[Forumlucca] Econews - 30 settembre 2004

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Autore: Federazione dei Verdi di Lucca
Data:  
Oggetto: [Forumlucca] Econews - 30 settembre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Fecondazione. De Petris: grande risultato grazie alla mobilitazione dei
cittadini
- Iraq. Pecoraro Scanio: ora cessate il fuoco e ritiro truppe
- Iraq. Cima: ora Italia non partecipi a missione Nato
- Iraq. Cortiana: ora liberiamo la salma di Baldoni
- Iraq. Cento: ora subito ritiro
- Iraq. Bulgarelli: ora liberare il popolo iracheno dalla guerra
- Ambiente. Verdi: sia rimosso il direttore generale ministero Clini
- Centrosinistra. Pecoraro Scanio: Prodi convochi incontro coalizione
- Banca mondiale. Martone: maggiore impegno nella lotta alla corruzione
- Rai. Pecoraro Scanio: Cda e' contro la Legge Gasparri
- Rifugiati. Zanella: commissione a Venezia entro novembre
- Giustizia. Zancan: su riforma da cdl e governo balletti disdicevoli
- UE. Frassoni: dubbi sull'interesse di Stavros Dimas per l'ambiente
- Riforme. Pecoraro: se va avanti così vincerà referendum
- Ostaggi. Bulgarelli: governo intervenga per Ajad Wali
- Ostaggi. Cento: pagato riscatto? Giusta scelta
- Venezia. Solidarietà dei Verdi ai docenti di Ca' Foscari
- Rifiuti. Sono 52 le navi dei veleni sul fondo del Mediterraneo
Econews dalle agenzie estere:
- Elephant dung helps track smuggled ivory (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27424/story.htm
- Russian government to discuss ratifying Kyoto (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27435/story.htm


Fecondazione. De Petris: grande risultato grazie alla mobilitazione dei
cittadini

"E' stato un grande lavoro, ma dopo tanti sforzi e grazie all'aiuto di
tanti cittadini e cittadine, abbiamo raggiunto un grande risultato in un
solo mese. Frutto di una grandissima mobilitazione che, soprattutto negli
ultimi quindici giorni, è cresciuta prepotentemente nel Paese". Lo dichiara
la senatrice dei Verdi Loredana De Petris, membro del direttivo del
comitato promotore dei referendum sulla procreazione assistita. "Tutti i
cittadini che hanno firmato sanno bene che questo referendum è l'unica via
per poter cancellare una legge crudele contro le donne, che elimina anche
la possibilità di cura di molte malattie e per poter dare al Paese una
legge civile e in linea con il resto dell'Europa".

Iraq. Pecoraro Scanio: ora cessate il fuoco e ritiro truppe

“L’Italia prenda atto, come stanno facendo gli Stati Uniti, che in Iraq c’è
una guerra in atto e quindi viene meno il presupposto per cui sono state
inviate le nostre truppe, partite con la motivazione del mantenimento della
pace. La prima cosa da chiedere è il cessate il fuoco e il ritiro dei
soldati italiani. E’ incostituzionale restare”. Lo ha detto il presidente
dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio ospite questa mattina della trasmissione
“Radio anch’io”. “La bellissima notizia della liberazione delle due
italiane pacifiste ­ ha spiegato il leader del Sole che ride - ci dà un
motivo in più per ricordare i lutti quotidiani in Iraq e per impegnarci per
mettere fine alla guerra. Oggi tutti riconoscono che la guerra altro non fa
che alimentare il terrorismo. E’ una pazzia continuare a usare gli
eserciti, provocando migliaia di morti civili, senza capire che va cambiata
strategia per isolare, disarmare e catturare i terroristi”.

