Autor: Giovanna Caviglione Data: Assumpte: [NuovoLaboratorio] su peppino impastato
da repubblica onlne di questa mattina
giovanna caviglione
Palermo, 12:18
Legale Badalamenti querela Impastato, il giudice gli dà ragione
A luglio e' arrivato il pignoramento della pizzeria della famiglia
Impastato, quella in cui lavoro' anche Peppino, il giornalista ucciso dalla
mafia nel 1978, e in cui sono state girate alcune scene del film "I cento
passi".
A chiedere e a ottenere il provvedimento e' stato il legale di Tano
Badalamenti, il boss accusato di essere il mandante dell'omicidio di
Peppino. L'avvocato Paolo Gullo aveva sentito al Costanzo show il fratello
Giovanni Impastato bollare la tesi di "Peppino terrorista-suicida sui
binari" come quella "di un imbecille" e non ci penso' due volte a
querelarlo, come ricostruisce oggi l'edizione palermitana della Repubblica.
E nel marzo scorso, il giudice Gaetano Scaduti ha dato ragione a Gullo: "Chi
sostiene una tesi in un processo puo' essere criticato, ma non offeso", dice
la sentenza. "Nessuno puo' disonorare la memoria di Peppino dicendo che era
un terrorista, lui fu ucciso dalla mafia", ha insistito Giovanni Impastato.
Ma intanto la sentenza e' diventata definitiva.
A luglio e' arrivato il pignoramento e alla fine Giovanni ha sborsato 5mila
euro, la meta' per la condanna, il resto per le spese legali. L'avvocato ha
fatto sapere che la somma sara' devoluta all'istituto di dicerche Mario
Negri, alla lega del Filo d'Oro e all'associazione dei mutilati sul lavoro.
"Se ho pagato - ha detto Impastato - e' perche' rispetto le sentenze della
magistratura, ma ritengo quella decisione ingiusta. Io difendero' sempre la
memoria di mio fratello dentro e fuori le aule di tribunale. A chi ricevera'
quei soldi in beneficenza - dice Impastato - vorrei dire di non accettarli:
provengono dal legale di Badalamenti". (A)