[Cerchio] Fwd: Internazionale: le notizie (558)

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Auteur: leonid
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Sujet: [Cerchio] Fwd: Internazionale: le notizie (558)
>Internazionale
>Numero 558, venerdì 24 settembre 2004
>
>Questo è il testo della rubrica La settimana che sarà pubblicata su
>Internazionale numero 558 in edicola venerdì 24 settembre 2004. Tra
>parentesi quadre è indicato il giorno al quale si riferisce la notizia.
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>IL SOMMARIO di Internazionale
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>* In copertina: il redentore. Pedro Almodóvar racconta La mala educación, il
>suo lavoro, le sue passioni
>* Dibattito: abolire il carcere?
>* Iraq: lavoratori di guerra
>* Amazzonia: sterminati dall'influenza
>* Scienza: in un mondo di mutanti
>* Joe Sacco: diario americano
>* Art Spiegelman: alla convention repubblicana
>* Italieni: l'affitto? In Italia non si parla d'altro
>* Paul Kennedy: la bomba demografica
>* Viaggi: la lacrima tropicale
>
>* 10 ANNI DI INTERNAZIONALE IN 2 CD ROM
>Tutti i numeri dal 1993 al 2003 in pdf.
>In edicola: giornale+cd rom=13 euro
>Oppure online: www.internazionale.it/shop
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>AGENDA
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>* Berlino, 1 ottobre. Congresso islamico internazionale
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>ALLE URNE
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>* Bosnia Erzegovina, 2 ottobre. Elezioni amministrative
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>IN PRIMO PIANO: elezioni in Germania, vincono gli estremisti
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>Il 19 settembre si sono svolte le elezioni regionali nei länder di Sassonia
>e Brandeburgo, entrambi parte dell'ex Repubblica democratica tedesca fino al
>crollo del muro di Berlino. Gli elettori hanno punito i due grandi partiti
>tedeschi, quello socialdemocratico (Spd) del cancelliere Gerhard Schröder e
>l'Unione cristiano democratica (Cdu), votando per i neocomunisti e per
>l'estrema destra. In Brandeburgo, il Partito del socialismo democratico
>(Pds, neocomunisti) ha ottenuto il 28 per cento dei voti; l'Unione del
>popolo tedesco (estremisti di destra) ha avuto il 6,1 per cento dei voti. In
>Sassonia, il Pds raggiunge il 23,7 dei consensi e l'estrema destra del
>Partito nazionaldemocratico (Npd) il 9,2 per cento dei voti. Un anno dopo il
>fallimento del tentativo di bandirlo, l'Npd rientra nel parlamento
>regionale: è la prima volta dal 1968.
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>Terrorismo
>Waziristan: caccia ad al Qaeda
>D a circa otto giorni l'esercito pachistano conduce un'offensiva d'aria e di
>terra contro presunte basi dei terroristi di al Qaeda nella regione di Wana,
>nel Waziristan del sud, lungo la frontiera con l'Afghanistan. Secondo
>Islamabad almeno 50 guerriglieri islamici sono stati uccisi. Nella regione
>si troverebbe anche il braccio destro di Abu Mussab al Zarqawi, che secondo
>Washington coordina al Qaeda in Iraq. 1 Nella foto: una riunione tribale nel
>sud dell'Afghanistan.
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>UNA SETTIMANA NEGLI STATI UNITI
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>Voto cruciale in Colorado
>riforma. Il 2 novembre gli elettori dello stato del Colorado sceglieranno il
>futuro presidente degli Stati Uniti e, allo stesso tempo, decideranno
>l'eventuale riforma del loro sistema di voto. I cittadini del Colorado
>potrebbero decidere di passare dal sistema maggioritario (il candidato che
>ottiene il maggior numero di consensi si aggiudica tutti i grandi elettori
>dello stato) a quello proporzionale (i nove grandi elettori del Colorado
>sono ripartiti tra i due candidati, secondo i voti che ciascuno ha
>ottenuto). Secondo i democratici, la riforma potrebbe dare nuovo impulso
>alla partecipazione elettorale negli Stati Uniti che, al momento, sono il
>centotrentottesimo paese al mondo per affluenza alle urne. In tutti gli
>stati, a eccezione del Maine e del Nebraska, il sistema di voto per le
>presidenziali è maggioritario.