Iraq. Cima: ora Italia non partecipi a missione Nato

“L’Italia, dopo la liberazione delle due Simone ed essersi guadagnata un
po’ di credibilità internazionale, adesso non commetta l’errore di
partecipare alla prevista missione Nato di addestramento dell’esercito
iracheno a cui la Francia ha già detto esplicitamente di no, e dalla quale
hanno preso le distanze anche Germania, Spagna e Belgio”. Lo ha dichiarato
la deputata Verde Laura Cima, commissione Esteri che ha inviato
un’interrogazione al ministro degli Esteri. La deputata Cima ha dichiarato:
“Il ministro Martino aveva confermato la disponibilità dell’Italia a
fornire assistenza e addestramento sia sul posto che nel nostro paese alla
polizia ed alle forze armate irachene. Con l’assenza di militari delle
quattro nazioni Nato contrarie, Francia Germania, Spagna e Belgio ­ spiega
la deputata verde - è probabile che la presenza Nato venga letta dagli
iracheni come un rafforzamento delle forze occupanti anche se indossano una
casacca diversa. Per questo i Verdi, anche alla luce della liberazione
delle due volontarie italiane, chiedono al Governo un rapido ripensamento
della disponibilità italiana a contribuire a questa missione Nato”.

Iraq. Cortiana: ora liberiamo la salma di Baldoni

"Sono davvero contento che i quattro ostaggi, tra cui le due Simone, siano
tornati alle proprie famiglie. Credo che tutti debbano riconoscere il
merito della maggioranza e dell'opposizione che, in un clima di unità e
solidarietà, sono stati in grado di supportare al meglio il lavoro delle
diverse Istituzioni che ha portato alla liberazione degli ostaggi". Lo
dichiara il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana. "Ora è necessario che con
lo stesso spirito il Governo e le diverse Istituzioni si impegnino fino in
fondo per liberare la salma di Enzo Baldoni, per restituirlo all'affetto e
al pianto dei suoi cari. Credo che un tale impegno debba trovare lo stesso
spirito e la stessa solidarietà che ha unito la società civile e l'intero
popolo italiano in queste settimane".

Iraq. Cento: ora subito ritiro

''Alla grande gioia per la liberazione delle due Simone deve fare seguito
il ritiro delle truppe militari italiane dall’Iraq ­ ha dichiarato il
deputato verde Paolo Cento, coordinatore della Segreteria di Presidenza. Il
Parlamento inserisca all’ordine del giorno una mozione per il cessate il
fuoco come contributo alla pace e all’iniziativa francese per una
conferenza internazionale sulla quale il Governo italiano dovrebbe
impegnarsi. Non dobbiamo dimenticare che il dramma iracheno continua e che
ancora milioni di persone sono ostaggio della guerra".

Iraq. Bulgarelli: ora liberare il popolo iracheno dalla guerra

“La liberazione delle Simone e dei loro colleghi iracheni ci rafforza nella
convinzione che l’azione di pace, di solidarietà e cooperazione con il
popolo iracheno è l’unico antidoto alla violenza e su tale base è possibile
il dialogo con qualunque componente della resistenza irachena. Viceversa,
la guerra e l’occupazione dei territori porta diritto verso un’ escalation
dell’orrore che presto sarà impossibile fermare”. Ad affermarlo è il
deputato verde Mauro Bulgarelli, che aggiunge: “nella vicenda del sequestro
è felicemente entrata in gioco la spinta dal basso della comunità irachena,
che si espressa nello straordinario corteo di solidarietà a Baghdad e nei
mille attestati di stima verso i cooperanti, a dimostrazione che l’azione
di pace, quando è supportata da atti concreti e dall’amore verso un popolo,
è facilmente riconoscibile e crea ponti e spazi di libertà. Ora, proprio in
virtù di questa dinamica virtuosa che si è instaurata, la presenza delle
nostre truppe in Iraq è ancora più ingiustificabile e odiosa: abbiamo un
motivo in più per disertare questa guerra, abbiamo l’obbligo morale e
politico di restituire la libertà ai milioni di iracheni tenuti in
ostaggio, che non hanno bisogno di una falsa democrazia esportata con le
bombe e con le stragi di innocenti, ma di un’opportunità per
autodeterminare il proprio futuro.”

