Ciao,
Ecco alcuni appunti per chairire *una* visione del tavolo sulla 
communicazione, solo per delinearlo un po in anticipo dell'
assemblea stasera. Non ho toccato la questione dell' uso del imaginario 
dentro processi di ricpomposizione/aggregazione. Questo compito 
appartiene a Reload e Chainworkers ;)
Visto il desiderio di dare un spazio importante a questa tema anche 
durante l'assemblea finale, sarebbe il caso di provare scrivere unb 
appello insieme con soggetti che normalemete non si occupano 
dirtettamente con il "lavoro technico communicativo".
a.
La proposta per questo tavolo si orienta verso un uso strategico della 
communicazione dentro le lotte sociali. Non si tratta di un tavolo per 
'specialisti della communicazione', nemmeno media-attivismo nel senso 
tipico. Quindi intendiamo sottolineare la differenza tra una strategia 
communicativa, e quella mediatica.
Di fronte all'inefficenza di molti strumenti inereditati dal ventesimo 
secolo e la frammentazione sociale generalizzata, la communicazione si 
pone come metodo per superare l'isolazione. Questa significa che:
  "La questione della comunicazione......... va sempre più a liberarsi 
dalla dimensione marginale e accessoria in cui appariva relegata, in 
quanto aspetto ?tecnico?, dalla ?politica?, come ambito separato 
dell?agire strategico."
(da; Editoriale P2P Fightsharing II, 
http://www.geneva03.net/moin.cgi/ReaderMaggio)
Strategia Communicativa
Gli azioni degli precari del RAI, gli intermittenti francesi e operai 
dei trasporti publici irlandesi ci danno alcuni esempi.
Al RAI, per denunciare il loro sitazione precario, invece di 
scioperare, gli operatori si sono riappropriati del palinsesto di 
RaiNews 24 per emettere 24 ore di programmi sul mercato di lavoro, 
flessibilita e precarieta.
Gli intermittenti francesi hanno intervenuto nei spazi pubblici di 
divertimento e bloccato eventi culturali di grande prestigio, sempre 
mettendo l'empasisi sul fatto che quello che difendevano, lo 
difendevano per tutti.
Gli autisti del autobus a Dublino, di fronte al piano di privatizazione 
del governo -- e anticipando la solita reazione negativa mediatica ad 
un sciopero -- hanno dichiarato un giorno di trasporto pubblico gratis, 
durante quale hanno distribuito informazione su le conseguenze della 
privatizzazione sia x gli operai sia gli utenti.
In ogni caso, si trattiva di scegliere modi e stili di disturbo x 
creare collegamenti e complicita, e x colmare il divario tra 
protagonist e 'pubblico.'
Risorse Commune
Un secondo aspetto punta su infrastruttura condivisa per la 
communicazione.
Oggi e' possibile creare un infrastruttura condivisa per protagonisti 
sociali etereogeni, una piattaforma piu efficace che qualsiasi realta 
singola e' in grado di creare.
La proposta per un VPN (Virtual Private Network) da Spinacity e la 
Medialab ad Acrobax e una proiposta esemplare. New Global Visione' un 
progetto archivio gia esistente che funziona da paura. In effetti e 
possibilie anche di leggere indymedia anche in questo chiave -- una 
piattaforma unica, utilizzata da tutti, ma controllato da nessuno, dove 
ogni voce ha la sua autonomia.
Il punto e'  che tale infrastruttura puo servire come risorse commune, 
come spazio per esprimersi in prima persona, senza delegare la 
communicazione alla rapprasentanza. Questo puo significare fare un 
trasmissione radio o video, un spazio archivio/mediateque per 
immagazinarlo (e per accedere altri materiali), e accesso ad una serie 
di strumenti tecnici per attirare attenzione alla sua esistenza. E 
ovvio che x essere utile, questo dovra coinvolgere anche un processo di 
autoformazione permanente p2p, per distribuire le competenze necessarie 
(Forse l'esempio del Tessuto Connetivo Metropolitano fatto da Reload a 
Milano ci da un esempio).
Qua pero, non si tratta di discutere su dettagli technici, ma piu di 
considerare la sua desiderabilita politica.
La spinta verso la condivisione oggi e una tendenza diffusa che anche 
la sua propria carattere rivendicativa convergendo con p2p filesharing 
e la fatibilita della condivisione di banda larga attraverso 
technologie wirless -- sono pratiche di riappropriazione diretta in 
armonia con questo approcio.
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