[Forumlucca] I: [glt-impronta] LETTERA ALLA COOP per la ridu…

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Auteur: Elena Bertoli
Date:  
Sujet: [Forumlucca] I: [glt-impronta] LETTERA ALLA COOP per la riduzione produzione rifiuti

-----Messaggio originale-----
Da: Rosa D'Elia [mailto:ros.del@libero.it]
Inviato: venerdì 24 settembre 2004 16.19
A: glt-impronta
Oggetto: [glt-impronta] LETTERA ALLA COOP per la riduzione produzione
rifiuti


Inoltro una lettera, scritta in collaborazione con diversi gruppi, che
sarà inviata alla Coop e per la quale stiamo raccogliendo le firme di
cittadini residenti nella Provincia di Torino.
Se serve il testo per analoghe iniziative in altre province.......
Di seguito alla lettera incollo una piccola ricerca sul Tetrapak fatta
da un nostro simpatizzante e collaboratore (tra l'altro aderente ATTAC).
Probabilmente seguirà richiesta di sostituzione delle confezioni del
latte in Tetrapak, con quelle in vetro, alle aziende produttrici del
latte fresco e non (da noi Centrale del latte e ABIT).

Ciao, Rosa D'Elia
Nodo Val Sangone (TO)
_____





Ciao a tutte/i,
inoltro la lettera che sarà inviata alla Coop con, in oggetto, la
richiesta di un maggior impegno verso la riduzione della produzione
rifiuti.

Le adesioni alla lettera possono essere inoltrate mandando una e-mail
all'indirizzo di posta elettronica della Rete di Lilliput Nodo
Valsangone HYPERLINK
"mailto:nodovalsangone@lillinet.org"nodovalsangone@??? ,
specificando:

COGNOME E NOME
SOCIO/A o CONSUMATORE
N° DI TESSERA (se socia/o)
EVENTUALE GRUPPO O ASSOCIAZIONE DI APPARTENENZA
CITTA' DI RESIDENZA

Chi volesse raccogliere le firme su materiale cartaceo può richiedere,
allo stesso indirizzo, la lettera e il modulo per la raccolta firme.

Sul sito del Nodo Val Sangone HYPERLINK
"http://www.retelilliput.net/valsangone/PNValsangone/index.php"
\nHYPERLINK
"http://www.retelilliput.net/valsangone/PNValsangone/index.php"http://ww
w.retelilliput.net/valsangone/PNValsangone/index.php la pubblicazione
della lettera sarà via via aggiornata con le adesioni pervenute.

Aderite e invitate ad aderire!
Rosa D'Elia

_____




Settembre 2004



Spett.le Novacoop

Direzione Soci e Consumatori
Via Valletta, 35
Leinì




Oggetto: Riduzione produzione rifiuti






I sottoscritti cittadini, soci e/o consumatori prodotti Coop,

-          impegnati nel proprio territorio per la promozione di
iniziative volte a vivere concretamente e a diffondere comportamenti
sempre più coerenti per la costruzione di un’economia equa, solidale e
sostenibile a livello locale e globale; 


-          sensibili alle tematiche relative alla salute ponendo
particolare attenzione alla produzione e distribuzione di alimenti
biologici;


-          consapevoli dell’impegno della Coop in materia di etica, di
responsabilità sociale e di sostenibilità dei consumi 


ritengono che, nell’ottica della necessità urgente e non più rinviabile
di progressione verso una seria ed efficace prevenzione e riduzione
della produzione rifiuti, sia auspicabile:





1.      la riduzione della quantità di imballaggi, intervenendo a monte
della filiera di molti prodotti della rete di distribuzione, in
particolare dei prodotti biologici. 




Si osserva infatti che per la frutta e la verdura biologica vengono
utilizzati, a nostro parere inutilmente e con spreco di materiali,
contenitori sproporzionati al loro contenuto e con l’uso simultaneo di
più materiali. Per esempio ci troviamo ad acquistare un cavolfiore in
vaschetta di cartone avvolto da pellicola trasparente o due banane o
prodotti gastronomici freschi confezionati con le stesse modalità.

Anche altri prodotti a produzione Coop presentano gli stessi eccessi,
come per esempio i biscotti biologici avvolti in tre diversi strati di
involucro.

Pur comprendendo che le indicazioni di marketing portino a considerare
la confezione di un prodotto affinché l’acquisto risulti più attraente,
si sottolinea che da quest’anno, la maggior parte dei Comuni trasformerà
la tassa rifiuti in tariffa. Progressivamente i cassonetti stradali
saranno eliminati a favore della raccolta differenziata porta a porta e
il conferimento in discarica di rifiuti non differenziabili dovrà
diminuire considerevolmente. Questo significa che i cittadini
preferiranno introdurre in casa propria la minor quantità di rifiuti
possibile e che le loro scelte saranno orientate in tal senso.





