e inserimento lavorativo. “Con ‘Oltre la strada’ - spiega
l’assessore regionale alle politiche sociali, Gianluca Borghi - la Regione
Emilia-Romagna intende proseguire nella sua azione di contrasto dello
sfruttamento sessuale di donne e minori, che si traduce, concretamente, con
la presa in carico di circa 500 persone all’anno. Tutto ciò in attesa che
il governo, mentre da un lato eroga finanziamenti per i programmi di
protezione sociale, chiarisca la propria linea di intervento sul tema della
prostituzione in generale”. “stiamo ancora aspettando - continua Borghi -
un confronto con il ministro Prestigiacomo, firmataria insieme a Bossi e a
Fini del disegno di legge con cui il governo intende proibire la
prostituzione per strada. Un provvedimento osteggiato da tutti coloro che,
a prescindere dalla collocazione politica, sono impegnati da anni nella
lotta alla tratta, perché rischia di allontanare ancora di più e nascondere
al chiuso le donne sfruttate complicando, se non vanificando, la preziosa
attività di contatto e aggancio degli operatori e delle operatrici dei
servizi”. “Oltre la strada”, valutato insieme a una settantina di altri
progetti provenienti da tutt’Italia da un’ apposita commissione
interministeriale, è stato finanziato per la quinta volta consecutiva; la
quota erogata dal dipartimento per le pari opportunità corrisponde al 70%
dei fondi di cui disporrà il progetto per il 2004-2005, che potrà contare
anche sul co-finanziamento di 387.000 euro garantiti dalla Regione
Emilia-Romagna.

Rifiuti. Corte UE condanna Italia per definizione pericolosi

Due inadempienze dell'Italia in materia di rifiuti sanzionate dalla Corte
di giustizia europea. Il nostro paese non ha adempiuto agli obblighi
comunitari sulle quantita' massime di rifiuti che possono essere dispensate
dall'obbligo di autorizzazione per lo smaltimento e il recupero, definite
in maniera vaga dall'Italia, e sull'obbligo di corretta definizione dei
rifiuti coperti da dispensa d'autorizzazione, e in questo caso l'Italia ha
sbagliato i codici del catalogo europeo dei rifiuti (Cer) in maniera cosi'
grossolana da far diventare "non pericolosi" rifiuti che invece lo sono. Le
due materie sono disciplinate dalla Direttiva 75/442 (smaltimento e
recupero promuovendo tecnologie piu' pulite) e 91/689 (deroga all'obbligo
di autorizzazione per recupero). Il decreto del ministero dell'ambiente 5
febbraio 1998 sull'individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti
alle procedure semplificate di recupero ha recepito la direttiva sui
pericolosi. E ha previsto che le quantita' massime impiegabili nelle
attivita' di recupero sono determinate dalla potenzialita' annua
dell'impianto in cui si effettua l'attivita'. Nel 2002 la commissione ha
chiesto alla corte di dichiarare che il decreto italiano viola talune
disposizioni di entrambe le direttive. In particolare, la Commissione ha
censurato il fatto che il decreto italiano non stabilisce una quantita'
massima di rifiuti destinati al recupero che possono essere dispensati
dall'obbligo di autorizzazione. Prevede, invece, una quantita' variabile in
funzione della potenzialita' annua di ogni impianto interessato, non
stabilendo una misura facilmente controllabile come deve invece essere,
vista la natura derogatoria dell'esenzione dall'obbligo. Quindi, al
contrario di quanto stabilito dalla direttiva 75/442 l'Italia sostituiva
quantita' massime fisse con quantita' variabili. Peggio vanno le cose con
la definizione imprecisa di rifiuti: le norme tecniche che si riferiscono
ai rifiuti sottoposti a recupero in regime di procedura semplificata sono
estremamente vaghe, e inoltre sono assenti o sbagliati i codici Cer. Per
esempio, la norma tecnica relativa ai cavi di fibra ottica e' priva del
codice Cer, quella ai rifiuti di refrattari in genere e da forni a alta
temperatura e' accompagnata da codici che non permettono di capire se i
rifiuti provengono da forni per alluminio, creando confusione tra
pericolosi e non, e infine la norma tecnica sulle pile all'ossido d'argento
esauste ha il codice di rifiuti non pericolosi. (Dire)

