[NuovoLaboratorio] G8, nuova battaglia sui tabulati

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Autore: antonio bruno
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Oggetto: [NuovoLaboratorio] G8, nuova battaglia sui tabulati
secolo xix

G8, nuova battaglia sui tabulati
Le telefonate durante il blitz alla Diaz. Gli avvocati non mollano:
vogliono sapere che fine hanno fatto quei documenti addotti come prove
dall'accusa
Esposto dei difensori dei poliziotti alla Procura dopo la bocciatura del
gip in aula

Genova. «Vogliamo sapere che fine hanno fatto gli originali dei tabulati
delle telefonate che nella notte dell'irruzione da parte della polizia
nella Diaz intercorsero tra i poliziotti all'interno della scuola e
l'esterno».
Questo, in estrema sintesi, quello che ieri mattina con una memoria-esposto
hanno chiesto tre avvocati che difendono alcuni dei poliziotti indagati per
l'irruzione all'interno della scuola durante il G8 genovese e che devono
rispondere di lesioni, falso, calunnia e abuso di atti di ufficio.
Il documento, che è stato presentato al procuratore capo Francesco Lalla e
al procuratore generale Domenico Porcelli, porta le firme degli avvocati
Marco Corini, Carlo di Bugno e del professor Enrico Marzaduri che difendono
i dirigenti e alti funzionari Giovanni Luperi, Gilberto Caldarozzi, Filippo
Ferri, Salvatore Gava e l'ispettore Davide Da Novi.
«Il nostro non vuol essere un colpo di scena, nè un modo per far ritardare
l'udienza preliminare in corso - ha spiegato l'avvocato spezzino Marco
Corini - Noi riteniamo che la nostra richiesta sia assolutamente lecita e
come difensori rappresenti un nostro pieno diritto».
I legali chiedono i tabulati, ovvero l'elenco cronologico delle telefonate
che tutti i protagonisti dell'irruzione e della perquisizione alla Diaz, si
scambiarono tra di loro in quella notte di fuoco. Richiedono, però l'elenco
originale, visto che i rappresentanti dell'accusa Enrico Zucca e Francesco
Albini Cardona, lo hanno presentato tra le loro prove. Secondo gli
avvocati, quelli acquisiti, non sarebbero i tabulati originali, ma un
elaborato effettuato dai poliziotti.
La richiesta era già stata formulata dai legali il 29 settembre scorso alla
segreteria del giudice Daniela Faraggi e poi il 2 ottobre in aula dove
venne presentata un'eccezione procedurale con la quale gli avvocati avevano
chiesto la nullità di tutti gli interrogatori nei quali i pm abbiano
utilizzato i tabulati: «Se non li possiedono in versione originale -
avevano sostenuto in aula - non possono utilizzarli».
Le obiezioni sono state respinte dal giudice Faraggi dando il via alle
contestazioni. E ieri mattina, alla vigilia del nuovo appuntamento in aula
previsto per questa mattina, i tre legali hanno deciso di rifare la loro
richiesta investendo questa volta i vertici della procura. Gli avvocati
ribadiscono che il giudice non può decidere in questa udienza preliminare
se rinviare a giudizio i 28 poliziotti se tra i suoi carteggi non ci sono i
tabulati originali. «E' quanto meno sospetto il fatto - ribadisce Marco
Corini - che il resoconto dei tabulati termini alle tre di quella notte tra
il 20 e il 21 luglio del 2001: proprio prima degli arresti e delle
perquisizioni. Rifiutiamo anche la tesi dei pm che i tabulati sono stati
trasmessi dai gestori (Telecom, Omnitel, Tim...) per via informatica e non
con materiale cartaceo: infatti agli atti ne troviamo tre relativi agli
interrogatori dei funzionari Canterini, Di Bernardini e del sovrintendente
Alagna. Per tutti gli altri indagati esiste invece soltanto una
documentazione parziale operata sui tabulati».
Questa mattina all'ordine del giorno della nuova udienza la deposizione
delle parti civili ed è probabile che i lavori si svolgeranno secondo
programma: è difficile pensare che già oggi giunga qualche risposta alla
memoria-esposto presentato ai vertici della procura.
«Ci siamo rivolti al dottor Lalla - ha precisato ancora Corini - perché lo
stimiamo enormemente e lo riteniamo al di sopra delle parti, per cui
riteniamo che possa far luce su questa enorme anomalia. Gli abbiamo
consegnato l'esposto personalmente e ci ha assicurato che farà tutti gli
accertamenti del caso. Siamo quindi fiduciosi che si possa fare luce su una
situazione che rischia di essere al limite della legalità».



Elisabetta Vassallo
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"Eppure il vento soffia ancora...."

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www.veritagiustizia.it su cui c'e' una rassegna stampa sull'argomento
Il Comitato Verità e Giustizia per Genova raccolgie fondi per la difesa
dichi e' rimasto vittima della violenza delle forze dell'ordine a Genova
nel luglio 2001.
ccp 34566992 ABI 07061 CAB 01400 intestato Comitato Verità e Giustizia per
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