[Forumlucca] Econews - 29 settembre 2004

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Autore: Federazione dei Verdi di Lucca
Data:  
Oggetto: [Forumlucca] Econews - 29 settembre 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Senato. Verdi: no alla fiducia sulla delega ambientale
- Riforme. Pecoraro Scanio: una picconata all’unità nazionale
- Riforme. Cento: no alla secessione dei diritti
- Ulivo. Pecoraro Scanio: basta con polemiche che disorientano elettori
- Giustizia. Zancan: da governo e maggioranza spettacolo indecoroso
- Giustizia. Cento: governo vuole imbavagliare magistrati
- Istruzione. Cortiana: via dalle classi inaccettabili libri di storia
- Italiane rapite. Pecoraro Scanio: grande gioia, ora via dall’Iraq
- Italiane rapite. Boco: riprendiamo battaglia per ritiro
- Italiane rapite. Cento: non dimentichiamo che la guerra è un pantano
- Rai. Pecoraro Scanio: privatizzare significa svendere
- Lavoro. Verdi: dati Istat su occupazione evidenziano problemi
- Moratti. Bulgarelli: dovrebbe prendere atto del fallimento completo della
sua gestione e dimettersi
- Legge mancia. Verdi: stop a provvedimento che puzza di clientelismo
- Telekom Serbia. Calvi e Zancan: ancora arroganza da Cdl
- Umbria. Verdi: no alla politicizzazione delle cariche
- Friuli V.G. Verdi: adesso basta con queste pratiche venatorie
- Elezioni regionali Emilia-Romagna. Verdi: politica non competizione
- Nucleare. Greenpeace attende il trasporto di plutonio americano al porto
di Cherbourg
Econews dalle agenzie estere:
- Thai suspected bird flu case fans human link fear (Reuters)
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27408/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27408/story.htm
- Kenya wants most-protected status for lions (Reuters)
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27400/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27400/story.htm


Senato. Verdi: no a fiducia su delega ambientale

"No" al tentativo del Governo di porre la fiducia in Senato, al
provvedimento sull'ambiente. I Verdi del Senato, insieme alle associazioni
ambientaliste italiane, si schierano contro la fiducia al provvedimento
che, sottolineano, prevede tra l'altro l'estinzione dei reati contro il
paesaggio in "palese violazione" con quanto stabilisce il Codice Urbani da
poco in vigore. I Verdi sottolineano che si andrà al voto in assemblea
"senza che sia mai stato concluso il dibattito. Una prassi che anche dal
punto di vista procedurale ci preoccupa non poco", afferma durante una
conferenza stampa in Senato, Sauro Turroni che fa parte della Commissione
ambiente di Palazzo Madama. Una iniziativa anti-decreto, a cui hanno
partecipato anche il capogruppo del sole che ride Stefano Boco e alcuni
rappresentanti delle associazioni ambientaliste. Le principali associazioni
ambientaliste (Amici della terra, Anni verdi, Associazione Bianchi
Bandinelli, Comitato per la bellezza, Fai, Greenpeace, Italia nostra,
Istituto nazionale di Lav, Legambiente, Lega abolizione caccia, Lipu, Pro
natura, Società geografica italiana, Verdi ambiente e società) hanno
scritto a tutti i senatori per metterli in guardia sulle conseguenze di una
scelta che avrebbe "immense ricadute pratiche". "Paradossale, ad esempio,
il fatto che siano state addirittura previste - scrivono nella lettera -
norme di depenalizzazione dei reati paesaggistici non solo in aperto
contrasto con il codice dei beni culturali appena entrato in vigore, ma
addirittura più permissivo del recente condono edilizio". I Verdi ricordano
che questo provvedimento, di fatto, non è stato mai discusso in Parlamento
e che sono state introdotte "proposte di note lobby" che riguardano norme
di immediata attuazione in contraddizione della stesa natura legge delega,
in particolare i diritti edificatori, l'utilizzo dei rifiuti ferrosi (di
fatto la possibilità di riutilizzarli nel settore), i servizi pubblici
locali, oggetto di un duro scontro alla camera e l'istituzione della
segreteria tecnica ministeriale. I Verdi sono "certi", come rileva Boco,
che in queste ore il Governo sta pensando di cancellare il lavoro fatto in
commissione dove il testo è fermo da febbraio per ripristinare il testo
della Camera che conteneva quella autentica "Norma Attila", che estingue i
reati contro l'ambiente". Un colpo di spugna che era stato cancellato dalla
Commissione ambiente del Senato, afferma Turroni, grazie anche, ad un
"sussulto di dignità della maggioranza". I Verdi propongono al Governo una
serie di misure: il ritiro di 399 emendamenti su 400, per permettere al
Governo di "andare avanti con il testo"; rinuncia da parte del Governo di
porre la fiducia sul maxiemendamento che sia composto, di fatto, dal testo
uscito dalla Camera, stralcio dalla delega delle norme di "immediata
applicazione" e loro inserimento in un provvedimento ad hoc con corsia
preferenziale, ma soprattutto no al "comma 32".(Ansa)