>
>Sondaggi
>stallo. Un sondaggio del 20 settembre del New York Times e di Cbs News
>accorda il 50 per cento delle intenzioni di voto degli americani a Bush e il
>42 per cento a Kerry. Tutti i sondaggi recenti danno a Bush un margine di
>vantaggio che oscilla tra i 5 e i 12 punti percentuali [22].
>
>Dibattiti in tv
>confronto. Lo staff elettorale di George W. Bush e quello di John Kerry
>hanno annunciato l'organizzazione di tre dibattiti televisivi tra i due
>candidati prima del voto del 2 novembre. I tre confronti in diretta tv si
>terranno il 30 settembre a Miami, in Florida; l'8 ottobre a Saint-Louis, in
>Missouri; il 13 ottobre a Tampa, in Arizona. Saranno moderati dalla
>commissione indipendente per i dibattiti presidenziali. Già noti anche i
>temi che saranno discussi da Bush e Kerry: il primo incontro sarà dedicato
>alla politica estera, il secondo avrà carattere più generale e comprenderà
>interventi del pubblico, il terzo riguarderà la politica interna. Il
>vicepresidente Dick Cheney incontrerà il vice di Kerry, John Edwards, il 5
>ottobre a Cleveland.
>
>Kerry all'attacco
>crisi. John Kerry ha accusato George W. Bush di aver innescato "una crisi di
>proporzioni storiche" con la guerra in Iraq. Il candidato democratico si è
>impegnato a cominciare il ritiro delle truppe dall'Iraq in estate, se sarà
>eletto in novembre.
>
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>GERUSALEMME: una settimana in Medio Oriente
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>
>Politica
>Bush all'Onu parla di Medio Oriente
>1 Il 22 settembre il presidente americano George W. Bush è intervenuto
>all'assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, e ha parlato anche
>della situazione in Medio Oriente. Bush ha invitato la comunità
>internazionale a interrompere ogni sostegno ai leader palestinesi che
>tradiscono la causa del loro popolo, senza menzionare esplicitamente Arafat.
>Poi il presidente ha chiesto a Israele di smantellare le colonie ebraiche
>costruite illegalmente nei Territori e di "porre fine alle umiliazioni
>quotidiane del popolo palestinese". A margine della riunione un alto
>responsabile israeliano, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha dichiarato
>all'Agence France Presse: "Il discorso del presidente Bush ha carattere
>tattico: serve a presentare l'amministrazione come un mediatore onesto e
>credibile davanti alle Nazioni Unite, con lo scopo di ottenere sostegno
>sulla crisi irachena. Bush ha già chiesto a Israele di continuare la
>politica che ha intrapreso nei Territori".
>
>Attentato
>Una donna kamikaze
>Una kamikaze palestinese si è fatta saltare in aria a Gerusalemme est,
>uccidendo due israeliani. L'attacco è stato rivendicato dalle Brigate dei
>martiri di al Aqsa [22].
>
>Cronaca
>Raid nei Territori
>Due attivisti del movimento radicale palestinese Hamas sono stati uccisi in
>un raid mirato israeliano a Gaza. Decine di palestinesi sono rimasti feriti
>nell'attacco [20]. La Corte nazionale del lavoro ha ordinato a 400mila
>dipendenti pubblici israeliani di tornare ai loro impieghi mettendo fine a
>uno sciopero che per giorni ha paralizzato il paese. La corte ha anche
>invitato il governo a pagare agli impiegati statali gli stipendi arretrati,
>bloccati da mesi per una disputa tra il ministero del tesoro e le autorità
>locali [22]. Durante un intervento alla radio statale israeliana, il premier
>Ariel Sharon ha dichiarato che Yasser Arafat "farà la fine che si merita",
>evocando l'eliminazione da parte delle truppe israeliane dei leader di Hamas
>Abdelaziz al Rantissi e Ahmed Yassin.
>Arafat vive assediato nel suo quartier generale di Ramallah dal dicembre del
>2001 [21].
>
>Politica
>Sharon contro il Likud
>Il premier israeliano Sharon è stato contestato dai membri del suo partito,
>il Likud, durante una riunione politica a Tel Aviv. Sharon aveva ribadito
>che il suo piano di ritiro unilaterale dagli insediamenti della Striscia di
>Gaza sarà messo in atto, nonostante le proteste del partito [21].
