da raieducational
FRANCO BOLELLI
INTERVISTA
SECONDO ME C'È GRANDE SPAZIO PER LA RICERCA, PROPRIO PERCHÉ INTORNO
AD UNA SERIE DI VALORI CLASSICI, TRADIZIONALI, CONVENZIONALI, UNA SERIE DI
COMPORTAMENTI, UNA SERIE DI PARAMETRI, LE VECCHIE MAPPE NON TENGONO PIÙ. IO
HO L'IMPRESSIONE CHE CONTRARIAMENTE A QUELLO CHE SI PENSA SI SIA APERTO IN
QUESTO MOMENTO UN PERIODO DI GRANDI SPAZI COMUNICATIVI. GRANDI SPAZI NEI
QUALI C'È LA POSSIBILITÀ CONCRETA, CHE POTREMMO ESEMPLIFICARE ATTRAVERSO
TANTISSIMI ESEMPI, PER CUI OPERAZIONI DI RICERCA POSSONO IN REALTÀ
SVILUPPARE IN QUESTO MOMENTO ANCHE UNA GRANDE ENERGIA COMUNICATIVA. IN
QUALCHE MODO CREDO CHE LA FUSIONE TRA IL PROGETTO DI RICERCA E UN PROGETTO
DI COMUNICAZIONE OGGI SIA MOLTO PIÙ POSSIBILE DI QUANTO NON FOSSE SOLTANTO
POCHI ANNI FA.
(.)
A ME PIACE FARE INNANZITUTTO UN RIFERIMENTO MUSICALE, NEL SENSO CHE
SITUAZIONI COME CSI INNANZITUTTO, O I BLUE VERTIGO STESSI DIMOSTRANO UNA
GRANDE VITALITÀ NEL CAMPO DELLA RICERCA MUSICALE, PROPRIO PERCHÉ NON È UNA
VITALITÀ, ALMENO CON QUESTI GRUPPI IN QUESTI SITUAZIONI, CHE RIMANE
CONFINATA ALLA MUSICA. LA MUSICA, IL ROCK IN PARTICOLARE DIVENTA UN GRANDE
PUNTO D'INCONTRO NEL QUALE L'ELEMENTO SCENICO, EPICO, MITOLOGICO,
FILOSOFICO, COMUNICATIVO GLOBALE, ENTRA IN CAMPO, IO HO L'IMPRESSIONE CHE
OGGI QUELLO CHE SIA PARTICOLARMENTE INTERESSANTE NELLA RICERCA IN ITALIA È
PROPRIO IL FATTO CHE ESISTE DA PARTE DI PERSONAGGI PIÙ CONSAPEVOLI E PIÙ
AVANZATI, UNA RICERCA CHE TENDE A MESCOLARE L'ENERGIA COMUNICATIVA, IL
SUONO, LA MUSICA, IL GESTO, L'AZIONE, GLI OGGETTI, I PENSIERI, LE PAROLE E
LE COSE TUTTE ASSIEME. CI SONO UNA SERIE DI PERSONAGGI CHE TENDONO AD ESSERE
SEMPRE PIÙ PERSONAGGI GLOBALI, SEMPRE PIÙ FUORI DAI GHETTI, FUORI DAL GHETTO
DELL'AVANGUARDIA, FUORI DAL GHETTO DELLA RICERCA, MA ANCHE FUORI DAL GHETTO
DELLA COMUNICAZIONE FINE A SE STESSA E CHE IN QUALCHE MODO PROVANO A FARE
UNA FUSIONE, UN'ALCHIMIA PIÙ AVANZATA.
D: UNA VOLTA SI PARLAVA DI CONTAMINAZIONE, ADESSO SI PARLA DI
GLOBALE, È LA STESSA COSA O C'È QUALCOSA DI DIVERSO?
