Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- Senato. Verdi: no alla fiducia sulla delega ambientale
- Riforme. Pecoraro Scanio: una picconata allunità nazionale
- Riforme. Cento: no alla secessione dei diritti
- Ulivo. Pecoraro Scanio: basta con polemiche che disorientano elettori
- Giustizia. Zancan: da governo e maggioranza spettacolo indecoroso
- Giustizia. Cento: governo vuole imbavagliare magistrati
- Istruzione. Cortiana: via dalle classi inaccettabili libri di storia
- Italiane rapite. Pecoraro Scanio: grande gioia, ora via dallIraq
- Italiane rapite. Boco: riprendiamo battaglia per ritiro
- Italiane rapite. Cento: non dimentichiamo che la guerra è un pantano
- Rai. Pecoraro Scanio: privatizzare significa svendere
- Lavoro. Verdi: dati Istat su occupazione evidenziano problemi
- Moratti. Bulgarelli: dovrebbe prendere atto del fallimento completo della 
sua gestione e dimettersi
- Legge mancia. Verdi: stop a provvedimento che puzza di clientelismo
- Telekom Serbia. Calvi e Zancan: ancora arroganza da Cdl
- Umbria. Verdi: no alla politicizzazione delle cariche
- Friuli V.G. Verdi: adesso basta con queste pratiche venatorie
- Elezioni regionali Emilia-Romagna. Verdi: politica non competizione
- Nucleare. Greenpeace attende il trasporto di plutonio americano al porto 
di Cherbourg
Econews dalle agenzie estere:
- Thai suspected bird flu case fans human link fear (Reuters)
<
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27408/story.htm>
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- Kenya wants most-protected status for lions (Reuters)
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http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/27400/story.htm>
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Senato. Verdi: no a fiducia su delega ambientale
"No" al tentativo del Governo di porre la fiducia in Senato, al 
provvedimento sull'ambiente. I Verdi del Senato, insieme alle associazioni 
ambientaliste italiane, si schierano contro la fiducia al provvedimento 
che, sottolineano, prevede tra l'altro l'estinzione dei reati contro il 
paesaggio in "palese violazione" con quanto stabilisce il Codice Urbani da 
poco in vigore. I Verdi sottolineano che si andrà al voto in assemblea 
"senza che sia mai stato concluso il dibattito. Una prassi che anche dal 
punto di vista procedurale ci preoccupa non poco", afferma durante una 
conferenza stampa in Senato, Sauro Turroni che fa parte della Commissione 
ambiente di Palazzo Madama. Una iniziativa anti-decreto, a cui hanno 
partecipato anche il capogruppo del sole che ride Stefano Boco e alcuni 
rappresentanti delle associazioni ambientaliste. Le principali associazioni 
ambientaliste (Amici della terra, Anni verdi, Associazione Bianchi 
Bandinelli, Comitato per la bellezza, Fai, Greenpeace, Italia nostra, 
Istituto nazionale di Lav, Legambiente, Lega abolizione caccia, Lipu, Pro 
natura, Società geografica italiana, Verdi ambiente e società) hanno 
scritto a tutti i senatori per metterli in guardia sulle conseguenze di una 
scelta che avrebbe "immense ricadute pratiche". "Paradossale, ad esempio, 
il fatto che siano state addirittura previste - scrivono nella lettera - 
norme di depenalizzazione dei reati paesaggistici non solo in aperto 
contrasto con il codice dei beni culturali appena entrato in vigore, ma 
addirittura più permissivo del recente condono edilizio". I Verdi ricordano 
che questo provvedimento, di fatto, non è stato mai discusso in Parlamento 
e che sono state introdotte "proposte di note lobby" che riguardano norme 
di immediata attuazione in contraddizione della stesa natura legge delega, 
in particolare i diritti edificatori, l'utilizzo dei rifiuti ferrosi (di 
fatto la possibilità di riutilizzarli nel settore), i servizi pubblici 
locali, oggetto di un duro scontro alla camera e l'istituzione della 
segreteria tecnica ministeriale. I Verdi sono "certi", come rileva Boco, 
che in queste ore il Governo sta pensando di cancellare il lavoro fatto in 
commissione dove il testo è fermo da febbraio per ripristinare il testo 