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>LA GUERRA IN IRAQ
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>Economia
>L'invasione del mercato iracheno
>Prima di trasferire i poteri all'attuale governo iracheno, il 28 giugno,
>l'Autorità provvisoria della coalizione (Cpa, presieduta da Paul Bremer) ha
>varato, senza consultare i leader politici iracheni, quasi cento decreti
>esecutivi che cambiano completamente il sistema economico dell'Iraq a
>vantaggio degli investitori stranieri, in particolare statunitensi. Il
>decreto 39, per esempio, sancisce la transizione dell'Iraq da un'economia
>statalista a un sistema di libero mercato e autorizza un imprenditore
>straniero a possedere il 100 per cento delle società di servizi irachene. Il
>decreto 40 permette alle banche straniere di acquisire fino al 50 per cento
>degli istituti di credito iracheni. L'applicazione delle disposizioni varate
>da Bremer è garantita dalla presenza, nei ministeri iracheni, di funzionari
>formati e incaricati dall'amministrazione statunitense. Quasi tutti hanno un
>mandato di cinque anni, deciso dalla Cpa. Inoltre, per volontà esplicita
>della Cpa, ogni tentativo di modificare queste disposizioni richiede un voto
>congiunto del capo del governo, dei due vicepremier e della maggioranza dei
>ministri.
>
>Pentagono
>I conti non tornano
>Dalle liste che il Pentagono ha messo a disposizione della stampa mancano
>migliaia di soldati americani evacuati dall'Iraq e dall'Afghanistan per
>motivi di salute diversi dal diretto coinvolgimento in azioni di guerra. Il
>bilancio del dipartimento americano della difesa relativo all'Iraq parla di
>1.019 militari morti e di 7.245 rimasti feriti negli scontri. Ma
>un'inchiesta condotta dall'agenzia di stampa americana Upi rivela che i
>soldati statunitensi rimpatriati dai due fronti sono in tutto 16.765. Il
>Pentagono non ha preso in considerazione i militari tornati a casa per
>problemi muscolari, diarrea, calcoli renali e febbre. "Ma si tratta pur
>sempre del prezzo pagato dal paese per condurre queste campagne militari",
>dichiara Mike Schlee, uno degli avvocati che difendono i diritti dei
>veterani. La scelta del Pentagono potrebbe mettere il dipartimento al riparo
>dalla richiesta di indennizzi. Tra i veterani della guerra in Iraq, più di
>5.375 sono quelli a cui è stato diagnosticato un disturbo mentale a causa
>della partecipazione al conflitto. Dopo i problemi ossei o muscolari e
>quelli all'apparato digerente, i disturbi mentali sono la terza patologia
>più frequente tra i militari. Ottocento soldati hanno avuto crisi
>psicotiche. Secondo il New England Journal of Medicine, il 16 per cento dei
>soldati americani di ritorno dall'Iraq e l'11 per cento di quelli di ritorno
>dall'Afghanistan soffrono di depressione, ansia e stress.
>
>Aviazione
>Iraqi Airways vola di nuovo
>La compagnia di bandiera irachena, Iraqi Airways, ha ripreso i suoi voli
>internazionali dopo un'interruzione di 14 anni. I primi voli collegheranno
>Baghdad ad Amman e Damasco con un unico Boeing 737, il solo aereo della
>flotta in grado di volare. Il biglietto per Amman costerà 400 dollari e
>quello per Damasco 300.
>
>Torture
>Non solo Abu Ghraib
>Un gruppo di avvocati, statunitensi e britannici, che indaga sui crimini
>commessi dai soldati americani contro alcuni detenuti iracheni nelle
>prigioni del paese, ha inviato un rapporto dettagliato al Pentagono e al
>ministero della difesa britannico. Il testo riguarda le torture inflitte dai
>militari in una prigione di Mossul, nel nord dell'Iraq. L'edificio era noto
>come "la discoteca" perché i soldati americani costringevano i prigionieri
>ad ascoltare per ore musica occidentale ad altissimo volume. I detenuti
>erano denudati, picchiati e subivano abusi sessuali come quelli documentati
>ad Abu Ghraib e Bassora.
