Festivale del precariato: Incontrotempo 2.0
Appello per la partecipazione al tavolo su comunicazione e lotte
[Fightsharing]
La proposta per questo tavolo e' quella di porre al centro della discussione
la comunicazione tra le lotte,e delle lotte, proiettando la comunicazione
sociale dentro una dimensione immediatamente attiva, politica e strategica
sottolineando il valore che possiede la sfera comunicativa a partire dalla
necessita' comune di mettere in connessione i soggetti sociali mobilitati
e attivi.
"La questione della comunicazione " va sempre più a liberarsi dalla
dimensione marginale e accessoria in cui appariva relegata, in quanto
aspetto "tecnico", dalla "politica", come ambito separato dell'agire
strategico." (da; Editoriale P2P Fightsharing II,
http://www.geneva03.net/moin.cgi/ReaderMaggio).
La comunicazione si pone come metodo per superare l'isolamento all'interno
di un contesto di frammentazione e separazione generalizzata che si dispiega
come primo e tangibile effetto prodotto dai processi di precarizzazione.
Il passaggio che si vuole tentare di compiere è proprio quello di mettere in
campo una sperimentazione e contaminazione tra la comunicazione -
complessivamente intesa - e i percorsi sociali di riappropriazione,
socializzazione e lotta.
In tal senso la discussione dovrebbe partire dalle esperienze reali dei
soggetti in lotta, dalle forme di comunicazione che si sono rivelate
efficaci e da quegli elementi che vengono ancora percepiti
come assenti o scarsamente maturi nella dimensione comunicativa delle lotte.
Un esempio fra tutti è quello degli autisti dell'autobus a Dublino che di
fronte al piano di privatizzazione del governo, anticipando la solita
reazione negativa mediatica ad un sciopero, hanno dichiarato un giorno di
trasporto pubblico gratis, durante il quale hanno distribuito informazioni
sulle conseguenze della privatizzazione sia x gli autisti che per gli
utenti.
L'elaborazione comune intorno alle forme di comunicazione che una lotta e'
capace di esprimere, diviene da subito un piano assolutamente necessario per
alimentare una strategia comunicativa vincente per la lotta stessa.
Non si tratta quindi di un tavolo per 'specialisti della comunicazione',
nemmeno per media-attivisti classicamente intesi. Al contrario, creare uno
spazio di confronto per mettere in comunicazione le lotte e ragionare
sugli strumenti e sui metodi di condivisione e socializzazione delle
informazioni ci consentirà di sfuggire ad un piano del discorso sulla
"comunicazione", intesa come dimensione puramente specialistica e riservata
alla
"tecnocrazia" di pochi esperti.
Un altro aspetto della discussione punta sulle infrastrutture condivise
per la comunicazione.
Oggi e' possibile creare un infrastruttura condivisa per protagonisti
sociali eterogenei, una piattaforma più efficace che qualsiasi realtà
singola e' in grado di creare. In questo senso la proposta per un VPN
(Virtual Private Network) avanzata da Spinacity medialab e dal Medialab di
Acrobax è esemplare. Ma nella stessa chiave possono essere letti anche New
Global Vision e Indymedia: una piattaforma unica, utilizzata da tutti, ma
controllata da nessuno, dove ogni voce ha la sua autonomia. Queste
infrastrutture possono servire come risorsa comune, come spazio per
esprimersi in prima persona, senza delegare la comunicazione a forme di
rappresentanza. E' ovvio che per essere utile, tutto ciò necessita di un
processo di autoformazione permanente p2p, percondividere le competenze
necessarie (vedi l'esempio del Tessuto Connetivo Metropolitano di
Reload a Milano).
Nel contesto di questo tavolo non verranno però affrontati i dettagli
tecnici ma verrà considerata la desiderabilità politica di tali proposte.
Si invitano dunque tutte le situazioni di lotta (la casa dei diritti
sociali, case occupate, istat, acerra, canili, biblioteche, disoccupati,
poste,CW, precariato diffuso etc...)a partecipare al tavolo di discussione
su comunicazione e lotte Venerdì primo Ottobre alle 19 all'interno di
Incontrotempo.