R: CONTAMINAZIONE È UNA PAROLACCIA FONDAMENTALMENTE, È STATA USATA E
ABUSATA. IO HO L'IMPRESSIONE CHE SIAMO UN PASSO AVANTI. OVVERO, LA
CONTAMINAZIONE COME SEMPLICE PRENDERE PEZZI DA UNA PARTE E PEZZI DALL'ALTRA
E METTERLI ASSIEME, È STATA UNA OPERAZIONE CURIOSA ED INTERESSANTE MA CON
DEI LIMITI PROPRIO STRUTTURALI. IO HO L'IMPRESSIONE CHE OGGI SI VADA A
TOCCARE, ALMENO NEI CASI DI RICERCA PIÙ CONSAPEVOLI, IL DNA STESSO DELLA
RICERCA. NON SI PRENDONO COSE GIÀ PRECONFENZIONATE E LE SI METTONO INSIEME,
CHE ERA L'ESEMPIO DELLA CONTAMINAZIONE DEL POST MODERNO. SECONDO ME, OGGI SI
INTERVIENE DIRETTAMENTE SUL CODICE GENETICO DELLE COSE, PER CUI CI SONO
DELLE OPERAZIONI CHE NASCONO NELLO STESSO TEMPO IN SUONI, IN IMMAGINI, IN
PAROLA, IN CONCETTO, TUTTO ASSIEME, QUESTA MI SEMBRA LA FRONTIERA PIÙ
AVANZATA CHE NOI STIAMO VIVENDO.
D: PENSA CHE LA TELEVISIONE DI MASSA, AD ESEMPIO, QUESTO PROGRAMMA,
POSSA ESSERE VERAMENTE PROGETTATA? SI PUÒ PROGETTARE UN PROGRAMMA?
R: RIESCO A PARLARE DI UN MUCCHIO DI COSE E NON DELLA TELEVISIONE,
NEL SENSO CHE MI SFUGGE, MI VERREBBE DA DIRE CHE SI PUÒ REINVENTARE ANCHE LO
SPAZIO TELEVISIVO. HO LA SENSAZIONE PERÒ CHE LO SPAZIO TELEVISIVO UBBIDISCA
NECESSARIAMENTE A MOLTE PIÙ REGOLE DEGLI ALTRI CAMPI. MENTRE GLI ALTRI CAMPI
OGGI SECONDO ME SI PRESTANO PRATICAMENTE TUTTI A ESSERE RIMANIPOLATI, FORSE
PERCHÉ NASCONO DA UNA GRANDE CRISI, IL FATTO STESSO CHE LA TELEVISIONE SIA
DIVENTATA UN PUNTO DI RIFERIMENTO COSÌ IMPORTANTE PER TUTTI, PER OGNI TIPO
DI PUBBLICO, PER OGNI TIPO DI COMUNICAZIONE, FORSE LA RENDE ANCHE PIÙ
DIFFICILE, IN QUESTO MOMENTO DA RIPLASMARE O DA REINVENTARE, O COMUNQUE È
UNA COSA ALLAQUALE NON SO RISPONDERE.
IN ITALIA, DAL PUNTO DI VISTA DELLA TRASFORMAZIONE MEDIATICA, SIAMO
INDIETRO RISPETTO AD ALTRE PARTI DEL MONDO. PERÒ NON LO PRENDEREI COME UN
PIAGNISTEO O LA SOLITA LAMENTELA SUL RITARDO ITALIANO. PROPRIO PERCHÉ
INVECE, SECONDO ME, IN ITALIA ESISTE UNA POSSIBILITÀ DI COLMARE UN CERTO
RITARDO, ESISTE UNA POSSIBILITÀ CREATIVA PIÙ FORTE. IO HO L'IMPRESSIONE CHE
CI SIANO CERTE OPERAZIONI DI FUSIONE, CHE CERTE OPERAZIONI DI CAPACITÀ DI
PRENDERE CAMPI DIVERSI, DI MESCOLARLI, OGGI SIANO PERSINO PIÙ AVANZATI IN
ITALIA CHE IN ALTRI PAESI.
D: SI CONSIDERA ANCORA UN CRITICO?