Riforme. Pecoraro Scanio: una picconata all’unità nazionale

“Una devolution da propaganda elettorale, una picconata contro l’unità
nazionale che attraverso il referendum popolare trasformeremo in una
vittoria di Pirro per la Cdl e il governo. Saranno gli italiani a bocciare
questo mostro giuridico che chiamano riforme”. Lo ha detto il presidente
dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, commentando l’approvazione dell’Articolo
34 da parte della Camera. “Questa riforma-truffa ­ aggiunge il leader dei
Verdi - smantella servizi pubblici essenziali quali sanità e scuola, con
enormi aggravi di spesa per tutti i cittadini senza avere in cambio servizi
migliori. Continueremo la battaglia in Parlamento e nel paese ­ conclude
Pecoraro Scanio ­ per denunciare questo provvedimento scandaloso che
penalizzerà ancora di più il Sud e diminuirà diritti e garanzie per tutti i
cittadini”.

Riforme. Cento: no alla secessione dei diritti

“La devolution conferma l’impianto autoritario della riforme che
introducono la secessione dei diritti e della solidarietà”. Lo ha detto
Paolo Cento, coordinatore dei Verdi, intervenendo alla Camera sull’articolo
34 del Ddl delle riforme costituzionali. “Il testo imposto dal centro
destra ­ ha detto Cento - è solo uno scellerato patto di potere sul quale,
evidentemente, non era possibile alcuna mediazione. L’opposizione deve
prepararsi a portare fuori dal palazzo la battaglia contro lo smembramento
del paese: sabato prossimo a Roma la manifestazione indetta da Giustizia e
Libertà sarà la prima occasione di mobilitazione, la prima tappa di un
percorso che deve portarci a vincere il referendum”.

Ulivo. Pecoraro Scanio: basta con polemiche che disorientano elettori

“Questo ping pong continuo dentro il listone rischia di disorientare gli
elettori e danneggia l’intera coalizione. E’ incomprensibile questo scontro
sulle formule. Il confronto sia franco, ma sul programma”. E’ un invito al
buonsenso quello del presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio che a
proposito dei contrasti interni al listone torna a ripetere: “non si vince
coi litigi, ma iniziando a discutere di contenuti programmatici”. “Il tempo
stringe ­ aggiunge il leader del sole che ride ­ servono parole chiare. Se
confronto franco deve esserci, non è su formule, ma su precisi contenuti
programmatici. In questo senso l’incontro che spero si possa tenere il 4
ottobre deve essere l’occasione per far partire un confronto serrato sui
contenuti”.

Giustizia. Zancan: da governo e maggioranza spettacolo indecoroso

"L'ennesima giornata di spettacoli indecorosi: il ministro Castelli invita
l'Udc a ritirare i propri emendamenti, il relatore Bobbio reclama un ddl
'rapidissimo ed immediato', tutta la maggioranza continua ad invocare la
'blindatura del testo". Lo dichiara il senatore dei Verdi Giampaolo Zancan,
Vicepresidente della Commissione giustizia di Palazzo Madama. "In tal modo,
il governo e la maggioranza continuano a dimostrare un profondo disprezzo
delle prerogative del Parlamento e, ciò che ancora più conta, dimenticano
l'unico interesse del Paese: un'amministrazione della giustizia rapida ed
efficiente. A fronte di tanto sfascio, se i magistrati decideranno
l'astensione dall'udienza, altro non sarà che esercizio di legittima difesa
degli interessi dei cittadini".

