[Incontrotempo] resoconto2ottobre

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Autore: albion
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Oggetto: [Incontrotempo] resoconto2ottobre
rafael ha scritto:

zac
> sollecitando il coinvolgimento popolare in azioni dirette per la

gratuità dei
> trasporti,


mi permetto una riflessione che vuole essere di stimolo (e non
potrebbe essere altrimenti considerata la mia recente latitanza).
Sulla questione della gratuita' dei trasporti bisogna intenderci: se
parliamo di rivendicazione di lungo periodo siamo tutti d'accordo, ma
se questa rivendicazione viene veicolata con lo sciopero del biglietto
IMHO manchiamo il bersaglio.

Cerco di spiegare il perche'. Con la riforma di Bassanini si mette in
campo una concezione di trasporto pubblico locale come public utility
e cioe' una serie di servizi che vanno al di la' del tradizionale
servizio di bus, tram e metro e che si estende anche ai taxi,
car-pooling, car-sharing e intermodalita'. Questa visione prevede che
il Comune mantenga il controllo del sistema (a Roma Atac) separato
dall'esercizio (Trambus, Cotral, Metro, Sita...). In questo modo
secondo il legislatore si permette una riduzione dei costi tra mite
due strumenti: contratti di servizio (con il contraltare delle carte
dei clienti) e gare. Con gare e contratti di servizio che si
rafforzano l'un l'altro, ma non sono per forza legate assieme.

Questa riforma ha fallito praticamente tutti i punti ed ha causato un
ridimensionamento dei costi soprattutto riducendo il costo del lavoro
a tempo indeterminato (rimasto lo stesso da 10 anni +o-), introducendo
precarieta' con contratti atipici, allungando il periodo
pre-assunzione con stage, CFL etc.

La situazione oggi e' quella di un trasporto pubblico in ultra
passivo, con i lavoratori anziani (+pagati) spinti in prepensionamento
e con ampio ricorso a contratti atipici (un punto del nuovo contratto
e' l'adeguamento alla legge Biagi). In tutto cio' il servizio viene
mantenuto praticamente invariato con qualche aggiustatina (tipo la
rete festiva) per ridurre i costi. La prossima finanziaria inoltre
promette lacrime e sangue e costringera' il Comune di Roma a fondere
Atac con Sta (parcheggi a pagamento) per fare una societa' in pari e
annacquando ulteriormente la missione "pubblica" dell'azienda del
trasporto.

Risultato? Scioperare contro il biglietto e' un regalo al Comune ed
all'Atac. Una multa da 100 euro (o 50 se la si paga subito) costa
pochissimo all'azienda (i controllori sono quasi tutti in CFL) e rende
quindi moltissimo. Il mancato incasso di 1 euro a biglietto e'
trascurabile.

IMHO una battaglia politica sul trasporto potrebbe invece essere fatta
secondo due binari:

1) estensione ed incremente delle agevolazioni. Oggi come oggi a Roma
(ma anche negli altri grandi centri) esistono sconti sugli abbonamenti
per studenti (romani), studenti con borsa di studio, giovani,
disoccupati, famiglie numerose, bambini, anziani, invalidi, dipendenti
di aziende con mobility manager e militari.
<http://www.atac.roma.it/biglietti/agev.asp?COD=324&LNG=1> Una
battaglia potrebbe essere quella di riconoscere a tutti gli studenti
(anche quelli non residenti a Roma) gli sconti oppure ampliare le
agevolazioni non tanto ai disoccupati quanto a chi sta sotto una certa
soglia di reddito.

2) passaggio da tariffa a tassa. Invece di pagare biglietti o
abbonamenti si imporrebbe una tassa comunale a tutti i residenti (tipo
quella dei rifiuti) e poi il servizio di trasporto pubblico sarebbe
gratuito per tutti. Questo perche' si considera il trasporto pubblico
un servizio pubblico come l'illuminazione stradale.

Ciao
albion

--
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