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From: "giuseroxy2" <giuseppe_gonella@???>
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Sent: Monday, September 20, 2004 6:39 PM
Subject: [forumsociale-ponge] Alcune considerazioni personali sulla lettera
di Scajola
La prima sensazione che si percepisce nel leggere la ?verità? del ministro
Scajola sul G8 è quella di avere a che fare con un tipico burocrate di
Questura
che relaziona ai superiori circa le procedure seguite nel gestire un
qualsiasi
evento di ordine pubblico, usando tante parole altisonanti, ma con
pochissima
sostanza.
Ma quello che più colpisce leggendo le sue dichiarazioni è la netta
impressione
che il ministro Scajola, in quei giorni di luglio del 2001, abbia assistito
ad ?film? molto diverso dal nostro vissuto (anche se, effettivamente, gli
va concesso che, in quei giorni, lui a Genova non c?era, a differenza di
altri suoi ?colleghi? di governo, ben più presenti ed attivi!).
Lasciamo, quindi, da parte le ?buone intenzioni? espresse negli opuscoli
distribuiti alle forze dell?ordine con i ?consigli sul comportamento da
tenere durante il G8?, secondo i quali ?coloro che manifestano non sono
(?) nemici, stanno esprimendo le loro idee ? (infatti, l?espressione ?zecche
comuniste?, normalmente usata, come è noto, nelle caserme di polizia per
indicare i manifestanti, è da considerarsi soltanto un simpatico epiteto
affettuoso) e le ?raccomandazioni? in proposito che il ministro si è
sicuramente
?preoccupato? di fare ai poliziotti all?Auditorium della Fiera il 13 luglio
2001 (ma, in quella stessa occasione, a ben ricordare, si era anche
premurato
di garantire la piena ?copertura politica? sul loro operato in piazza).
Esaminiamo, invece, alcuni dei ?principali obiettivi del Governo? in
occasione
del G8, come sono stati elencati dallo scrupoloso ex ministro dell?interno:
- ?assicurare il regolare svolgimento del Summit?: sicuramente l?obiettivo
prioritario, da anteporre a tutti gli altri; infatti, lo stesso Scajola
ha ammesso, qualche tempo dopo, che, proprio a tale scopo, non aveva esitato
a dare l?ordine di sparare nel caso di invasione della ?zona rossa? (il
fatto che si sia sparato anche ben fuori dalla zona proibita, almeno 18
volte, di cui una mortale, è però da considerarsi assolutamente marginale!);
- ?tutelare i diritti e l?incolumità dei genovesi?: si pensi, in
particolare,
al diritto alla mobilità per i ?fortunati? che si sono trovati ad abitare
all?interno della zona rossa, tra gabbie e mitra spianati;
- ?garantire la libertà di manifestazione, purché pacifica, agendo con
rigore
ed intelligenza nel contrastare le minoranze violente, senza rispondere
alle provocazioni?: Scajola dovrebbe chiedere, in proposito, l?opinione
delle centinaia di manifestanti trattati ?con intelligenza? nelle strade
di Genova, sia il venerdì che il sabato, mentre cercavano pacificamente
di dire di non essere d?accordo che 8 (pre)potenti decidessero delle sorti
dell?intera l?umanità senza avere alcun diritto per farlo, mentre alcuni
gruppi di indefiniti ?black bloc? scorazzavano, assolutamente indisturbati,
nelle strade vicine;
- ?aprire un dialogo nei confronti del movimento antiglobalizzazione per
disinnescare tensioni e suggerire a tutti, attraverso il confronto, una
condotta prudente e ragionevole?: infatti, quale miglior modo si può trovare
per creare un clima disteso nei rapporti tra manifestanti e forze
dell?ordine
se non addestrare queste ultime a marciare come una legione romana
(addestramento
espressamente impartito da parte di personale statunitense nella caserma
di Ponte Galeria a Roma nei mesi immediatamente precedenti) e bardarle come
degli spaventosi (anche se un po? grotteschi) ?terminator? extraterrestri?
Del resto, chiunque abbia girato per le strade di Genova nelle prime ore
del venerdì mattina ricorda benissimo il clima assolutamente tranquillo
e disteso che si percepiva nell?osservare lo schieramento nelle strade dei
reparti di polizia (l?impressione che fossero pronti ad una vera e propria
battaglia campale evidentemente era frutto, come si dice, della ?sua mente
malata?!). Per non parlare della assoluta correttezza dimostrata dalle
squadre
inviate al media-center delle scuole Diaz nel trattare le installazioni
informatiche del GSF durante la ?perquisizione? avvenuta la notte del
sabato,
mentre altri colleghi si preoccupavano di risvegliare ?dolcemente? un
centinaio
di persone nella scuola di fronte, magari portando anche qualche bottiglia
di ?buon vino? per festeggiare l?incontro; o l?elevatissima professionalità
dei ?comitati di accoglienza? che ricevevano i manifestanti fermati alle
caserme di Bolzaneto e San Giuliano.
Insomma, qui c?è qualcuno che non sa bene di cosa stiamo parlando! E allora,
prima di concludere, avrei una proposta: facciamo una bella raccolta delle
migliaia di ore di immagini del massacro di Genova e mandiamola a Scajola:
forse (ma, pensandoci bene, non ne sono tanto sicuro) si renderà conto che
lui, in quei giorni, ha proprio visto tutto un altro film !
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