Autor: diabolik Data: Assumpte: [Incontrotempo] Bozza tavolo sportelli per incontro tempo 2
In giro per l=92Italia in questi ultimi anni sempre piu collettivi, reti,
compagni stanno riscoprendo l=92importanza cruciale di intervenire sulle
questioni della precarieta della vita e del lavoro, stanchi di subirla ne=
lla
separatrezza e nell'impotenza.
Crescono infatti le sperimentazioni nel movimento, come nella societa, di
forme di opposizione alla precarieta dentro i mille luoghi dove essa pren=
de
forma, imponendosi come paradigma imprescindibile del nuovo mercato del
lavoro, malamente celata nella piu evocante flessibilita.
Siamo senza tempo, perch=E9 tutto il nostro tempo e a lavoro o alla ricer=
ca di
esso, senza reddito perch=E9 questo dipende sempre piu dalle vicissitudin=
i
produttive, senza garanzie e diritti, cancellati dalla legge Biagi e dall=
e
precedenti riforme del Centro=96sinistra, progressivamente piu precari, m=
a
soprattutto piu divisi e atomizzati. Non solo nei nuovi lavori del terzo
settore, del cognitariato, dell=92informazione, delle nuove tecnologie m=
a
anche nei settori produttivi piu vecchi dell=92industria e fino al pubbli=
co
impiego, siamo sempre piu costretti dal ricatto della disoccupazione e da=
ll=92
aumento del costo della vita.
Tuttavia attraverso le lotte iniziamo a riconoscerci, a solidarizzare, ad
organizzarci: da quelle degli operai della FIAT ai ferrotranvieri, da que=
lle
dei call center a quelle dei disoccupati organizzati, dai lavoratori dell=
e
catene commerciali ai precari della ricerca e dell=92universita. Un nuovo
blocco sociale si sta mettendo in moto, contaminandosi ed interagendo lun=
go
il cammino nella ricerca di una strada comune, per resistere e trasformar=
e.
Contemporaneamente, e per la prima volta, la rivendicazione di reddito pe=
r
tutti sta facendo i primi passi e tessendo nuove reti di iniziativa, per
affermare sia il diritto alla garanzia ed alla continuita del reddito
monetario che ai servizi, indipendentemente dal lavoro e senza condizioni=
.
Vorremmo che il secondo festival del precariato fosse il nostro tempo per
continuare a confrontarci, organizzarci ed agire, interrogandoci sugli
obbiettivi da perseguire e le rivendicazioni che ci possono unificare, su=
lle
forme di lotta da sperimentare e sugli strumenti comuni da costruire.
In particolar modo vorremmo ragionare a partire dalle esperienze di ciasc=
uno
e delle diverse reti, sul come connetterle ed attraverso quali strumenti,
oltre le appartenenze presenti ed il misero gioco delle particolari
egemonie.
A nostro avviso gli sportelli contro la precarieta, che in differenti cit=
ta
sono nati o stanno nascendo, possono essere una valida base di confronto =
e
scambio delle rispettive esperienze e difficolta, per provare a definire
collettivamente prospettive piu ampie, capaci di proiettare la battaglia
contro la precarieta verso piu concreti orizzonti di massa.
Sportelli territoriali informativi e di lotta, capaci di misurarsi con la
scomposizione presente nel mondo del lavoro e del non lavoro, di diventar=
e
per i precari luogo e momento di conoscenza, condivisione, organizzazion=
e,
per la difesa dei propri diritti lavorativi ma soprattutto per la conquis=
ta
di nuovi.
In che modo questi sportelli possano funzionare sul piano immediato della
difesa anche legale del mondo del lavoro precario, senza diventare
necessariamente sindacato, in che maniera diventare veicolo di una propos=
ta
piu ampia, intorno a cui sviluppare identita e ribellione sociale ma
soprattutto perseguire concretamente il soddisfacimento dei nostri bisogn=
i
negati: questo ci auguriamo sia uno dei temi del 2=B0 incontrotempo.