R: MAI STATO. NON SO NEANCHE COSA SIA NON UN CRITICO, NEL SENSO CHE
HO SEMPRE PENSATO DI AVERE UN RUOLO, NEL PICCOLO, PROPOSITIVO. NON MI
INTERESSA IL GIUDIZIO, NON MI INTERESSA LA CATEGORIA CRITICA; MI INTERESSA
L'INTELLIGENZA CRITICA, MI INTERESSA UNA CULTURA DI CREAZIONE. HO CERCATO DI
SVILUPPARLA PER QUANTO MI È POSSIBILE NELLA SCRITTURA, NEGLI EVENTI CHE
CURATO. E IN TUTTO QUANTO STANDO LONTANO IL PIÙ POSSIBILE DALLA LOGICA DEL
GIUDIZIO, DEL GUARDARE LE COSE DALL'ESTERNO, PROPRIO PERCHÉ SONO
ASSOLUTAMENTE CONVINTO CHE DI QUALUNQUE COSA PARLI, SI TRATTI DI DESIGN, DI
FILOSOFIA O DI MUSICA, DI CINEMA, DI VITA, DI SPIAGGE, DI FANCIULLE, DI
BAMBINI, DI BASKET E DI TUTTE LE COSE CHE MI INTERESSANO, IN REALTÀ SI PUÒ
PARLARNE SOLO PARTECIPANDO IN MANIERA FORTE, CALDA ED ENERGETICA. PER CUI
TUTTO QUELLO CHE COMPORTA UNA VISIONE CRITICA, CHE IN QUALCHE MODO VEDE LA
VISIONE DISTACCATA ED OGGETTIVA DALL'ESTERNO, MI INTERESSA POCO E COMUNQUE
NON È MIA NELLA MANIERA PIÙ ASSOLUTA.
D: COME SI FA A LEGGERE IN ANTICIPO?
R: PRESAGIO, INTUITO, ISTINTO, SENSO DELLA CORRENTE, SURF, PARLIAMO
DEL SURF. OGGI DI SURF PARLA IL MARKETING, PARLANO LE AZIENDE, COMINCIANO A
PARLARE TUTTI, ED È UNA BUONA COSA, PERCHÉ SE ALCUNI CONCETTI CHE SINO A
POCO TEMPO FA RIGUARDAVANO SOLO UN'AREA DELIMITATA E BIZZARRA, OGGI
COMINCIANO AD ESSERE PRESI ANCHE DA MONDI PIÙ VASTI. È UN BUON SEGNALE
PERCHÉ VUOL DIRE CHE GLI STRUMENTI A CUI QUEI MONDI SI AGGRAPPAVANO NON
SERVONO PIÙ A NIENTE. IO CREDO CHE L'ISTINTO DEL SURF SIA FONDAMENTALE A
MAGGIOR RAGIONE OGGI, PERCHÉ IN UN MONDO NEL QUALE SI SONO MOLTIPLICATE E SI
STANNO MOLTIPLICANDO ALL'INFINITO LE POSSIBILITÀ DI SCELTA, SI TRATTA ANCHE
DI MOLTIPLICARE LE CAPACITÀ DI SCELTA. QUESTA È LA GRANDE SFIDA
ANTROPOLOGICA CHE ABBIAMO DAVANTI. ALLORA IL SURFER, È QUELLO CHE IN QUALCHE
MODO PARTECIPA ALL'EVENTO, NON LO GUARDA DALLA SPIAGGIA, È DENTRO, DENTRO AL
FARSI DELLA CORRENTE, IN QUALCHE MODO HA L'ISTINTO DI RICONOSCERE FRA TUTTE
LE ONDE L'ONDA CHE GLI APPARTIENE, LA SUA ONDA, L'ONDA DA CAVALCARE. IO
CREDO CHE PER CHIUNQUE ABBIA UN RUOLO CREATIVO, INVENTIVO, PROPOSITIVO, LA
LOGICA SIA PROPRIO QUELLA DEL SURFER. NON CI SONO SCHEMI, NON CI SONO
REGOLE, NON CI SONO PARAMETRI CONVENZIONALI E CLASSICI AI QUALI RIVOLGERSI,
PERCHÉ QUEI PARAMETRI NON FUNZIONANO PIÙ, SIAMO IN UNA SITUAZIONE DI
FRONTIERA NELLA QUALE LE MAPPE CONVENZIONALI, QUELLE CHE CI HANNO PORTATO
FINO A LÌ, NOI POSSIAMO SOLO RINGRAZIARLE PER LA FUNZIONE CHE HANNO AVUTO,
MA NON CI SERVONO PIÙ A NIENTE, PERCHÉ QUELLO CHE C'È DAVANTI È TUTTO NUOVO.