della Camera che conteneva quella autentica "Norma Attila", che estingue i 
reati contro l'ambiente". Un colpo di spugna che era stato cancellato dalla 
Commissione ambiente del Senato, afferma Turroni, grazie anche, ad un 
"sussulto di dignità della maggioranza". I Verdi propongono al Governo una 
serie di misure: il ritiro di 399 emendamenti su 400, per permettere al 
Governo di "andare avanti con il testo"; rinuncia da parte del Governo di 
porre la fiducia sul maxiemendamento che sia composto, di fatto, dal testo 
uscito dalla Camera, stralcio dalla delega delle norme di "immediata 
applicazione" e loro inserimento in un provvedimento ad hoc con corsia 
preferenziale, ma soprattutto no al "comma 32".(Ansa)
Riforme. Pecoraro Scanio: una picconata allunità nazionale
Una devolution da propaganda elettorale, una picconata contro lunità 
nazionale che attraverso il referendum popolare trasformeremo in una 
vittoria di Pirro per la Cdl e il governo. Saranno gli italiani a bocciare 
questo mostro giuridico che chiamano riforme. Lo ha detto il presidente 
dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, commentando lapprovazione dellArticolo 
34 da parte della Camera. Questa riforma-truffa  aggiunge il leader dei 
Verdi - smantella servizi pubblici essenziali quali sanità e scuola, con 
enormi aggravi di spesa per tutti i cittadini senza avere in cambio servizi 
migliori. Continueremo la battaglia in Parlamento e nel paese  conclude 
Pecoraro Scanio  per denunciare questo provvedimento scandaloso che 
penalizzerà ancora di più il Sud e diminuirà diritti e garanzie per tutti i 
cittadini.
Riforme. Cento: no alla secessione dei diritti
La devolution conferma limpianto autoritario della riforme che 
introducono la secessione dei diritti e della solidarietà. Lo ha detto 
Paolo Cento, coordinatore dei Verdi, intervenendo alla Camera sullarticolo 
34 del Ddl delle riforme costituzionali. Il testo imposto dal centro 
destra  ha detto Cento - è solo uno scellerato patto di potere sul quale, 
evidentemente, non era possibile alcuna mediazione. Lopposizione deve 
prepararsi a portare fuori dal palazzo la battaglia contro lo smembramento 
del paese: sabato prossimo a Roma la manifestazione indetta da Giustizia e 
Libertà sarà la prima occasione di mobilitazione, la prima tappa di un 
percorso che deve portarci a vincere il referendum.
Ulivo. Pecoraro Scanio: basta con polemiche che disorientano elettori
Questo ping pong continuo dentro il listone rischia di disorientare gli 
elettori e danneggia lintera coalizione. E incomprensibile questo scontro 
sulle formule. Il confronto sia franco, ma sul programma. E un invito al 
buonsenso quello del presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio che a 
proposito dei contrasti interni al listone torna a ripetere: non si vince 
coi litigi, ma iniziando a discutere di contenuti programmatici. Il tempo 
stringe  aggiunge il leader del sole che ride  servono parole chiare. Se 
confronto franco deve esserci, non è su formule, ma su precisi contenuti 
programmatici. In questo senso lincontro che spero si possa tenere il 4 
ottobre deve essere loccasione per far partire un confronto serrato sui 
contenuti.
Giustizia. Zancan: da governo e maggioranza spettacolo indecoroso
"L'ennesima giornata di spettacoli indecorosi: il ministro Castelli invita 
l'Udc a ritirare i propri emendamenti, il relatore Bobbio reclama un ddl 
'rapidissimo ed immediato', tutta la maggioranza continua ad invocare la 
'blindatura del testo". Lo dichiara il senatore dei Verdi Giampaolo Zancan, 
Vicepresidente della Commissione giustizia di Palazzo Madama. "In tal modo, 
il governo e la maggioranza continuano a dimostrare un profondo disprezzo 
delle prerogative del Parlamento e, ciò che ancora più conta, dimenticano 
l'unico interesse del Paese: un'amministrazione della giustizia rapida ed 
efficiente. A fronte di tanto sfascio, se i magistrati decideranno 
l'astensione dall'udienza, altro non sarà che esercizio di legittima difesa 
degli interessi dei cittadini".