Ambiente. Verdi: sia rimosso il direttore generale ministero Clini

Il presidente dei senatori verdi Stefano Boco e il loro capogruppo in
Commissione ambiente Sauro Turroni chiedono al ministro Matteoli la
rimozione di Corrado Clini dal ruolo di direttore generale del ministero
dell'ambiente. A firma di Clini infatti e' comparso, su un'intera pagina
dell'inserto economico settimanale del Corriere della Sera di lunedi'
scorso, "un avviso a pagamento con affermazioni pesanti e gravissime sulle
politiche e le norme ambientali italiane degli anni ‘90 e lodi al processo
di revisione dell'attuale ministro dell'ambiente". "Siamo sconcertati dal
fatto che un alto funzionario pubblico esprima in modo tanto irrituale il
proprio parere sulle leggi della repubblica che e' chiamato a applicare, ma
quel che piu' preoccupa- dichiarano Boco e Turroni- e' che questo avviso a
pagamento, in apparenza redatto per tessere le lodi di Matteoli e criticare
i precedenti ministri dell'ambiente, e' diretto nella sostanza a precisi
destinatari del mondo economico e imprenditoriale, magari con l'obiettivo
di accreditarsi nei loro confronti, facendo loro pubblicamente sapere a chi
debbano rivolgersi per garantire i loro interessi". Con un'interrogazione
al ministro dell'ambiente i due parlamentari verdi chiedono di sapere se
Matteoli fosse informato e consapevole della pubblicazione dell'avviso a
pagamento di Clini, quanto sia costato e chi lo abbia pagato. "a questo
punto Corrado Clini, che e' da tanti anni direttore generale del ministero
dell'ambiente e ha evidentemente sempre omesso di svolgere eventuali
osservazioni nella sede propria, preferendo modalita' senza precedenti-
chiedono Boco e Turroni- va dimissionato". (Dire)

Centrosinistra. Pecoraro Scanio: Prodi convochi incontro coalizione

“Se non si è più in grado di mantenere la data del 4 ottobre, scelta
peraltro nel corso di un incontro del solo listone, è opportuno che il
presidente Prodi consulti tutti i segretari della coalizione di
centrosinistra per fissare collegialmente un nuovo appuntamento nei tempi
più rapidi possibili”. Lo ha detto il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio, spiegando che “per una buona partenza della nuova coalizione
importante non è la data di questo primo incontro, ma la tempestività e la
produttività”. “l’avvio della grande alleanza di centrosinistra ­ conclude
il leader dei Verdi - non può essere subordinata alle difficoltà e ai
ritardi nel processo di riorganizzazione del listone”.

Banca mondiale. Martone: maggiore impegno nella lotta alla corruzione

In concomitanza con il dibattito parlamentare relativo al rifinanziamento
da parte dell'Italia di alcuni fondi internazionali, tra cui l'Ida
(International Development Association) della Banca mondiale (per un totale
di circa 500 milioni di euro per tre anni), il senatore dei Verdi Francesco
Martone ha presentato un ordine del giorno, che è stato approvato ieri in
Aula, nel quale si chiede un maggior impegno sulla lotta alla corruzione e
sulla qualità dei prestiti della Banca. "Dal Senato americano - dichiara il
parlamentare Verde - ci arrivano notizie preoccupanti in merito alla piaga
della corruzione che ha attraversato la storia della Banca mondiale e dei
suoi rapporti con i governi dei paesi beneficiari dei suoi prestiti. Si
calcola che in 60 anni siano andati persi circa 130 miliardi di dollari in
corruzione. Ciò aggrava le preoccupazioni sull'operato di una istituzione
che spesso ha contribuito alla distruzione dell'ambiente ed alla diffusione
della povertà" Il senatore Martone ha ribadito "l'urgenza di un forte
ripensamento della ragion d'essere della Banca mondiale e del Fondo
Monetario Internazionale, affinché venga abbandonata l'ideologia
neoliberista e si rafforzi la competenza delle Nazioni Unite dei parlamenti
e della società civile nella verifica e nell'indirizzo politico delle sue
attività". "L'Ordine del giorno sul rifinanziamento della Banca mondiale
tiene conto delle denunce e delle sofferenze dei popoli dei paesi
impoveriti dalle sue pratiche, dalla violazione del diritto
all'alimentazione, alla privatizzazione dei servizi pubblici essenziali,
dell'acqua, della sanità e dell'educazione. Una denuncia sulla scarsa
trasparenza del suo operato. Oggi il Parlamento non può sapere cosa decide
il nostro rappresentante presso la Banca. Sessanta anni di segretezza e
insostenibilità, conclude Martone, sono abbastanza, è ora di lavorare per
maggior trasparenza e controllo pubblico di queste istituzioni".

