Autore: franz@inventati.org Data: Oggetto: [Incontrotempo] Re: Bozza tavolo sportelli per incontro tempo 2
sempre in vista di incontrotempo...
franz
diabolik scrive:
> In giro per lItalia in questi ultimi anni sempre piu collettivi, reti,
> compagni stanno riscoprendo limportanza cruciale di intervenire sulle
> questioni della precarieta della vita e del lavoro, stanchi di subirla nella
> separatrezza e nell'impotenza.
>
> Crescono infatti le sperimentazioni nel movimento, come nella societa, di
> forme di opposizione alla precarieta dentro i mille luoghi dove essa prende
> forma, imponendosi come paradigma imprescindibile del nuovo mercato del
> lavoro, malamente celata nella piu evocante flessibilita.
>
> Siamo senza tempo, perché tutto il nostro tempo e a lavoro o alla ricerca di
> esso, senza reddito perché questo dipende sempre piu dalle vicissitudini
> produttive, senza garanzie e diritti, cancellati dalla legge Biagi e dalle
> precedenti riforme del Centrosinistra, progressivamente piu precari, ma
> soprattutto piu divisi e atomizzati. Non solo nei nuovi lavori del terzo
> settore, del cognitariato, dellinformazione, delle nuove tecnologie ma
> anche nei settori produttivi piu vecchi dellindustria e fino al pubblico
> impiego, siamo sempre piu costretti dal ricatto della disoccupazione e dall
> aumento del costo della vita.
>
> Tuttavia attraverso le lotte iniziamo a riconoscerci, a solidarizzare, ad
> organizzarci: da quelle degli operai della FIAT ai ferrotranvieri, da quelle
> dei call center a quelle dei disoccupati organizzati, dai lavoratori delle
> catene commerciali ai precari della ricerca e delluniversita. Un nuovo
> blocco sociale si sta mettendo in moto, contaminandosi ed interagendo lungo
> il cammino nella ricerca di una strada comune, per resistere e trasformare.
>
>
>
> Contemporaneamente, e per la prima volta, la rivendicazione di reddito per
> tutti sta facendo i primi passi e tessendo nuove reti di iniziativa, per
> affermare sia il diritto alla garanzia ed alla continuita del reddito
> monetario che ai servizi, indipendentemente dal lavoro e senza condizioni.
>
> Vorremmo che il secondo festival del precariato fosse il nostro tempo per
> continuare a confrontarci, organizzarci ed agire, interrogandoci sugli
> obbiettivi da perseguire e le rivendicazioni che ci possono unificare, sulle
> forme di lotta da sperimentare e sugli strumenti comuni da costruire.
>
> In particolar modo vorremmo ragionare a partire dalle esperienze di ciascuno
> e delle diverse reti, sul come connetterle ed attraverso quali strumenti,
> oltre le appartenenze presenti ed il misero gioco delle particolari
> egemonie.
>
> A nostro avviso gli sportelli contro la precarieta, che in differenti citta
> sono nati o stanno nascendo, possono essere una valida base di confronto e
> scambio delle rispettive esperienze e difficolta, per provare a definire
> collettivamente prospettive piu ampie, capaci di proiettare la battaglia
> contro la precarieta verso piu concreti orizzonti di massa.
>
> Sportelli territoriali informativi e di lotta, capaci di misurarsi con la
> scomposizione presente nel mondo del lavoro e del non lavoro, di diventare
> per i precari luogo e momento di conoscenza, condivisione, organizzazione,
> per la difesa dei propri diritti lavorativi ma soprattutto per la conquista
> di nuovi.
>
> In che modo questi sportelli possano funzionare sul piano immediato della
> difesa anche legale del mondo del lavoro precario, senza diventare
> necessariamente sindacato, in che maniera diventare veicolo di una proposta
> piu ampia, intorno a cui sviluppare identita e ribellione sociale ma
> soprattutto perseguire concretamente il soddisfacimento dei nostri bisogni
> negati: questo ci auguriamo sia uno dei temi del 2° incontrotempo.
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> Reddito per tutti - Guerra per nessuno
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