Giustizia. Cento: governo vuole imbavagliare magistrati
Giovanardi insiste in una polemica che ha lobiettivo evidente di 
imbavagliare la magistratura e il suo legittimo ricorso allo sciopero 
contro una riforma autoritaria e di dubbia costituzionalità - ha dichiarato 
il deputato verde Paolo Cento, vicepresidente della Commissione giustizia. 
La riforma dellordinamento giudiziario non risolve i problemi relativi 
allo scarso e iniquo funzionamento del processo penale e civile ma al 
contrario li aggrava mettendo a rischio lautonomia dellazione 
giudiziaria. Il Governo e il centro destra inseguono un modello di 
giustizia debole con i poteri forti e forcaiola con le devianze e il 
disagio sociale.
Istruzione. Cortiana: via dalle classi inaccettabili libri di storia
"E' inammissibile che i nostri ragazzi, come accade in diverse scuole 
medie, si trovino ad apprendere la storia da un testo mistificatore come 
quello della Bellesini sul Novecento, il quale ci propina l'imbarazzante 
visione manicheista di una destra storica composta da uomini che 'facevano 
politica al solo scopo di servire lo stato' e che 'amministravano le 
finanze statali con la stessa attenzione con cui curavano i propri 
patrimoni' e di una sinistra che, invece, sacrifica 'la nazione per i 
propri interessi". Lo afferma il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana, 
capogruppo dei Verdi in Commissione istruzione. "La Bellesini ci nasconde e 
semplifica la storia, tralasciando come i ceppi economici e politici della 
destra abbiano invece utilizzato le istituzioni per conservare i propri 
privilegi e, su questa linea, basti pensare alla negazione del diritto di 
voto alle donne, non considerando tutta una realtà della cultura 
democratica, ci restituisce uomini quali Gramsci, Sturzo, Gobetti e 
Matteotti come dei vili politicanti, dei professionisti, imprenditori e 
avvocati disposti a fare carriera in qualunque modo', dimenticando la 
grande spinta che hanno dato nella direzione della nostra Costituzione 
repubblicana. Ho chiesto - conclude l'esponente del sole che ride - in 
un'interrogazione urgente al ministro Moratti un intervento deciso a fronte 
di un simile crimine storico".
Italiane rapite. Pecoraro Scanio: grande gioia, ora via dallIraq
Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio esprime grande gioia e 
soddisfazione per la notizia della liberazione delle volontarie pacifiste 
italiane.questa è una notizia bellissima che ci riempie di gioia, ha 
detto il leader dei Verdi. Adesso  aggiunge Pecoraro - occorre insistere 
sul cessate il fuoco e sul ritiro delle nostre truppe dallIraq. Dobbiamo 
pensare agli altri ostaggi nella mani dei terroristi e alle centinaia di 
persone che muoiono ogni settimana in Iraq per una guerra assurda.
Italiane rapite. Boco: riprendiamo battaglia per ritiro
"Questo è il momento della gioia. Condividiamo questo sentimento con i 
parenti delle italiane liberate e con tutti gli operatori di pace". Lo 
afferma il senatore Stefano Boco, capogruppo dei Verdi a Palazzo Madama. 
"Da oggi - aggiunge boco - riprenderemo la nostra battaglia per la pace nel 
mondo, chiedendo nuovamente ad alta voce il ritiro immediato delle truppe. 