Rai. Pecoraro Scanio: Cda e' contro la Legge Gasparri

Il Cda Rai è "illegale, è contro la legge Gasparri" e i presidenti delle
Camere devono "con le buone o con le cattive, fare un'azione concreta,
chiamando chi di dovere e ottenere le dimissioni dei quattro consiglieri
che loro hanno nominato": lo sostiene Alfonso Pecoraro Scanio, presidente
dei Verdi e segretario della Commissione di Vigilanza, parlando a margine
di un convegno sull'Auditel. Per Pecoraro Scanio c'é "un'illegalità tale
per cui il Governo fa una legge anticostituzionale e non la rispetta
nemmeno, perché non gli basta, vuole di più. In questo contesto - aggiunge
- privatizzare la Rai è un vero e proprio attentato alla democrazia. Il
rischio vero è che un'ipotesi di apertura ai privati gestita da questo Cda
significa aprire a qualche prestanome di Berlusconi che si compra anche
porzioni della Rai. Dobbiamo fare in modo che qualche amico del premier si
compri anche la Rai dopo averla deprezzata?". Pecoraro Scanio fa suo
l'appello del presidente della Vigilanza Claudio Petruccioli sul Cda
(intervenuto allo stesso convegno), ma va oltre e dice: "Pera e Casini con
le buone o con le cattive devono intervenire, ma non solo con dichiarazioni
di buon senso: in questo Paese le dichiarazioni si sprecano. Sarebbe
opportuno che facessero un'azione concreta, fare una 'moral suasion' per
ottenere le dimissioni dei componenti del Consiglio, che altro non
sarebbero che una presa d'atto di assoluto buon senso istituzionale”. Per
Pecoraro Scanio questa azione potrebbe essere "stimolata da una mozione
delle opposizioni, sperando - aggiunge - che la faccia anche l'Udc, visto
che ha una posizione simile alla nostra, per chiedere, paradossalmente, che
venga rispettata la legge Gasparri. Ma soprattutto per riuscire a rompere
questa congiura del silenzio, dentro la quale si sta arrivando addirittura
a privatizzare la Rai". Il Cda Rai - spiega - è "illegale" perché "é
cambiata la legge, che prevede la diretta presenza delle opposizioni, e
quindi è privo di ogni rappresentanza e di pluralismo. E' contro la legge
Gasparri - conclude -, forse il ministro non se l'é letta bene, in tutti i
passaggi parlamentari si è dimenticato qualche pezzo". (Ansa)