>
>Ricostruzione
>A corto di personale
>A tre mesi dall'inizio della sua missione, il comando militare statunitense
>che si occupa di addestrare le nuove forze di sicurezza irachene è a corto
>di personale. Solo 230 dei 600 esperti militari e civili richiesti per
>l'importante compito sono al lavoro. L'esercito ha fissato al 15 ottobre il
>termine ultimo per arruolare tutto il personale necessario, ricordando che i
>140mila soldati statunitensi di stanza in Iraq non potranno lasciare il
>paese prima dell'insediamento del nuovo esercito. Al momento gli iracheni
>arruolati nel futuro esercito sono circa 200mila, ma solo la metà ha
>ricevuto un addestramento minimo e un equipaggiamento. In Iraq, entrare
>nell'esercito oggi è uno dei lavori più ambiti ma anche più rischiosi: i
>centri di arruolamento sono il bersaglio continuo dei terroristi islamici.
>
>Strategia
>Cambio di rotta
>La scorsa settimana l'amministrazione Bush ha deciso di cambiare
>destinazione a 3,46 dei 18,4 miliardi di dollari del fondo per la
>ricostruzione dell'Iraq stanziato dal Congresso, impiegandoli nel
>potenziamento della sicurezza del paese. Il provvedimento corrisponde a un
>preciso cambio di rotta politica di Washington nella strategia irachena. Gli
>Stati Uniti stanno abbandonando i progetti a lungo termine per dedicarsi a
>obiettivi che, nel breve periodo, riducano gli attacchi terroristici e
>permettano lo svolgimento delle elezioni in Iraq. Due dei 3,46 miliardi
>impiegati per la sicurezza saranno spesi per equipaggiare gli agenti della
>nuova polizia irachena. Circa 450 milioni di dollari serviranno a riparare
>ed espandere le strutture petrolifere irachene. Le spese destinate alla
>riparazione della rete idrica e fognaria e al rifornimento di energia
>elettrica nel paese sono state ridotte, almeno per il momento. Le autorità
>irachene che si occupano di ricostruire le infrastrutture del paese si sono
>già lamentate ufficialmente con Washington.
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>LE ALTRE NOTIZIE
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>Arabia Saudita. Il dipartimento di stato americano, nel suo rapporto annuale
>sulle violazioni della libertà di culto, ha denunciato l'atteggiamento
>oppressivo del governo saudita. Sono otto i paesi che, secondo il testo,
>"alimentano inquietudini particolari": Cina, Iran, Corea del Nord, Sudan,
>Birmania, Eritrea, Vietnam e Arabia Saudita. Questi ultimi tre paesi sono
>stati aggiunti alla lista nel 2004. Il rapporto denuncia la mancanza di
>libertà religiosa a Riyadh e la condanna di ogni corrente dell'islam diversa
>da quella wahhabita [15].
>
>Cina. L'ex presidente Jiang Zemin, 78 anni, si è dimesso da capo delle forze
>armate, l'ultima carica istituzionale che ricopriva nel Partito comunista.
>Alla chiusura della quarta sessione plenaria del congresso del Pcc, tutto il
>potere è passato nelle mani del capo di stato Hu Jintao [20].
>
>Giappone. La Federazione internazionale della lega dei diritti dell'uomo e
>Amnesty International hanno condannato il governo per aver eseguito la
>condanna a morte di due detenuti colpevoli di omicidio. Sono 46 le condanne
>a morte eseguite in Giappone da quando il paese ha sospeso la moratoria nel
>1993 [15].
>
>Indonesia. L'ex generale Susilo Bambang Yudhoyono è in vantaggio netto nei
>risultati parziali delle elezioni presidenziali, che vedono la sconfitta di
>Megawati Sukarnoputri. L'esito definitivo si saprà entro dieci giorni [22].
>
>Iran. Il presidente Mohammad Khatami ha dichiarato che Teheran proseguirà il
>suo programma nucleare civile nonostante le minacce della comunità
>internazionale. Il 19 settembre l'Agenzia internazionale per l'energia
>atomica (Aiea), riunita a Vienna, ha fissato al 25 novembre la data per
>un'ispezione completa dell'attività nucleare iraniana e ha chiesto a Teheran
>di sospendere l'arricchimento dell'uranio che può essere usato anche per
>costruire la bomba atomica. Teheran nega di voler fabbricare armi nucleari.