Questa guerra sta provocando solo vittime e lacrime. Andiamo via 
dall'Iraq". (Ansa)
Italiane rapite. Cento: non dimentichiamo che la guerra è un pantano
"La gioia per la liberazione delle due Simone non può farci dimenticare che 
la guerra è un pantano da cui non si esce". Lo dice nell'aula della Camera 
il verde Paolo Cento commentando la notizia della liberazione delle due 
Simone dopo le comunicazioni del presidente del consiglio. Cento ha chiesto 
che "si inserisca all'ordine del giorno del Parlamento una mozione per il 
cessate il fuoco come contributo di base all'azione umanitaria che ha 
portato alla liberazione degli ostaggi: alla guerra - ha concluso - si 
risponde con azioni umanitarie". (Ansa)
Rai. Pecoraro Scanio: privatizzare significa svendere
"In questo momento, in pieno regime di conflitto di interessi, la 
privatizzazione della Rai sarebbe un colpo pesantissimo al pluralismo 
dell'informazione". E' l'opinione del presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro 
Scanio, convinto che "sarebbe da irresponsabili svendere il servizio 
pubblico". "Per di più - aggiunge il leader dei Verdi in una nota - è da 
considerare illegale che un cda decaduto e sfiduciato che non dovrebbe 
gestire neppure l'ordinaria amministrazione voglia addirittura procedere 
alla privatizzazione dell'azienda". (Ansa)
Lavoro. Verdi: dati Istat su occupazione evidenziano problemi
"I dati Istat sull'occupazione nel nostro paese evidenziano due problemi 
particolarmente gravi. In primo luogo aumenta il divario tra il nord e il 
mezzogiorno che continua a dimostrare una grande sofferenza sociale, e poi 
rendono chiaro il clima di sfiducia del paese, soprattutto di quei 
lavoratori che perdono il posto di lavoro e non ne cercano un altro". Lo 
dichiara in una nota il capogruppo dei Verdi in Commissione lavoro del 
Senato, Natale Ripamonti. "Non serve aumentare la flessibilità - afferma l' 
esponente dei Verdi - perché il mercato del lavoro ha bisogno di maggiore 
formazione, di più professionalità e di innovazione. Il contrario di quello 
che sta facendo il Governo che con la prossima finanziaria taglierà 
drasticamente gli incentivi alle imprese per gli investimenti e per l' 
occupazione, in particolare al sud, incentivi, del resto, già erogati col 
contagocce in questi ultimi due anni". (Ansa)
Moratti. Bulgarelli: dovrebbe prendere atto del fallimento completo della 
sua gestione e dimettersi
Secondo Mauro Bulgarelli, deputato dei Verdi "il ministro Letizia Moratti 
sta facendo lo slalom tra le contestazioni che ormai si manifestano 
spontaneamente ovunque ella si presenti a parlare di scuola. L'ostilità di 
tutti i soggetti interessati alle politiche scolastiche e di ricerca è 
senza precedenti nella storia del nostro paese. La Moratti" conclude 
Bulgarelli "dovrebbe prendere atto del fallimento completo della sua 
gestione e dimettersi dimostrando, almeno in questo, una seria manager."
Legge mancia. Verdi: stop a provvedimento che puzza di clientelismo
Mentre in aula si discute di federalismo, ieri in Commissione bilancio si 
è cercato di far passare sottobanco la legge Interventi in materia di 
programmazione economica e di sviluppo, soprannominata da molti Legge 
mancia che prevede lo stanziamento di più di 500 milioni di euro per opere 
pubbliche in quasi tutti i collegi di deputati e senatori  ha denunciato 
la deputata verde Luana Zanella. Una distribuzione a pioggia di soldi per 
finanziare progetti al di fuori di ogni programmazione e coinvolgimento 
degli enti locali e delle regioni interessate, il tutto a discrezionalità 
di alcuni parlamentari un provvedimento che non si sa se puzza più di 
centralismo o di clientelismo.
Telekom Serbia. Calvi e Zancan: ancora arroganza da Cdl
"Se fosse stata necessaria un'altra prova della faziosità, dell'arroganza e 
della totale assenza di indipendenza della maggioranza della Commissione 
Telekom Serbia, oggi l'abbiamo avuta". Così Guido Calvi (Ds) e Giampaolo 
Zancan (Verdi), ex componenti della Commissione Telekom Serbia, commentano 
la decisione del presidente Trantino di impugnare davanti al gip la 
richiesta dei pm di Roma di archiviare l'indagine a carico di Prodi, Dini e 
Fassino. "Inopinatamente e sconsideratamente la casa delle libertà aveva 
presentato una denuncia contro Prodi, Dini e Fassino poiché non avevano 
ritenuto, giustamente, di presentarsi a deporre presso una commissione che 
aveva ritenuto utilizzabili e attendibili le dichiarazioni di persone che 
avevano affermato falsità e calunnie grossolane". "Dopo che la magistratura 
torinese aveva ritenuto di dover disporre la custodia cautelare nei 
confronti dei calunniatori e dopo che la magistratura romana ha chiesto 
l'archiviazione dell'avventata iniziativa dei commissari di centrodestra, 
oggi apprendiamo che, superata ogni decenza, hanno ritenuto di proporre 
opposizione ad un provvedimento del procuratore della repubblica di Roma. 