Giustizia. Cento: governo vuole imbavagliare magistrati

Giovanardi insiste in una polemica che ha l’obiettivo evidente di
imbavagliare la magistratura e il suo legittimo ricorso allo sciopero
contro una riforma autoritaria e di dubbia costituzionalità - ha dichiarato
il deputato verde Paolo Cento, vicepresidente della Commissione giustizia.
La riforma dell’ordinamento giudiziario non risolve i problemi relativi
allo scarso e iniquo funzionamento del processo penale e civile ma al
contrario li aggrava mettendo a rischio l’autonomia dell’azione
giudiziaria. Il Governo e il centro destra inseguono un modello di
giustizia debole con i poteri forti e forcaiola con le devianze e il
disagio sociale”.

Istruzione. Cortiana: via dalle classi inaccettabili libri di storia

"E' inammissibile che i nostri ragazzi, come accade in diverse scuole
medie, si trovino ad apprendere la storia da un testo mistificatore come
quello della Bellesini sul Novecento, il quale ci propina l'imbarazzante
visione manicheista di una destra storica composta da uomini che 'facevano
politica al solo scopo di servire lo stato' e che 'amministravano le
finanze statali con la stessa attenzione con cui curavano i propri
patrimoni' e di una sinistra che, invece, sacrifica 'la nazione per i
propri interessi". Lo afferma il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana,
capogruppo dei Verdi in Commissione istruzione. "La Bellesini ci nasconde e
semplifica la storia, tralasciando come i ceppi economici e politici della
destra abbiano invece utilizzato le istituzioni per conservare i propri
privilegi e, su questa linea, basti pensare alla negazione del diritto di
voto alle donne, non considerando tutta una realtà della cultura
democratica, ci restituisce uomini quali Gramsci, Sturzo, Gobetti e
Matteotti come dei vili politicanti, dei professionisti, imprenditori e
avvocati disposti a fare carriera in qualunque modo', dimenticando la
grande spinta che hanno dato nella direzione della nostra Costituzione
repubblicana. Ho chiesto - conclude l'esponente del sole che ride - in
un'interrogazione urgente al ministro Moratti un intervento deciso a fronte
di un simile crimine storico".

Italiane rapite. Pecoraro Scanio: grande gioia, ora via dall’Iraq

Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio esprime grande gioia e
soddisfazione per la notizia della liberazione delle volontarie pacifiste
italiane.“questa è una notizia bellissima che ci riempie di gioia”, ha
detto il leader dei Verdi. “Adesso ­ aggiunge Pecoraro - occorre insistere
sul cessate il fuoco e sul ritiro delle nostre truppe dall’Iraq. Dobbiamo
pensare agli altri ostaggi nella mani dei terroristi e alle centinaia di
persone che muoiono ogni settimana in Iraq per una guerra assurda”.

Italiane rapite. Boco: riprendiamo battaglia per ritiro

"Questo è il momento della gioia. Condividiamo questo sentimento con i
parenti delle italiane liberate e con tutti gli operatori di pace". Lo
afferma il senatore Stefano Boco, capogruppo dei Verdi a Palazzo Madama.
"Da oggi - aggiunge boco - riprenderemo la nostra battaglia per la pace nel
mondo, chiedendo nuovamente ad alta voce il ritiro immediato delle truppe.
Questa guerra sta provocando solo vittime e lacrime. Andiamo via
dall'Iraq". (Ansa)

