[Incontrotempo] Spazio\Tempo Autoformazione P2P - Concept

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著者: shella
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題目: [Incontrotempo] Spazio\Tempo Autoformazione P2P - Concept
Questo e' un contributo che prende le mosse dalla sintesi di Andrea
(http://www.acrobax.org/incontrotempo/index.php?title=Appello_iniziale) e
vuole contestualizzare l'idea di Spazio\Tempo Autoformazione P2P.

L'economia immateriale, in particolare la new economy legata
all'erogazione di servizi semplici e VAS (Value Added Services), necessita
di un Sapere caratterizzato da alcuni vincoli: compartimentazione e
privilegio minimo.

Non si tratta di vincoli nuovi, ma l'impatto che possono avere
nell'attuale societa' dell'Informazione e' qualitativamente e
quantitavimente diverso da qualsiasi altro periodo storico precedente a
questo.

La compartimentazione rende limitata la visione\conoscenza d'insieme
("alta") dei processi\flussi lavorativi, giustificando l'articolazione
infinita delle competenze, esplosa nelle figure consulenziali sempre piu'
improbabili e ridicole; il privilegio minimo fa si che nessuno debba avere
accesso a risorse (sociali, culturali, economiche) che non sono
considerate
funzionali al proprio lavoro.

Il nostro patrimonio, a livello professionale, e' rappresentato non solo
dalle reti di relazioni umane che siamo in grado di allacciare, mantenere
e coltivare, ma anche e soprattutto dalle conoscenze (skills) che siamo in
grado di mettere in campo.

Questi skills, il piu' delle volte, derivano non da un programma didattico
quanto da un'attitudine positiva dei soggetti nei confronti delle
tecnologie.

All'inizio conoscere cose nuove (in gergo aziendalista: "crescere") è un
piacere intellettuale incrementale, suffragato dalla constatazione di
migliorarsi ogni giorno. Esaurita la spinta di questa onda iniziale,
diventa necessità "tenersi aggiornati", avere cioe' cura di ritagliarsi
spazi di tempo da dedicare ad una propria (singola e individuale)
autoformazione.

La formazione e l'informazione garantite nei posti di lavoro riflettono il
modello di Sapere sopra descritto (compartimentazione e privilegio
minimo): l'obiettivo non e' mai il miglioramento della qualita' della vita
del lavoratore bensi' l'ottimizzazione dei processi lavorativi, tendente
sempre e comunque ad una maggiore capacita' produttiva.

L'aumentata capacità produttiva e' di fatto trasparente, in termini di
vantaggi, per il lavoratore (non-riconoscimento contrattuale).

La proliferazione di contratti precari, a progetto e a tempo determinato,
favorisce la frammentazione dei lavoratori (workers) determinandone sempre
isolamento e a volte competizione.

Il concetto di "vantaggio competitivo" non e' solamente parte integrante
dell'odioso linguaggio markettaro\aziendale: il "vantaggio competitivo"
ormai si concretizza, a livello individuale, in una capacita' maggiore di
accedere a formazione e informazioni preziose.
Due consulenti si trovano in competizione per un lavoro; il loro cliente
finale e' di fatto il fornitore di un altro cliente, che spesso e' a sua
volta fornitore del cliente finale.
Questa "pila" lavorativa determina flessibilita' nell'offerta (tutto pur
di vendere) e strani fenomeni collaterali (l'orgasmo da fatturazione del
venditore commerciale di turno).
Questa pila è multilivello; al lavoratore, ultimo livello, viene richiesta
una flessibilita' totale in termini di tempo e disponibilita'. Viene
chiesto di rendersi un'entita' commercialmente autonoma e diventare
imprenditore di se stesso.

L'autoformazone permanente rappresenta quindi una condicio sine qua non
diventa difficile "vendersi sul mercato".

La formazione permanente e' ormai un diritto fondamentale del lavoratore
precario, che innovandosi e acquisendo nuove competenze da spendere sul
mercato del lavoro puo' sfuggire, almeno in parte, alla ricattabilita'.

E la proprieta' intellettuale, ponendo balzelli sulla distribuzione
materiale e immateriale delle competenze, ostacola la formazione
permanente.

In poche parole, se le conoscenze costituiscono una risorsa economica
prodotta dalla comunita', la loro riappropriazione collettiva attraverso
la lotta alla proprieta' intellettuale e la creazione di un "sapere di
cittadinanza" diventa una posta in gioco attualissima.

Lo spazio\tempo autoformazione p2p vuole colpire il cuore del modello di
Sapere dominante nelle realta' professionali di cui facciamo esperienza
diretta: questo cuore si chiama proprieta' intellettuale.

shella.FRNK