[Forumlucca] Fini e la pace (durante la Convenzione europea)

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Aihe: [Forumlucca] Fini e la pace (durante la Convenzione europea)
di Nicola Vallinoto

in riferimento alle ultime dichiarazioni di Gianfranco Fini in cui
invita i giovani di destra a mobilitarsi per la pace e contro il
pacifismo vale la pena ricordare che durante i lavori della Convenzione
europea, Fini in rappresentanza del governo italiano, ha presentato due
emendamenti ai primi 16 articoli del trattato costituzionale per
cancellare ogni riferimento alla pace come obiettivo dell'Unione
europea.
Provate a dare una occhiata al documento originale con gli emendamenti
presentati dal governo italiano durante la Convenzione europea
all'indirizzo:
http://www.mfe.it/doc/2004/emendamenti_fini.rtf
La Convenzione europea ha avuto il pregio di rendere pubblici tutti i
documenti di lavoro e gli emendamenti al contrario di quanto successo
dalla successiva conferenza intergovernativa riunita a porte chiuse.
Sempre al riguardo degli emendamenti presentati da Fini durante la
Convenzione di seguito trovate un passaggio dell'Annuario della pace
2003.
- Emendamento Fini
Il 17 febbraio 2003, due giorni dopo l'imponente manifestazione per la
pace di Roma, dove tre milioni di cittadini hanno chiesto, tra l'altro,
di introdurre nella Costituzione europea il diritto alla pace e il
ripudio della guerra, il vicepresidente del Consiglio dei Ministri,
Gianfranco Fini, membro della Convenzione europea, ha presentato, a
nome del governo, un emendamento all'articolo 3 del trattato
costituzionale che si propone di sopprimere ogni riferimento alla pace
quale obiettivo dell'Unione.
All'articolo 3 Fini toglie la prima fondamentale frase secondo cui
"l'Unione si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il
benessere dei suoi popoli" e sostituisce, riformulandolo, il testo
dell'articolo, togliendo così l'obiettivo della pace dal primo posto
assegnatogli nel progetto. In particolare, mentre nel 4° comma
dell'articolo 3 era scritto che l'Unione "contribuisce allo sviluppo
sostenibile della terra, alla solidarietà e al rispetto reciproco fra i
popoli...e alla pace fra gli Stati", il governo italiano toglie dagli
obiettivi il contributo alla pace e vi sostituisce gli obiettivi
dell'affermazione dell'identità e degli interessi europei mediante
l'affermazione di una politica estera, nell'osservanza del diritto
internazionale "come base per la pace tra gli Stati ed i popoli".
L'emendamento del governo italiano elimina inoltre gli obiettivi della
"protezione ambientale" e della "piena occupazione". L'emendamento Fini
ha suscitato diverse reazioni negative. Tra queste si segnala la
risposta di Guido Montani, segretario del Movimento federalista
europeo. Tre i punti fondamentali della critica all'emendamento:
1. la posizione del governo italiano adottata in Convenzione europea è
antistorica. La Comunità europea è sorta come risposta al problema
della pace in Europa e nel mondo. Basta leggere, in proposito, il
preambolo del Trattato CECA. La pacificazione franco-tedesca ha
rappresentato il fulcro dell'Europa post-bellica. La forza della nuova
Europa pacificata si è rivelata decisiva nel processo che ha portato la
Comunità a crescere dai Sei paesi fondatori sino agli attuali 25. Non
si può negare il valore della pace nella costruzione europea, senza
negare la storia;
2. negando il valore della pace per l'Europa, si nega anche all'Europa
un orientamento cruciale per la sua politica estera e della sicurezza.
Se si vuole, come credo Lei voglia, che l'Europa parli con una sola
voce nel mondo, quale altro valore l'Unione europea può mettere tra le
sue priorità di politica estera? Oppure, bisogna preferire la cacofonia
attuale dei governi europei, che si dividono tra filo-americani e
anti-americani proprio perché l?Unione non ha ancora un governo
federale capace di esprimere una propria linea di politica estera?
3. schierandosi contro il valore della pace nella Costituzione europea,
il Governo italiano rinnega i valori fondanti della sua Costituzione
nazionale. L'articolo 11 della Costituzione italiana è un patrimonio di
civiltà che altri popoli ci invidiano e che ha influito sul destino
europeo dell?Italia.
Fonte: Annuario della pace 2003. Asterios editore
dal capitolo "Pace e costituzione europea"

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