Superbollo. Wwf: è un piccolo segnale, non resti isolato

"Il progetto del ministero dell'ambiente che prevede l'applicazione di un
superbollo per le auto più inquinanti e' un piccolo segnale che ci
auguriamo verra' accompagnato dalle grandi scelte che il governo dovra'
fare rispetto all'energia e all'uso del carbone": ad augurarselo il Wwf che
spiega che se il provvedimento verra' attuato, "ci avvicinerà sicuramente
agli obiettivi di riduzione di emissioni di gas serra prefissati dal
Protocollo di Kyoto dato che 1/3 delle emissioni di Co2 nel nostro paese
proviene proprio dal settore trasporti (i restanti 2/3 dipendono pero dal
settore energetico), ma non dovra' restare elemento isolato altrimenti
rischia di trasformarsi da piccolo segnale positivo a specchietto per le
allodole". Se si vuole intervenire su temi complessi quali la mobilita'
urbana, secondo l'associazione del panda, sono necessari anche strumenti
piu' complessi e integrati in grado di sciogliere i grandi "nodi": la
motorizzazione privata nel nostro paese e' cresciuta considerevolmente e
nel 2000 costituiva con 32.4 milioni di autovetture circa il 72.5% dei
veicoli circolanti, contro lo 0.2% degli autobus. Con quasi 16.000 km pro
capite l'anno l'Italia e' ai primi posti in Europa per intensita' di
mobilita' e piu' della meta' degli spostamenti nel nostro paese avviene su
distanze inferiori a 5 chilometri. Altro dato che conferma l'esistenza uno
dei temi piu' critici della mobilita urbana, e' il tempo "perso" da ciascun
abitante nei rallentamenti e nei blocchi provocati dal traffico: 177 ore
pro-capite in citta di oltre 500.000 abitanti, con costi sociali che
equivalgono a 12.5 miliardi di euro l'anno. "programmi integrati di
intermodalita', sia sulle tratte urbane che perturbane, alternative valide
all'uso di autoveicoli privati, incentivazione a politiche di car pooling e
di car sharing, sono tutte misure per le quali e urgente una scelta su
scala nazionale", conclude la nota del Wwf. (Dire)

Ponte Messina. Italia Nostra: ma Sicilia incentiva traffico sul mare

Ennesimo paradosso per la vicenda del ponte sullo stretto: il progetto
contraddice una legge regionale che appoggia il traffico via mare. Lo rende
noto Italia Nostra che racconta come la regione siciliana favorisca ed
incentivi economicamente il trasporto combinato strada-mare delle merci con
la legge del 22 giugno 2004. Ed e' sacrosanto e logico incoraggiare
all'utilizzo di un sistema veloce e di minor impatto ambientale del
trasporto su gomma. Ma se il ponte fosse costruito ed operante, la legge
sarebbe in contrasto con quanto i finanziatori privati hanno espressamente
richiesto alla commissione fontana. La Commissione (interministeriale
infrastrutture-tesoro incaricata di esaminare la "bancabilita'" del
progetto ponte) ha, infatti, posto espressamente, fra le condizioni del
project financing " che lo stato sia in grado di "governare" e provvedere
alla "regolamentazione dei servizi di traghettamento e delle autostrade del
mare, per mitigare il possibile effetto di cattura del traffico da parte di
questi servizi". In altre parole, per avviare i finanziamenti per il ponte
lo stato deve impegnarsi a ostacolare il piu' possibile il traffico su
traghetti. Questo "particolare" dello sciagurato progetto del ponte sullo
stretto ha sorpreso pure la IV commissione della assemblea regionale
siciliana, che lo ha appreso durante l'audizione del 6 ottobre dalla
relazione di Italia Nostra, Wwf e Legambiente. "La regione abbandoni il
mega-progetto e appoggi coerentemente lo sviluppo del traffico via mare,
piu' ecologico e piu' sicuro", esortano gli ambientalisti. (Dire)

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Sito nazionale della Federazione dei Verdi: www.verdi.it