>A Vienna Mohammed El Baradei, direttore dell'Aiea, ha dichiarato che 40
>paesi che usano il nucleare a scopi civili possiedono oggi le competenze per
>costruire armi atomiche [21].
>
>Kazakistan. Il partito Otan (la patria), del presidente Nursultan Nazarbaev,
>ha dichiarato di aver conquistato almeno il 60 per cento dei 77 seggi del
>parlamento di Astana nelle elezioni legislative del 19 settembre.
>L'opposizione denuncia brogli. Non si conosce ancora il risultato del
>partito di Dariga Nazarbaev, figlia del capo di stato, fondato per sostenere
>il padre [21].
>
>Libia. Gli Stati Uniti e l'Unione eurpea hanno revocato l'embargo
>commerciale in vigore dal 1986 nei confronti della Libia. La decisione è
>stata presa dal presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, perché il
>governo di Tripoli ha soddisfatto tutte le richieste di smantellamento dei
>programmi militari formulate dagli americani, completando il disarmo
>annunciato il 19 dicembre 2003 [20].
>
>Nigeria. Sono stati tutti sospesi, fino a nuovo ordine, i contratti tra il
>governo e la Halliburton Energy Services Nigeria (Hesn), accusata di
>negligenza nel settore della sicurezza. La Hesn è la sussidiaria nigeriana
>della Halliburton Usa, il colosso petrolifero statunitense guidato fino al
>2000 dall'attuale vicepresidente Dick Cheney. La decisione, presa dal
>presidente Olusegun Obasanjo, è legata alla scomparsa, nel 2002, di due
>macchinari utilizzati per la misurazione dei pozzi di petrolio. Ricerche
>successive hanno permesso di ritrovare le costose attrezzature in Germania,
>ma l'esecutivo nigeriano accusa la Halliburton di non aver fatto nulla per
>recuperare l'equipaggiamento [21].
>
>Repubblica Democratica del Congo. Sedici persone sono state uccise in un
>villaggio vicino a Bunia, nella regione dell'Ituri. Guerrieri di etnia lendu
>hanno un altro gruppo di etnia bira. Secondo i dati dell'Onu, nel 1999 le
>violenze interetniche in Ituri hanno causato 50mila morti [20].
>
>Serbia Montenegro. Il ministro serbo dell'istruzione Ljiljana Colic si è
>dimessa dopo una serie di dichiarazioni che avevano messo in difficoltà il
>suo governo. Colic aveva raccomandato l'abbandono dello studio delle teorie
>evoluzioniste nella scuola pubblica; si era opposta all'introduzione di
>corsi di informatica nelle scuole per evitare che gli studenti fossero
>esposti alle radiazioni dei computer; aveva deciso di sopprimere lo studio
>di una lingua straniera nelle scuole elementari, provocando lo sciopero di
>migliaia di insegnanti già arruolati dal ministero a questo scopo [16].
>
>Spagna. Il governo ha presentato al consiglio dei ministri un progetto di
>legge per facilitare le procedure di divorzio. Secondo il testo gli sposi
>potranno divorziare dopo tre mesi di matrimonio senza dover aspettare un
>anno, come prevede la legge in vigore varata nel 1981; il divorzio sarà
>possibile anche se lo richiede un solo coniuge; sarà annullata la
>disposizione che obbliga a una separazione di due anni prima di ottenere il
>divorzio: secondo il ministero della giustizia, il 70 per cento delle
>violenze coniugali hanno luogo in questo periodo [17].
>
>Sudafrica. Il parlamento panafricano si è riunito per la prima volta a
>Johannesburg, in Sudafrica. Di questa istituzione, che per il momento ha un
>ruolo solo consultivo, fanno parte cinque rappresentanti di ciascuno dei 53
>paesi membri dell'Unione africana. L'assemblea si riunirà due volte
>all'anno, per circa un mese, in Sudafrica. Nel primo incontro si parlerà del
>bilancio dell'Unione. Alla vigilia della riunione, il governo di Pretoria ha
>stabilito relazioni diplomatiche con la Repubblica araba sahrawi, che
>contesta la sovranità del Marocco sul Sahara occidentale. La decisione ha
>causato tensioni tra Rabat e il Sudafrica [16].
