X-Original-To cyber-rights@???
Date Sat, 25 Sep 2004 102453 +0200
>From ferry.byte@???
Subject [cyber~rights] ++ Hackers di Maya.
Hackers.
Scritto da Maya. Malatempora edizioni (collana pioggedorate), Roma
2004, No Copyright.
Troppo simpatico e spontaneo per non piacere il libro di Maya titolato
"Hackers".
Ma aldila' della simpatia che puo' o non puo' suscitare a seconda dei
gusti per il suo stile punk un po' anni '70 ma allo stesso tempo molto
"fresco" il libro ha - imho - delle indubbie qualita'.
E' infatti una fotografia "senza filtri" dello scenario hacker italiano
ed una ricostruzione frammentata ma interessantassima di quello
internazionale.
Le foto - numerose e improbabili proprio perche' vere dei personaggi e
delle "storie" illustrate - sono uno dei punti forza ma e' soprattutto
la descrizione delle donne cyber (al di la' del gender di preferenza
;^) e le interviste e ritratti della scena italiana che rendono
intrigante il libro.
L'istantanea che ne viene fuori e' come il lavoro dell'autrice -
sincero - e quindi a me ha suscitato simpatia quando emerge la
vocazione libertaria dello smanettone che mal si concilia con regole e
repressione e molto meno simpatia quando emerge a tratti
l'atteggiamento acritico e magari snob-razzistico per cui non si vuole
essere accomunati (magari dal pm ignorante di turno) al primo
marocchino che clona i cellulari !?!
Unico appunto non aver considerato con la dovuta attenzione - sempre
imho naturalmente - gli hackmeeting che sono un tentativo riuscito di
cercare di trovare collettivamente un po' di senso critico in questa
societa' pur rispettando le individualita' e l'approccio di chi ci
partecipa.
E senso critico nonche' iniziativa politica purtroppo ancora latitano
in questo ambiente di smanettoni dove si preferisce entrare ed uscire
dalle aziende di sicurezza senza guardarsi troppo intorno a quello che
sta succedendo una societa' - quella italiana - con uno fra i piu'
forti apparati repressivi del mondo ed un sistema carcerario feroce per
chi ci casca dentro (anarchici e marocchini sfigati in primis) che non
dovrebbe indispettire l'acar* di tutno solo perche' viene frenat* nei
suoi esperimenti ma perche' costruisce continuamente ostacoli a ben
piu' generici e meno tecnologici obiettivi di felicita'.
ferry
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me/alieno
Io non voto ma nel caso... Voto platano! Solido, efficiente, ombroso,
robusto, con quelle belle lamiere colorate accartocciate alla base.
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