[Cm-roma] ci restano quindici anni , piu o meno

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Szerző: pierfrancesco pontecorvo
Dátum:  
Tárgy: [Cm-roma] ci restano quindici anni , piu o meno
Il rapporto del Pentagono, richiesto da quel Marshall che per la sua
"esperienza" è detto Joda all'interno del ministero della Difesa americano,
ipotizza uno scenario di brusco cambiamento climatico e ne analizza le
conseguenze per la sicurezza nazionale degli Usa. L'ipotesi principale,
basata su dati "naturali" storici e su eventi già verificatisi migliaia di
anni fa, è un collasso della circolazione delle correnti oceaniche (tra cui
quella del Golfo) che condurrà ad una nuova era giaciale. Schwartz e
Randall, che lo hanno redatto, sembrano essersi piuttosto spaventati nel
portare avanti la ricerca tanto da concludere che per la realizzazione di
tale scenario (per la verità tra i più pessimistci di quelli possibili - è
probabile che il cambiamento climatico sia meno forte e meno repentino) non
c'è da domandarsi se avverrà, ma piuttosto quando avverrà. Il problema è
che, dai loro dati, risulta che gli Usa saranno tra i paesi meno colpiti e
basterà rafforzare i confini per mantenere la propria sicurezza cosa che
induce a credere che la politica di Bush sia quella di accaparrarsi un
quantitativo di petrolio sufficiente a mettersi al riparo da brutte sorprese
visto che non si può fermare il degrado ambientale.
Che dire, temo il peggio...
Ciao


>From: Andrea <tandy@???>
>Reply-To: "critical mass roma - crew :::
>http://www.inventati.org/criticalmass/ ::: la rivoluzione non sara'
>motorizzata !!!" <cm-roma@???>
>To: "critical mass roma - crew ::: http://www.inventati.org/criticalmass/
>::: la rivoluzione non sara' motorizzata !!!" <cm-roma@???>
>Subject: Re: Re:[Cm-roma] ci restano quindici anni , piu o meno
>Date: Wed, 29 Sep 2004 11:32:22 +0200
>
>da www.reporterassociati.org
>
>"Global Warming" e i segreti del Pentagono
>di Liliana Adamo
>29 Sep 2004
>Febbraio 2004: distaccati a New York, Mark Townsend e Paul Harris, due
>reporter del giornale inglese Observer, arrivano a pubblicare alcuni
>passaggi di rilievo da un rapporto commissionato dall'establishment
>governativo americano, incentrato su una circostanziata analisi di
>previsione sui mutamenti climatici in atto. Il rapporto è stato richiesto
>da Andrew Marshall, influente consigliere per la difesa, l'uomo che,
>nell'arco di tre decenni, ha creato un nuovo assetto alla logistica delle
>forze militari USA, dirette dal Segretario della Difesa, Donald Rumsfeld.
>Tra gli autori di questo rapporto, fino a quel momento tenuto segreto
>dall'amministrazione Bush, si annoverano Peter Schwartz, consulente Cia ed
>ex responsabile delle pianificazioni al Royal Dutch/Shell Group e Doug
>Randall, del Global Business Network, con sede in California.
>
>Ciò che viene fuori è uno scenario destabilizzante, sconvolto dalle
>mutazioni climatiche, un esito ritenuto credibile che modificherebbe gli
>obiettivi della cosiddetta sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Gli
>effetti e gli sviluppi, quindi, dovrebbero essere presi in esame senza
>interposizione. Già dal prossimo anno aumenteranno le emergenze per
>previste inondazioni, causate dal progressivo innalzamento dei livelli dei
>mari, questo sarà sufficiente per modificare bruscamente la vita a milioni
>di persone e sarebbe soltanto un inizio.
>
>In un arco temporale circoscritto, diciamo fra circa vent'anni, la Gran
>Bretagna si ritroverà in un clima siberiano, le coste dell'Europa
>meridionale saranno spazzate via dall'incremento dei volumi dei mari, la
>desertificazione renderà completamente alterati gli assetti morfologici,
>determinando, tra l'altro, la completa distruzione delle biodiversità
>locali, della fauna e delle risorse principali, in un disastro ecologico ed
>economico facilmente immaginabile. Per garantirsi rifornimenti di cibo,
>acqua ed energia, potrebbero scatenarsi guerre nucleari, la siccità e le
>carestie provocherebbero rivolte popolari in ogni parte del mondo. A quanto
>pare non soltanto gli ecologisti ma anche al Pentagono sanno fare del
>catastrofismo.
>
>Eppure, basterebbe questo rapporto per screditare la politica del
>presidente in carica, che nega perfino l'esistenza di un mutamento
>climatico. A dispetto delle sue rassicuranti convinzioni non solo esiste il
>problema, ma anche incognite complessive sul futuro stesso della civiltà
>occidentale.
>
>La politica attuata nell'immediato corso degli eventi dall'11 settembre
>2001, si è risolta in una corsa all'accaparramento di fonti d'energia
>(petrolio) a basso costo, per darsi garanzia almeno dal punto di vista
>energetico. L'ipocrisia delle superpotenze! In che cosa constano le tante
>decantate "difese nazionali", senza considerare le priorità legate alla
>preservazione del pianeta? Come possiamo tutelarci dal terrorismo se non
>colmiamo le differenze con quella parte del mondo cui priviamo delle
>risorse per un beneficio esclusivo? E continuando a non tener conto di
>un'inversione di metodo per lo sfruttamento delle risorse globali,
>escludendo i progetti per un maggiore equilibrio ambientale?
>
>L'effetto serra è un'arma a doppio taglio, l'alterazione dell'ecosistema si
>rovescerà a svantaggio di tutti, in modo parziale fra occidente
>industrializzato che fa incetta di risorse e terzo mondo che continua ad
>essere il container ai nostri bisogni. Una volta reso pubblico, gli autori
>del rapporto si sono affrettati in alcune dichiarazioni, per esempio: "I
>cambiamenti climatici dovrebbero andare oltre il dibattito scientifico e di
>là dalle pur legittime preoccupazioni per la sicurezza interna degli Usa".
>
>La stessa amministrazione Bush è messa sotto attacco dall'intellighenzia
>scientifica internazionale. La scienza non può addomesticarsi alle ragioni
>d'opportunismo feudale di un'agenda politica, sebbene lo stesso Bush abbia
>purgato tutti gli studi non allineati e censurato per quattro mesi il
>documento redatto dagli stessi componenti del Pentagono, l'organo di
>massimo controllo della prima potenza mondiale.
>
>In seguito alle polemiche, i climatologi si aspettano riscontri, auspicando
>che il loro responso possa essere un fattore accelerante sulla persuasione
>degli Stati Uniti a ratificare accordi per ridurre gli effetti devastanti
>dei mutamenti climatici. Ci speriamo in molti.
>
>Liliana Adamo
>redazione@???
>_______________________________________________
>Cm-roma mailing list
>Cm-roma@???
>https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cm-roma


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