La moda inquinante dei fuoristrada in città.
Caro Augias,
per spostarsi nel traffico sceglierebbe un'auto piccola e agile o una
ingombrante? Se l'aria è inquinata, cosa fa: preferisce un mezzo più pulito
oppure fa finta di niente? Carburante: meglio un'auto da 18 chilometri al
litro o una da otto? Risposte ovvie? Nemmeno per idea.
C'e chi attraversa le città con bolidi inquinanti, meno sicuri, che
consumano più o meno quanto una nave da crociera. E' l'identikit dei Suv,
acronimo per "Sport Utility Vehicles": pachidermici super fuoristrada di
lusso diffusi una volta nei ranch texani degli Usa che ora hanno invaso le
metropoli europee. Col fascino delle cattive abitudini, stanno diventano di
moda anche in Italia. Mi spiego. Un Suv è molto più ingombrante d'una
utilitaria, pesa e consuma più del doppio e produce anidride carbonica in
quantità fino a tre volte superiore.
Meglio cambiare rotta. Da noi ci sta provando Legambiente, con una campagna
anti Suv. E' gia passata alle vie di fatto la municipalità di Parigi:
promette limiti alla circolazione (niente centro storico, stop totale se
sale l'inquinamento) e disincentivi (no al parcheggio per residenti, sovra
bollo). Alcuni sindaci di città italiane stanno pensando a misure analoghe.
Io stesso chiederò nei prossimi giorni al governo in Parlamento di aumentare
la pressione fiscale sui Suv per favorire i mezzi più puliti.
Molto però dipende anche da tutti i cittadini. O dobbiamo rassegnarci ad una
moda stupida e inquinante? Spero proprio di no.
Ermete Realacci (Presidente onorario di Legambiente).
Risponde Corrado Augias:
I famigerati Suv hanno esordito come veicoli militari, si chiamavano
"gipponi", poi vennero riconvertiti a uso civile soprattutto per i grandi
terreni accidentati, ora sono di moda, pare che facciano "fico": consumano e
inquinano il 60 per cento in più. Devastanti le conseguenze sull'ambiente;
perfino il governatore della California Schwarzenegger ha varato un
regolamento che mira a tagliare le emissioni di ossido di carbonio. In
cinque anni i costruttori di auto dovranno ridurre il consumo di carburante:
25 per cento le auto leggere; 18 le più grandi. E parliamo della California.
In un paese piccolo come l'Italia o, peggio ancora, nei nostri minuscoli
centri cittadini, l'uso dei Suv è poco meno che criminale. Auto
pachidermiche, che divorano energia, occupano spazio, inquinano in modo
disastroso. Esempio pratico: un modello da poco arrivato da noi è l'Hummer
H2. Si tratta dell'evoluzione di un mezzo usato dall'esercito Usa durante
Desert Storm: motore da 6000 cc, 4,1 chilometri con un litro; quasi tre
tonnellate di peso.
Questi arroganti bestioni danno un senso di sicurezza che in molti casi è
falso. Per un Suv le probabilità di ribaltarsi (in caso di incidente) sono
quasi tre volte più alte che per un'auto normale; hanno spazi di frenata più
lunghi data la loro possente massa; alcuni modelli montano enormi paraurti
sporgenti a difesa dagli urti con tori e bisonti, mai visti in via del Corso
a Roma; in caso d'incidente però rendono disastrosi gli impatti con altre
auto, pedoni, ciclisti.
Schwarzy s'e mosso, il sindaco di Parig iDelanoe, sta per farlo, il
presidente della Toscana Martini ha detto che su ambiente ed energia Prodi e
l'Ulivo dovrebbero "far tremare i vetri". Se i sindaci Albertini e Veltroni,
a Milano e a Roma, si facessero vivi farebbero cosa gradita.
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Prima Crtical Mass di quartiere Giovedì 14 Ottobre 2004,
ore 18.00 Pinetina di Ponte Nomentano (Monte Sacro)
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