Rifugiati. Zanella: commissione a Venezia entro novembre

Luana Zanella, deputata Verde, esprime soddisfazione per il risultato
ottenuto alla Camera dove il ministro Giovanardi, rispondendo ad una sua
interrogazione durante il question time, ha annunciato che entro la fine di
novembre la sezione itinerante della Commissione centrale per il
riconoscimento dello status di rifugiato "sara' a Venezia per esaminare le
istanze di coloro che hanno fatto richiesta di riconoscimento in quella
sede". Zanella aveva sollevato con la sua interrogazione la questione dei
tempi lunghissimi di attesa necessari per ottenere una risposta alle
domande per ottenere lo status di rifugiato politico. “A fronte dei 45
giorni previsti, - ha spiegato - si arriva, in alcuni casi, a periodi di
attesa superiori ai due anni. A Venezia Mestre vi sono 50 persone, singoli
e famiglie, in accoglienza presso i centri, che da oltre un anno, per
alcuni (dieci) da oltre due anni, attendono una risposta. La commissione
centrale preposta, composta da otto membri, non riesce ad espletare la
enorme mole di lavoro e ciò comporta una grande sofferenza da parte di chi
attende risposte, uno spreco di denaro pubblico e l'impossibilità di
accogliere altri aventi diritto. Il ministro Giovanardi ha assicurato che
presto saranno insediate sette Commissioni territoriali per il
riconoscimento dello status di rifugiato e che entro novembre la
commissione itinerante sarà a Venezia: questa è una buona notizia”.

Giustizia. Zancan: su riforma da cdl e governo balletti disdicevoli

"Sul ddl di riforma dell'ordinamento giudiziario continuano i balletti
disdicevoli all'interno della maggioranza e fra quest'ultima e il governo.
Nella brevissima seduta pomeridiana della commissione, l'Udc ha illustrato
i suoi primi emendamenti al ddl. Sembrerebbe, dunque, essere stata respinta
l'inaccettabile richiesta al ritiro, in palese spregio ai lavori
parlamentari, avanzata dal ministro nei giorni scorsi. Ma il condizionale è
d'obbligo a fronte di questi continui balletti così poco attenti all'unico
interesse del Paese: un'amministrazione della giustizia rapida ed
efficiente". Lo dichiara il senatore dei Verdi Giampaolo Zancan,
Vicepresidente della Commissione giustizia di Palazzo Madama. "La realtà -
conclude Zancan - rimane, comunque, immutata: il testo proposto dalla
maggioranza è radicalmente sbagliato prima di tutto perché in contrasto con
la legge superiore del nostro Paese, la Carta costituzionale".

UE. Frassoni: dubbi sull'interesse di Stavros Dimas per l'ambiente

Al termine dell'audizione parlamentare del commissario designato
all'ambiente Stavros Dimas, Monica Frassoni, presidente del gruppo
Verdi/ALE al Parlamento europeo, ha detto: "l'audizione ha purtroppo
confermato i nostri timori: la Commissione Barroso ha intenzione di
rivedere al ribasso il suo impegno sull'ambiente. Rispondendo alle domande
degli europarlamentari, Stavros Dimas ha dimostrato una preoccupante
mancanza di impegno sul fronte dell'ambiente e con costernazione abbiamo
sentito che il candidato non conosce nemmeno la differenza tra elettrosmog
e radiazioni nucleari." "I Verdi dubitano che Dimas sia all'altezza
dell'incarico di Commissario all'ambiente. D'altronde si tratta di un
ex-Ministro dell'economia, del Commercio e dell'industria, senza alcuna
competenza specifica in campo ambientale. Ma l'Europa dei prossimi anni
dovrà affrontare sfide epocali, come quelle relative al clima e a Kyoto e
l'introduzione di un nuovo quadro normativo sulle sostanze chimiche (il
cosiddetto REACH) che punta ad una protezione più efficace della salute e
dell'ambiente. Il Commissario all'ambiente dovrà muoversi in un ambiente
ostile e dovrà essere capace di battersi e contrastare in modo motivato e
convinto le pressione che verranno dalla lobby industriale ed essere aperto
alle espressioni del mondo associativo e ambientalista. Questo signore dai
modi gentili non ci sembra avere né la capacità, né la motivazione per
guidare l'Europa in una sfida così difficile. " "Dimas ha inoltre dato
l'impressione di voler delegare agli Stati membri i suoi poteri e la sua
iniziativa attribuire maggiori poteri in materia di politiche ambientali
agli Stati membri. L'Europa ha bisogno invece di un Commissario che svolga
un ruolo primario in fatto di politiche ambientali e che non si limiti a
reagire agli input provenienti dai governi nazionali." "Chiediamo al
Presidente Barroso di riflettere e chiedersi se il dicastero affidato a
Dimas sia quello giusto. Noi pensiamo di no e cercheremo alleati dentro e
fuori il Parlamento per aiutarlo a cambiare questa situazione."

