[Cm-crew] [bici o barbarie] - rimozione forzata per le bici …

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Author: MAtteo HCE Valsasna
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New-Topics: [Cm-crew] [bici o barbarie] - rimozione forzata per le bici asaronno?, [Cm-crew] scannerizzato, nuova versione testo - Re: [bici o barbarie] - rimozione forzata per le bici a saronno? [Fwd: Saronno come Amsterdam? magari!]
Subject: [Cm-crew] [bici o barbarie] - rimozione forzata per le bici a saronno? [Fwd: Saronno come Amsterdam? magari!]
carissimi,

per chi non è di saronno o comunque non è al corrente:

l'amministrazione comunale, pare su istigazione de "Il Giornale di
Saronno", pubblicazione locale settimanale a distribuzione gratuita
vicina alle posizioni dell'amministrazione azzurro-nera e ai
commercianti locali, si è ultimamente lanciata in una crociata contro le
bici parcheggiate sugli alberi e nella piazza della chiesa vicino alla
stazione ferroviaria.

nei giorni scorsi sono arrivati a mettere cartelli di divieto di
sosta-rimozione forzata per le bici.

secondo un articolo nel giornale di oggi, la misura sarebbe anche stata
messa in pratica (qualcuno può confermare? hanno anche fatto pagare la
custodia?).

l'articolo, che pur riconoscendo la positività dell'aumento di bici in
circolazione, le antepone il decoro di una città non disturbata dalla
vista delle bici parcheggiate, è accompagnato da due foto:

* un furgone viene caricato di biciclette rimosse perché parcheggiate
non correttamente

* una bici che era stata parcheggiata appoggiata ad un albero, penzola
ad un metro di altezza appesa ad un nastro alla sommità dell'albero
stesso; nel metro di terra alla base dell'albero sono stati piantati dei
fiori. durata prevista dei suddetti: 1-2, mesi, causa l'intenso traffico
pedonale sul marciapiede che porta alla stazione.

segue scannerizzazione pro "bici o barbarie"

quando l'ho vista ho avuto una visione: qualche decina di pendolari
bici+treno che appendendono le bici nello stesso modo su tutti gli
alberi di via diaz e/o di piazza s. Francesco.


per ora ho deciso di rispondere all'articolo tentando di restare
nell'alveo del confronto civile, ovvero come segue.

baci e bici

MAtteo

-----Messaggio Inoltrato-----
From: MAtteo HCE Valsasna <hce@???>
To: vito@???
Subject: Saronno come Amsterdam? magari!
Date: Sat, 02 Oct 2004 16:29:01 +0200

gentile direttore,

le invio un contributo in merito all'articolo uscito su "Il Giornale di
saronno" in edicola oggi, a titolo "Biciclette addio: amministrazione
all'opera".

Cordiali saluti

Ing. MAtteo Valsasna

------------

Saronno come Amsterdam? magari!


In merito all'articolo in cui il vostro giornale si lancia contro le
bici parcheggiate selvaggiamente intorno alla stazione, mi si consenta
di far notare che i gusti in tema di aspetto di una città sono appunto
gusti (e come tali legittimi). Il vostro giornale si è dimostrato
molto disturbato dal parcheggio selvaggio di biciclette intorno alla
stazione, e questo è comprensibile.

Il sottoscritto è invece disgustato dalla quantità di auto,
parcheggiate, in coda, o talvolta in movimento, che invadono tutta la
città, e giosce quando vede una bicicletta. Sarà anche perché molte di
quelle biciclette parcheggiate dove capita sono automobili in meno che
invadono la città. Ma non solo: alcuni sostengono anche che chi gira
in bicicletta gode di migliore salute grazie all'esercizio fisico, non
presenta nevrosi da ingorgo e da parcheggio, e in generale tende a
sorridere di più. Sarà forse per questo che fa piacere vedere bici in
giro? Ma anche queste sono opinioni.

Sotto altri aspetti, il giudizio è ben meno soggettivo: le auto
inquinano, occupano molto più spazio, uccidono e rendono invalide
decine di persone all'anno solo nella nostra città (senza contare gli
effetti sulla salute), consumano benzina (e quindi mantengono il
prezzo del petrolio alto e contribuiscono all'instabilità
internazionale). Ogni bicicletta è una potenziale auto in meno, e ci
si viene a lamentare che vengono parcheggiate dove si può?

Poter parcheggiare convenientemente le bici in stazione è uno degli
ingredienti essenziali di un efficace sistema di trasporto pubblico
intermodale. Ostacolarlo significa anche rendere meno praticabile il
trasporto pubblico nel suo complesso, e in pratica costringere altri
cittadini che potrebbero farne a meno ad utilizzare l'auto per andare
a lavorare.

Che le biciclette posteggiate selvaggiamente non siano particolarmente
eleganti lo si può anche capire, soprattutto se sono davanti alla
chiesa più bella della città. Che però ci si accanisca con azioni
repressive ad effetto senza offrire alternative adeguate è
inaccettabile:

* Il nuovo deposito delle FNM si trova in una posizione assolutamente
scomoda, e non è servito da percorsi protetti. Non c'è da stupirsi che
non incontri grande favore di pubblico.

* Le poche rastrelliere fatte installare dall'Amministrazione
Comunale, per quanto di pregevole fattura, permettono di parcheggiare
al massimo una dozzina di bici ciascuna, una goccia nel mare dei
pendolari che vanno in stazione in bici. Inoltre la loro forma non
permette di assicurare il telaio ad una struttura
stabile. Comprensibile quindi che chi ha un mezzo di qualche valore
preferisca pali o alberi a cui può legare il telaio.

* Le due rastrelliere piazzate sul marciapiede di via Diaz vengono poi
a trovarsi proprio davanti al punto in cui i pullman aprono le porte,
e risultano quindi utilizzabili solo per metà.

* Le prime rastrelliere ad essere installate, quelle di fronte al
posteggio dei taxi, sono montate troppo vicine, tanto che non rimane
spazio per passare tra le due file di bici parcheggiate.

* Quanto al marciapiede davanti la stazione, esso è largo proprio
perché utilizzato da un pesante flusso di pedoni. L'unico parcheggio
di bici ragionevole in quell'area era la cancellata della stazione,
che però le FNM hanno reso impraticabile proprio allo scopo di
reprimere il posteggio di bici. Le stesse FNM che dovrebbero aver
interesse ad aumentare l'utilizzo del treno, visto che è quello il
loro mestiere.

* Eliminate le bici appoggiate agli alberi, l'effetto delle
rastrelliere in piazza S. Franceso è decisamente meno sgradevole. Ma
se proprio non si vogliono mettere li altre rastrelliere, basterebbe
sacrificare qualche posto auto, guadagnando decine di posti bici.

Le biciclette saranno anche una fastdiosa pagliuzza, ma se si
guardasse un poco alla trave? Danno più fastidio qualche centinaio di
bici parcheggiate o le migliaia di auto che attraversano Saronno ogni
giorno portandoci l'infausto primato di PM10 nella regione?

Quanto alla forza pubblica, mi piacerebbe fosse meglio impegnata a
reprimere automobilisti che aprono la portiera senza guardare chi
arriva da dietro, non utilizzano le frecce per uscire dai parcheggi,
escono dagli stop senza guardare, parlano al cellulare mentre guidano
in città. Sono queste le principali cause di incidenti con danni a
ciclisti. Magari questo contribuirebbe a rendere l'utilizzo della
bicicletta in città un poco meno pericoloso.


Ing. MAtteo Valsasna