[Cm-roma] dar poro 4

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Ancora un altro studio conferma che il fumo combatte il morbo di Parkinson
- "Dopo avere analizzato

i questionari completati dai partecipanti, i ricercatori hanno trovato che
il rischio dei fumatori

di contrarre il morbo di Parkinson è il 50% inferiore. Inoltre, coloro che
fumano correntemente sono

esposti ad un rischio del 70% inferiore a quello degli ex-fumatori".
Queste le conclusioni

dell’ultimo studio sul morbo di Parkinson – non finanziato da Big Tabacco.
Le conclusioni

rappresentano una brutta notizia per i truffatori antifumo, che dipingono
il fumare come qualcosa di

assolutamente negativo.
È per questa ragione che una spiegazione contorta viene fornita per i
risultati. Definendo

l'associazione "strana" (perdiana, il tabacco è solo negativo!) sebbene
non si possa negare

l’enormità dell’evidenza, i ricercatori spiegano che sono ben lungi dal
raccomandare l'uso del

tabacco come terapia (quindi il messaggio implicito è che è meglio morire
del morbo piuttosto che

fumare!). Invece di essere il tabacco a prevenire direttamente
l’insorgenza del male, si proteggono

i ricercatori, si tratta qui di una "inibizione di certi enzimi che
possono avere effetti tossici

sulle cellule del cervello", e che potrebbe esistere una predisposizione
genetica contro il morbo di

Parkinson che -- guarda un po’ che strana combinazione – è proprio la
stessa che predispone la

persona a fumare!!

http://193.78.190.200/10o/tea-tobacco.htm (inglese)

Recessione acuta delle gengive: i fumatori sono a minor rischio - Nella
lista dei "mille mali" che

il fumo "causa", la propaganda disinformativa elenca anche problemi
odontoiatrici: denti gialli e

recessione gengivale. Le immagini, obbligatorie sui pacchetti di sigarette
in Canada, sono parte in

un programma disinformativo di stato che fa ampio uso di immagini da
voltastomaco per convincere i

fumatori a smettere (usando prodotti di cessazione farmaceutici,
naturalmente); programma che

l'Europa, guarda un po', intende copiare. E’ inutile dire che la scienza
(non rottame) non condivida

quest’affermazione. In un’enorme studio di diversi anni fa' sui veterani
di guerra negli Stati

Uniti, per esempio, si notò che: "... I fumatori hanno meno placca
dentaria, meno infiammazioni

delle gengive, e meno mobilità dentaria che i non-fumatori".

L’ultima prova a proposito è uno studio "politicamente scorretto", che di
sicuro non sarà nemmeno

sfiorato dai ruffiani mediatici che devono convincerci che "fumare fa
male". In questo studio

tedesco, pubblicato dal Journal of Clinical Periodontology
2002;29(2):129-136, il fumo viene

totalmente assolto dall’essere la causa di problemi di recessione delle
gengive. Per prevenire la

solita diffamazione degli antifumo, diciamo subito che lo studio non è
stato finanziato

dall’industria del tabacco; d’altro canto, esso non è stato finanziato
nemmeno dall’industria

farmaceutica o da denaro di stato – e ciò potrebbe spiegare i realistici
risultati: nessuna

differenza tra fumatori e non fumatori nella recessione delle gengive,
tranne che in quella acuta

(in eccesso ai due millimetri) che colpisce il 23% dei non fumatori, ma
solo il 7% dei fumatori. I

non fumatori sono dunque tre volte più a rischio dei fumatori per questa
malattia. Accendiamocene

una e festeggiamo.
http://193.78.190.200/10o/gums.htm (inglese)

Studio sui gemelli sostiene l'effetto protettivo che ha il fumo nei
confronti del morbo di Parkinson

- "Il gruppo del dott. Tanner continua a verificare che esistono
differenze significative

allorquando la dose viene calcolata fino a 10 o 20 anni prima che la
malattia venga diagnosticata.

Conclude dicendo che queste scoperte fanno rifiutare il concetto che le
persone che fumano di più

hanno minori possibilità di contrarre il morbo di Parkinson perché quando
sviluppano i sintomi

smettono di fumare. La coorelazione inversa tra fumo e morbo di Parkinson
può essere attribuita,

quasi certamente, a fattori ambientali e non genetici".
http://193.78.190.200/10m/twin.htm (inglese)

Il fumo previene i disordini atopici? Studio su due generazioni di
residenti svedesi - "... I figli

di donne che hanno fumato almeno 15 sigarette al giorno, tendono ad avere
minori probabilità di

soffrire di rhino-congiuntiviti allergiche, asme allergiche, eczemi
atopici ed allergie alimentari,

rispetto a quelli di donne che non hanno mai fumato (OR 0,6-0,7). Nei
figli di uomini che hanno

fumato almeno 15 sigarette al giorno si riscontrano le stesse tendenze (OR
0,7-0,9)."
http://193.78.190.200/30/asthma.htm (inglese)

Il fumo riduce il rischi del tumore al seno - Uno studio pubblicato sul
Journal of the National

Cancer Institute (ed. 20 maggio 1998) riporta che, chi è possessore di una
particolare mutazione

genetica, (che è predispositiva per l'insorgere del tumore) ed ha fumato
quattro pacchetti di

sigarette al giorno per un anno (oppure 1 pacchetto di sigarette al giorno
per quattro anni), ha il

54% percento in meno di possibilità di contrarre un tumore al seno
rispetto a chi, portatore della

stessa mutazione genetica, non ha mai fumato. La rilevanza dello studio
sta nel fatto che

l'incidenza ha superato la soglia del 50%, ma riteniamo che sia utile
anche sottolineare che è una

piccola ricerca, su una base di 300 casi spontaneamente riportati.
http://www.forces.org/evidence/files/brea.htm (inglese)

L' ossido nitrico incoraggia l'effetto terapeutico della nicotina nelle
coliti ulceranti -

"CONCLUSIONI: la nicotina riduce l'attività dei muscoli circolari,
principalmente attraverso il

rilascio di ossido nitrico che sembra un regolatore dell' attività delle
coliti ulceranti. Queste

scoperte potrebbero spiegare alcuni degli effetti benefici della nicotina
(e del fumo) nelle coliti

ulceranti e può essere responsabile per disfunzioni motorie del colon
nella malattia in fase

attiva".
http://193.78.190.200/22/ncbi.htm (inglese)