E ALLORA SI TRATTA DI SVILUPPARE L'ISTINTO DEL PIONIERE. IO CREDO CHE OGGI,
PIONIERI, SURFER E RICERCATORI, I PERSONAGGI DI FRONTIERA (CHE IN QUALCHE
MODO CI SONO SEMPRE STATI), SIANO IL PROTOTIPO DELL'EVOLUZIONE, PERCHÉ IN UN
MONDO NEL QUALE TUTTI I PARAMETRI CONVENZIONALI NON FUNZIONANO PIÙ, L'UNICO
MODO PER PROCEDERE È FARSI DA SÉ IL PROPRIO PERCORSO, CON QUELLA SPECIE DI
ISTINTO CHE SOLO QUESTO TIPO DI PERSONALITÀ POSSIEDONO.
(.)
NON DOBBIAMO CONFONDERE LE FRONTIERE CON CONFINI, I CONFINI SONO
QUELLA COSA CHE DA LUNGO TEMPO VENGONO ABBATTUTI PER FORTUNA. FRONTIERA È
QUELLO SPAZIO MENTALE, MA ANCHE FISICO, NEL QUALE NON CI SONO TRACCE, NEL
QUALE TUTTO È ANCORA DA FARE, NEL QUALE - COME NEL VECCHIO WEST - LA LEGGE E
IL FILO SPINATO NON SONO ANCORA ARRIVATI, LE CATEGORIE CONVENZIONALI NON
SONO ANCORA ARRIVATE, E NON TI RESTA CHE SPAZIARE. IO SONO CONVINTO CHE
ESISTANO OGGI FRONTIERE IN OGNI CAMPO, ANZI A MAGGIOR RAGIONE, PROPRIO
PERCHÉ I CONFINI TRADIZIONALI NON TENGONO PIÙ, È TUTTO DIVENTATO FRONTIERA.
LA RICERCA BIOLOGICA, L'ESTENSIONE DELLA VITA, IL CAMPO STESSO DELLA
REINVENZIONE DEI MODELLI ANTROPOLOGICI, OGGI È UNA NUOVA FRONTIERA. IL CAMPO
DELLA FUSIONE DEI LINGUAGGI È UNA NUOVA FRONTIERA. IN QUESTO SENSO SI TRATTA
DI ESPLORARLI CON QUELLA MENTE APERTA E CON QUELLO SPIRITO DA PIONIERE, CHE
È FONDAMENTALE PROPRIO PERCHÉ NON PUOI RIFARTI A NULLA CHE APPARTENGA AL
PASSATO PER POTER PROCEDERE, AVANZARE E INVENTARE.
D: ESISTE UNA DIMENSIONE LOGICA DEI MEDIA, HA QUALCOSA A CHE FARE
CON QUELLO CHE SI INSEGNA NELLE SCUOLE?
R: NON NE HO LA PIÙ PALLIDA IDEA, ESITERÀ SENZ'ALTRO, MA IO NON NE
SO ASSOLUTAMENTE NIENTE. CIOÈ IO HO LA SENSAZIONE CHE TUTTO ABBIA UNA
DIMENSIONE PEDAGOGICA, SONO CONVINTO ANCHE, PER MIA ESPERIENZA PERSONALE,
NON VOGLIO APPLICARLO A NESSUNO PER CARITÀ, CHE PERÒ LE PIÙ ALTE ESPERIENZE
PEDAGOGICHE NON ARRIVANO ATTRAVERSO UNA VOLONTÀ PEDAGOGICA, ARRIVANO
ATTRAVERSO DEI PERCORSI DI FASCINAZIONE, DEI PERCORSI CHE VANNO A TOCCARE
QUALCOSA DENTRO LE PERSONE CHE VOGLIONO COMUNICARE, NON SEMPLICEMENTE IN UNA
DIMENSIONE DIDATTICA IN QUALCHE MODO.