2.      la sostituzione, a cominciare dai prodotti Coop, dei contenitori
in tetrapak (in quanto imballi costituiti da materiale poliaccoppiato
non riciclabile) con il vetro.




      Possiamo così evitare che questi imballi non riciclabili siano
utilizzati per alimentare gli inceneritori e allo  stesso tempo favorire
le aziende impegnate a offrire   


      imballi riciclabili attraverso una posizione privilegiata sugli
scaffali. 






3.      la promozione di sporte di cotone, incentivandone l’acquisto con
campagne di sconti e  scoraggiando contemporaneamente l’uso di borse di
plastica attraverso l’imposizione di una tassa di acquisto pari a quello
per lo smaltimento delle stesse. 




Alle casse, infatti, vengono fornite quotidianamente una quantità
sconsiderata di buste di plastica e la scarsa resistenza di tali
sacchetti ne incrementa notevolmente il consumo: molte volte ne viene
usato UNO per un singolo oggetto (come nel caso di conegrina, dossier,
ecc.).





4.      la promozione di campagne, anche in collaborazione con movimenti
ecologisti, per sensibilizzare e incentivare i clienti Coop verso scelte
eco-compatibili a partire dal peso ecologico dei prodotti acquisiti (per
esempio campagne promozionali per i prodotti con ricarica come i
detergenti a marchio Coop).








Certi di un Vostro interessamento, e in attesa di un Vostro riscontro,
porgiamo cordiali saluti.





Firmatari in allegato






_____

alcune riflessioni sui CONTENITORI TETRAPAK

"dal sito Tetrapak Italia www.tetrapak.it
Il 2003 si è concluso con più di 100 miliardi di confezioni vendute dal
Gruppo Tetra Pak nel mondo di cui più di 5 miliardi sono arrivate sulle
tavole degli italiani",

- questo vuole dire (ipotizzando in modo ottimistico un peso medio
unitario
di 10 gr)un peso di "rifiuti" di circa 50 mila tonnellate in Italia e 1
milione di tonnellate nel mondo !,

- si tratta di una tecnologia "proprietaria" e per alcuni tipi di
imballo
(tetrabrik) non esiste al mondo nessun altro produttore,

- la Tetra Pak vende il poliaccoppiato (rotoli di cartoncino + PET
oppure
cartoncino + PET + alluminio) e affitta le macchine imballatrici
all'azienda
confezionatrice,

- la Parmalat,ad esempio,ha fatto la sua fortuna con questa tecnologia e
Tanzi la sua ricchezza in quanto gli sconti commerciali sui prodotti
venduti
dalla Tetra Pak alla Parmalat venivano accreditati direttamente a Tanzi
su
conti in paradisi fiscali (cfr. su questo argomento le indagini della
Guardia di Finanza e il rinvio a giudizio del Tribunale). La Tetra Pak è
stata recentemente condannata in Italia (lo era già stata a livello
europeo
anni fa) per abuso di posizione dominante: compra le aziende e poi le
chiude
per evitare la concorrenza...

- la Tetra Pak è una multinazionale che ha creato un nuovo tipo di
imballo
che si aggiunge ai tradizionali cartone, vetro, lattina e plastica,

- per difendere questo suo "business" miliardario farebbe qualsiasi cosa
(basta immaginare),

- decine di università, professori, consulenti di aziende, periti di
tribunali, esperti, ecc. parlano bene, anzi "molto bene" di Tetra Pak,

- sempre dal sito Tetra Pak si legge che un chilo di imballo vale 0,5
chili
di petrolio,

- il cartocino e il PET sono dunque i migliori amici degli inceneritori,

- la Tetra Pak afferma anche che il poliacoppiato è riciclabile: ha
addirittura brevettato con il nome di "maralhene" il residuo del
materiale
che rimane dopo il complesso tentativo di separare i componenti del
poliaccoppiato. Questo prodotto serve per fare sedie e tavolini,
staccionate
e altro che successivamente non saranno più riciclabili (ma a quel punto
non
sarà più affare della Tetra Pak),

- nel frattempo ha già convinto centinaia di amministratori (cfr. sul
sito
citato l'elenco dei Comuni - il primo di quali è Napoli - che sommano
circa
5,8 milioni di residenti)sulla possibilità di riciclare questi imballi,
ovviamente facendo una raccolta differenziata ad hoc, si tratta di un
prodotto che lo merita ... !)

- se questo imballo finisce nella categoria "indifferenziato" allora
l'inceneritore sarà più che contento,

- se verrà riciclato, allora avrà vinto la "filosofia Tetrapak"
dell'ognuno
pensi per sé.






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