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>DIARIO DEL PIANETA
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>
>Vespe. Gli abitanti dei Territori del nordovest, nella zona artica del
>Canada, hanno avvistato un insetto sconosciuto nella regione. Si tratta di
>un tipo di vespa già identificato dagli entomologi del Museo di storia
>naturale di Los Angeles. La presenza dell'insetto a quella latitudine indica
>un cambiamento climatico ormai in atto, dovuto al riscaldamento globale. Gli
>esperti hanno raccomandato alla comunità di 700 persone che vive nella zona
>di non aggredire le vespe.
>
>Vulcani. Il vulcano Mayon, sull'isola filippina di Luzon, ha ripreso la sua
>attività. I circa duemila abitanti dell'isola di Flores, in Indonesia, hanno
>abbandonato le loro abitazioni a causa dell'eruzione del vulcano del monte
>Egon. Nei giorni scorsi dal cratere principale era uscita una densa colonna
>di cenere che ha ricoperto le case dell'isola. Il vulcano del monte Asama,
>in Giappone, ha eruttato per la terza volta in una settimana senza causare
>gravi danni.
>
>Terremoti. Un sisma di intensità pari a magnitudo 5,5 ha colpito le isole di
>Bali e Lombok, in Indonesia, causando la morte di una persona. Altre scosse
>sono state registrate sull'isola giapponese di Hokkaido, sulle isole
>filippine di Luzon e Mindanao, in Grecia, Croazia, Colombia e negli stati
>americani della California e dell'Indiana.
>
>Cicloni. L'uragano Ivan è passato sulla costa americana del Golfo del
>Messico costringendo circa due milioni di persone a evacuare le loro case
>nella zona. Sono almeno 70 le persone uccise da Ivan durante il suo
>passaggio sulle isole dei Caraibi. Registrata la presenza dell'uragano
>Javier e e della tempesta Isia sull'Oceano Atlantico e della tempesta Haima
>su Cina e Taiwan.
>
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>SCIENZA E MEDICINA: l'ogm vola lontano
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>
>AMBIENTE. Difficile controllare la diffusione dei pollini geneticamente
>manipolati perché il vento li può trasportare fino a 21 chilometri di
>distanza, scrive la rivista Pnas. I ricercatori dell'agenzia per la
>protezione ambientale Usa hanno analizzato i dintorni dei prati dove per due
>anni è stata seminata un'erba ogm resistente agli erbicidi, messa a punto
>per i campi da golf. E hanno trovato piante nate dall'impollinazione
>incrociata tra pollini di erba spontanea e ogm molto più lontano di quanto
>si aspettassero [20].
>
>RICERCA. Nei giorni successivi a un attentato, sulle strade aumentano gli
>incidenti mortali. Dall'analisi dei dati raccolti in Israele nel 2000-2001,
>emerge che tre giorni dopo un attacco terroristico il numero di incidenti
>stradali mortali sale del 35 per cento, mentre il giorno dopo l'attentato
>diminuisce dal 6 al 18 per cento - probabilmente perché subito dopo si tende
>a stare in casa. Secondo gli autori dello studio, Guy Stecklov e Joshua
>Goldstein, lo stress e l'aggressività che seguono un evento violento
>influenzano il comportamento alla guida e aumentano le probabilità
>d'incidente [20].
>
>SPAZIO. L'India lancia il suo primo satellite didattico, che potrebbe
>rivoluzionare l'insegnamento scolastico. Edusat metterà in collegamento le
>scuole primarie e secondarie del paese, anche quelle più isolate [20].
>
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>CULTURA E SPETTACOLI: a Toronto vince la verità
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>
>CINEMA. Il film di Terry George, Hotel Rwanda, ambientato durante il
>genocidio del 1994, ha vinto il premio del pubblico al festival di Toronto.
