Autor: prupru@libero.it Data: Temas novos: [Cm-roma] Giove Pluvio Asunto: [Cm-roma] don chijote
Buon compleanno alla ciclofficina popolare don chisciotte.......
sele
Anime a pedali
Prontuario di sopravvivenza emotiva nellera degli autosauri
Critical Mass 24 settembre 2004
Pedalava fluido, Alex, come un Girardengo
appena appena più basso e rock, e si sentiva lumore a mille....
(E. Brizzi)
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E fu così che mi trasformai in noleggiatore delle biciclette gialle, le quali
furono immediatamente fregate dai buoni e onesti utenti milanesi.
Ah sì!, dimenticavo... poco tempo prima di iniziare nel mio nuovo mestiere finii
di nuovo dentro con l'accusa di guida senza patente.
(B. Brancher)
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Adesso cè una strada che prima non cera. Una lunga ferita grigia in mezzo ai
campi. Allinizio erano poche le auto che passavano su quella striscia di
asfalto liscio e lucido che sembrava una macchia dolio persa da qualche camion
di passaggio. Quasi non cerano case in quella zona periferica e marginale della
città. Non cerano negozi e neanche uffici. Solo quattro palazzi rossi tutti
allineati e separati gli uni dagli altri da cortili di prati verdi e ben curati.
Qualche margherita e qualche viola quando arrivava la primavera. Dieci garage,
cinque piani, dieci appartamenti, una lavanderiaspaziocomune per braciolate,
feste di compleanno e di Capodanno, riunioni di condominio. Anna abitava al
terzo piano del secondo palazzo con la madre e il padre. Marco abitava al quarto
piano del secondo palazzo. Anche lui con mamma e papà. Francesca abitava al
quinto piano del secondo palazzo con la madre e con il padre. Ogni giorno i tre
bambini andavano a scuola in bicicletta. Arancione quella di Anna, blu quella di
Marco, rossa quella di Francesca. Non cera nessun pericolo ad andare a scuola
in bicicletta. Quasi non cerano neanche le strade in quella zona periferica e
marginale della città. I bambini andavano fino in fondo alla via, lì cera una
baracchina della piadina che apriva quando scendeva il buio dinverno e il
fresco destate. Poco più avanti una casa di campagna abbandonata e fatiscente
abitata da una colonia di gatti randagi che cacciavano topi e lucertole. Anna,
Marco e Francesca passavano davanti alla casa pedalando più veloci che potevano
e rallentavano solo quando lavevano alle spalle e si sentivano ormai al sicuro...