La totale assenza di serenità e di saggezza istituzionale dimostrata anche 
in questa occasione - concludono Calvi e Zancan - è incompatibile con la 
richiesta di una nuova legge per il rinnovo della commissione d'inchiesta. 
C'é da augurarsi che questa scandalosa vicenda si chiuda qui nell'interesse 
delle istituzioni e del denaro dei cittadini. (Ansa)
Umbria. Verdi: no alla politicizzazione delle cariche
I Verdi si associano alle considerazioni degli ambientalisti rispetto alla 
gestione della municipalizzata dei rifiuti di Perugia. Il Sole che Ride, 
insieme a Wwf, Legambiente e Italia Nostra, ribadisce come la Gesenu 
necessiterebbe di una scelta non politica dei vertici, ma al contrario 
competente e, soprattutto, trasparente. Anche in vista delle scadenze che 
riguardano il settore, è necessaria una gestione efficace ed efficiente, 
sia dal punto di vista economico che da un punto di vista ambientale, nel 
rispetto della normativa ma anche nel rispetto dei cittadini contribuenti 
che ricevono il servizio. Pensiamo - afferma Franco Parlavecchio, 
Presidente dei Verdi dellUmbria - ad un vertice della Gesenu non ingessato 
che si sappia muovere e che porti innovazione alla società e alla città nel 
suo complesso. Il potenziamento, e forme di gestione dai risultati più 
evidenti, della raccolta differenziata sono alla base di un nuovo modo di 
amministrare il sistema rifiuti. Affinché tali obiettivi possano essere 
raggiunti, secondo il Sole che Ride, è necessaria una nomina verde e 
competente, appunto, più rappresentativa della società civile perugina e al 
di fuori delle dinamiche politiche vigenti in questa città. Tale scelta, da 
parte del gota cittadino, rappresenterebbe senza dubbio una decisione senza 
precedenti che aprirebbe la via ad un modo più democratico e trasparente di 
pensare alla funzione delle municipalizzate.
Friuli VG. Verdi: adesso basta con queste pratiche venatorie
La situazione relativa alla deregulation della caccia in Friuli Venezia 
Giulia è drammatica  hanno denunciato Maurizio Rozza, coordinatore 
regionale per le politiche dellambiente e del territorio dei Verdi del 
Friuli Venezia Giulia e Alessandro Metz, Consigliere Regionale 
Vicepresidente Commissione Ambiente. Gli incidenti avvenuti domenica scorsa 
 che hanno comportato tra laltro la morte di una persona e il ferimento 
di unaltra  erano ampiamente prevedibili. Proprio nel comunicato stampa 
che annunciava la manifestazione interregionale tenutasi due domeniche fa 
in Veneto, avevamo spiegato quanto pericolose e dannose fossero alcune 
anacronistiche pratiche venatorie, quali appunto la caccia con il segugio 
agli ungulati (caprioli, cinghiali, cervi
). Puntualmente ci è scappato il 
morto; e questo non può non pesare sulla coscienza di chi ha scelto di non 
fare la cosa più logica per evitarla: vietare subito questa barbarica, 
indecente, pericolosa pratica!!! Altri episodi di crudeltà gratuita hanno 
segnato la scorsa domenica 26 settembre: la scena aberrante avvenuta 
attorno alle 17 davanti alla posta di Taipana, dove un cucciolo di capriolo 
con il ventre squarciato da una pallottola è stato inseguito da tre segugi 
fino al torrente antistante ledificio ed è stato da questi dilaniato, fino 
a quando gli avventori di un bar situato nei pressi non sono riusciti a 
mettere in fuga i cani. I cacciatori che avevano sparato si sono presentati 
solo dopo quasi unora per ritirare il corpo del cucciolo. Portandolo via 
hanno dichiarato  forse ironicamente
 che lo avrebbero portato dal 
veterinario!!! Malgrado quanto promesso e dichiarato durante la campagna 
elettorale, dallinsediamento di questa Giunta Regionale la situazione 
relativa alla tutela della fauna selvatica, alla disciplina della caccia e 
alla tutela dellambiente in generale non solo non è migliorata, ma si è 
ulteriormente aggravata. Allinterno dellinterpellanza urgente depositata 
sono state citate solo alcune delle gravissime situazioni che causano gravi 
rischi alle persone e continui danni al patrimonio ambientale, in palese 
violazione delle norme comunitarie e nazionali. Chiediamo a Illy - garante 
del programma di Intesa Democratica - di fare uno sforzo per capire la 
gravità di questa situazione, che va a minare alle fondamenta quello 
spirito europeo di cui egli si dichiara portatore e che dovrebbe unirci nel 
percorso di Governo della Regione.
