[foa_Boccaccio003] 8.9.10.12 ottobre

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Autore: foa_Boccaccio003
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Oggetto: [foa_Boccaccio003] 8.9.10.12 ottobre

8.9.10.12 ottobre @foa_Boccaccio003




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venerdì 8______ reggae party

MONZA INA DE YARD dj set http://www.monzainadeyard.tk
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GANJA COOKIES dj set
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visuals from Jamaica

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sabato 9___________ festival punk hc

WHOS MY SAVIOUR from Germany http://www.whosmysaviour.com/
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YOU ARE FIRED from Germany
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DISSONANZA da Reggio Emilia http://dissonanza.cjb.net/
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SPLEENFLIPPER da Crema http://www.spleenflipper.com/

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domenica 10________punk rock night

BLISTERHEAD from Sweden http://www.blisterhead.tk
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MACH SHAU rock'n'roll di zona

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martedì 12___________cineforum

"BUFFALO '66" di Vincent Gallo (1998)

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focus:

BLISTERHEAD
Un punk dinamitardo, contornato da spettrali illusioni paranormali, un
punk vecchio modello, un punk poco influenzato dalle nuove generazioni
irreali, dalle nuove generazioni insoddisfatte. Crudi e rudi questi
Blisterhead, formazione svedese dalle calde emozioni sensoriali,
rocciosi come le loro idee trapassate, potenti come la loro fanatica
fretta di dare tutto e subito. Temperature glaciali nei loro stacchi di
gioia secondaria, temperature molto fredde e contraddittorie,
temperature caratterizzate dall'insolazione virale della compattezza
fluviale. Tecnicamente giostrano il tutto in modo molto superficiale,
quasi inesistente, infatti la loro parte migliore è quella della grinta
fiscale, della voglia di urlare a squarciagola, della voglia
insuperabile di trasmettere qualcosa di veramente autentico, spaziando a
volte su molti temi interessanti. Insomma sono una band all'antica,
piena di originalità datata, è molto vicina ai grandi gruppi della
storia. Segmenti di paura residenziale, aleggiano nelle loro menti
d'avanguardia urbana, segmenti scritti e ripetuti in tutti i capitoli
della saga "Punk Royale", segmenti che si innalzano e influiscono
pesantemente nel contesto generico di questo album, troppo vecchio per
dei tempi come questi, troppo vecchio anche rispetto al passato, antico
più dei vecchi lp antichi delle migliori cantine musicali. Mascherare
l'evidenza è la loro miglior forma di autolesionismo, nascondere un punk
rock, per delle ballate ska punk, o per delle incursione parallele di
punk Oi! alla buona, mascherare e ricomporre, mascherare e ricominciare,
mascherare e non comprendere. Dialettiche rare, dialettiche vicine
all'ignoto, penetranti e disdicevoli fino all'eccesso più insicuro,
ballate scatenanti, ballate sottolineate dai schermi di fluida bellezza
visiva, di scarna visione gioviale. Diciotto capitoli, per otto, massimo
nove, canzoni incoraggianti, stimolanti, il resto sembra troppo
intrecciato all'insano destino di questi ragazzi, sempre troppo
corrotto, sempre troppo lontano. Brani da riflessione, brani da unione,
brani da pensieri strani, consolidati da quelle piccole forme di
orgoglio ideale, di orgoglio cinico e spietato. Calma piatta su un mare
che ci voltava la faccia...

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