((CONTAMINAZIONI))
D: MI PIACEREBBE SAPERE SE C'È QUALCHE COSA IN PIÙ FRA I GRUPPI,
QUALCUNO IN PIÙ CHE RAPPRESENTI MEGLIO, ANCHE CON LE INTERAZIONI CON IL
DESIGN, COL MONDO DEL DESIGN.
R: IO CREDO CHE SIAMO IN UN MOMENTO NEL QUALE DI QUALUNQUE COSA TI
OCCUPI, BISOGNA SAPERE LE REGOLE E LE TECNICHE DI QUEL CAMPO, PERÒ BISOGNA
AVERE OGGI PIÙ CHE MAI LA GRANDE CAPACITÀ DI SPAZIARE AL DI LÀ DELLE REGOLE,
DI REINVENTARE LE REGOLE, DI MESCOLARLE, DI GIOCARLE IN MANIERA PARADOSSALE.
SI TRATTA DI NON ESSERE SEMPLICEMENTE CONTRO LE REGOLE CHE È BANALE E
SCIOCCO, SI TRATTA PERÒ PROPRIO DI PROIETTARSI AL DI LÀ DELLE REGOLE. CREDO
CHE SI TRATTA DI PRENDERE L'ESSENZA DEI CAMPI E DEI FENOMENI E NON LA FORMA
E NON LA GRAMMATICA, LA GRAMMATICA DEL DESIGN, LA GRAMMATICA DEL TEATRO, LA
GRAMMATICA DELLA MUSICA, LA GRAMMATICA DEL CINEMA, LA GRAMMATICA DELLA
TELEVISIONE SONO MOLTO NOIOSE. CREDO CHE SI TRATTA DI PRENDERNE L'ESSENZA
FORTE, IL DNA, IL CODICE GENETICO E DI PORTARLO DOVE NESSUN LIBRETTO DELLE
ISTRUZIONI CI HA MAI INSEGNATO AD ANDARE. QUESTO VALE OGGI A MIO AVVISO
ANCHE PER IL CAMPO DEL DESIGN, DELLA SCENOGRAFIA E DI TUTTO QUELLO CHE GLI
GIRA INTORNO. IL PIÙ GRANDE DESIGNER CHE IO CONOSCO, MI SCUSINO I DESIGNER
AMICI CHE SONO TANTI E BRAVI, ECCETERA, ECCETERA, NON FA IL DESIGNER. È UNA
VECCHIA STORIA. BRIAN ENO FACEVA DELLA MUSICA STRAORDINARIA E SI PROCLAMAVA
NON-MUSICISTA, ORSON WELLS DICEVA "BISOGNA SAPERE LE TECNICHE DEL CINEMA E
POI GETTARLE VIA DIMENTICARSELE SE VUOI FARE DEL GRANDE CINEMA", ECCETERA,
ECCETERA. IN QUALCHE MODO PARLARE LA PROPRIA LINGUA IN UN NUOVO LINGUAGGIO,
IN UNA LINGUA STRANIERA, IN UNA LINGUA GLOBALE, IN UNA LINGUA DI UNA
DIMENSIONE PIÙ AMPIA E PIÙ APERTA. ALLORA IL DESIGNER CHE PIÙ MI INTERESSA
OGGI SI CHIAMA ANDREA ZINGONI, FA PARTE DI UN GRUPPO, CHE SI CHIAMAVA AI
TEMPI "GIOVANOTTI MONDANI MECCANICI" PIÙ SINTETICAMENTE OGGI CHE SONO
CRESCIUTI GMM. CON ANDREA ABBIAMO FATTO GLI ALLESTIMENTI PER UN PAIO DI
FESTIVAL, UNO CHE SI CHIAMAVA STAR SHOOT DEDICATO ALLA CULTURA PSICHEDELICA,
E UNO CHE SI CHIAMAVA "FRONTIERE". LO STIAMO FACENDO GIUSTO ADESSO: DI UNA
SEMPLICITÀ IMPRESSIONANTE, SI LAVORA SUL SOTTRARRE. ANDREA LAVORA SUL
TOGLIERE GLI ELEMENTI. ALLORA, UN'ENORME STANZA VUOTA, SENZA DENTRO NIENTE,
PROPRIO PERCHÉ GLI ESSERI UMANI TORNANO AD ESSERE AL CENTRO DELLA FUNZIONE