Riforme. Pecoraro: se va avanti così vincerà referendum

"Sfasciare la Costituzione per accontentare i capricci dei leghisti e di
coloro che cedono per quieto vivere, sapendo che quella riforma è un
mostro, è davvero una cosa impossibile. Noi non arretreremo". Lo afferma il
presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio. Pecoraro lancia anche un
monito alla Cdl: "Sappiano che se continuano ad andare avanti questa
riforma sarà bocciata dal popolo italiano e quindi - conclude - hanno
ancora la possibilità di ripensarci". (Ansa)

Ostaggi. Bulgarelli: governo intervenga per Ajad Wali

Il deputato dei verdi Mauro Bulgarelli ha presentato un'interrogazione
parlamentare al ministro degli Esteri sulla vicenda di Ajad Anwer Wali,
l'iracheno residente a Castelfranco Veneto, "e in procinto di ottenere la
cittadinanza italiana", rapito oltre un mese fa a Baghdad da un commando
armato e che, secondo le ultime informazioni ricevute dal fratello, si
troverebbe ora a Falluja. "Wali - afferma Bulgarelli, in una nota - risiede
in Italia da 24 anni, è sposato con un cittadina italiana e ha un figlio di
12 anni. La sua pratica per l'ottenimento della cittadinanza italiana ha
avuto esito favorevole ed è da considerarsi italiano a tutti gli effetti.
Eppure, dopo che è stato rapito in circostanze misteriose a Baghdad da un
commando armato, della sua sorte non si sa più nulla: il governo iracheno
ha annunciato di non volersi occupare della vicenda perché Ajad è cittadino
italiano e non si sa se il nostro Governo abbia iniziato ricerche o
intavolato trattative utili alla sua liberazione". "Ora conclude il
deputato dei verdi giunge la notizia che Ajad si potrebbe trovare a Falluja
e ciò rende ancora più urgente e doveroso un intervento delle nostre
autorità che devono fornire rassicurazioni circa le iniziative intraprese
per ottenerne la liberazione". (Ansa)

Ostaggi. Cento: pagato riscatto? Giusta scelta

Basta con le inutili ipocrisie del partito della fermezza! Paolo Cento,
deputato Verde e vicepresidente della commissione Giustizia della Camera
interviene sul possibile pagamento di un riscatto per ottenere la
liberazione di Simona Torretta e Simona Pari, sostenendo che “se
quell’ipotesi è vera, la scelta fatta dal Governo è pienamente
condivisibile, sia dal punto di vista politico che umanitario. La linea
della fermezza già in passato ha prodotto pessimi risultati per la società
e la democrazia del nostro paese: la vita delle due ragazze valeva bene la
cifra di cui parlano i giornali e se questo è stato il risultato della
responsabilità e solidarietà nazionale, non possiamo che rallegrarcene”.

Venezia. Solidarietà dei Verdi ai docenti di Ca' Foscari

La deputata Luana Zanella esprime la solidarietà dei Verdi ai docenti che
hanno deciso ieri la sospensione dell'attivita' didattica all'universita'
Ca' Foscari di Venezia. “Insieme ai colleghi del centro sinistra
rappresenteremo in Parlamento le ragioni di una giusta protesta contro
l’impianto del disegno di legge sulla docenza che introduce una
precarizzazione intollerabile nei rapporti di lavoro e umilia il ruolo dei
ricercatori. Il testo votato dalla Casa delle Libertà in commissione
Cultura ha per ora solo catalizzato l’indignazione del mondo universitario
che sta rispondendo con forza alla introduzioni di norme che peggiorano la
qualità dei nostri atenei”.

