Embargo sì embargo no....quintali di greggio....si comincia a raschiare il fondo
del barile?
New York, 28 set. (Apcom) - Le societa' petrolifere americane interessate a
operare in Libia possono da oggi presentare la propria richiesta al governo di
Tripoli. Era dal 1986, da quando cioe' lallora presidente statunitense Ronald
Reagan aveva imposto dure sanzioni commerciali, che i colossi del settore non
partecipavano alle gare dappalto per i permessi di esplorazione petrolifera nel
paese.
Secondo quanto riporta il Financial Times, la National Oil Corporation of
Libya, lente statale che gestisce le risorse petrolifere libiche, ha richiesto
ai gruppi del settore, americani e internazionali, di presentare la richiesta
per uno dei 14 permessi disponibili.
La richiesta - secondo gli esperti - sara' alta, visto il basso numero di
permessi disponibili per i paesi membri dellOpec, l'organismo che raccoglie i
principali produttori di greggio al mondo. I permessi verranno dati alle
societa' che daranno alla National Oil Corporation of Libya una maggiore quota
di produzione. Tale quota - secondo le previsioni - potrebbe essere superiore al
50% del totale.
Tra le societa' americane che presenteranno il proprio interesse al governo
libico vi dovrebbero essere i giganti che gia' operavano sul territorio prima
delle sanzioni, come ExxonMobil, Conoco-Philips, Marathon Oil, Amerda Hess e
Occidental Oil. Forte sara' anche linteresse dei gruppi europei, nonostante
molti di questi - tra cui Eni, Total, e Repsol - avevano continuato ad operare
in Libia nonostante le sanzioni.
Il petrolio libico assume una valenza maggiore alla luce del recente aumento
del prezzo del greggio, che ieri a New York ha sfondato la soglia dei 50 dollari
al barile.
Emc