DEL DESIGN, DELL'ALLESTIMENTO E TUTTO QUANTO, GRANDI PROIEZIONI TUTTO
INTORNO A TUTTA PARETE, CON IMMAGINI TECHNO, MAGICHE, DOLCI, SOFFICI,
EVOCATIVE, CHE DOPO UN MOMENTO DI LIEVE STRALUNAMENTO TI PROVOCANO UNA
SPECIE DI PIACEVOLISSIMA ALTERAZIONE DELLA TUA PERCEZIONE, LUCI NELLA STESSA
LOGICA E NIENT'ALTRO SE NON QUESTO. UNA COSA SEMPLICISSIMA DA RACCONTARE,
SEMPLICISSIMA DA VEDERE, MA STRAORDINARIA SECONDO ME PER LE IMPLICAZIONI.
PERCHÉ IL LAVORO CHE HA FATTO ANDREA IN QUESTO SENSO È QUELLO CHE IN UNA
OPERAZIONE AVANZATISSIMA E NELLO STESSO TEMPO PRIMORDIALE, ESSENZIALE, DI
RIMETTERE GLI ESSERI UMANI E LA FUNZIONE UMANA AL CENTRO DELL'ALLESTIMENTO.
L'OPERA ESISTE, L'OPERA È DATA DA UNA QUANTITÀ ENORME DI VIDEO E
DALL'ALLESTIMENTO STESSO, DAGLI EVENTI, CHE NEL CASO DI FRONTIERE SONO
CONFERENZE, CONCERTI, PERFORMANCE, ECC., CHE SI SVOLGONO DENTRO A QUESTO
ALLESTIMENTO. LA FUNZIONE PRINCIPALE PERÒ DI TUTTO QUESTO È - SEMBRA BANALE
DIRLO, MA IO CREDO CHE SIA LA FUNZIONE PRINCIPALE - FAR STAR BENE LE
PERSONE. LE PERSONE CHE ENTRANO LÌ DENTRO, NEL MOMENTO IN CUI SI RICONOSCONO
IN QUESTO TIPO DI IMMAGINI, IN QUESTO TIPO DI ATMOSFERA, IN QUESTO TIPO DI
CLIMA, POSSONO RIMANERE DENTRO PER QUANTE ORE VOGLIONO, CAMBIARE POSIZIONE,
SEDERSI PER TERRA, SDRAIARSI, PARLARE, ASSISTERE ALLE COSE CHE ACCADONO,
SPOSTARSI, PROPRIO PERCHÉ QUANDO NON SEI DAVANTI AD UN'OPERA MA DENTRO AD
UN'OPERA, DEVI CAMBIARE PUNTO DI VISTA. TUTTO QUESTO TI INSEGNA CHE C'È UN
PUNTO DI VISTA GLOBALE CHE NASCE DAL METTERE INSIEME TANTI PUNTI DI VISTA.
CREDO CHE SIA UNA LEZIONE FORTEMENTE DEMOCRATICA, ANCHE DAL PUNTO DI VISTA
DELLA PERCEZIONE, PERCHÉ TI TOGLIE DAL PUNTO DI VISTA DELLO SPETTATORE
PASSIVO, CHE STA DAVANTI AD UNA COSA, E TI METTE DENTRO A UNO SCENARIO E IN
QUALCHE MODO SEI ABBRACCIATO DALLO SCENARIO, SEI DENTRO ALLO SCENARIO. MI
SEMBRA UN PUNTO DI VISTA CHE TIENE CONTO INFINITAMENTE DI PIÙ CHE NON TUTTE
LE DISCIPLINE CLASSICHE, TUTTI I MODI TRADIZIONALI DI INTENDERE LO SPAZIO E
L'ALLESTIMENTO, LE INSTALLAZIONI, GLI OGGETTI E TUTTO QUANTO. TIENE CONTO
MOLTO DI PIÙ DELLA FUNZIONE UMANA E DELLA NECESSITÀ DI ESPANDERE LA
CONSAPEVOLEZZA, L'UMORE, LO STATO D'ANIMO, A DELLE PERSONE CHE ENTRANO LÌ
DENTRO E CHE IN QUALCHE MODO DAVVERO E NON SOLTANTO CON UN'ESPRESSIONE DI
MODA, INTERAGISCONO CON LE IMMAGINI E IL CONTESTO DELLO SCENARIO CHE SI
TROVANO INTORNO.
