secolo xix
«Giallo sui tabulati delle chiamate nella notte del blitz»
G8, processo Diaz. Avvocato accusa
Genova. Potrebbe essere un'udienza dai toni alti. Un'udienza nella quale
potrebbero non mancare i colpi di scena quella di stamattina. A palazzo di
giustizia è previsto un nuovo appuntamento davanti al giudice Daniela
Faraggi per l'udienza preliminare sul rinvio a giudizio dei 28 poliziotti
indagati per l'irruzione nella scuola Diaz durante il G8 genovese. Tra loro
ci sono anche alti funzionari. L'avvocato del Foro della Spezia Marco
Corini chiederà in aula di avere copia dei tabulati telefonici originali
nei quali sono state registrate le telefonate intercorse quella notte tra i
poliziotti che si trovavano all'interno della scuola e l'esterno. Lo farà
in aula in quanto ieri mattina si è recato presso la segreteria del giudice
Faraggi, presentando la medesima richiesta, ma gli è stato risposto che in
possesso del gip ci sono soltanto i tabulati elaborati e non gli originali.
«Mi auguro - ha commentato l'avvocato Corini al Secolo XIX - che si voglia
fare chiarezza su questo punto. Gran parte di questa udienza si sviluppa
sui tabulati telefonici: i pm Enrico Zucca e Francesco Albini Cadorna li
hanno prodotti come prova. Mi risulta che però gli stessi siano stati
elaborati dagli uomini della squadra mobile. Ascoltandoli, infatti, vi sono
passaggi tronchi e poco chiari. Per questo ho chiesto di poter ascoltare i
tabulati originali: mi sembra questo un evidente diritto della difesa. Mi è
stato detto, però, che non sono a disposizione del gip. Spero che in aula
sia fatta chiarezza su questo punto assolutamente determinante per l'intera
udienza preliminare. Mi auguro che i tabulati originali siano almeno a
disposizione dei pm. Chiederò di averne copia e chiederò anche un rinvio
delle udienze per avere il tempo necessario per ascoltarli».
L'avvocato Marco Corini difende Gilberto Caldarozzi, Filippo Ferri,
l'ispettore supriore Davide Di Novi e il sovrintendente Renzo Cerchi.
Ricordiamo che il legale del Foro spezzino insieme ai due colleghi Enrico
Marzaduri e Carlo Di Bugno aveva chiesto lo scorso novembre che gli atti
dell'inchiesta fossero trasmessi alla Procura di Torino. La richiesta era
stata motivata in quanto i tre avvocati avevano sostenuto che a Genova non
vi era "obiettività di giudizio". Questo perchè uno dei pm di turno la
notte del blitz, Francesco Pinto, avrebbe ordinato per telefono al
dirigente della squadra mobile di Spezia Filippo Ferri, di scrivere a
verbale che le molotov (poi risultate false) erano state trovarte al piano
terra della scuola, un posto, quindi accessibile a tutti. Un fatto che era
emerso dall'interrogatorio di Spartaco Mortola, ex capo della Digos di
Genova, che poi però, successivamente, aveva corretto il tiro. E' evidente
che di fronte a tali ipotesi, l'ascolto dei tabulati originali, per i
legali, diventa determinante.
El. V.
02/10/2004
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"Eppure il vento soffia ancora...."
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antonio bruno FORUM AMBIENTALISTA MOVIMENTO ROSSO VERDE 339 3442011
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www.veritagiustizia.it su cui c'e' una rassegna stampa sull'argomento
Il Comitato Verità e Giustizia per Genova raccolgie fondi per la difesa
dichi e' rimasto vittima della violenza delle forze dell'ordine a Genova
nel luglio 2001.
ccp 34566992 ABI 07061 CAB 01400 intestato Comitato Verità e Giustizia per
Genova
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