Italiane rapite. Cento: non dimentichiamo che la guerra è un pantano

"La gioia per la liberazione delle due Simone non può farci dimenticare che
la guerra è un pantano da cui non si esce". Lo dice nell'aula della Camera
il verde Paolo Cento commentando la notizia della liberazione delle due
Simone dopo le comunicazioni del presidente del consiglio. Cento ha chiesto
che "si inserisca all'ordine del giorno del Parlamento una mozione per il
cessate il fuoco come contributo di base all'azione umanitaria che ha
portato alla liberazione degli ostaggi: alla guerra - ha concluso - si
risponde con azioni umanitarie". (Ansa)

Rai. Pecoraro Scanio: privatizzare significa svendere

"In questo momento, in pieno regime di conflitto di interessi, la
privatizzazione della Rai sarebbe un colpo pesantissimo al pluralismo
dell'informazione". E' l'opinione del presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio, convinto che "sarebbe da irresponsabili svendere il servizio
pubblico". "Per di più - aggiunge il leader dei Verdi in una nota - è da
considerare illegale che un cda decaduto e sfiduciato che non dovrebbe
gestire neppure l'ordinaria amministrazione voglia addirittura procedere
alla privatizzazione dell'azienda". (Ansa)

Lavoro. Verdi: dati Istat su occupazione evidenziano problemi

"I dati Istat sull'occupazione nel nostro paese evidenziano due problemi
particolarmente gravi. In primo luogo aumenta il divario tra il nord e il
mezzogiorno che continua a dimostrare una grande sofferenza sociale, e poi
rendono chiaro il clima di sfiducia del paese, soprattutto di quei
lavoratori che perdono il posto di lavoro e non ne cercano un altro". Lo
dichiara in una nota il capogruppo dei Verdi in Commissione lavoro del
Senato, Natale Ripamonti. "Non serve aumentare la flessibilità - afferma l'
esponente dei Verdi - perché il mercato del lavoro ha bisogno di maggiore
formazione, di più professionalità e di innovazione. Il contrario di quello
che sta facendo il Governo che con la prossima finanziaria taglierà
drasticamente gli incentivi alle imprese per gli investimenti e per l'
occupazione, in particolare al sud, incentivi, del resto, già erogati col
contagocce in questi ultimi due anni". (Ansa)

Moratti. Bulgarelli: dovrebbe prendere atto del fallimento completo della
sua gestione e dimettersi

Secondo Mauro Bulgarelli, deputato dei Verdi "il ministro Letizia Moratti
sta facendo lo slalom tra le contestazioni che ormai si manifestano
spontaneamente ovunque ella si presenti a parlare di scuola. L'ostilità di
tutti i soggetti interessati alle politiche scolastiche e di ricerca è
senza precedenti nella storia del nostro paese. La Moratti" conclude
Bulgarelli "dovrebbe prendere atto del fallimento completo della sua
gestione e dimettersi dimostrando, almeno in questo, una seria manager."

Legge mancia. Verdi: stop a provvedimento che puzza di clientelismo

“Mentre in aula si discute di federalismo, ieri in Commissione bilancio si
è cercato di far passare sottobanco la legge Interventi in materia di
programmazione economica e di sviluppo, soprannominata da molti Legge
mancia che prevede lo stanziamento di più di 500 milioni di euro per opere
pubbliche in quasi tutti i collegi di deputati e senatori ­ ha denunciato
la deputata verde Luana Zanella. Una distribuzione a pioggia di soldi per
finanziare progetti al di fuori di ogni programmazione e coinvolgimento
degli enti locali e delle regioni interessate, il tutto a discrezionalità
di alcuni parlamentari un provvedimento che non si sa se puzza più di
centralismo o di clientelismo”.