Rifiuti. Sono 52 le navi dei veleni sul fondo del Mediterraneo

Sono almeno 52 le "navi a perdere" sul fondo del mar Mediterraneo.
Imbarcazioni riempite di rifiuti, tossici e radioattivi, e fatte affondare:
un metodo, diffuso su scala internazionale, poco rischioso e molto
redditizio per lo smaltimento illegale dei rifiuti. La denuncia e' di
Legambiente e Wwf che, ieri mattina, hanno presentato a Montecitorio il
dossier "Le navi dei veleni" per chiedere al governo e al parlamento
l'impegno a fare chiarezza su una vicenda dai troppi lati oscuri. A
restituire nuova attualita' al caso delle carrette affondate e' l'indagine
della Procura della repubblica di Paola (Cs) sulla motonave "Jolly rosso"-
che s'e' arenata sul litorale di Amantea, nel cosentino, il 14 dicembre del
1990- e che, secondo le associazioni ambientaliste, sarebbe stata la
cinquantatreesima "carretta a perdere" nel mar Mediterraneo. "E' un
fenomeno inquietante- ha spiegato il responsabile dell'osservatorio
ambiente e legalita' di Legambiente, Enrico Fontana- che non ha avuto
nessuna risposta nonostante anni di indagini. Oggi sappiamo che le 'navi a
perdere' nel Mediterraneo solo almeno 52 e hanno tutte caratteristiche
simili: erano in servizio da piu' di trent'anni e sono state affondate
tutte in acque profonde, dove e' impossibile, o quasi, recuperarle". E
Legambiente e Wwf, nel loro dossier, avanzano una serie di richieste
stringenti al governo e al parlamento perche' aiutino i magistrati a
trovare "risposte convincenti a questi affondamenti sospetti". Proprio per
questo motivo, gli ecologisti chiedono alla presidenza del consiglio e ai
ministeri dell'interno e dell'ambiente una sorta di censimento delle
carrette e, nello specifico, "di compiere un'indagine nelle acque
territoriali italiane per individuare i relitti delle navi a perdere e,
quindi, metterle in sicurezza, procedendo laddove possibile al recupero del
relitto e alla bonifica delle aree eventualmente contaminate". Il dossier
delle associazioni ambientaliste ricostruisce oltre un decennio di storie
"sporche" su scala internazionale che coinvolgono faccendieri e trafficanti
di armi e di rifiuti che hanno avuto "connivenze e relazioni con soggetti
istituzionali". Una realta' che le associazioni hanno denunciato con
esposti alla magistratura e dossier e che oggi trova conferma in una serie
di nuovi documenti istituzionali, nelle indagini della magistratura e nelle
inchieste giornalistiche. "Una realta' complessa da indagare- ha spiegato
Patrizia Fantini, responsabile legalita' del Wwf - e che proprio per questo
richiede lo sforzo congiunto di tutte le istituzioni competenti in
materia". Legambiente e Wwf chiedono, allora- in una sorta di decalogo
presentato al parlamento e a un parterre di investigatori- di "approfondire
in maniera esauriente quanto gia' conosciuto e paventato dalla commissione
parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti sin dal 1996 in relazione
all'esistenza di una rete internazionale per il traffico illecito di
rifiuti speciali pericolosi e radioattivi via mare". Chiedono inoltre di
verificare "quali e quanti altri procedimenti, a partire da quello di
Paola, o indagine giudiziarie siano in corso per fatti collegabili alle
vicende del traffico internazionale di rifiuti". (Dire)

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Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com
Sito nazionale della Federazione dei Verdi: www.verdi.it