Autore: comitaut.caniliroma Data: Oggetto: [Incontrotempo] Comunicato sindacale: Quando un carabiniere bussa
alla porta...
QUANDO UN CARABINIERE BUSSA ALLA PORTA
Nel pomeriggio del 15 settembre si è svolta unassemblea dei lavoratori e
lavoratrici dei canili comunali di Roma per discutere la condizione lavorativa e
il clima repressivo che si respira ormai da alcuni mesi, creato con: relazioni
di servizio, trasferimento di lavoratori , sospensioni e licenziamenti (fantasma).
Durante la riunione si è consumato lennesimo atto di intimidazione
nellillegalità totale. Il fatto in questione è stata linterruzione da parte
dellArma dei carabinieri dellassemblea sindacale regolarmente autorizzata.
In ben due occasioni i carabinieri sono entrati nellaula con la richiesta di
allontanamento dal posto di lavoro di un nostro delegato sindacale.
Allillegittima richiesta tutta lassemblea si è opposta ricordando quali erano
le leggi che in quel momento le forze dellordine stavano violando (legge n°
300/1970 Statuto dei lavoratori art.7 ed art.15). Le forze dellordine stavano
semplicemente eseguendo una illegale richiesta da parte dellAssociazione
Volontari Canile di Porta Portese che sosteneva di aver notificato ed eseguito
il licenziamento nei termini di legge.
Quale legge? Visto che non cè stata nessuna notifica legale del provvedimento,
di conseguenza non cè stato nessun arbitrato tra lavoratore, sindacato e
associazione.
Uno dei nostri delegati è stato licenziato perché svolgeva attività sindacale
sul proprio posto di lavoro? Cercano di intimidire attraverso questi atti il
nostro comitato che è assolutamente autorganizzato, partecipato e orizzontale?
Oppure vogliono mostrare i muscoli dando una punizione esemplare ad un
precario per terrorizzare tutti gli altri? Da quando ci siamo costituti in
comitato siamo stati un soggetto attivo e determinante nella trattativa per
linquadramento contrattuale di 110 precari. Per anni i precari/e dei canili
sono stati tenuti alloscuro di informazioni, subendo rapporti di lavoro al
nero, contratti co.co.co, fantomatiche partite iva. Inoltre regola era ed è, il
pagamento degli stipendi in maniera discontinua. Nel mese di Luglio per prendere
i tre mesi arretrati abbiamo voluto fare un blocco stradale che ha posto il
problema direttamente al Sindaco ed alla giunta Comunale, informando nello
stesso tempo la cittadinanza delle drammatiche condizioni che questi ritardi
provocano ad ognuna/o di noi (affitti non pagati con rischio di sfratto,
elettricità e telefono staccati ).
Ribadiamo con forza che il nostro scopo non è sostituire lassociazione o
infangare il duro lavoro di sensibilizzazione che A.V.C.P.P. ha fatto in tutti
questi anni, ma pretendiamo che tutti i nostri diritti siano rispettati subito.
Riteniamo responsabili direttamente gli assessori e la Giunta comunale sia della
pessima gestione dei servizi sociali, appaltati a cooperative ed associazioni,
sia della precarietà diffusa, dei ritardi nei pagamenti, dellassenza dei minimi
diritti umani, che lattuale organizzazione del lavoro impone.
Cari assessori, se la vostra risposta alla precarietà (che voi avete contribuito
a diffondere con decine di licenziati nelle biblioteche e nelle cooperative
sociali), ed alle nostre rivendicazioni è lintervento delle forze dellordine,
ribadiamo con forza che noi non accetteremo alcun tipo di intimidazione e
continueremo a lottare per i nostri diritti.
COMITATO AUTONOMO PRECARI/E CANILI DI ROMA
USI-A.I.T.