Elezioni regionali Emilia-Romagna. Verdi: politica non competizione
Abbiamo già chiesto un tavolo del centro- sinistra per discutere del 
programma e del prossimo candidato alla presidenza della regione  ha 
dichiarato Gigliola Cordiviola presidente regionale dei Verdi in Emilia - 
Romagna. Non abbiamo avuto nessuna risposta. Siamo preoccupati per alcune 
dichiarazioni riguardanti i passaggi da fare per la prossima candidatura. 
La candidatura alla presidenza della regione non può essere una scelta dei 
ds e margherita. La margherita pretende una sorta di paternità sulle 
scelte. Se si scegliesse questa strada si metterebbe in mora l' esperienza 
consolidata di una coalizione che ha governato per cinque anni. Non 
possiamo accettare simili imposizione ,occorre coraggio politico per aprire 
un confronto con tutta la coalizione, sia sulla presidenza che sul futuro 
programma di Governo.
Nucleare. Greenpeace attende il trasporto di plutonio americano al porto di 
Cherbourg
La nave di Greenpeace, Esperanza, è arrivata nel porto di Cherbourg, 
sulla costa atlantica francese, per accogliere un carico di plutonio 
derivante dalle testate nucleari americane, proveniente dagli Stati Uniti. 
Le navi che trasportano il plutonio, partite il 20 settembre dagli Stati 
Uniti, sono la Pacific Teal e la Pacific Pintail. L'Esperanza sostiene la 
flottiglia atlantica antinucleare che si oppone a questo genere di 
trasporti. Il carico di 140 chili di plutonio, in arrivo a Cherbourg, 
viaggerà poi per 1.000 chilometri via terra, fino allimpianto nucleare di 
Cadarache, vicino ad Aix En Provence. Lì sarà trasformato in combustibile 
per essere utilizzato in un reattore nucleare e ripartirà via mare per gli 
Stati Uniti il prossimo anno. Gli Stati Uniti e la Francia minacciano 
inutilmente la sicurezza internazionale e lambiente commenta Shaun Bernie 
di Greenpeace. Greenpeace chiede che il plutonio non venga trasportato e 
ritrattato, con rischi per la popolazione e possibili attacchi 
terroristici, ma venga solidificato, vetrificato e stoccato come altri 
rifiuti nucleari ad alta radioattività. In Francia, più di 10.000 chili di 
plutonio vengono trasportati ogni anno dallimpianto di ritrattamento di La 
Hague in Normandia a quello per la fabbricazione del mox (ossidi di uranio 
e plutonio) di Marcoule. In contrasto con le misure di sicurezza previste 
per i trasporti di plutonio, questi viaggi si effettuano con veicoli non 
blindati e senza unadeguata protezione delle forze dellordine.
---
Federazione dei Verdi di Lucca -> 
www.verdi.luccanet.com
Sito nazionale della Federazione dei Verdi: 
www.verdi.it