>Il premio della critica è andato al film irlandese Omagh (dal nome di un
>villaggio colpito dall'Ira nel 1998), di Pete Travis. Sono entrambi film
>tratti da storie vere [19]. Dopo aver ricevuto pesanti critiche sul suo
>ultimo film, Les parisiens, il regista Claude Lelouch ha deciso di offrire
>l'ingresso a chi lo scorso fine settimana avesse deciso di andarlo a vedere
>in una delle 400 sale francesi in cui è proiettato. Il conto pagato da
>Lelouche si aggira intorno ai 150mila euro [22]. Jean-Daniel Pollet è morto
>a Cadenet, in Francia. Regista molto produttivo, vicino ad altri nomi più
>celebri della nouvelle vague, è morto lasciando una grande quantità di film
>che non sono mai stati distribuiti. Aveva 68 anni [14].
>
>MUSICA. Johnny Ramone, nome d'arte di John Cumming è morto a Los Angeles. È
>stato chitarrista e compositore dei Ramones. La sua scomparsa segue quella
>di altri due membri della band: Jeffrey Hyman (Joey Ramone), nel 2001, e
>Douglas Colvin (Dee Dee Ramone), nel 2002. Aveva 55 anni [15].
>
>LETTERATURA. Michael Donaghy è morto a Londra. Nato a New York da una
>famiglia irlandese, nel 1985 si era trasferito a Londra dove era diventato
>un punto di riferimento per il gruppo di poeti della New generation. Aveva
>cinquant'anni [16].
>
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>STORIE VERE
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>
>Bigamo sincronico. Amar Verma, di Lucknow, nello stato indiano dell'Uttar
>Pradesh, è andato dal padre della sua amata per chiedergli la mano della
>figlia. Il genitore gliel'ha concessa a una condizione: Amar avrebbe dovuto
>sposare anche l'altra figlia, disabile. Il giovane ha accettato, gettando
>nel panico le autorità locali che da un lato pensano che la pratica sia
>illecita, ma dall'altro sono in scacco: possono solo annullare le seconde
>nozze, ma siccome il matrimonio è stato contemporaneo è impossibile
>stabilire qual è la moglie illegale.
>
>Dottore online. Dieci professori e un preside della Georgia sono sotto
>inchiesta per aver ottenuto un aumento di paga fino al 44 per cento in
>seguito al conseguimento di un dottorato universitario. Il problema è che i
>titoli sono stati rilasciati via internet dalla "St. Regis university", un
>fantomatico istituto con sede in Liberia che non richiede di seguire alcun
>tipo di corso.
>
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>MASS MEDIA: Iran, i blogger aggirano la censura
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>
>Libertà di stampa. Gli iraniani che hanno un blog su internet (si calcola
>che siano tra i dieci e i quindicimila) hanno ribattezzato i loro diari con
>i nomi dei giornali chiusi dal regime di Teheran. Il primo a farlo è stato
>Hossein Derakhshan, studente all'università di Toronto. Finora in rete sono
>riapparsi in forma ridotta i giornali riformisti Emrooz, Rooydad e Baamdad.
>Il governo sta studiando un'intranet nazionale per impedire l'accesso alla
>rete mondiale. Ma i dissidenti potrebbero aggirare l'ostacolo inviando le
>notizie via email [22].
>Giornali. Il quotidiano spagnolo El País ha chiesto scusa per aver usato
>l'immagine degli attentati dell'11 settembre in una campagna abbonamenti
>lanciata via email il 13 settembre. Il messaggio - "In un giorno accadono
>tante cose. Figuriamoci in tre mesi" - ha raggiunto 50mila persone in due
>giorni. Il messaggio è stato ritirato il 15 settembre. Per capire come sia
>potuto accadere, l'editore Prisa ha aperto un'inchiesta interna. Le scuse
>del giornale sono state rivolte alle vittime, ai loro familiari, agli
>abitanti di New York, a chi ha trovato il messaggio nella posta elettronica
>e ai lettori.
>
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>LE FONTI
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>
>Le notizie sono aggiornate alle 19 di mercoledì 22 settembre 2004. Tra
>parentesi quadre è indicato il giorno al quale si riferisce la notizia.
>Fonti: Afp, Al Jazeera, Ap, Bbc, B92, Cnn, Financial Times, Foreign Report,
>Le Monde, Libération, Lusa, El País, Misna, Pana, Pulsar, Reuters, SonicNet,
>Stratfor, The New York Times, This is True, The Washington Post.
>
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