Telekom Serbia. Calvi e Zancan: ancora arroganza da Cdl

"Se fosse stata necessaria un'altra prova della faziosità, dell'arroganza e
della totale assenza di indipendenza della maggioranza della Commissione
Telekom Serbia, oggi l'abbiamo avuta". Così Guido Calvi (Ds) e Giampaolo
Zancan (Verdi), ex componenti della Commissione Telekom Serbia, commentano
la decisione del presidente Trantino di impugnare davanti al gip la
richiesta dei pm di Roma di archiviare l'indagine a carico di Prodi, Dini e
Fassino. "Inopinatamente e sconsideratamente la casa delle libertà aveva
presentato una denuncia contro Prodi, Dini e Fassino poiché non avevano
ritenuto, giustamente, di presentarsi a deporre presso una commissione che
aveva ritenuto utilizzabili e attendibili le dichiarazioni di persone che
avevano affermato falsità e calunnie grossolane". "Dopo che la magistratura
torinese aveva ritenuto di dover disporre la custodia cautelare nei
confronti dei calunniatori e dopo che la magistratura romana ha chiesto
l'archiviazione dell'avventata iniziativa dei commissari di centrodestra,
oggi apprendiamo che, superata ogni decenza, hanno ritenuto di proporre
opposizione ad un provvedimento del procuratore della repubblica di Roma.
La totale assenza di serenità e di saggezza istituzionale dimostrata anche
in questa occasione - concludono Calvi e Zancan - è incompatibile con la
richiesta di una nuova legge per il rinnovo della commissione d'inchiesta.
C'é da augurarsi che questa scandalosa vicenda si chiuda qui nell'interesse
delle istituzioni e del denaro dei cittadini”. (Ansa)

Umbria. Verdi: no alla politicizzazione delle cariche

I Verdi si associano alle considerazioni degli ambientalisti rispetto alla
gestione della municipalizzata dei rifiuti di Perugia. Il Sole che Ride,
insieme a Wwf, Legambiente e Italia Nostra, ribadisce come la Gesenu
necessiterebbe di una scelta non politica dei vertici, ma al contrario
competente e, soprattutto, trasparente. Anche in vista delle scadenze che
riguardano il settore, è necessaria una gestione efficace ed efficiente,
sia dal punto di vista economico che da un punto di vista ambientale, nel
rispetto della normativa ma anche nel rispetto dei cittadini contribuenti
che ricevono il servizio. “Pensiamo - afferma Franco Parlavecchio,
Presidente dei Verdi dell’Umbria - ad un vertice della Gesenu non ingessato
che si sappia muovere e che porti innovazione alla società e alla città nel
suo complesso”. Il potenziamento, e forme di gestione dai risultati più
evidenti, della raccolta differenziata sono alla base di un nuovo modo di
amministrare il sistema rifiuti. Affinché tali obiettivi possano essere
raggiunti, secondo il Sole che Ride, è necessaria una nomina “verde” e
competente, appunto, più rappresentativa della società civile perugina e al
di fuori delle dinamiche politiche vigenti in questa città. Tale scelta, da
parte del gota cittadino, rappresenterebbe senza dubbio una decisione senza
precedenti che aprirebbe la via ad un modo più democratico e trasparente di
pensare alla funzione delle municipalizzate.

Friuli VG. Verdi: adesso basta con queste pratiche venatorie

“La situazione relativa alla deregulation della caccia in Friuli Venezia
Giulia è drammatica ­ hanno denunciato Maurizio Rozza, coordinatore
regionale per le politiche dell’ambiente e del territorio dei Verdi del
Friuli Venezia Giulia e Alessandro Metz, Consigliere Regionale
Vicepresidente Commissione Ambiente. Gli incidenti avvenuti domenica scorsa
­ che hanno comportato tra l’altro la morte di una persona e il ferimento
di un’altra ­ erano ampiamente prevedibili. Proprio nel comunicato stampa
che annunciava la manifestazione interregionale tenutasi due domeniche fa
in Veneto, avevamo spiegato quanto pericolose e dannose fossero alcune
anacronistiche pratiche venatorie, quali appunto la caccia con il segugio
agli ungulati (caprioli, cinghiali, cervi…). Puntualmente ci è scappato il
morto; e questo non può non pesare sulla coscienza di chi ha scelto di non
fare la cosa più logica per evitarla: vietare subito questa barbarica,
indecente, pericolosa pratica!!! Altri episodi di crudeltà gratuita hanno
segnato la scorsa domenica 26 settembre: la scena aberrante avvenuta
attorno alle 17 davanti alla posta di Taipana, dove un cucciolo di capriolo
con il ventre squarciato da una pallottola è stato inseguito da tre segugi
fino al torrente antistante l’edificio ed è stato da questi dilaniato, fino
a quando gli avventori di un bar situato nei pressi non sono riusciti a
mettere in fuga i cani. I cacciatori che avevano sparato si sono presentati
solo dopo quasi un’ora per ritirare il corpo del cucciolo. Portandolo via
hanno dichiarato ­ forse ironicamente… ­che lo avrebbero portato dal
veterinario!!! Malgrado quanto promesso e dichiarato durante la campagna
elettorale, dall’insediamento di questa Giunta Regionale la situazione
relativa alla tutela della fauna selvatica, alla disciplina della caccia e
alla tutela dell’ambiente in generale non solo non è migliorata, ma si è
ulteriormente aggravata. All’interno dell’interpellanza urgente depositata
sono state citate solo alcune delle gravissime situazioni che causano gravi
rischi alle persone e continui danni al patrimonio ambientale, in palese
violazione delle norme comunitarie e nazionali. Chiediamo a Illy - garante
del programma di Intesa Democratica - di fare uno sforzo per capire la
gravità di questa situazione, che va a minare alle fondamenta quello
spirito europeo di cui egli si dichiara portatore e che dovrebbe unirci nel
percorso di Governo della Regione.