D: MORELLI AVREBBE DETTO CHE ERA UN'INTERAZIONE AMBIENTALE?
R: MAH, SÌ. HO LETTO RECENTEMENTE UNA COSA DI PHILIPPE STARCK CHE MI
HA MOLTO COLPITO E MOLTO EMOZIONATO, IN PASSATO AVEVO GIÀ LETTO DELLE COSE
SPLENDIDE DI STARCK MA FORSE ANCORA TROPPO LEGATE A UNA DIMENSIONE
PROVOCATORIA DA PARTE SUA, QUESTA MI HA COLPITO PERCHÉ RIMETTE LA FUNZIONE
VITALE DEL DESIGN AL CENTRO DELL'ESPERIENZA, CHE È ESATTAMENTE QUELLO CHE IO
PENSO E CHE MI COLPISCE PROFONDAMENTE. STARCK DICEVA: "VEDO UNA QUANTITÀ
ENORME DI SPLENDIDI OGGETTI DI DESIGN IN GIRO, MA NON HANNO ANIMA, NON HANNO
VITA, NON HANNO FUOCO, NON HANNO CARATTERE, NON HANNO ENERGIA", E CONCLUDEVA
SEMPLICEMENTE DICENDO: "CREDO SIA ARRIVATO IL MOMENTO DI TOGLIERE IL DESIGN
DAI SUI MODELLI PRECONFEZIONATI, QUELLI CHE GLI HANNO TOLTO IL FUOCO, IL
CUORE, IL CARATTERE E L'ENERGIA E DI RIMETTERLO IN UNA DIMENSIONE UMANA E
VITALE, NELLA QUALE FAR STAR BENE LE PERSONE". FONDAMENTALMENTE DICEVA
SEMPLICEMENTE QUESTO, CHE È LA COSA PIÙ SEMPLICE DEL MONDO. MI SEMBRA CHE
PERÒ SIA ANCHE LA PIÙ AVANZATA, LA PIÙ INTELLIGENTE, LA PIÙ RICCA DA OGNI
PUNTO DI VISTA, CORRISPONDE MOLTO AD UNA COSA CHE MI AVEVA DETTO IN UN VIDEO
CHE FACEMMO ANNI FA BRIAN ENO, QUANDO PORTATO IN GIRO ALLE MOSTRE DI DESIGN
MILANESE DELLA FINE DEGLI ANNI '80, DELLA METÀ DEGLI ANNI 80, PER CUI UN
MOMENTO ANCHE STRAORDINARIO, DICEVA: "SÌ, MA QUI TOLGONO L'ERRORE, TOLGONO
LA VITA, È TUTTO MOLTO BELLO, È TUTTO INECCEPIBILE, MA DOVE STA IL FUOCO?"
ECCO, VEDERE CHE STARCK DAL DENTRO DEL DESIGN, RIPRENDE 10 ANNI DOPO, FA
PROPRIE ED ALLARGA DELLE COSE CHE UN PERSONAGGIO COME BRIAN ENO DICEVA A SUO
TEMPO MI HA COLPITO MOLTO PERCHÉ SIGNIFICA CHE QUELLA STORIA OGGI STA
VERAMENTE DILAGANDO. SE LO DICE STARCK RISCHIA DI ESSERE MOLTO IMPORTANTE
ANCHE NEL CAMPO DEL DESIGN.