Elezioni regionali Emilia-Romagna. Verdi: politica non competizione

“Abbiamo già chiesto un tavolo del centro- sinistra per discutere del
programma e del prossimo candidato alla presidenza della regione ­ ha
dichiarato Gigliola Cordiviola presidente regionale dei Verdi in Emilia -
Romagna. Non abbiamo avuto nessuna risposta. Siamo preoccupati per alcune
dichiarazioni riguardanti i passaggi da fare per la prossima candidatura.
La candidatura alla presidenza della regione non può essere una scelta dei
ds e margherita. La margherita pretende una sorta di paternità sulle
scelte. Se si scegliesse questa strada si metterebbe in mora l' esperienza
consolidata di una coalizione che ha governato per cinque anni. Non
possiamo accettare simili imposizione ,occorre coraggio politico per aprire
un confronto con tutta la coalizione, sia sulla presidenza che sul futuro
programma di Governo”.

Nucleare. Greenpeace attende il trasporto di plutonio americano al porto di
Cherbourg

La nave di Greenpeace, “Esperanza”, è arrivata nel porto di Cherbourg,
sulla costa atlantica francese, per accogliere un carico di plutonio
derivante dalle testate nucleari americane, proveniente dagli Stati Uniti.
Le navi che trasportano il plutonio, partite il 20 settembre dagli Stati
Uniti, sono la Pacific Teal e la Pacific Pintail. L'Esperanza sostiene la
flottiglia atlantica antinucleare che si oppone a questo genere di
trasporti. Il carico di 140 chili di plutonio, in arrivo a Cherbourg,
viaggerà poi per 1.000 chilometri via terra, fino all’impianto nucleare di
Cadarache, vicino ad Aix En Provence. Lì sarà trasformato in combustibile
per essere utilizzato in un reattore nucleare e ripartirà via mare per gli
Stati Uniti il prossimo anno. “Gli Stati Uniti e la Francia minacciano
inutilmente la sicurezza internazionale e l’ambiente” commenta Shaun Bernie
di Greenpeace. “Greenpeace chiede che il plutonio non venga trasportato e
ritrattato, con rischi per la popolazione e possibili attacchi
terroristici, ma venga solidificato, vetrificato e stoccato come altri
rifiuti nucleari ad alta radioattività”. In Francia, più di 10.000 chili di
plutonio vengono trasportati ogni anno dall’impianto di ritrattamento di La
Hague in Normandia a quello per la fabbricazione del mox (ossidi di uranio
e plutonio) di Marcoule. In contrasto con le misure di sicurezza previste
per i trasporti di plutonio, questi viaggi si effettuano con veicoli non
blindati e senza un’adeguata protezione delle forze dell’ordine.

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Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com
Sito nazionale della Federazione dei Verdi: www.verdi.it